Commentario del 03.10.2022

PRIME PAGINE
La Nato avvisa Mosca, Stoltnberg: "Conseguenze serie se userà il nucleare" (Corriere, Messaggero). I paletti Nato alle follie di Putin (Giornale). La Ue chiama a rapporto Putin (Stampa). Il Papa: "Putin si fermi e Zelensky ora tratti" (Fatto e altri).
Italia-Politica. Meloni accelera sulla lista dei ministri, per il Viminale è in corsa anche Tajani (Messaggero). Governo politico con 3 soli tecnici - scrive il Giornale -: idea Crosetto come vice Meloni. Mentre per il Fatto Meloni vuole 8 tecnici. Berlusconi e Salvini contrari: "Se no è un Draghi 2". L'accusa di Lega e Fi: "Meloni vuole rifare un governo Draghi" (Stampa). In Europa, Draghi sponsor di Giorgia (Libero). Jean Claude Trichet ad A&F: "I mercati sono convinti che l'Italia andrà avanti nelc segno della continuità".
Italia-Econonomia. Oggi proteste in piazza per il gas. Meloni-Cingolani, piano anti rincari (Corriere). "Fate presto" è l'allarme del Tempo. Il piano Meloni: per le bollette stop morosità (Repubblica). Contro il caro bollette via il reddito ai furbetti (Giornale). Intanto, con il caro-bollette, fuga dal lavoro a casa (Messaggero).
Esteri-Brasile. Bolsonaro in vantaggio su Lula (Repubblica).
Esteri. Scontri e panico allo stadio, una strage in Indonesia (Corriere).

ECONOMIA
Gas, il dialogo governo-Meloni. Cingolani: un piano in 48 ore (Corriere p.6-7 e altri). "Interlocuzione molto collaborativa. Per il prezzo serve un nuovo indice europeo". La leader di FdI insiste: la priorità è fermare la speculazione. Il ministro: direzione tecnicamente obbligata, non c'è ideologia. C'è metano in eccesso, ma i costi sono doppi, Meloni: basta speculare, titola invece il Messaggero (p.2-3). Cingolani: "Esportiamo gas", ma le bollette non scendono. Con i rincari cresceranno i morosi, piccoli operatori energetici in crisi. Aumenta il costo del lavoro da casa, ed è fuga dallo smart working. Per l'80% dei dipendenti non è più conveniente a causa del caro-bollette. Nel pubblico e nel privato gli impiegati chiedono bonus per compensare i rincari. Per la Stampa (p.6) il governo torna all'assalto della Ue: un prezzo europeo contro gli speculatori. Saltata l'ipotesi del tetto, Cingolani porterà la proposta al vertice di Praga: "Via dal mercato di Amsterdam". Quello in arrivo sarà un Natale spento. Le bollette impazzite spingono i sindaci all'austerity: le luminarie riducono l'orario, in tutta Italia spettacoli ridimensionati A Firenze pedalate per accendere il Light Festival. Per le bollette il piano di Meloni è da 25 miliardi, secondo Repubblica (p.8): garanzie di Stato per i contratti. Il nuovo governo proseguirà sulla strada di interventi per famiglie e imprese dell'esecutivo Draghi, ma aumenteranno gli stanziamenti. Neanche la stufa però ci scalderà: l'Italia è senza legna e pellet. I combustibili di origine vegetale sono diventati quasi introvabili, mentre i prezzi sono raddoppiati. Pesa il blocco dell'export deciso dai Paesi dell'Est. Gli imprenditori: "Serve più produzione nazionale". Il Giornale (p.3) propone invece di sforbiciare il reddito grillino per contrastare il caro-vita: il centrodestra ha un piano. L'obiettivo è il recupero di 4-5 miliardi di euro, almeno la metà dei beneficiari è in grado di svolgere un impiego. Il Sole (p.4) parla di tax credit energia alle imprese, rincorsa impossibile agli aumenti. Nel terzo trimestre il prezzo dell'elettricità è raddoppiato, mentre gli ultimi provvedimenti alzano al 30% il bonus per gli operatori energivori. Cresce l'attesa per le mosse del futuro governo. E sempre il Sole (p.6) parla anche delle pensioni, dove si apre la partita dei costi. A fine anno scadono alcuni canali di congedo anticipato. Nei programmi del centrodestra molte proposte per ridurre l'età di uscita dal mondo del lavoro, mentre altre puntano a ritoccare verso l'alto i trattamenti minimi di oggi e del futuro.

