Commentario del 17.10.2022

PRIME PAGINE
Politica. Meloni-Berlusconi oggi l'incontro, l'accordo è vicino (Corriere). Meloni-Cav, incontro a Roma (Messaggero). Forza Italia si piega a Meloni (Repubblica). Meloni-Berlusconi, l'ora del disgelo (QN). L'offerta di Giorgia a Silvio (Libero). Governo in fretta (Giornale). L'Italia ostaggio delle aziende e dei processi del pregiudicato (Fatto). Due settimane per l'intesa con la Ue sul nuovo deficit (Sole). "Mai più furia nazifascista" (Stampa). La rivincita degli esperti (Tempo).
Economia. Bollette troppo alte 4 milioni di italiani saltano i pagamenti (Messaggero). Smart working, test sui costi in bolletta (Sole). Gas, un tetto Ue ma solo 90 giorni (Corriere).
Esteri. La minaccia di Xi: Taiwan è nostra (Corriere). Xi sfida il mondo: voglio Taiwan e il primato hi-tech (Repubblica).

ECONOMIA
Allarme rincari, boom di mancati pagamenti per luce, metano e condominio. Le bollette sono insostenibili, negli ultimi 9 mesi, 4,7 milioni di italiani non sono riusciti a pagarle (Messaggero prima e p.8, Stampa p.16): per due morosi su tre è la prima volta che le scadenze non vengono rispettate, fenomeno più diffuso nelle regioni del Centro Italia e nel Mezzogiorno. E tra gli interventi in cantiere – Messaggero (p.9) – c'è lo stop energia per trenta giorni, pronte le misure per le aziende, blocco possibile tra dicembre e febbraio nel caso in cui venga meno il gas russo. Nella trattativa con le imprese, il nodo dell'indennizzo statale per l'interruzione.
Le stime di uno studio, pubblicato dalla Banca d'Italia, parlano di un Superbonus poco verde, "così i miliardi del Pnrr non aiutano l'ambiente - costi alti e basso risparmio di CO2, sono risorse sprecate, FdI pensa a modifiche che leghino l'incentivo all'effettivo impatto. I benefici ambientali del Superbonus 110% non giustificano i 13,95 miliardi di euro impiegati, finanziati dal Pnrr al capitolo transizione energetica.
Lavoro. Sole (prima e p.5) segnala i test sui costi in bolletta per lo smart working "2.0". Computer, climatizzatore e riscaldamento: quanto pesa lavorare a casa. Anche il lavoro da remoto rischia di subire i contraccolpi della crisi energetica. Secondo Altroconsumo, per una coppia che lavora da casa cinque giorni alla settimana, il costo in bolletta sale del 23% circa. Sole (p.4) segnala inoltre la crisi che spinge gli italiani a intervenire sugli impianti, ma ostacoli economici e tecnici rendono impraticabili soluzioni rapide. Ridurre i consumi con nuove caldaie è l'obiettivo ma tempi e costi sono in salita.
Su L'Economia (p.3), focus di Ferruccio de Bortoli sul passaggio Draghi-Meloni, "tutte le sorprese del passaggio di stagione", titola, in primo piano, aiuti alle famiglie, magari con una correzione morbida del deficit da 10 mld l'anno. "Con il costo del debito sotto controllo e la tenuta dell'export, l'inverno potrebbe non essere così buio", scrive. Intanto il governo parte del deficit: 15 giorni per l'intesa con la Ue (Sole prima e p.2 e altri): il primo impegno dell'esecutivo sarà il programma di bilancio chiamato a far spazio al rinnovo degli aiuti contro il caro-energia e alle altre spese. Servono 30-40 miliardi ma non va aumentato il debito.
Di truffe da 6 miliardi favorite dalla legge parla invece Dataroom di Bonarrigo e Gabanelli su Corriere (p.21): "nessun controllo per i bonus affitti, facciate e sisma, le norme hanno agevolato faccendieri e prestanome, per oltre un anno, incassati crediti d'imposta inesistenti. Dieci miliardi di euro di fatture gonfiate, 6 di crediti fiscali illegittimi di cui 1,8 già incassati e dileguati, i bonus 2020 Covid previsti dal Decreto Rilancio, hanno generato truffe vertiginose.

