Commentario del 16.04.2016

IN PRIMA PAGINA
"Tasse giù e sicurezza": Renzi a QN annuncia la legge sul fisco in ottobre. "A maggio invece misure contro il degrado urbano". Gli altri giornali divisi sull'apertura tra referendum sulle trivelle e immigrazione. Renzi sfida l'Ue: soldi a chi frena le partenze (Stampa). Su Repubblica il piano italiano alla Ue: Eurobond ai paesi africani, così fermeremo i migranti. Intanto avviso dell'Italia all'Austria: rispetti le regole. Il Brennero è un simbolo (Corriere).
Libero e Fatto aprono con il referendum: Renzi perde la testa per i Sì: dà i numeri e inventa tunnel (Fatto). Mentre Libero attacca: Renzi rischia la galera per aver fatto propaganda dell'astensione. "In gioco la vita di 11 mila lavoratori" dice Renzi (Messaggero) mentre è battaglia sul quorum (Repubblica). Per il Giornale "Mattarella si smarca dall'asse Renzi-Napolitano". Referendum stravolto, giochi nascosti dietro al voto (Messaggero). Il Giornale apre sul caos nel Governo sul Canone.
Nell'economia spazio all'allarme G-20 sulla ripresa: Brexit e Isis alzano i rischi (Sole). Per la questione bancaria, su tutti la raccolta di 4 mld  per Atlante: raggiunta la quota minima chiesta dalla Bce. Intanto arriva la svolta con indennizzi al 90% dei clienti degli istituto falliti (Messaggero). Sul Sole il sì definitivo alla riforma degli Appalti: più poteri all'Anac.

ITALIA-ECONOMIA
Renzi a QN (in prima e p.2-3) riparte dalle tasse: "pensiamo di intervenire su Ires nel 2017 e sulle famiglie nel 2018. Ma gli imprenditori dicono che bisogna dare più soldi alle famiglie. E' una delle ipotesi, ma decideremo entro ottobre". E a chi paventa una possibile reprimenda Ue sulla flessibilità per la manovra, dice: "Abbiamo ottenuto 11 mld, ma non bastano". E assicura: "Sulla manovra non ci saranno obiezioni". Libero (in prima e p.11) attacca: "Con Renzi crescono solo le tasse e il debito pubblico". Mentre Gutgeld, alla platea della Trilateral Commission a Roma, ha ribadito che l'Italia sta uscendo dalla sua interminabile fase di stallo (Corriere p.15). Ma il Fmi aveva presentato, poche ore prima previsioni sull'Italia e sull'Europa decisamente meno positive. Dal G-20 arriva un avvertimento sulla ripresa Ue: Brexit e Isis alzano i rischi (Sole in prima e p.3). I ministri delle Finanze vedono segnali migliorativi ma i pericoli restano alti. E Draghi prevede una  "inflazione negativa nei mesi a venire, per poi risollevarsi più in la nel 2016" (Repubblica p.29).
Spazio anche alla questione bancaria. Atlante, già raccolti 4 mld (Sole in prima e p.5 e tutti). Il fondo per Npl e ricapitalizzazioni raggiunge la soglia minima chiesta dalla Bce. Intesa SanPaolo conferma l'impegno fino a 1 mld, in settimana attese altre adesioni. Nel frattempo è in arrivo la svolta sul caso indennizzi a seguito del crac delle 4 banche: pronti i decreti per i correntisti: privilegiati i redditi più bassi. Indennizzi al 90% dei clienti (Messaggero p.1 e 7). Polemico Bechis (Libero in prima e p.10): "Nei decreti un regalo alle banche da 800 mln, agli sbancati la carità".
Riforma del Codice degli appalti: via definitivo del Governo, entrerà in vigore dal prossimo lunedì (Sole in prima e p.6 e altri). Semplificazione del codice che passa da 600 a 200 articoli. Il Ruolo centrale è affidato all'Anac. Il vice Ministro Nencini al Sole (p.13): " E' una legge soft che darà certezza a chi apre i cantieri. Niente più opere incompiute". E aggiunge "una grande vittoria aver inserito la clausola sociale che garantisce il posto di lavoro in caso di nuovo mandato o subappalto".

