Commentario del 30.08.18

IN PRIMA PAGINA
Europa, da Macron nuove accuse al governo italiano (Corriere). Il presidente francese sfida Salvini sulla nuova Ue (Stampa). Su Repubblica le nuove accuse al leader leghista per la "Diciotti". Libero: più lo insultano, più Salvini vince.
Sulle pensioni d'oro il nuovo fronte di scontro tra Lega e M5S: Di Maio minaccia Salvini (Giornale), il taglio si farà (QN). Libero contro il leader grillino: fa rimpiangere perfino la Fornero. Ma per il Foglio si va verso un nuovo contenitore politico per Lega eM5S. Su tutti il dibattito a sinistra rilanciato da Veltroni. Cacciari a Repubblica: servono partito federale e leader dal basso. Sul Fatto l'estate di Martina, il segretario invisibile.
Sempre in primo piano anche l'economia. Tria: l'euro non è in discussione (Sole). Ma sui bot pesa l'effetto spread (MF). La Castelli al Fatto: "Soldi per la crescita, l'Ue dovrà ascoltarci.
Scuola, sulla Stampa metà scuole a rischio sisma e incendi: da Torino a Messina costretti a chiudere. Bussetti al Mattino: "Le scuole vanno aperte, i fondi sicurezza ci sono". Sul Sole la legge sulla concorrenza ancora ferma. Su tutti gli sviluppi dell'inchiesta di Genova. Autostrade scrisse a febbraio: urgente rinforzare il ponte (Sole, Stampa). E ora i pm stringono sui dirigenti del ministero (Corriere). Per la ricostruzione intesa Autostrade e Fincantieri sul progetto di Renzo Piano. Manca il sì del governo (Stampa).
Dall'estero. Effetto Trump, investimenti ed export spingono il pil Usa nel secondo trimestre (Sole). In Venezuela è un esodo di massa. Il Brasile: esercito alle frontiere (Messaggero). In Siria battaglia a Idlib. L'Onu: catastrofe umanitaria (Stampa)
Cinema, Venezia stregata dalla luna: Gosling già corre per l'Oscar. Borghi fa rivivere il caso Cucchi. L'Arma:solidali con la famiglia (Messaggero). Applausi e lacrime sulla pelle di Cucchi: la battaglia di Ilaria commuove Venezia (Repubblica). Sul Tempo la rabbia delle divise contro il film su Cucchi: fango su di noi senza prove.