POLITICA
Si continua a lavorare sulla struttura del nuovo governo. Giorgia accelera sui ministri: troppe urgenze sul tavolo (Messaggero p.4-5 e tutti). Meloni stringe i tempi per la squadra: l'obiettivo è salire al Colle con la lista pronta. Domani Salvini riunisce il Consiglio federale: "Lì sceglieremo i nostri nomi". Intanto arriva l'apertura di Landini a Meloni: "Siamo pronti al dialogo, l'8 in piazza per il lavoro". Dopo la disponibilità della leader di FdI, la Cgil rassicura: "Niente barricate, ma il primo passo spetta all'esecutivo, vedremo se deciderà di confrontarci". Per il Corriere (p.9) Meloni chiede una "rosa" agli alleati, e Lega e Forza Italia fanno i loro nomi. La premier in pectore non si è sbilanciata sulle liste, da Crosetto a Urso anche FdI ha un proprio elenco. Stampa (p.910) analizza la possibilità di un governo tecnico, con i timori di Lega e FI: "Vuole rifare un governo Draghi, tanto valeva tenerci lui". Ma nella Lega si fa i conti con la fronda anti-Salvini. Dal Comitato di Bossi alla rabbia leghista in Veneto, la pancia del Carroccio in rivolta col segretario: "Ha dimenticato l'Autonomia, serve un nuovo leader". Anche per Repubblica (p.12) il Nord con Bossi si ribella a Salvini: "Senza un cambio andiamo al 2%". Si muove anche il centrosinistra. Tra Pd e 5S contatti per l'intesa nel Lazio, Calenda: "I dem scelgano, o noi o loro". Telefonata tra Conte e Boccia: "Non possiamo regalare la Regione alla destra". Bonaccini chiede di "rinnovare la classe dirigente". Secondo Stampa (p.12) invece dalla Sardegna al Friuli i 5S fanno le prove tecniche per isolare il Pd. Si punta all'asse con Sinistra e Verdi a partire dai territori, l'obiettivo è escludere gli ex alleati dal campo progressista.

ESTERI
Il grido del Papa contro l'atomica: "Putin fermi la spirale di morte e Zelensky apra a serie proposte di pace" (Repubblica p.2, Corriere p.3, Stampa p.4, Messaggero p.11). Durante l'Angelus Francesco si appella al leader russo ma rivolge un messaggio anche a Zelensky: "Apra a una seria proposta di pace". Preoccupazione del Vaticano dopo il gelo di Lavrov con il cardinale Parolin: "Un'escalation nucleare fa temere conseguenze incontrollabili e catastrofiche. In nome di Dio, si giunga subito al cessate-il-fuoco".
E intanto la Farnesina convoca l'ambasciatore Razov. Pressing della Ue sul Cremlino (Repubblica e Corriere p.3, Stampa p.2, Messaggero p.10). La Farnesina riferisce che si tratta di un'azione coordinata in ambito comunitario. 27 ambasciatori convocati da altrettanti Paesi europei in risposta all'annessione, che la Ue non riconosce, di 4 regioni ucraine firmata da Putin. Il ministro della Transizione ecologica, Cingolani, ha riferito che con Razov si parlerà anche delle forniture di gas, dopo i sabotaggi ai gasdotti Nord Stream 1 e 2. L'Unione si muove compatta: in arrivo un ottavo pacchetto di sanzioni. Allerta dell'Alleanza per i test del super sottomarino russo "Belgorod" nell'Artico. E anche la Nato avvisa: "Se usa l'atomica Mosca pagherà" (Corriere e Stampa p.3, Messaggero ,10). Stoltenberg all Cnn sull'adesione dell'Ucraina: "Serve l'unanimità dei 30 membri". "Abbiamo detto chiaro al presidente Putin che l'uso di armi nucleari avrebbe conseguenze gravi per la Russia. Usa una retorica sul nucleare pericolosa e imprudente. La stiamo sentendo da tempo, ma ciò non toglie che resti estremamente pericolosa. Le conseguenze per la Russia cambierebbero la natura del conflitto". Il rischio di un conflitto globale sta minacciando il mondo intero. Sul fronte Kiev avanza oltre Lyman: "I ceceni fucilano chi fugge" (Corriere p.2, Repubblica p.7, Stampa p.4, Messaggero p.11). L'Armata del Cremlino si ritira lasciando dietro di sé armi, mezzi e distruzione. Gli ucraini liberano due insediamenti a Kherson.  A Est i russi sono in fuga: "Ci riprendiamo le città, non reggono all'inverno". I veterani sul fronte di Kherson: "Ora ci servono mezzi più pesanti". In 48 ore i raid ucraini hanno già corretto i confini dell'annessione fissati dal Cremlino.
La lunga notte del Brasile diviso. Testa a testa tra Lula e Bolsonaro (Repubblica p.18, Corriere p.12, Stampa p.21, Messaggero p.13). Le prime schede danno a sorpresa in vantaggio il presidente uscente. Grande affluenza. Brasile alle urne per eleggere il nuovo presidente per i prossimi 4 anni: 156 milioni su 220. E ha scelto anche i deputati, un terzo dei senatori e i governatori degli Stati federali. Gente in fila per ore anche dopo la chiusura dei seggi. Incerto ancora il risultato. In serata la prima tendenza: dato per secondo, Bolsonaro era in testa col 48,81%, Lula restava al 45/46. Se fosse confermato i sondaggi sarebbero smentiti e l'attuale presidente potrebbe prevalere al ballottaggio del 30 ottobre. A meno di un colpaccio e conservare lo scettro del comando da subito. Si temono tensioni sociali.

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