ITALIA-POLITICA
"Non è un referendum politico" (Su tutti): così Renzi sulle trivelle. A QN (in prima e p.2-3) il premier dice "Abbiamo rinunciato al nucleare, stiamo chiudendo 5 centrali a carbone e le rinnovabili da sole non bastano. E' bene che l'Italia sfrutti tutte le risorse di cui dispone". Ma è polemica sull'invito a non votare. Il M5S denuncia il premier (Repubblica). Fatto (p.2) attacca: Renzi ha paura dei sì e gioca sporco. E Libero (in prima e p.7): "Renzi (e Napolitano) rischiano la galera". Emiliano, governatore della Puglia, a Repubblica (p.7) e Unità (p.7): "E' un regalo ai petrolieri". La replica del governatore dell'Emilia, Bonaccini: "Astensione scelta legittima. Quello del referendum è un tema marginale" (Repubblica p.7 e Unità p.7). Porro sul Giornale (p.1): "Sono per l'astensione. Troppo spesso in questo Paese si sono fatte scelte sull'onda di uno sviluppo anti-industriale". "Anche se la consultazione è su un argomento specifico ha assunto significato politico: i sostenitori del quesito puntano a trivellare Renzi, il quale pare d'accordo con questa impostazione "strumentale" della campagna referendaria" commenta Repubblica (in prima e p.35). Partiti spaccati: Bersani per il no, Speranza per il sì. La maggioranza Pd è per l'astensione mentre Lega e 5S sono favorevoli, spaccata Fi (Sole). Per Messaggero (in prima e p.27) il quesito "sembra un imbroglio perchè è tutt'altro che chiaro, inoltre si vota per una quisquiglia". Per il Sole (p.1-9) se vinceranno i sì la dipendenza energetica dell'Italia salirà all'81% e gli investimenti delle compagnie si dissolverebbero. L'arcevescovo Forte al Corriere (p.10): "Dare ascolto al Papa: non riduciamo l'Adriatico come il Golfo del Messico". La replica delle imprese. Gay (Giovani Confindustria): "Quesito autolesionista, importeremo di più e gli ingegneri andranno via".
Intanto gli analisti vedono la fiducia sul governo crollare. Mannheimer sul Giornale (in prima e p.7): solo un quarto degli elettori è ancora con Renzi, e il 20% ipotizza la fine dell'esecutivo col referendum di ottobre. "Abbiamo fatto una riforma importantissima, se gli italiani non lo dovessero capire mi ritirerei e basta" dice Renzi a QN, prima di ribadire che le prossime politiche si terranno nel febbraio 2018. Il punto è che il Pd sulla riforma della Costituzione sta celebrando il suo congresso prima del congresso – scrive Verderami (Corriere p.12) -. C'è il rischio scissione perchè la minoranza non ha ancora deciso se affiancare il suo segretario nella battaglia referendaria.
Dopo la polemica con i pm sul caso Potenza, Renzi a QN torna a pungere: "Vorrei solo che i magistrati parlassero con le sentenze". E sulla Guidi: "Ho stima, i rapporti personali contano. Ma ha sbagliato, e chi sbaglia paga". Poi sulle intercettazioni dice "non è un tema a cui sono interessato".

EUROPA
"Eurobond ai paesi africani, così fermeremo i migranti": questo il piano italiano alla Ue (Repubblica prima e p. 3 e tutti). Il forte impegno finanziario da parte della Ue potrebbe essere coperto anche attraverso una redistribuzione del budget. Lunedì vertice in Lussemburgo per accelerare sulla cooperazione coi paesi africani di origine e di transito (Sole p. 8). Apertura da Tusk. Intanto è nuovo scontro sul Brennero. Renzi: "E' un luogo di lavoro ed è un simbolo, non può diventare oggetto di competizione: le regole vanno rispettate. Non faremo finta di niente" (Corriere p.29 e tutti). Boldrini alla Stampa (prima e p. 4): "Muri barriere e filo spinato, così la politica si dimostra debole. L'Europa deve sentirsi come un unico paese con un'unica sorte, a  cominciare dai migranti". Poi aggiunge: "Gli esodi proseguiranno finchè saremo circondati da guerre e regimi che vìolano i diritti umani". La Mogherini invece prova "frustrazione e vergogna per i muri che si alzano, ma orgogliosi di un'Italia ed un'Europa intenta a salvare vite umane". Folli (Repubblica p. 34) "Il mosaico dell'emergenza": ritratto di un'Italia stretta nella morsa dei migranti da nord a sud ed un governo chiamato a fronteggiare una crisi che ha tutte le caratteristiche per essere già oggi la più seria del mandato-Renzi. Su QN (p. 8) il monito di Morcone ai sindaci: "E' inutile opporsi all'accoglienza" e sul Brennero: "Preoccupazione inutile, l'accoglienza offre anche opportunità".

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