Commentario del 24.08.2018

Primo Piano Rassegna Stampa
Venerdì 24 agosto 2018

IN PRIMA PAGINA
Conti pubblici, caso nave Diciotti, Ilva e caso Autostrade, dopo il crollo a Genova, i temi in evidenza. Moody's rivede al ribasso le stime sulla crescita dell'Italia (Sole). Giù le stime sul Pil, lo spread vola (Giornale). Sui Bond, Intesa riapre il mercato (MF). Sul debito la "promessa" Usa (Corriere).
Intanto, sfida all'Europa sui migranti (Corriere, Messaggero e altri). Di Maio: "Senza aiuti blocchiamo i fondi" (Repubblica e tutti). Salvini al Corriere: "A breve vedrò Orbàn per cambiare le regole". Nave Diciotti, sale lo scontro. Salvini: "Ho la coscienza pulita". In campo Onu e Ue (Sole). Il Fatto si concentra sul "trucco" di Salvini per tenere le nave Diciotti in mare: la norma Minniti. "Sulla pelle del migranti" titola Avvenire, ma secondo un sondaggio di Libero l'85% dei cattolici è fedele a Salvini. Sul caso Diciotti, Mattarella chiama Conte: è gelo per la linea dura (Messaggero). Sul QN parla il segretario dem Martina, che lancia la scommessa: "il Pd ritorna tra la gente".
Atlantia: il titolo risale, ma domina la speculazione (MF). Hedge in manovra. Confindustria: nessuna revoca della concessione. Il leader confindustriale Boccia: "Nazionalizzare è un errore, tempi certi per la fine dell'emergenza" (Sole). Intanto, nell'inchiesta sul crollo del ponte Morandi, il Mit decapita la commissione (Messaggero). Il prof Brencich si dimette, il presidenze Ferrazza viene rimosso: falsa partenza (Fatto). Corriere parla di "retromarcia di Toninelli". Per La Verità "l'inchiesta punta ai vertici di Autostrade".
Ampi spazio anche all'Ilva. Di Maio: "Una gara illegittima". Ma tratta con Mittal (Sole). Avvenire parla di "trappola" della gara "viziata ma non annullabile". La Bei: "Pronti a finanziare la nuova Taranto" (Stampa).
Dagli esteri, il monito di Trump: "Senza di me crolla tutto", (QN). Per il Mattino è l'economia forte il vero scudo anti-impeachment per Trump (Mattino).
Sisma, due anni dopo Amatrice, trema il Molise (Messaggero). La rabbia dei sindaci: "Due anni di macerie e non cambia nulla" (Tempo). Su Repubblica la beffa degli sms solidali: i mln donati ci sono ma non si riesce a spenderli.

