IN PRIMA PAGINA
Dalle carte dell'inchiesta di Potenza "tutte le pressioni sui ministri" (Corriere, Messaggero). La Guidi in procura prende le distanze dal compagno: "Io parte lesa". Ma ora i pm vogliono sentire De Vincenti (Stampa). Nel mirino anche Delrio, che a Repubblica dice: "Dossier su di me, trame contro lo Stato". Bersani al Corriere: "I ministeri sono ormai espropriati". Libero: "Ci governa un covo di vipere". L'Unità: "Non ci ricatta nessuno". L'inchiesta di Potenza "oscura" l'economia: oggi il Def col pil più basso (Sole). Ma per Repubblica c'è l'accordo tra Roma e Bruxelles sul deficit. Da Draghi doppio allarme, sulla tenuta dell'Europa e sulla "generazione perduta" per la disoccupazione giovanile (Corriere e tutti). Da Renzi il via al piano dell'Enel per la banda larga in 224 città (Sole). Telecom smentisce frizioni col governo: "Allineati col governo, servono investimenti". Intanto Bolloré avanza verso tv e telefoni: oggi l'ok alle nozze Mediaset-Vivendi, con il placet di Palazzo Chigi (Stampa). Rai nella bufera per Riina jr da Vespa. La Maggioni: "Intervista da mafioso" (Stampa). E il governo si inventa il supervisore dei giornalisti (Giornale). Sull'Espresso i 100 italiani con i soldi in paradiso. Orlando: l'Agenzia delle Entrate indagherà.
ITALIA-ECONOMIA
Intesa sul deficit: la Ue darà all'Italia più flessibilità per 11 mld. Su Repubblica (p.26) l'accordo "informale" raggiunto tra Roma e Bruxelles sul 2017. Per l'Italia si profilava una manovra monstre da 19 mld per abbassare il deficit all'1,1%. Dopo lunghi negoziati, l'intesa prevede una flessibilità dello 0,7% pari a 11 mld, con il risanamento che potrà fermarsi all'1,8%. Flessibilità concessa riconoscendo circostanze eccezionali come migranti e sicurezza. Oggi intanto arriva il Def, che prevede meno crescita per il 2016 (1,3% rispetto all'1,6% previsto), deficit all'1,1% con la riserva di disinnescare la clausola di salvaguardia da 15 mld nella prossima manovra. Ieri è stato il giorno degli allarmi, da parte di Draghi e di Visco. Draghi: "L'Europa esposta a shock"(Repubblica p.27), "servono le riforme" (Corriere p.12). Sul lavoro monito ad "agire in fretta per evitare che l'alto tasso di disoccupazione crei una generazione perduta" (Repubblica p.27 e tutti). Di Vico sul Corriere (p.13): "Rischiamo di sprecare capitale umano perché non riusciamo a investirlo". Da Visco richiamo sui salari: "Senza aumenti salariali l'inflazione resterà troppo bassa" (Repubblica p.26 e tutti). Ieri nuova giornata nera in Borsa: banche sempre nel mirino. Intanto l'Enel lancia il piano per la banda larga in 224 città con la regia di Renzi (Stampa p. 6 e tutti). Per il Sole (p.7) il primo passo per recuperare il gap. Ma così il governo "snobba" Telecom Italia, rilancia Repubblica (p.8). De Puyfontaine (Vivendi), in un'intervista al Sole (p.27) smentisce tagli di Telecom all'occupazione e tensioni col governo: "Telecom Italia deve investire. Siamo allineati con il governo". In movimento anche il settore televisivo. Tra Mediaset e Vivendi oggi l'accordo sul nuovo polo europeo della tv, con Piersilvio Berlusconi nel cda dei francesi e De Puyfontaine in quello del Biscione. Da Renzi via libera ai francesi: "Ormai Berlusconi non mi preoccupa più" (Stampa p.7).
