Commentario del 18.10.2022

PRIME PAGINE
Politica. Governo, ora Meloni accelera (Messaggero). Meloni piega Berlusconi, "Insieme governo forte" (Stampa). Berlusconi-Meloni, tregua armata (Repubblica). Governo, a un passo dall'intesa (Corriere). Il passaggio di testimone (Foglio). Fratello e sorella (Manifesto). Pace in extremis (Giornale). Partito per ricattare, B. finisce suonato (Fatto). Patto per l'Italia (Tempo). I nomi dei ministri: Nordio alla Giustizia (QN). Ciao gufi, si parte (Libero). La solita sceneggiata, Meloni e Berlusconi fingono una pace che non c'è (Notizia).
Economia. Condannati alla povertà (Repubblica). Reddito, più della metà dei soldi finisce nelle tasche di "finti poveri" (Messaggero). Miseria che morde (Avvenire).
Esteri. Gran Bretagna, Hunt azzera i tagli fiscali la sterlina recupera, le Borse rimbalzano (Sole). Appalti pubblici solo digitali (Italia Oggi). Super sconto fiscale sul Btp (MF).
La Ue cerca la mediazione sul tetto al prezzo del gas flessibile e di emergenza (Sole).
I fantasmi del Donbass (Stampa). L'arma iraniana di Mosca, droni kamikaze su Kiev (Repubblica). Droni-kamikaze, devastazione a Kiev (Corriere).
Cronaca. Cellulare sequestrato e nel liceo di Latina scoppia una rivolta (Messaggero).

ECONOMIA
Il rapporto della Caritas segnala uno stato di emergenza relativo alla povertà, oltre 5 milioni di indigenti assoluti, un record (tutti). Poveri per cinque generazioni, una povertà che si eredita in sei casi su dieci, si tramanda di padre in figlio come fosse una condanna. L'Istat: l'inflazione vola ai livelli del 1983 e pesa di più su chi può spendere meno. L'appello dei vescovi e del Presidente Cei, Zuppi: "C'è da fare un aggiustamento ma il governo mantenga il Reddito di cittadinanza e confermi l'impegno". Nel 2021 sono state aiutate 228 mila persone, il 18,7% in più del 2019. L'energia trascina sempre più famiglie nel bisogno e aumentano le diseguaglianze. L'allarme povertà anche su Messaggero (prima e p.8) che evidenzia come il reddito di cittadinanza non abbia aiutato ad eliminare la povertà. Il sussidio dei 5S finora è stato percepito da 4,7 milioni di persone, ma secondo la Caritas, raggiunge poco meno della metà dei poveri assoluti, ovvero il 44%. Il sussidio quest'anno potrebbe costare circa 8 miliardi, il 10% in più del 2021. Su Giornale (p.6) il presidente dell'Inps infiamma lo scontro tra le due metà del Paese per giustificare il reddito di cittadinanza, "aiuti Covid tutti al nord – dice - noi continuiamo a dire che il 65% del reddito di cittadinanza va al Sud, ma dimentichiamo di dire che il 70% delle prestazioni Covid sono andate al Nord". "Ora Tridico fa il meridionalista" attacca il quotidiano.
Pensioni. L'Inps promuove "opzione uomo" e la Lega rilancia Quota 41 (Repubblica p.20, Stampa p.26 e tutti): nel centrodestra si fa strada l'ipotesi di una soglia minima di età, che alleggerirebbe il costo della misura. La Lega ieri si è riunita proprio per discutere questo tema, una delle strade allo studio è proprio quella di partire da "Quota 41" ma aggiungendovi una soglia d'età. I sindacati sono decisamente contro "Opzione uomo", o "Opzione tutti" perché comporta una pesante penalizzazione (di circa il 30%). "Mandare in pensione le persone riducendogli l'assegno - sottolinea Landini (Cgil) - non mi pare sia una grande strada". Per Tridico (Inps) invece, Opzione Uomo è la direzione giusta.
Gas in calo del 60% da agosto, possibile frenata delle bollette (Corriere p.27). Dopo aver toccato i 350 euro, i prezzi sono scesi sotto quota 130. Il prezzo del gas è ancora molto alto, circa sette volte sopra i livelli di prima della primavera 2021 e fino al 40% sopra le quotazioni prevalenti nei primi tre mesi di guerra. Eppure qualcosa, per ora, sta cambiando. Gli indici sono scesi in maniera sistematica dopo le impennate estive e viaggiano ormai di oltre il 60% al di sotto dei picchi speculativi di agosto. A novembre l'Arera, rivedrà il quadro delle tariffe del consumo al dettaglio sulla base dell'evoluzione dei prezzi "spot" di ottobre. Su Stampa (p.11), il caro-bollette rischia di lasciare molte famiglie senza luce e gas. Bollette, addio al sollecito, messa in mora e poi distacco per chi non paga in tempo. Sos dei consumatori: "La maggior parte delle aziende non aspetta più" e i condomini virtuosi devono versare le rate anche per quelli morosi.

