Commentario del 14.10.2022


PRIME PAGINE
La Russa eletto al Senato senza i voti di Forza Italia (Corriere, Messaggero e tutti). Il presidente c'è, la maggioranza no (QN). "Giorgia tira dritto" titola il Tempo. Fi si sfila, la sinistra no (Libero). Destra, la maggioranza non c'è (Repubblica). Giornale parla di "pasticcio centrodestra" e di "falsa partenza". Il Fatto: "La rissa su La Russa e il Var su Renzi". La Russa e l'Antifascista (Stampa). Orazione civile di Segre sulla natura e le radici antifasciste della Costituzione (Repubblica). "La guerra è finita" titola Libero.
Esteri. Putin vede Erdogan, Mosca apre al dialogo (Corriere). Erdogan e Putin parlano di gas: "Non si è parlato di pace" (Repubblica). Mosca ribadisce: andiamo avanti con la guerra ma pronti al dialogo (Sole). Intanto negoziato segreto Mosca-Washington (Giornale).
Mercati. Inflazione Usa sopra le attese (8,2%). Le Borse sbandano, poi scatta il rally (Sole).

ECONOMIA
Bollette, stop Arera: "Basta modifiche senza il consenso" (Messaggero p.10). L'Autorità e l'Antitrust: si rispetti la legge anche se confusa. Bankitalia: senza il gas russo il Pil può crollare anche dell'1,5%. Sull'energia una Europa troppo lenta, scrive invece il Sole (p.4). Pioggia di critiche negli ultimi giorni alla Commissione europea. L'Italia rimprovera tempi troppo lunghi per prendere le decisioni. La Polonia l'ha accusata di lavorare al servizio del governo tedesco. Il Belgio le ha fatto notare la mancanza di ambizione. Rischio recessione e inflazione al top: pronto un altro maxi rialzo dei tassi, scrive invece il Qn (p.21). Allarme del Fmi: al palo due terzi dell'economia globale. Da Fed e Bce probabile aumento dello 0,75%.
Intanto sul fronte energetico a Piombino il rigassificatore va verso il "sì" con prescrizioni (Sole p.5). Ieri gli enti statali coinvolti nel procedimento autorizzativo si sono uniti per definire il parere unico. Si tratta di un passaggio chiave perché da esso dipende il rilascio della concessione. E con Giorgetti che ormai punta dritto al Mef il Sole (p.8) sottolinea come il primo banco di prova sia il Dl Aiuti ter, a metà novembre la manovra. La corsa contro il tempo delle Camere: Nadef e nuovi sostegni tra i dossier urgenti.

POLITICA
Forza Italia non c'è, ma La Russa al Senato passa lo stesso (Corriere p.2-3 e tutti). Gli azzurri non lo votano (a parte Berlusconi e Casellati). L'esponente di FdI eletto grazie a 17 sì dell'opposizione. Per la Camera accordo con la Lega sul vicesegretario Fontana. La giornata era iniziata con il passo di lato di Calderoli. Poi il commento di Lollobrigida ha fatto capire che nel centrodestra l'intesa a tre non c'era. Per iL Messaggero (p.3) Meloni si sente più forte: "I ministri ora li decido io". La premier in pectore incassa la rottura dell'asse storico tra Berlusconi e Salvini. I paletti della numero uno di FdI: adesso a FI solo Esteri e qualche casella "minore". "I più lenti a votare hanno tradito", al Var del Senato sospetti su Iv, Pd e 5S, titola Repubblica (p.4). Accuse di "scambio" sulle vicepresidenze. FI contro Renzi e le telefonate di Meloni. "Per me è stata più emozionante la Champions vinta dall'Inter", così Ignazio La Russa dopo l'elezione nel colloquio con Stampa (p.4). Il neopresidente: "Mi ha chiamato Violante per ringraziarmi. E' stata una vittoria politica, ma anche sul piano delle relazioni umane". Per Berlusconi ritorno da sconfitto, titola Stampa (p.7). La fatica a stare in piedi, il "vaffa" a La Russa e gli appunti sui ministri rubati dalle telecamere. Ma lo strappo fallisce, e ora in Forza Italia c'è chi chiede consultazioni separate dagli alleati. Al Messaggero (p.9) parla Roberto Calderoli: "Bene così, la maggioranza è più ampia del previsto". L'ex ministro: "Io deluso perché non sono stato eletto? Sono un soldato e obbedisco. Al primo giorno di scuola già spuntano quelli che vogliono allungare la legislatura". Continuano però i guai anche nel centrosinistra. Al sit-in contro la guerra staffetta Letta-Calenda: uno arriva, l'altro va via (Repubblica p.9). Anche il congedo di Liliana Segre su tutti i quotidiani: "Marcia su Roma, leggi razziali: oggi qui provo una vertigine", ha detto la senatrice, che ha presieduto la riapertura dei lavori: "Quest'Aula è il tempio della democrazia, la Costituzione ancoraggio per l'unità degli italiani".