ITALIA-ECONOMIA
Moody's: giu le stime di crescita dell'Italia (su tutti). L'agenzia Usa di rating rivede il Pil al ribasso quest'anno dall'1,5 all'1,2% e nel 2019 dall'1,2 all'1,1%. Dalla Bce campanello d'allarme sullo spread dopo la vendita di 70 mld di titoli in due mesi: "Pericoli per l'economia – avverte Angeloni - se il differenziale coi Btp sale ancora" (Messaggero p.19). "L'ex Belpaese balla sul Titanic" scrive Forte sul Giornale (p.6). Savona mette le mani avanti: "Ora la speculazione può colpirci". E conferma: "La manovra può creare tensioni sui mercati" (Stampa p.19). Bini Smaghi a Repubblica (p.29): "Subito un segnale, serve un Cdm per rassicurare gli investitori perchè l'attesa per la manovra è deleteria per lo spread e le stime di Moody's sono una conferma delle grande incertezza sulle intenzioni del governo". Fubini (Corriere p.29) riporta l'offerta di Trump a Conte: "Sul debito vi aiutiamo noi". Ma il presidente Usa ha incontrato di recente grandi investitori senza menzionare l'Italia. Salvini al Corriere (p.3) torna ad attaccare i mercati: "A qualcuno diamo fastidio e le prove generali di un attacco economico sono già partite, parlo anche dei 70 mld di titoli italiani disinvestiti tra maggio e giugno. Per questo fa bene Conte ad andare da Trump e fanno bene gli esponenti di governo che stanno per partire per la Cina, che può essere un partner strategico su terrorismo e immigrazione, visto che sta facendo investimenti formidabili in Africa".
Intanto, il vicepresidente della Bei, Dario Scannapieco, alla Stampa (p.7): "L'Italia chiede più flessibilità all'Europa, ma non riesce a spendere: usati 5,6 mld su 38 a fine 2017. Abbiamo dato 100 mld di prestiti all'Italia in 10 anni. Ai trasporti ne sono andati 15 e ne hanno attirati 35 dai privati". E sul tema dello scorporo degli investimenti nel calcolo del rapporto tra deficit e Pil Scannapieco spiega: "Ha la sua logica, ma bisogna capire di quale investimenti si parla, se sono le infrastrutture, la ricerca, lo sviluppo. Se l'Italia si presenta a chiedere flessibilità senza aver speso i contributi europei, la strada si fa in salita: bisogna dimostrare di saper usare i soldi prima di chiederne altri". E contro chi accusa la mancanza di sostegno europeo all'economia italiana, Scannapieco spiega: "In 10 anni la Bei ha finanziato l'Italia con 100 mld".
"La strategia di Cdp per scalare Autostrade" (QN p.7): un'idea che risolverebbe il nodo concessione. Insieme a Fincantieri, la Cassa potrebbe affiancare autostrade per non lasciare sola Atlantia nella costruzione del nuovo ponte (Corriere p.10). Cdp regista della ricostruzione (Repubblica p.8): sarà il braccio operativo del governo e Fincatieri si candida per il progetto del nuovo ponte. Nella zona rossa l'esordio della Cdp come regista della politica industriale (Messaggero p.8): visita in Regione dell'ad Palermo, insieme ai vertici di Ansaldo e Fincantieri, pronte a ricostruire l'opera. MF (p.3) definisce la Cdp "la Cassaforte che gestisce 420 mld di attivi": ha in portafoglio gran parte delle controllate del Tesoro e vorrebbero dargliene altre insieme alla regia della politica industriale. Sole (p.2) parla di "un'Ati per ricostruire": allo studio del governo un'associazione temporanea di imprese. L'economista Mazzuccato a Repubblica (p.9): "Pubblico e privato ora devono collaborare, questa diventi l'occasione per far voltare pagina al Paese. Il nodo da sciogliere è come far interagire i due settori. A chi obietta che lo Stato in questi anni non ha dato prova di grandi capacità risponde che c'è bisogno di alzare il livello dei suoi tecnici e manager". Anche Ubi a sostegno di Genova: ha deciso di sospendere le rate sugli immobili nelle aree del crollo del ponte (MF p.2). Intanto, sull'ipotesi nazionalizzazione, il numero uno di Confindustria Boccia avverte: "Servono tempi certi, no a nazionalizzazione" (Sole p.2). Per MF (p.2) Confindustria si schiera a fianco di Atlantica. Per il Giornale (p.8) scrive: Atlantia lo aveva previsto. Sei anni fa il gruppo avvertì: "Si può perdere la concessione".

