Commentario del 25.08.18

IN PRIMA PAGINA
Migranti, dal vertice Ue niente accordo sugli sbarchi. Scontro frontale Roma-Bruxelles (Sole). Italia pronta a giocarsi la carta del veto sui conti (Corriere). Lo scontro si sposta sul contributo di bilancio (Stampa). Il governo: ritorsioni sui fondi (Messaggero). Repubblica parla di Italia all'angolo e attacca Salvini per gli abusi sulla "Diciotti". Centinaia gli esposti contro il Viminale per il blocco della nave a Catania (Stampa). Il Fatto: la Ue se ne frega dei migranti, i governi lavorano per Salvini. Anche la Chiesa divisa sull'accoglienza (Messaggero). I vertici: chi non è per l'accoglienza non è un vero fedele. Il vescovo di Ventimiglia: Salvini sui profughi meglio di Famiglia Cristiana (Libero).
Su Avvenire l'autunno caldo dell'economia: manovra condizionata dai mercati. Boccia (Confindustria): serve un tavolo con il governo (Sole). Savona: "Piano B se parte l'attacco sul nostro debito" (Messaggero).
Su Repubblica l'autunno del Pd e la rabbia dell'Emilia: "Basta liti nel partito". Mentana al Fatto: "Il Pd non sta con i potenti ma ha sbagliato". Intanto Calenda prepara il suo partito (Verità).
Genova ancora in prima pagina. Su Corriere e QN così cadrà il mostro: "Caduta guidata". Ma è braccio di ferro sull'abbattimento. Timori anche per l'allarme meteo (Messaggero). Su tutti il siluramento di Ferrazza: il tecnico che Toninelli ha cacciato poteva chiudere l'autostrada (Fatto). "Scaricabarile su di me" (Corriere). E ora uno 007 per indagare sul ponte (Giornale)
Sul Giornale: troppe ferie fanno impazzire figli e genitori. Il ministro Bussetti a Libero: aprirò le scuole anche d'estate.
In cronaca. Le zanzare fanno una strage: undici morti per la febbre del Nilo (Libero). Su QN città d'arte, laghi e isole: da Clooney a Tom Hanks l'Italia è un set a cielo aperto. Su Corriere e tutti la sfida a distanza Ronaldo e Higuain. Per l'esordio di Ronaldo 154 Paesi collegati con lo Stadium (Stampa).

ITALIA-ECONOMIA
Sarà un autunno caldo per l'economia, titola in prima pagina Avvenire, con la manovra di bilancio stretta tra spread, deficit e fuga degli investitori stranieri. Dal Meeting di Rimini il presidente di Confindustria Boccia lancia l'allarme: "Dobbiamo stare attenti a fare una manovra finanziaria che si allarghe anche a lavoro e giovani ma che non esageri sul ricorso al deficit. Se la percezione dei mercati è quella è evidente che lo spread aumenta". L'allarme di Boccia anche sul Corriere: "Mettono le mani avanti perché ci sarà un attacco dei mercati. Non ci sono fondi che vogliono far cadere un governo, si tratta solo di soldi". Per Boccia bisogna mettere un freno alle "sparate demagogiche" e imparare "i fondamentali dell'economia: se dice che l'aumento dello spread non ti interessa tanto il popolo è con te, vorrei ricordare che quello spread fa aumentare i mutui di famiglie e imprese". Il Sole, dell'intervento di Boccia, sottolinea invece l'apertura al governo: "Serve un tavolo di confronto e più interlocuzione: siamo partiti in salita". Richiesta condivisa dalla leader della Cisl Furlan: "Conte si confronti" (Sole). Da Boccia riferimento anche al caso autostrade-Cdp: "Quando c'è il privato sarebbe opportuno che il pubblico non entrasse. Lo Stato faccia lo Stato e controlli, il privato faccia bene il privato".
Sul Messaggero il ministro Savona torna al "Piano B": "Il rischio di attacco c'è". Parlando a Porto Cervo alla presentazione del suo ultimo libro, Savona ha detto che non è importante se l'uscita dall'euro sia determinata dal governo italiano o arrivi da altrove, l'importante è essere consapevoli che può accadere. A spingere il "cigno nero" può essere la crisi dei migranti – con Di Maio che ieri a Agorà ha evocato l'Italexit – ma soprattutto la manovra di bilancio. Le agenzie di rating hanno dato più tempo all'Italia, col rinvio del giudizio a dopo la presentazione della manovra, l'ombrello della Bce funziona ancora ma il focus è tutto sulla legge di Stabilità, col piano Savona che prevede la mobilitazione di 50 miliardi l'anno per spingere il pil al 2%.
Sul Corriere e altri la missione di Tria in Cina per piazzare il debito italiano: nel 2019 saranno offerti titoli pubblici e Btp per 400 mld di euro, un terzo dei quali dovrebbero andare all'estero. Conte ha sondato a riguardo Trump, Tria è in missione in Cina. Sul Corriere i dubbi degli economisti di Pechino e Shanghai: per investire nel debito italiano serve la certezza di un ritorno e di rischi non eccessivi. Il crollo del ponte di Genova ha evidenziato la debolezza delle nostre infrastrutture ma la Cina potrebbe offrire collaborazione. Sempre alta poi l'attenzione sul porto di Trieste quale terminale per la nuova via della Seta.
Libero attacca Bini Smaghi, per l'intervista di ieri a Repubblica in cui chiedeva al governo di anticipare il Def per rassicurare gli investitori e fermare lo spread: "il banchiere amico del Pd vuole affossare l'Italia".