ITALIA-ECONOMIA
Mercati, patto nel governo per fermare l'attacco (Avvenire p.7). Il ministro: l'euro non è in discussione (Sole). Tria chiama i due vicepremier: prudenti su manovra ed Europa (Messaggero p.3). Richiamo anche da Forza Italia. Carfagna: "Il governo smetta di provocare i mercati: lo spread non si tiene a bada proponendo il reddito di cittadinanza" (Giornale). Di Maio: "Se dovesse esserci un attacco speculativo sarebbe solo per ragioni politiche. Sul piano economico siamo molto tranquilli". Il vice ministro smentisce l'indiscrezione ieri sulla Stampa di una richiesta di aiuto alla Bce: "Non stiamo chiedendo aiuto perché non c'è un attacco speculativo". Di Maio nega strappi con Tria ma ribadisce che i punti chiave del contratto di governo non possono essere sacrificati sull'altare dei conti e della Ue. Sul Fatto parla la vice ministro Castelli (M5S): "Al primo posto delle priorità per la legge di bilancio ci sono le emergenze: terremoti, alluvioni e Genova, perla quale stiamo lavorando a una sospensione delle cartelle esattoriali dei mutui. Fisco e cartelle saranno bloccate per imprese e famiglie colpite dalla tragedia. Poi procederemo con quoziente familiari e aiuti alla crescita: l'Ue dovrà dire sì alla nostra richiesta di flessibilità". Ieri tassi semestrali dei Bot in rialzo allo 0,438% per le tensioni sullo spread. Buon per i risparmiatori, scrive il Sole, meno per lo Stato e i contribuenti che dovranno pagare una maggiore spesa per interessi sul debito. Oggi l'asta Btp. Per il Sole è sempre di più un governo a tre teste quello che si prepara alla battaglia d'autunno sulla manovra, con Conte e Tria e Lega e M5S costretti a inseguirsi e a smentirsi.
Su investimenti e infrastrutture Tria si gioca la carta cinese (Stampa p.8). Il ministro vuole convincere la Cina a puntare sempre più sull'Italia come meta prediletta dei suoi investimenti e ora che Francia e Germania hanno stoppato gli investimenti cinesi in casa loro Pechino ha accolto la delegazione italiana a braccia aperte. Ieri l'incontro con tre grandi fondi di investimento, potenziali acquirenti di grandi quantità di titoli pubblici. Tria li ha rassicurati sulla prossima Finanziaria e ha promesso attenzione alle loro ragioni nelle aziende in cui sono presenti. "L'Italia ha una grande occasione – dice alla Stampa Alberto Bombassei (Fondazione Italia-Cina) – la Cina può investire in aziende tricolore in risi o in imprese che facciano nascere molti posti di lavoro. Pechino può essere un grande aiuto per rilanciare il Mezzogiorno". Per l'industriale "l'Italia può diventare in ponte ideale con la Cina e crearsi una corsia preferenziale sul fronte degli investimenti".
Sul Sole il punto sulla legge della Concorrenza ad un anno dal varo: meno di un quarto tra decreti attuativi, regolamenti e atti è entrato in vigore, e il potenziale di  crescita atteso (che il governo Gentiloni stimava in uno 0,2% del pil in cinque anni) può dirsi "congelato". Tra i rinvii la piena liberalizzazione del mercato elettrico, la riserva per Poste degli invii postali fino a 5 kg, la proroga di un anno per la riforma del settore taxi e noleggio con conducendo.
Sul Corriere la soluzione ponte escogitata dal governo per l'Istat: a Giorgio Alleva, tornato alla sua cattedra universitaria, dovrebbe subentrare il consigliere anziano Maurizio Franzini, della Sapienza di Roma, uno dei maggiori studiosi italiani delle disuguaglianze. Per la presidenza resta sempre in pista l'ipotesi Blangiardo.

