Commentario del 25.10.2022

PRIME PAGINE
Politica. Meloni in Aula, Salvini in fuga (Stampa). Ciclone Salvini su Meloni (Repubblica). Meloni, Salvini e B. già separati in casa (Fatto). Al governo per 5 anni (Giornale). Arriva il "Merito", panico a sinistra (Libero). Porto rancore (Manifesto). Forza Italia e Lega rovinano la festa alla Meloni lei annunicia il programma e loro si fanno il proprio (Notizia).  Salvini, atto primo: difenderò i confini (QN). I primi cento giorni (Tempo).
Economia. Crisi, pronto il decreto aiuti e Pichetto apre al nucleare (Messaggero). "Un piano lungo 5 anni" (Corriere). L'accordo Ue dà i primi frutti, prezzo del gas sotto i 100 euro (Stampa).
Gas, il prezzo scende sotto i 100 euro, ancora rally dei mercati: Milano +1,9% (Sole). Srl on-line con statuti doc (Italia Oggi). Mps, soccorso fondazioni (MF).
Esteri. Intervista a Zelensky (Corriere): "Piena intesa con Meloni, pace, dai russi solo ricatti". La bomba "sporca" e la pace che risana (Avvenire).
Sunak, un figlio dell'India a Downing Street (Repubblica e altri).

ECONOMIA
Il gas sotto i 100 euro al megawattora (Stampa p.12, Repubblica p.23 e tutti): il prezzo scende, è l'effetto dell'accordo raggiunto da Draghi in Europa, il governo accelera sul decreto, oltre agli aiuti, la moratoria sui distacchi. L'appello del leader di Confindustria, Bonomi: "Bisogna mettere in sicurezza l'industria ma non si possono scassare i conti" mentre Landini (Cgil): "andiamo avanti sugli extra-profitti e serve un fondo per tutelare famiglie e aziende". Messaggero (p.4) segnala la reazione dei mercati, effetto governo: Borsa su, il metano sotto quota 100.
Il rapporto del Centro Einaudi su Stampa (p.26): "Covid, guerra, clima e inflazione rischiano di essere un mix letale per l'Italia e il Recovery non basta", i sostegni hanno mascherato la crisi e ora c'è l'incognita dei tassi Bce.
Moratoria e platea larga, ecco il nuovo piano per gli aiuti sulle bollette (Messaggero (p.3): si studia lo stop ai distacchi per 6 mesi e l'Isee a 15mila euro per il bonus sociale. Salvini chiede in Manovra di inserire l'estensione della flat tax, quota 41 e cartelle rottamate. Il dossier su Repubblica (p.4) della Fondazione Moressa, parla di campi, spiagge e hotel a caccia di personale: "Ma i lavoratori stranieri scappano dall'Italia, numeri troppo bassi e tempi sbagliati rispetto ai bisogni". I settori, "Ci servono certezze e meno burocrazia".
Alan Friedman su Stampa (p.8), fa un'analisi sul Pnrr: "un giallo da 220 mld, tanti ministri ma ancora senza regia, competenze divise fra Fitto (Affari europei), Pichetto (Energia) e Salvini (Trasporti), l'obiettivo: non solo spendere i soldi, ma anche conquistarli anno per anno a Bruxelles. Mantenere una gestione efficiente e competente dei 220 miliardi di investimenti del Pnrr in infrastrutture, digitalizzazione, transizione ecologica e mobilità sostenibile, le più importanti sfide di Meloni". Su Messaggero (p.7) il fallimento del Reddito con colloqui con il contagocce, solo 1 su 5 oggi è al lavoro, negli ultimi 3 anni, il 73% degli occupabili non ha mai avuto un contratto. Il dossier sulla riforma del sussidio sul tavolo della ministra Calderone. Sole (p.5) riporta le parole del numero uno di Confindustria, Bonomi: "Serve una riforma organica sui temi del lavoro, auspichiamo si apra periodo di confronto con le parti sociali, partire da legge seria su rappresentanza".
Istruzione e merito, il nuovo nome del ministero solleva il dibattito e polemiche tra Cgil e centrosinistra, con Landini che parla di "schiaffo a chi è in posizione di diseguaglianza" e dice: "trovo sia sbagliato, quando parliamo di Istruzione in un Paese dove c'è questo livello di diseguaglianze, introdurre la parola merito". Per Calenda è "un antidoto alla società classista". Opposizioni dunque all'attacco ma la maggioranza snobba la polemica (Stampa p.7, Repubblica p.11 e altri). Libero (prima e p.3): arriva il "merito", panico a sinistra, premiare i più bravi adesso è considerato "uno schiaffo ai poveri". Il neo ministro del Made in Italy, Urso, intervistato da QN (p.7) definisce gli imprenditori "eroi, dobbiamo aiutarli – dice – sì alla golden power, per garantirsi le fonti energetiche serve una politica europea comune, gli incentivi di Industria 4.0 vanno rilanciati in maniera strutturale".

