Commentario del 10.04.2016

IN PRIMA PAGINA
Potenza, l'affondo di Renzi: "C'è un'offensiva mediatica. I pm non invadano il campo" (Corriere). Premier e toghe, ci risiamo (QN). Alt alle intercettazioni: arriva la stretta (Messaggero). Ma Davigo, neo eletto presidente dell'Anm, dice "no a giri di vite" (Repubblica). Intanto sull'inchiesta di Potenza spuntano nuove indiscrezioni: "Gemelli cercava affari anche in Vaticano" (Messaggero). Intanto effetto inchieste: sorpasso 5 Stelle (Repubblica), giù la fiducia sul governo (QN).
Caso Regeni, così il Cairo spiava l'Italia (Repubblica). Italia pronta a fermare turismo e intese (Corriere). Per gli esteri su tutti le polemiche in Gran Bretagna su Cameron: "Ora lasci".
Per l'economia in evidenza i numeri del Def: taglia alla spesa e alle detrazioni per 8 mld (Messaggero). Meno sconti fiscali e lotta all'evasione (Sole). Morando assicura: "Sulla flessibilità l'Ue dirà si. Taglia alla spesa strutturali (QN). E sui contratti confronto a tutto campo" (Unità).
Banche, più "soci" per il fondo salva-istituti (Sole). Fattore tempo determinante per il successo del veicolo sugli Npl (Sole). Sul Sole il convegno del CsC con le parole di Squinzi: "Ora la sfida è costruire una nuova visione delle imprese".

ITALIA-ECONOMIA
Nuovo Def in primo piano. Slitta al 2019 il pareggio di bilancio (Corriere p.12 e tutti), possibili problemi con l'Ue (Stampa). Si va verso una manovra da 8 mld con sconti fiscali e tagli alla spesa (Messaggero p.11). Spending, meno bonus fiscali e lotta all'evasione sono le coordinate del documento (Sole in prima e p.4). "Abbiamo le carte in regola per chiedere la flessibilità" commenta Padoan dal Forum Ambrosetti, in risposta al Katainen (Sole p.5). E il viceministro Morando a QN (in prima e p.23): "L'Ue dirà sì". Per Quadro Curzio (Sole in prima e p.20) sono progettualità e flessibilità le parole chiave su cui costruire una fiducia critico-costruttiva. Sindacati critici (Sole p.4). Camusso (Cgil) a Repubblica (p.22-23): "Misure utili per avere l'applauso Ue ma non per la crescita". Per Pesole (Sole p.4) "l'impatto delle riforme e gli investimenti" saranno variabili cruciali per ottenere la flessibilità. Prodi sul Messaggero (in prima e p.20) avverte: "Solo investendo sulle imprese si ottiene più crescita". Polemico il Giornale (p.6): "Conti sballati e poca credibilità, il governo ci porta nel baratro". Intanto "dopo il Def confronto a tutto campo sulla riforma dei contratti" assicura il viceministro all'Economia, Morando all'Unità (p.10). "Occorre spostare la contrattazione verso il basso. Ma è un tema che riguarda le parti sociali, il governo può intervenire con misure fiscali, di welfare aziendale e di partecipazione dei lavoratori". Apertura sulla flessibilità in uscita per le pensioni (su tutti) e Morando dice: "ci siamo impegnati a fare una verifica attenta". Polemica la Camusso: "Non c'è accenno alla flessibilità sulle pensioni e si ribadisce che la proposta degli 80 euro serviva per distrarre l'attenzione sulle difficoltà del governo. Sulla contrattazione lo schema proposto è una follia che non tiene conto del nostro sistema produttivo" (Repubblica o,22).
Anche la questione banche in primo piano: domani vertice al Mef con i primi 13 istituti, Enti e assicurazioni. Possibile ingresso di nuovi "soci" per il fondo-banche allo studio di Mef e Cdp per soccorrere gli istituti in difficoltà (Sole p.6). Fubini sul Corriere (p.12) guarda alla "lezione della formula Ltcm" per il salvataggio delle banche: una coalizione di responsabili sul mercato che si faccia carico dell'interesse collettivo. Intanto Longo sul Sole (in prima e p.6) sottolinea  l'importanza del fattore tempo per il successo del veicolo Npl.

ITALIA-POLITICA
"C'è un'offensiva mediatica, la politica non è subalterna ai pm": l'affondo di Renzi ai giudici. "Non li accuso, li sprono" dice (su tutti), poi torna a criticare le intercettazioni (Corriere p.6 e tutti). L'Anm elegge Davigo (Su tutti), che al premier dice "Si al dialogo, ma non leda la nostra dignità" (Stampa p.2). E a Repubblica (p.9): "Per le intercettazioni non servono giri di vite. Se si ritiene che le pene per la diffamazione non siano adeguate, basta aumentare quelle". A ribadire la necessità di un intervento è il responsabile Giustizia Pd, Ermini a Corriere (p.6) e Stampa (p.3): "Gli ascolti irrilevanti vanno distrutti, entro l'estate nuove legge sulle intercettazioni".
Inchiesta Potenza, dopo il coinvolgimento di Delrio, la Procura di Roma apre un'indagine sull'esposto presentato dal ministro (Su tutti). Messaggero (p.6) parla di un tentativo della lobby di stringere intese con il Vaticano. Per Pagnoncelli (Corriere p.6) per l'80% degli italiani il governo è meno credibile dopo il caso Guidi, ma i più condividono le parole di Renzi su giustizia e sblocco dei lavori, anche se per Noto (Ipr Marketing) solo il 15% è soddisfatto dei risultati dell'esecutivo (Qn p.5). Secondo un sondaggio Demos citato da Repubblica (in prima e p.4) il 45% oggi crede ci sia più corruzione rispetto alla Prima Repubblica e le intenzioni di voto fanno tremare Renzi: Grillo vicino, vincerebbe al ballottaggio. Serracchiani a Repubblica (p.10) nega il logoramento del governo e si dice convinta della lealtà della minoranza dem.

EUROPA
Regeni, ora è scontro totale con l'Egitto. Gentiloni: "Italia pronta a fermare turismo e intese" (Corriere prima e p. 3) Il Cairo: mai i tabulati, dossier politicizzato. E il magnate egiziano Sawaris (Wind): "Avete ragione al 100%" (Giornale prima e p. 8). Su L'Unità (p.2) l'ex Capo di Stato Maggiore della Difesa Camporini: "La verità non è solo un dovere morale, ma una questione di sicurezza. La coerenza dei principi serve anche alla stabilità". Manconi (Unità p. 5): "La Farnesina inserisca l'Egitto nella lista degli stati considerati non sicuri. Quella di Giulio è una vicenda umana straziante, ma anche una grande questione di politica internazionale". Casini (Messaggero p. 3): "Se non collaborano fermiamo i turisti. L'Europa vari misure serie assieme a noi. Il regine di Al Sisi deve capire che non scherziamo, potremmo inserire l'Egitto tra le mete pericolose". Dall'ambasciata del Cairo (Stampa p. 6): "Stiamo attenti a chi incontriamo". Aumentata la sicurezza della nostra rappresentanza, sui quotidiani egiziani si vedono i primi segnali di ostilità. E sul web Regeni "diventa un'icona contro il Regime (Stampa p. 7): più di 15mln di pagine in arabo rianimano la protesta". Polemico il Tempo: "Per Regeni tutti, per i Marò niente". E a proposito di Marò, su QN (prima e p. 8) la prova che sono innocenti: "Il teste mentì sull'ora degli spari".

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