ESTERI
Draghi a cena all'Eliseo da Macron: asse con l'Italia su energia e Ucraina. Continuità tra Roma e Parigi (Stampa p.16, Corriere p.19, Messaggero p.10). L'incontro, ha riferito Palazzo Chigi, è stato "molto cordiale e caloroso, espressione dell'amicizia tra i due leader". Draghi e Macron "hanno avuto modo di discutere di vari temi, in particolare quelli in agenda al prossimo Consiglio europeo, tra cui l'Ucraina, l'energia e l'andamento del quadro economico". La cena di ieri sera sembra voler ricompattare la partnership fra i due Paesi.
Il piano di pace può attendere. Erdogan e Putin parlano solo di gas: "La Turchia sarà l'hub europeo" (Repubblica p.11, Stampa p.16-17, Corriere p.16, Messaggero p.11). Smentite le anticipazioni, dall'incontro ad Astana nessun piano di pace, Russia e Turchia si concentrano sul metano. Progetto di Mosca per potenziare la rete di distribuzione nel Mar Nero. Putin: "La Turchia diventerà una piattaforma per la determinazione del prezzo del gas". Erdogan: "Rafforzeremo anche l'accordo sul grano russo, in modo che arrivi ai Paesi poveri". Sarà Ankara a decidere il prezzo del metano e a gestire vendita e transito verso l'Ue La mossa per evitare le sanzioni.
La Nato: "Non risponderemo con armi atomiche" (Stampa p.17-18. Corriere p.18). Gli Usa: "Gli alleati vadano oltre il 2% del Pil per la difesa". Jens Stoltenberg ha precisato che le possibilità di una risposta nucleare da parte dell'Alleanza sono "molto remote". Ma una simile escalation "cambierà la natura della guerra" e la risposta sarà forte "anche in caso di utilizzo di armi di piccola portata". Josep Borrell, Alto Rappresentante per la politica estera dell'Ue, ha confermato che non ci sarà risposta nucleare, ma la reazione militare "sarà così potente che l'esercito russo verrà annientato.
Intanto ecco i droni all'attacco di Kiev. E ora i russi ordinano di evacuare Kherson (Repubblica p.12, Stampa p.17, Corriere p.18). I russi evacueranno i civili per rispondere all'avanzata di Kiev. Mezzi di fabbricazione iraniana colpiscono la capitale. A Sud fuga dalla città in vista delle prossime battaglie. Un nuovo attore ha fatto ingresso sul teatro di guerra. È iraniano. Secondo il Centro per la resistenza nazionale di Kiev dietro alla pioggia di droni Shahed-136 di fabbricazione iraniana che sta demolendo le infrastrutture strategiche dell'Ucraina, mettendola per metà al buio, ci sono militari di Teheran associati al Corpo delle Guardie rivoluzionarie islamiche.

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