POLITICA
Meloni, il giorno della fiducia: "Terremo unito il Paese" (Corriere p.5-6 e tutti). In Aula presenterà un programma di legislatura, alla Ue offrirà rispetto chiedendo rispetto: "Io la prima a Palazzo Chigi, lo dedico a tutte le donne". Ma dai migranti all'economia parte già il pressing di Salvini. L'incontro con il comandante della Guardia costiera come primo atto: torneremo a far rispettare i confini. Poi vertice con i suoi sui temi economici. Per Repubblica (p.2-3), Salvini torna sceriffo e detta l'agenda alla premier Meloni. Il capo della Lega prende possesso del suo ufficio al dicastero. Il Messaggero (p.9) pone l'accento sul Risiko dei sottosegretari: in Senato è rebus numeri. Forza Italia punta su Sisto (Giustizia) e Valentini (Esteri), Leo (FdI) al Tesoro. L'obiettivo è chiudere in una settimana, ma si registrano nuove spaccature nel partito di Berlusconi. Lollobrigida a Stampa (p.4): "L'agenda di Salvini? Bene le proposte, ma conta solo il programma comune". Il ministro dell'Agricoltura: "Il ponte sullo Stretto? Vediamo, ci sono tante emergenze. Con Draghi c'è cordialità, e Cingolani sarà consulente: non siamo ideologici". Per Repubblica (p.6) intanto FI pretende 12 sottosegretari: "Senza di noi il governo cade". L'intervista a Repubblica del vicepresidente della Camera, Mulè apre la partita interna della sostituzione di Tajani alla guida del partito. Berlusconi prepara il discorso che pronuncerà domani al Senato. Al Corriere (p.8) parla Luca Ciriani: "Tutti presenti in Aula, tradire il consenso avrebbe un costo altissimo. Il Senato non va sguarnito". Il ministro dei Rapporti con il Parlamento: non siamo stati eletti per fare turismo. Gli incarichi? Bilanciamo con Montecitorio".
Per Stampa (p.10) invece su Roccella e l'aborto le donne non si fidano: "La destra non provi a sabotare la legge". Allarme della sinistra: "Nelle regioni dove governa la destra ci sono ostacoli organizzativi e sanitari per chi intende interrompere la gravidanza". E proprio la ministra Roccella, intervistata da Avvenire (p.8), spiega: "Chi mi attacca non mi conosce, dialogo aperto per migliorare l'Assegno". Poi aggiunge: "si vorrebbe far passare questo governo come reazionario e le polemiche demografiche come una riedizione di quelle mussoliniane per dare figli alla Patria. Ma tutti sanno che la denatalità è un problema enorme, che impedisce al Paese di crescere".
Nel centrosinistra intanto Bonaccini preme sul Pd: "Il leader entro marzo", e Nardella è pronto alla sfida (Repubblica p.10). Il governatore: "Deve poterci capire anche chi è al bar". Il nodo dei candidati alla guida.

ESTERI
Intervista a Volodimir Zelensky su Corriere (p.2-3): "All'Italia chiedo armi di difesa aerea. Non parlo a Putin se ho la pistola puntata, ho invitato la Meloni a Kiev, mi ha promesso che continuerà il lavoro di Draghi. Per ora posso solo parlare in modo positivo del vostro governo appena insediato, nessuna impressione negativa. Ho avuto una conversazione telefonica con la nuova premier che si è detta chiaramente favorevole alla nostra comune alleanza e mi ha assicurato il suo pieno sostegno per l'Ucraina contro l'aggressione russa".
Macron dal Papa con il libro di Kant: "Teniamo aperto il dialogo con Putin. Dobbiamo fare tutto il possibile" (Repubblica p.12, e tutti). Il leader francese e il Pontefice concordi sulla necessità di non isolare Putin. Macron: "Non lasciamo che la pace possibile sia catturata dal potere russo".
"Bimbi ucraini da bruciare". Cacciato l'anchorman russo di Russia Today (Repubblica p.13, e tutti). Stavolta la condanna è arrivata persino da Mosca. Anton Krasovskij, direttore dei programmi in lingua russa di Rt, è stato licenziato dopo aver invitato a "bruciare" vivi o "annegare" i bambini ucraini che in era sovietica consideravano i russi degli occupanti.
"Bomba sporca di Kiev? Pretesto del Cremlino" (Messaggero p.12). "Bombasporca" ucraina o gioco sporco di Mosca nel quadro della guerra ibrida di cui è maestra? La minaccia russa, sostenuta dal ministro della Difesa, Shoigu rilanciata ieri dal portavoce di Putin, Peskov e dal ministro degli Esteri, Lavrov, viene bollata dalla Nato come "assurda" in una dichiarazione del segretario generale Stoltenberg, e da Usa, Gb e Francia in una dichiarazione congiunta. Il presidente Zelensky ricorda che solo la Russia potrebbe usare armi nucleari in Europa.
Battaglia a Bakhmut (Stampa p.14). Fino a pochi giorni fa la caduta di Bakhmut sembrava inevitabile. Per i russi la conquista della città era fondamentale ma ora anche qui battono in ritirata. Un maharaja a Downing Street: Sunak primo ministro (Repubblica p.14-15, e tutti). L'ex cancelliere dello scacchiere succede a Liz Truss. È il terzo capo di governo in tre mesi.
Shojgu chiama gli europei e accusa Kiev: "Bomba sporca pronta all'uso". Austin: "No a pretesti per l'escalation" (Repubblica p.15, e altri). Potrebbe essere il preludio di una nuova escalation o la premessa di un negoziato per un cessate-il-fuoco. In una mossa inedita in 9 mesi di "operazione militare speciale" in Ucraina, il ministro della Difesa russo, Serghej Shojgu ieri ha chiamato i suoi omologhi e, in quello che è stato il loro secondo colloquio in una settimana e il terzo dal 24 febbraio, il capo del Pentagono Austin negli Usa. Secondo i comunicati della Difesa russa, Shojgu ha discusso del "rapido deterioramento della situazione".
In Ucraina le città liberate, quasi deserte (Repubblica p.14, Stampa p.16). Per 8 mesi Dementiivka è stato al centro di combattimenti brutali e senza sosta. In paesi come questi il tempo sembra essere tornato indietro di un secolo.
L'imperatore Xi III: leader assoluto circondato dai 7 fedelissimi (Repubblica p. 18, e tutti). Il presidente cinese come Mao: storico terzo mandato alla guida del Partito comunista. Espulse tutte le donne.

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