ITALIA-POLITICA
Governo, il premier Conte in allarme: "Non reggo la gara M5S-Lega" (Repubblica). Il premier si si lamenta per la corsa continua tra Di Maio e Salvini che "scredita il mio ruolo". Per mettere fine alle tensioni, varata una cabina di regia con i due vicepremier per decidere sui dossier più delicati. Si parte martedì dal dossier migranti. Il premier si sente scavalcato: "Non esiste scoprire dalle agenzie quel è la linea sui migranti, che poi non coincide con la mia". "Alleati divisi su tutto": il Corriere mette in fila le questioni che agitano la maggioranza di governo. Oltre al tema migranti, ci sono anche le questioni economiche: dallo scontro su flat tax e reddito di cittadinanza nella manovra, allae grandi opere, per arrivare all'ipotesi delle nazionalizzazione. Il Foglio, in controtendenza, segnala come Lega e M5S si trovino bene e nella maggioranza starebbe maturando un'ipotesi: la nascita di un unico fronte sovranista dopo le europee, in caso di collasso del M5S.
Intanto, crescono le tensioni anche sul taglio delle pensioni sopra i 4mila euro, dopo lo stop del Carroccio (Repubblica). Di Maio prepara la guerra alla Lega (Fatto) e avverte: "Non ci fermiamo". Ma la Lega vuole alzare la soglia: riduzione sopra 5mila euro (Corriere). Il sottosegretario del Carroccio, Durignon al Corriere: "Il programma prevede di tagliare le pensioni di importo superiore ai 5mila euro, quindi la soglia dei 4 mila sarà aumentata".
M5S e Lega divisi in vista delle elezioni europee del prossimo maggio. L'incontro Salvini-Orban e la presa di posizione di Macron contro "l'asse sovranista" in Ue, mettono pressione ai grillini, in cerca di una collocazione. Agea (M5S) alla Stampa: "L'incontro Salvini-Orban è stato politico, non di governo. Orban è nel Ppe, che insieme ai socialisti ha fallito. Noi siamo pronti a discutere con chiunque voglia invertire la rotta. Asse con Macron? Porta aperta, ma prima decida se stare con l'establishment o tracciare una nuova linea". "Correremo come sempre da soli, poi valuteremo – dice invece il sottosegretario M5S alla Difesa Tofalo al Corriere -. Un patto con Macron? Nessun pregiudizio, ma la Francia cambi la sua politica estera aggressiva". Per la Stampa sulla collocazione europea il M5S ha perso l'orientamento.
Centrosinistra, dopo le proteste in piazza San Babila contro l'incontro Salvini-Orban, a Milano la rete dei nuovi resistenti: centri sociali e Acli, anarchici, ong, sindacati e partiti di sinistra pronti a costituire una rete progressista (Repubblica ). Intanto, l'intervento di ieri di Veltroni apre il dibattito sulla nuova sinistra. Pd in cerca di rilancio, Zingaretti verso il congresso dem spiega: "Si rischia una deriva autoritaria se non ci sbrighiamo". Il tema di una nuova sinistra trova l'appoggio di Massimo Cacciari, che a Repubblica dice: "Serve un partito federale e transnazionale, uno sforzo dei progressisti per combattere il disegno di Salvini". Sulla stessa linea il premier socialista portoghese Costa: "Da noi il sovranismo è stato battuto con l'alleanza di tutti i progressisti".

ESTERI
Dopo l'accordo Salvini-Orban, Macron lancia la sfida al vicepremier italiano sulla nuova Ue (su tutti) e dice: "Se ritengono che in Francia ci sia il nemico del nazionalismo, della politica dell'odio, hanno ragione". La replica di Salvini: "Il principale avversario di Macron è il popolo francese, a giudicare dai sondaggi. Niente lezioni da lui, piuttosto apra le frontiere". Per la Stampa (p.5) Salvini vuole spaccare il Ppe e prendersi Bruxelles: sostituire l'attuale alleanza di governo tra popolari e socialisti Ue per dare via alla "Lega delle Leghe", il cui progetto non è più un'utopia. Lo scontro con Macron consacra il segretario del Carroccio guida dei populisti europei. L'eurodeputato francese del Ppe, Lamassoure al Corriere (p.2): "Salvini, con la vicenda della nave Acquarius, scandalosa umanamente ma buona politicamente, ha messo i dirigenti Ue davanti alle proprie responsabilità sui migranti. L'Italia ha bisogno dell'aiuto degli altri Stati, ma la coalizione Lega-M5S è contro natura. La frattura tra nazionalisti e progressisti in Europa – aggiunge - ha sostituito quella tra sinistra e destra". E Fubini (Corriere p.3) analizza lo scenario europeo: lo scontro nazionalisti-progressisti segnerà il prossimo voto europeo di maggio, la grande coalizione tra popolari e socialisti europei rischia di perdere la maggioranza in favore dei sovranisti.
Intanto, nuovo scontro Italia-Ue sui fondi italiani al bilancio comunitario e sulla questione migranti. Oettinger (Ue) nell'intervista a Die Welt, ripresa da Repubblica (p.6) dice: "Roma non mischi le due questioni, così rischia delle sanzioni". La replica del vicepremier: "Ipocriti, non si fanno sentire sui migranti e intervengono ora che hanno capito che non gli diamo un euro" (su tutti). Intanto, nel vertice europeo di Vienna, il ministro Trenta propone di modificare la missione Sophia e introdurre la "rotazione dei porti" dove destinare lo sbarco dei migranti: serve un'unità di coordinamento (Messaggero p.4, Corriere e altri).

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