Commentario del 22.04.2016

IN PRIMA PAGINA
Europa e economia in primo piano col duello Draghi-Merkel sui tassi: "Bce indipendente, non obbedisce ai politici" (Sole e tutti). Merkel: "Legittimo criticare". Il Sole: Berlino gioca col fuoco e brucia l'Europa. Prodi al Corriere: "Rischio stagnazione, e la Bce ha finito le munizioni". Schulz a QN: "Basta austerità". Ma da Bruxelles arriva un altro stop. La Vestager al Fatto: "Banche, rimborsi solo a chi è stato davvero truffato". Via libera invece alle guardie europee per pattugliare mari e frontiere (Repubblica, Messaggero). E oggi arriva Obama, in missione per impedire Brexit (Corriere e tutti). Sul fronte interno ancora polemiche su pensioni e bonus. Libero: mancetta elettorale da 20 euro. Governo al lavoro sui redditi medi (Messaggero). Su Repubblica focus sul boom dei voucher, il nuovo sommerso. Sull'Espresso l'inchiesta sulla cricca del calcio e altri nomi del "Panama Paper": c'è anche il figlio dell'editore, De Benedetti jr. Spazio anche alla politica, col caos di Roma. Berlusconi non decide, Bertolaso resta in campo (Messaggero). La Meloni a Libero: "Aspetto ancora il guizzo di Silvio". Sul Corriere l'accusa di Davigo ai politici – "Rubano senza vergogna" – e l'affondo dell'ambasciatore Usa: "In Italia giustizia lenta".

ITALIA-ECONOMIA
Draghi difende la politica dei tassi bassi e sfida la Germania: "Non obbediamo ai politici, dannosi gli attacchi alla Bce" (Repubblica in apertura e a p.2 e su tutti). "Lavoro per l'Eurozona, non per i tedeschi", l'affondo del governatore da settimane sotto il tiro dei tedeschi per le scelte di politica monetaria. Merkel rompe il silenzio e replica: "Criticare i tassi bassi non è un'intromissione" (Stampa p.3). Dietro lo scontro con la Germania il tetto ai titoli di Stato che Berlino vorrebbe introdurre per le banche e che metterebbe in gravissima difficoltà l'Italia (Messaggero p.5). Il vice di Draghi, Constancio, cauto: "Regole da rivedere ma senza creare turbolenze nei mercati" (Sole p.2). Prodi al Corriere (p.3): "Draghi ha evitato il disastro ma ora ha finito le munizioni. E l'Europa rischia la stagnazione secolare". Sul fronte interno il dibattito è su banche e pensioni. Renzi promette il decreto su banche, sofferenze e rimborsi entro aprile (Sole p.4). La commissaria Ue Vestager al Fatto (p.19) avverte: "Rimborsi solo a chi è stato davvero truffato". Dall'ambasciatore Usa, ieri alla "Bocconi", affondo sulla giustizia: "Cosa frena l'Italia? I processi al rallentatore" (Corriere p. 4). Su tutti il dibattito sul welfare: nei primi tre mesi dell'anno nuove pensioni in picchiata per effetto della "Fornero". L'Inps: nel 2016 a riposo il 35% in meno (Stampa p.2 e tutti). Sulla Stampa (p.3) uno studio inedito di Boeri: "Con l'ultima riforma previdenziale 36 mila posti persi dai più giovani". Damiano all'Unità (p.10): "Niente terrorismo previdenziale ma bisogna correggere il sistema per dare ai giovani occupazione e pensione dignitosa". Su Repubblica (p.12) l'esercito dei nuovi precari, "arruolati" con i voucher: 1,4 milioni di persone malpagate e senza tutele. E il governo prepara un decreto per la tracciabilità dei voucher per contrastare il lavoro nero.

ITALIA-POLITICA
"I politici rubano più di prima. Ma adesso non si vergognano": sul Corriere (p.5) parla Davigo, neo presidente dell'Associazione nazionale magistrati. "Oggi la situazione è peggio di Tangentopoli. Hanno vinto i corrotti. Noi dovemmo interrompere la cura a metà". A fermare i giudizi di Milano "cominciò Berlusconi" ma quello che la destra fece male "la sinistra lo ha fatto in modo mirato. Non dico che ci abbiano messo in ginocchio, ma un po' genuflessi sì".
In primo piano su tutti il caso Roma, col centrodestra ancora diviso. Berlusconi tiene su Bertolaso. Scontro dentro Forza Italia (Corriere p.6). Bertolaso: "Non mi ritiro". La Meloni: "Allora perdi" (Repubblica p.6). Libero (p.4): poche ore per impedire l'harakiri. Per Repubblica (p.7) possibile l'incontro tra Berlusconi, Salvini e la Meloni già oggi. Su Libero (p.5 con richiamo in prima) parla la Meloni: "Aspetto ancora il guizzo di Silvio". "Deve fare quello che ha sempre fatto, giocare per vincere". Ieri al Pincio il lancio della campagna elettorale. Anche la candidata 5 Stelle in campo: incontra Grillo, lancia la lista e morde la Meloni: "Solo una riciclata" (Fatto p.10). "E' la nuova faccia del vecchio. E' stata con Alemanno, con Berlusconi, ora con Salvini: vogliamo un leghista a governare Roma?".

EUROPA
"Migranti, il patto con la Turchia non replicabile in Libia" (Corriere p. 10). Il ministro dell'immigrazione olandese Dijkhof ha raffreddato le aspettative italiane sostenendo di non potersi "limitare a copiare il modello e l'accordo" chiarendo che "i paesi nordafricani da dove partono i migranti diretti in Italia, non sono come la Turchia" vista l'instabilità interna. Ma le proposte di Renzi hanno comunque sortito i primi effetti con la creazione di una guardia europea di frontiera: "Operativa entro l'estate". Juncker: "Apprezzo il piano italiano".
Sul Corriere (p.10) focus sulla missione di Calenda a Strasburgo. L'esordio dell'ambasciatore ha avuto un'accoglienza positiva e trasversale e ogni venerdì rientra a Roma per fare il punto sull'agenda con i suoi interlocutori dell'Economia, degli Esteri e di Palazzo Chigi. Nella doppia veste di tecnico e politico e la linea diretta con Renzi dovrà servire per semplificare la gestione su vari fronti e recuperare il tempo perduto in passato. Tajani: "Ottima scelta, ma è una tessera di un mosaico ancora tutto da costruire. Serve una strategia dell'Italia in Europa, che vada oltre gli schieramenti politici". Per Davide Sassoli "fare squadra è decisivo per acquisire forza e bisogna lavorare insieme già in sede di definizione delle proposte". L'impressione generale è che l'Italia politica ed economica consideri quella di Calenda a Bruxelles "una scelta nella giusta direzione".

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