ITALIA-POLITICA
Prosegue lo scontro sul caso della nave Diciotti ferma a Catania. Salvini i toni: "Non temo Mattarella". Il Colle non accetta la sfida: contatti con il premier per trovare una soluzione (Messaggero p.3). Intanto, l'inchiesta punta sul Viminale (Repubblica p.2). Nel mirino dei pm gli atti della nave Diciotti per capire chi ha impedito lo sbarco (Messaggero p.2). Viminale nel mirino, ma Salvini al Corriere dice: "Ostaggi? Gli ostaggi sono stati gli italiani, degli immigrati e dell'Europa. Ma con questo governo non lo saranno più". Sulle possibili soluzioni, il ministro rilancia: "Con un aereo in arrivo a Catania da una delle capitali europee risolviamo la questione: gli europei dimostreranno il loro cuore grande caricando tutti gli aspiranti profughi". La Merkel si dice "pronta ad accogliere" ma c'è il muro degli altri Paesi Ue (Messaggero p.5). Di Maio, in soccorso di Salvini, sfida la Ue: "Intervenga subito o non approviamo i conti dell'Unione" (Messaggero e tutti). Ma Bruxelles rinvia lo scontro: "Meglio non turbare il vertice di oggi" (Stampa p.2). Salvini al Corriere (in prima e p.3): "L'Europa deve sapere che il governo italiano è irritato, l'Ue si era impegnata a prendere 35 mila immigrati, ma si sono fermati a 12 mila: dobbiamo costringerla a farsi carico di ciò che le spetta. L'Italia è contribuente per circa 6 mld l'anno. Stiamo entrando nella discussione sul bilancio europeo: serve l'unanimità, ma se la scordino". Tajani al Messaggero (p.5) avverte: "Bloccare i fondi? Sarebbe solo un autogoal. Le minacce servono a fare propaganda, non a ottenere risultati concreti". Per la Stampa (p.3) l'alleanza giallo-verde vuole scalare l'Europa, ma Roma resta isolata.  Anche se Salvini al Corriere spiega: "Non siamo soli. La maggior parte dei Paesi pretende lo stop all'immigrazione. Nei prossimi giorni incontrerò Orbàn: discuteremo di come modificare trattati e convenzioni per riportare gli immigrati indietro". Avvenire (in apertura) parla di sfida del governo all'Ue "sulla pelle degli ostaggi" in riferimento al caso Diciotti. Ma un sondaggio del centro Studi AnalisiPolitica, riportato da Libero (in apertura) evidenzia come l'85% degli elettori cattolici sia con Salvini: un plebiscito a favore del ministro, ritenuto è la persona più degna di fiducia anche sul tema immigrazione. E il 77% dei cattolici voterebbe persino che il leghista accentuasse la linea dura per impedire l'invasione dell'Italia. In merito all'inchiesta sul mancato sbarco dalla nave Diciotti, il vicepremier al Corriere commenta: "Ci sono migliaia di processi in arretrato e mi stupisce che ci sia qualche magistrato che ritiene di aprire un fascicolo per sequestro di persona. Se mi convocano sono a disposizione: se l'autorità giudiziaria riterrà di indagarmi, processarmi o arrestarmi, troverà in me un italiano pronto a difendersi".
L'inchiesta sul crollo del ponte "Morandi" punta ai vertici di Autostrade (La Verità in apertura). Sentiti dalla Gdf i primi manager di Autostrade per capire chi decide sulla manutenzione (Messaggero p.9, Repubblica p.6 e tutti). Dodici indagati per il crollo, è giallo sul dossier ignorato (Giornale p.9). Corriere (p.13) dedica un focus al manager Mariglini, che dirige il tronco di Genova, già "condannato" sui social ma che in tv ha confermato la periodicità dei controlli sulla rete. Acquisiti i suoi hard disk. Intanto,  Decapitata la commissione che indaga sul crollo, via i due tecnici scelti da Toninelli (Stampa p.9 e tutti). Brencich si dimette, revocato l'incarico a Ferrazza. Il ministro: "Ragioni di opportunità". Secondo la relazione dei periti, intanto, il ponte era a rischio anche nel lato Ovest (Messaggero p.8). Sulle cause del crollo spunta il giallo delle bombole di acetilene: ipotesi di esplosione di 30 contenitori (Messaggero p.9 e tutti). "La verità arriverà solo nel 2026": su Libero (p.11) le parole del ministro Bongiorno, secondo cui "la giustizia è paralizzata". Intanto, Casini al Corriere (p.10) dice "No" a una commissione parlamentare d'inchiesta sul crollo, proposta da Fi e parte del centrodinistra: "Rischiamo – dice – di inseguire la peggior demagogia di un governo populista usando le stesse armi propagandistiche".

ESTERI
Su QN, Sole e tutti il "Ciclone-Trump" sulla scena economica americana e mondiale: il rischio di impeachment potrebbe avere serie ripercussioni su tutti i mercati. "Senza di me crolla tutto" dice il presidente Usa: "Il mio impeachment sarebbe una follia, non si può mettere in stato d'accusa uno che sta facendo un grandissimo lavoro: il ministero che dirigo non sarà mai influenzato impropriamente da discorsi politici". "Ma il Tycoon rischia poco", non sono infatti emerse prove concrete e schiaccianti contro il presidente Usa. Intanto al meeting di Jackson Hole occhi puntati su Powell e le mosse della Fed (Sole): oltre alla politica monetaria saranno centrali anche i temi macroeconomici, dato che infuria la guerra dei dazi, soprattutto con la Cina, con pesanti ripercussioni sulle Borse mondiali.
"Merkel rinuncia a Bce" (Sole p.1-13, MF p.1-6, Italia Oggi p.19, Corriere p.28, Messaggero p.19, Stampa p.11 e su tutti) Scatta la corsa al dopo-Draghi: la Merkel ha subito deciso di sacrificare la presidenza della Bce preferendo quella più politica della Commissione Europea.

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