Commentario del 22.10.2022

PRIME PAGINE
Nasce il governo Meloni (Messaggero e tutti). E' il governo di Giorgia (Stampa). E' tutto vero – scrive Libero -: dopo 11 anni il Centrodestra torna a Palazzo Chigi. Giornale: si fa la storia, prima donna. Meloni già nella storia (Tempo). Meloni patria e famiglia (Repubblica). Sovranismo e identità: nasce il governo Meloni (Avvenire). Meloni premier: ecco i nomi (Corriere). Tajani e Salvini vice con Esteri e Infrastrutture, Nordio alla Giustizia, Roccella alla Famiglia. Fatto: sotto Meloni, niente. Giallo sulla delega ai porti: destinata al ministro del Mare, pretesa della Lega (Repubblica).
Italia-Economia. Primi test su bollette, manovra e Pnrr (Sole).
Gas, Draghi saluta con l'accordo: tetto al prezzo e acquisti comuni (Messaggero). Draghi e il patto Ue: "Ha vinto l'Italia, ora giù le bollette" (Corriere).
Vertice Ue. Cina, la Ue alza la vigilanza. Draghi: "Non ripetere errori fatti con Putin" (Sole).
Esteri-Inghilerra. La crisi di Londra, Johnson prova a tornare in sella (Messaggero).

ECONOMIA
Su tutti i quotidiani l'agenda del nuovo premier e le priorità. Per le bollette un altro bonus, poi tocca a pensioni e fisco (Messaggero p.9-10). Tra le primissime misure del governo la proroga degli aiuti per il caro energia. Manovra che avverrà senza scostamento: 8 miliardi solo per adeguare gli assegni previdenziali. Anche il Sole (p.2-3) segnala per il governo subito Dl bollette e manovra, invariato il rating di S&P. L'agenzia conferma la tripla B dopo aver avvertito sui rischi del rallentamento del Pnrr. Incognita debito sugli spazi fiscali della manovra. Repubblica (p.13) parla di scommessa Giorgetti tra manovra, bollette e diffidenza europea. Un ruolo chiave per il governo ma un'agenda enorme e tempi strettissimi.
Sul tetto al prezzo del gas si va avanti: un mese per farlo partire (Messaggero p.13). Nel documento finale anche il price cap sul metano usato per produrre energia. Tra i Ventisette spiragli su uno strumento di debito comune: si studia un nuovo Sure. Gas, ok al tetto, titola anche Stampa (p.19). Accordo al Consiglio europeo sul limite dinamico al prezzo: ultima parola ai ministri, tre settimane per il via libera definitivo. Ma spunta una "clausola di fiducia": veto possibile in extremis.
Per Libero (p.14) l'Europa esulta per l'accordo sul gas, ma il tetto ai prezzi è ancora lontano. Nel pacchetto approvato ieri mancano i dettagli del nuovo strumento e le regole per farlo scattare. Per ora è solo una traccia. E Scholz conferma: "Non c'è alcun price cap".
Energia e bollette, cosa cambia con l'accordo? Si chiede il Corriere (p.19). Il calo dei consumi aiuta la discesa dei prezzi. Verso bollette del metano meno care, ma da gennaio termina il mercato tutelato. E va rifinanziato l'azzeramento degli oneri generali.