POLITICA
Governo, il centrodestra si sblocca: gli alleati uniti al Quirinale (Corriere p.2-3 e tutti). L'incontro tra Berlusconi e Meloni nella sede di FdI, poi la nota congiunta: c'è un clima di massima collaborazione. Ma intanto Berlusconi insiste: "a noi la Giustizia". Per Meloni invece il nome rimane quello di Nordio. La presidente di FdI: "passato superato" e non chiude alle richieste. Secondo il Messaggero (p.3), a parte il nodo Giustizia, a Forza Italia andranno 5 ministeri. A Repubblica (p.7) parla Fabio Rampelli: "Da Colle Oppio siamo finiti a Palazzo Chigi, ancora non ci crediamo". Il braccio destro della futura premier aggiunge: "Con le frange estreme della destra non abbiamo nulla a che vedere". Le parole di Rampelli trovano spazio anche su Qn (prima e p.5): "Tensioni archiviate, ora basta guastatori: pensiamo alle bollette". Il dirigente di FdI parla dopo il summit Meloni-Berlusconi: "Nasce un governo del popolo in grado di risollevare l'Italia, le priorità sono la crisi economica e il rilancio della produzione".
Il Messaggero (p.5) fa il punto su tutti i ministeri. Salvini alle Infrastrutture, e la Farnesina va a Tajani. Prime conferme sui ministri del Meloni I: Giorgetti al Mef e Piantedosi al Viminale. Almeno tre i tecnici, con Rocca alla Salute, Calderone al Lavoro e Rossi alla Cultura. Stampa (p.6) pone l'accento sulla "questione veneta" nella Lega. Mal di pancia tra i fedelissimi di Zaia per l'assenza di ministri di peso del Nordest nell'esecutivo: "Elettori e imprenditori vogliono essere rappresentati", dicono. "Le incomprensioni ci sono state, adesso siamo in dirittura finale", dice invece Francesco Lollobrigida al Corriere (p.5). Poi conferma: "c'è stato il chiarimento, il governo? Entro l'inizio della prossima settimana".
Sul fronte dell'opposizione il Messaggero (p.7 e altri) segnalano vicepresidenti a Pd e M5S con l'esclusione del Terzo polo. Renzi non ci sta: vado da Mattarella. In pole Serracchiani e Appendino alla Camera, Rossomando-Patuanelli al Senato. Ma c'è l'incognita dei voti che possono arrivare dai partiti della maggioranza. "Letta ormai ha scelto i 5Stelle, non ho più sentito nessuno, neanche per le Regionali" dice Carlo Calenda al Corriere (p.9), poi aggiunge: "Costruiremo un grande partito riformista. Sui temi concreti siamo pronti a votare con il governo, sarebbe un errore clamoroso fare una opposizione pregiudiziale".
Su Stampa (p.7) spazio al sondaggio a cura di Alessandra Ghisleri. Anche chi vota FdI vuole i tecnici al governo, il Pd invece in caduta libera e raggiunto dai 5Stelle. Secondo gli elettori, i grillini incarnano la sinistra più che i dem. Nel centrodestra Salvini in calo. In salita anche il Terzo polo: +0,9%, mentre il partito di Letta perde quasi due punti. Secondo il Giornale (p.5) tra Copasir e vicepresidenze, l'opposizione è già esplosa. Conte mette il veto su Guerini e il Pd congela la scelta dei capigruppo.

ESTERI
Su Repubblica (p.21 e altri) la proposta della Commissione sul tavolo del Consiglio europeo di giovedì. Si punta anche a rafforzare il piano di risparmi, un price cap ci sarà ma solo temporaneo, molto teorico e con acquisti comuni. Molti dei quindici Paesi che avevano chiesto formalmente l'introduzione di un price cap sono pronti a sollevare tutte le loro critiche. Oggi il piano, l'annuncio sul tetto fa già crollare i prezzi: -13%. "Troveremo una soluzione europea al prezzo del gas – garantisce ottimista sui negoziati a Bruxelles, l'ambasciatore tedesco in Italia, Viktor Elbling al Sole (prima e p.4) - ma non perdiamo altro tempo, non ne abbiamo. Senza il triangolo formato da Italia, Francia e Germania il motore dell'unificazione europea si ferma".
L'attacco a Kiev con le centrali nel mirino (tutti). Droni sopra Kiev, Mosca colpisce i palazzi e la rete elettrica (Corriere prima e p.10 e tutti). I velivoli kamikaze sono iraniani, tra i morti, una donna incinta, un caccia precipitato su un'area residenziale di Yeysk, in Russia. Su Repubblica (p.11), il patto d'armi tra Mosca e Teheran con droni e missili in cambio di jet. L'Iran vorrebbe i Sukhoi e intanto fornisce alla Russia i velivoli senza pilota usati a sciame: più lanci contro un bersaglio.
Il Cremlino e la "strategia del gelo", in Ucraina è corsa a stufe e legna (Corriere p.11): "la Russia bombarda le centrali elettriche per spezzare il morale del popolo ucraino e per indurre l'opinione pubblica a chiedere un negoziato con Mosca. Vogliono che le famiglie dei soldati soffrano al gelo e incolpino il governo per questa sofferenza", ad affermarlo senza alcun dubbio, è Oleksii Riabchyn, consigliere per l'Energia del governo ucraino ed ex viceministro dell'Energia.  
La corte di Xi (Stampa p.17): Pechino ridisegna il sistema di potere, da Li Qiang, capo del partito a Shanghai oggi in corsa per la poltrona da premier, alla promozione del generale Liu Zhenli. La prova la si avrà domenica prossima, quando saranno svelati i "magnifici sette" del Comitato permanente. Oltre a Xi, dovrebbero restare nel team anche il suo "ideologo" Wang Huning e lo zar dell'anticorruzione Zhao Leji. Intanto la Cina frena, stop all'export di metano (Giornale p.9), bloccata la vendita a Europa e Asia, economia in crisi, Pechino non diffonde i dati del Pil.
 
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