ITALIA-POLITICA
Crescono le tensioni a bordo della nave Diciotti, con i migranti in sciopero della fame (Messaggero e tutti). La procura di Agrigento al lavoro sul mancato sbarco. Repubblica evidenzia le norme violate per ordine di Salvini: dal "porto sicuro" negato all'assenza di disposizioni scritte, i pm indagano sulla catena di illegittimità. Oggi interrogati due funzionari del Viminale. Salvini: "Perchè il pm non parte da me negli interrogatori?" (Corriere e tutti). L'appello della Guardia costiera: "Situazione critica, autorizzate lo sbarco". Il piano del Viminale per superare lo stallo: identificare i profughi a bordo e far sbarcare solo chi ha diritto all'asilo (su tutti). Conte a lungo tentato dall'ipotesi di intervenire sullo sbarco dei 150 immigrati (Corriere). Ora tratta con Salvini: "Battiti, ma falli scendere" (Repubblica). Per i sondaggisti, il 40% degli elettori è favorevole al pugno di ferro (Stampa). Ma il premier è irritato per i toni alti dei due vice che hanno complicato le trattative con la Ue. Minzolini sul Giornale mette in evidenza le contraddizioni del governo: Conte guida un esecutivo politico travestito da tecnico, è un peccato originale che sta paralizzando il Paese. Il premier non è in grado di mediare tra Lega e M5S. Moavero contrario alla linea dura sui migranti, per il Corriere la bacchettata del ministro degli Esteri spiazza gli alleati giallo-verdi. Il ministro rappresenta l'ala moderata e dà voce alla posizione del Quirinale (Messaggero), che non condivide i toni alti e non vuole offrire scorciatoie (Corriere).
Opposizioni all'attacco sul caso della Diciotti. Sfilata della sinistra, anche la Boschi si fa bella a bordo della nave (La Verità). Boldrini al Corriere: "Quei migranti sono ostaggi per chiedere il riscatto a Bruxelles". E Fi attacca Salvini. "Esaspera gli animi – dice Mara Carfagna alla Stampa -. Uno Stato severo non può essere crudele. Non si possono usare i migranti come armi contro l'Europa". Il senatore M5S Paragone in una lettera a Libero: "Per provare a risolvere i problemi servono anche posizioni dure". Ma nel Movimento è spaccatura, cresce la pattuglia anti-Lega (Repubblica). Per il Fatto, Conte e il M5S sono gli "altri ostaggi della Lega". E Fico prepara la fronda d'ottobre anti-Carroccio (Giornale). E' gelo tra il presidente della Camera e Di Maio (Corriere).
Anche la Chiesa si divide sull'accoglienza: in tutta Europa ora emerge l'ala prudente (Messaggero). La Cei lancia l'allarme: chi non è per l'accoglienza non è un vero fedele (Libero). Il vescovo di Agrigento, Montenegro, alla Stampa sui migranti a bordo della nave Diciotti: "Se fossero stati animali li avrebbero trattati meglio". Mentre mons. Suetta, vescovo di Ventimiglia, a Libero spiega: "Sui profughi Salvini meglio di Famiglia Cristiana. La carità verso il prossimo non è uno slogan".

ESTERI
Caso Diciotti e ripartizione dei migranti, la Ue mette all'angolo l'Italia (Repubblica e tutti). Fumata nera al vertice, tensione tra Italia e Ue sul contributo al bilancio (Stampa e tutti). Ora lo scontro si sposta sui conti (Fatto p.3). Di Maio: "Stop ai fondi all'Ue". Ma l'esecutivo si divide e la Farnesina avverte: "Pagare i contributi europei è un dovere" (Su tutti). Giornale (p.3) polemico: quello di Di Maio è solo un "penultimatum", così il governo esce sconfitto e fermando i versamenti ci rimettiamo 12 mld. E si temono ritorsioni Ue sulla manovra (Stampa). L'Unione avverte: "No ai ricatti di Roma, sanzioni se Roma non paga" (Stampa p.2). "Schiaffi all'Italia dall'Ue, che vuole i soldi ma non i migranti" titola La Verità. Ma il QN fa "i conti con l'Europa": un affare da 40 mld. Il nostro Paese incassa dalla sua partecipazione all'Ue più di quanto tira fuori. L'ira del premier Conte per l'attacco dell'Europa e avverte: "Ci saranno conseguenze" (su tutti). Per uscire dall'impasse Conte propone di detrarre a Bruxelles le spese per i migranti (Messaggero p.3). Salvini pronto a vedere Orbàn per lanciare l'alleanza anti-Ue (Stampa p.3). Tajani: "Sparate demagogiche le minacce all'Europa" (Giornale p.4). Su Repubblica (p.7) parla il premier ceco Babis: "Basta con la politica di accoglienza dei migranti in cambio di fondi Ue.  Abbiamo molte idee in comune con l'Italia su integrazione e sovranità, ne parlerò il 28 a Roma con Conte e Salvini. Bisogna negoziare un Piano Marshall per Siria e Africa: far vivere bene i migranti a casa loro anziché venire da noi illegalmente. Dico no alle quote di ripartizione".

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