POLITICA
Nasce il governo Meloni: il premier? La sottoscritta. Prima volta di una donna (Corriere p.2-3 e tutti). La nuova presidente del Consiglio presenta i 24 ministri. Dopo il colloquio con il capo dello Stato parla solo lei. Il siparietto di Berlusconi: alza il sopracciglio e guarda Salvini. Il tema è in apertura su tutti i quotidiani. Meloni presenta il suo governo, Mattarella: "Tutto in un mese", titola il Messaggero (p.2-3). Il capo dello Stato: "Necessario fare in fretta, viste le condizioni". Bollette e tregua con Macron le prime mosse della premier, secondo Stampa (p.3). Restano le tensioni con Salvini sui porti e con Berlusconi sulla Giustizia. Al Colle: "Alcune scelte non condivise, me ne assumo la responsabilità". Repubblica (p.4) parla di paradosso di Giorgia: prima premier donna in barba al femminismo. L'ex missina è arrivata a Palazzo Chigi senza mettere in discussione l'assetto patriarcale della società. Non ha attorno altre figure femminili: perciò gli uomini di FdI non la vedono come un pericolo. Sempre la Stampa (p.8) fa il punto su tutta quella che sarà la sua squadra.  Da Tajani agli Esteri a Nordio alla Giustizia, passando per la Difesa, dove ci sarà Crosetto. Per Repubblica (p.6) la premier si sceglie una squadra di fedelissimi: tornano i vice. Nove ministeri a FdI, cinque a Forza Italia, cinque alla Lega e ad altrettanti tecnici, solo sette donne compresa la presidente del Consiglio: questa la composizione del nuovo governo guidato da Meloni. Domani alle 10.30 a Palazzo Chigi la cerimonia della campanella con il premier uscente Draghi e alle 12 il primo Cdm. Per Libero (p.5) Giorgia ha ottenuto quello che voleva e ora si gioca tutto.
Arrivano anche le prime reazioni dal centrosinistra. La Stampa (p.14) parla di trincea di Letta: "Una squadra pessima". Il segretario del Pd: "Esecutivo debole, al di sotto di ogni aspettativa". Sorpresa per i 9 senatori ministri: "Così la maggioranza rischia".
Conte invece attacca Crosetto: "E' garanzia di riarmo". Il leader pentastellato boccia anche Tajani alla Farnesina: "Pronti a un'opposizione intransigente e senza sconti sui diritti". Il Messaggero (p.11) riporta invece il saluto di Draghi: "Il Paese è forte, lascio il lavoro compiuto". Nell'ultimo vertice a Bruxelles l'omaggio dei leader e un video: "Arrivederci Mario". Il Giornale (p.12) parla invece di fair play di Renzi e Calenda, chiamata alle armi per Pd e M5S. Al Corriere (p.16) parla Maria Elena Boschi: "Enrico ci prende in giro, i dem scelgano se stare con noi o con i 5Stelle". E aggiunge: "Non escludo il sì a buone leggi su fisco e giustizia.

ESTERI
"Collaboriamo in nome della Ue: Parigi e Berlino aprono a Meloni, scrive Stampa (p.17). Gli appelli di Macron e Scholz a "lavorare insieme". Metsola: rassicurati da Tajani sulla linea (Stampa p.17).
Intanto Usa e Russia tornano a parlarsi: allarme per la grande diga sul Dnepr. Telefonata tra i ministri della Difesa Austin e Shoigu. Erdogan annuncia: "Putin aperto a trattare". Anche il Messaggero (p.15) parla di pressing di Erdogan su Kiev: "Putin si è ammorbidito", dialogo tra Usa e Russia. Allarme attorno alla diga di Kakhova, Zelensky: "Una catastrofe se l'abbattono". Telefonata tra i ministri della Difesa, che parlano di "comunicazione aperta".
La Stampa (p.20) racconta invece de le camere delle torture. Nei territori liberati a Nord di Kharkiv le ferite dei sei mesi di occupazione emergono dalle prigioni russe usate per seviziare i civili "sospetti". Nei sotterranei di Balakliya si finiva anche solo per una bandiera ucraina: "Sentivo le urla dalle altre celle", racconta un testimone. Il reportage di Repubblica (p.23) racconta invece di chi è in guerra per il denaro: al fronte coi "musicisti" del Gruppo Wagner. I contractor russi hanno un ruolo sempre più importante in Ucraina: "Ma combattere qui è diverso che in Africa o in America Latina".
Il Corriere (p.21) analizza invece la situazione nel Regno Unito. Boris, la vendetta. Ma può farcela? Titola. Johnson si sta muovendo con alleati e donatori per riavere la premiership. Favorito nella base contro Mordaunt e Sunak, ma i Tory sono in subbuglio. Anche per Repubblica (p.27) Johnson punta al bis in coppia con Snauk, ma i mercati lo bocciano. E Truss fa scandalo: per 44 giorni da premier otterrà un lauto vitalizio. Boris 2 la vendetta, titola invece Stampa (p.22). L'ex premier torna dai Caraibi, pressa i parlamentari, incassa l'appoggio del ministro della Difesa Wallace. Incombe un clamoroso ritorno: solo Snauk può fermarlo.

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