POLITICA
Prove di intesa tra la leader del centrodestra, Meloni e Berlusconi, oggi il vertice nella sede di FdI dopo la lite (tutti). L'incontro previsto oggi Roma, al quartier generale di FdI. E' andato a buon fine il pressing dei figli di Berlusconi: "La lite non serve a nessuno". Meloni, intanto, ieri ha reso omaggio al Ghetto di Roma: "La furia dei nazifascisti memoria di tutto il Paese, un giorno tragico, ferita insanabile, vile e disumana deportazione" (Messaggero prima e p.2-7 e tutti). La paura di Giorgia è un esecutivo azzoppato se Silvio perde pezzi, scrive Tito su Repubblica (p.3), "il timore che serpeggia nella destra, è il ritorno di un "tecnico" a Palazzo Chigi. Il rischio di un doppio giro di consultazioni al Quirinale, il faccia a faccia diplomatico tra Meloni e Berlusconi non è sollecitato solo dalla necessità dei forzisti di rientrare nel gioco ma anche dal bisogno fondamentale di FdI di conservare una maggioranza effettiva". Secondo Fatto (p.2), oggi Berlusconi va da Meloni ma vuole Sviluppo (e tv) e ministri "suoi". Lollobrigida (FdI) a Repubblica (p.4) dice: "No a governi anomali, coalizione compatta o meglio il voto. Giorgia non è una che porta rancore e, se incaricata dal Capo dello Stato, non si tirerà indietro dal presentare una squadra autorevole". Crosetto al Corriere (p.5): "per l'esecutivo Silvio tiri fuori dei talenti, la sua visione serve a questo. La dote principale di Giorgia è la pazienza". Ma il senatore Miccichè, in un'intervista a Stampa (p.6), sostiene che Meloni abbia deciso di fare fuori Silvio, "Forza Italia valuti l'appoggio esterno" dice. Anche Gasparri al QN (p.3): "Silvio merita rispetto, non esiste un'altra maggioranza - il nostro strappo era tattico, al secondo turno avremmo votato per La Russa".
Meloni tenta di mettere da parte le offese (Stampa p.7): "ci sono troppo urgenze – ripete la leader - non si può sprecare nemmeno un minuto", per il guardasigilli ipotesi Casellati, il leader di Fi avrebbe preferito Sisto.
Le correnti dem in rivolta contro Letta fanno saltare l'ipotesi Zan alla Camera (Stampa p.8). Tutti contro tutti su capigruppo e vicepresidenze. Il segretario, Letta si difende: "Garantirò massima collegialità". Orfini: "ci risparmi le ipocrisie". Su Repubblica (p.9), Ilvo Diamanti, parla di "Primarie per rifondare", gli elettori del Pd non vedono un leader. Chi ha votato Dem pensa che il partito non vada sciolto ma debba cambiare statuto e mettere al centro le diseguaglianze, chieste consultazioni aperte che tornino ad allargare il campo a candidati esterni. A Bonaccini il 25% delle preferenze.
Le tre opposizioni (Stampa p.9): Pd, M5s e Azione-Italia Viva, molte divergenze difficili da superare ma i dem potrebbero agevolare una collaborazione mirata su alcuni temi. Il Terzo polo accusa Pd e 5 Stelle: un asse per escluderci dagli incarichi (Corriere p.8), Calenda parla di accordo già fatto sulle vicepresidenze ma Letta smentisce: "le nomine si fanno in base ai voti presi".
Tempo (prima) parla di rivincita degli esperti in un'analisi sui nuovi parlamentari. Alle Camere meno new entry, sale l'età media degli eletti, solo il 43% debutta sul seggio.
Per le regionali, su Messaggero (p.7), la corsa per il Lazio: al Nazareno si vagheggia ancora un campo larghissimo dalla sinistra-sinistra ai centristi di Calenda e Renzi, passando per M5S mentre si stringe il cerchio nel centrodestra, la scelta tocca a FdI, Colosimo favorita.

ESTERI
Svolta della Ue sul gas, sì al piano italiano: "È l'ora del tetto dinamico al prezzo".  Acquisti congiunti obbligatori al 15% (Stampa p.17, Corriere p.15). La Commissione approva la proposta per frenare le quotazioni. Ok anche ad acquisti comuni e più aiuti. Dopo le recenti resistenze e i dubbi di Berlino, la Von der Leyen va incontro alle richieste del governo italiano: "stiamo facendo progressi importanti. Siamo pronti ad approvare un altro pacchetto di proposte legislative".
"Evitare il panico atomico". Il piano Ue per i cittadini (Messaggero p.11). Timore per le attività produttive: niente fuga di massa dalle città e accaparramenti. La Nato inizia oggi sui cieli del Belgio e della Gran Bretagna la mega esercitazione per testare (anche) le sue armi nucleari.
Su Stampa (p.6) e Corriere (p.7) Biden è tornato a parlare del rischio di uno spostamento verso l'estrema destra di alcuni Paesi della Nato e ha citato l'Italia, stessa frase usata il 28 settembre: "Putin contava sul fatto di poter dividere la Nato. Guardate che cosa è successo di recente in Spagna (ma probabilmente intendeva la Svezia) e in Italia". Come dire: ci possiamo fidare della coalizione di centro destra che ha vinto le e lezioni?".
Strage di soldati in caserma: la mobilitazione di Putin scatena l'odio etnico in Russia (Repubblica e Stampa p.14, Corriere p.12). Per alcuni la morte arriva 10 giorni dopo essere stati arruolati, ucciso un commissario militare dell'Est. Mosca contrattacca in Donbass (Corriere p.12-13, e altri). Bombardamenti e vittime in tutta l'Ucraina. I portavoce militari ucraini denunciano che sarebbero state colpite una trentina di località con i droni iraniani. L'Iran nega l'invio di droni. Israele esce dalla neutralità su Messaggero (p.10) scegliendo l'Ucraina tra Putin e Zelensky, che aiuterà anche militarmente.
Ucciso foreign figther italiano di 28 anni, combatteva per Mosca nelle milizie del Donetsk (Repubblica e Stampa p.15, e altri).
Aperto il XX congresso del Partito comunista cinese (tutti): Xi sfida il mondo: "Voglio Taiwan e il primato hi tech" (Repubblica in prima e p.12 e tutti): il leader apre a Pechino il Congresso che lo incoronerà per la terza volta. "Continueremo a fare del nostro meglio per raggiungere una riunificazione pacifica – ha detto in riferimento a Taiwan - tuttavia, non possiamo garantire che non ricorreremo mai alla forza e teniamo aperte tutte le opzioni - ci concentreremo sulle esigenze strategiche nazionali, raccoglieremo le forze per portare avanti una ricerca scientifica e tecnologica nazionale e all'avanguardia, e vinceremo con determinazione la battaglia nelle tecnologie chiave".

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