ITALIA-POLITICA
Petrolio, Guidi dai pm: "Sono parte offesa, ho risposto su tutto" (Repubblica p.2). Renzi si difende: "Non è un governo di lobby". E prepara il ritorno di De Vincenti al Mise (Corriere p.9). Ma presto sarà sentito anche il sottosegretario (Stampa p.10), e questo potrebbe pregiudicargli il posto. Nel mirino anche Delrio, che a Repubblica (p.3) annuncia un esposto per i dossier su di lui e dice: "Mai ceduto a ricatti. Ora voglio sapere se davvero pezzi dello Stato tramano contro altri pezzi dello Stato". Belpietro su Libero (in apertura e a p.3): ci governa un covo di vipere. Bersani al Corriere (p.8): "Scoperchiato il vaso di Pandora. I ministeri sono ormai espropriati". E sulle trivelle sceglie il no. Resta duro il giudizio su Renzi: "Rischia un isolamento arrogante. Ha desertificato il Pd e creato yesmen". Ma non lascerà il partito. Su tutti stralci delle intercettazioni della Guidi con Gemelli. Sulla ex ministro il gelo dei colleghi per le frasi velenose verso i membri del governo. E la nomina del successore slitta (Messaggero p.2, Sole p.8). Per il governo tra riforme, def, trivelle e sfiducia saranno dieci giorni di fuoco (Avvenire p.9). Grasso annuncia che andrà a votare (Avvenire p.8 e altri), anche Bersani lo farà e voterà no (Corriere). Pro referendum la Cei e la eco-Chiesa (Giornale p.2). Contro il Sole (p.9): il dibattito è ormai viziato da tesi strumentali e confusione, si rischia la commedia degli equivoci. Per Italia Oggi (p.2) il tema non conta: chi è contro Renzi vota contro le trivelle. Perciò cresce la possibilità di una vittoria del sì. Minzolini sul Giornale (p.4): Renzi si sente al capolinea, si andrà a votare nel 2017. Il Foglio, che ieri aveva parlato di piena che può travolgere Renzi, suggerisce tre mosse al premier per salvarsi: referendum di ottobre, voto anticipato e vera rivoluzione sulle tasse.
EUROPA
"Incubo Brexit" dopo il "no" degli olandesi all'accordo Uer-Kiev: Cameron – già in grande difficoltà per le rivelazioni del Panama Papers – ora teme l'effetto Olanda (Stampa p.2). Verhofstadt: "Senza un'azione comune dei leader l'Ue sarà sepolta a colpi di referendum" (Stampa p.2). Altra mina sotto la fragile unione, i migranti. Per l'Austria i flussi raddoppieranno, arrivando a quota 300 mila: "Se l'Italia non li ferma non conti che il Brennero resterà aperto" l'avvertimento esplicito del ministro degli Interni Mikl Leitner, che oggi a Roma vedrà Alfano (Stampa p.3 e tutti). Avvertimento a Roma anche da Berlino: "L'Italia non può semplicemente lasciar passare la gente verso il Nord come accaduto in passato", dice il ministro degli Interni tedesco De Maizière. Viminale irritato: "Il loro attacco è un pretesto per evitare la redistribuzione" (Stampa p.3). Il patriarca di Venezia Muraglia a Repubblica (p.14): "Uno sbaglio respingere, è la sconfitta della politica".
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Dalle carte dell'inchiesta di Potenza "tutte le pressioni sui ministri" (Corriere, Messaggero). La Guidi in procura prende le distanze dal compagno: "Io parte lesa". Ma ora i pm vogliono sentire De Vincenti (Stampa). Nel mirino anche Delrio, che a Repubblica dice: "Dossier su di me, trame contro lo Stato". Bersani al Corriere: "I ministeri sono ormai espropriati". Libero: "Ci governa un covo di vipere". L'Unità: "Non ci ricatta nessuno". L'inchiesta di Potenza "oscura" l'economia: oggi il Def col pil più basso (Sole). Ma per Repubblica c'è l'accordo tra Roma e Bruxelles sul deficit. Da Draghi doppio allarme, sulla tenuta dell'Europa e sulla "generazione perduta" per la disoccupazione giovanile (Corriere e tutti). Da Renzi il via al piano dell'Enel per la banda larga in 224 città (Sole). Telecom smentisce frizioni col governo: "Allineati col governo, servono investimenti". Intanto Bolloré avanza verso tv e telefoni: oggi l'ok alle nozze Mediaset-Vivendi, con il placet di Palazzo Chigi (Stampa). Rai nella bufera per Riina jr da Vespa. La Maggioni: "Intervista da mafioso" (Stampa). E il governo si inventa il supervisore dei giornalisti (Giornale). Sull'Espresso i 100 italiani con i soldi in paradiso. Orlando: l'Agenzia delle Entrate indagherà.
ITALIA-ECONOMIA
Intesa sul deficit: la Ue darà all'Italia più flessibilità per 11 mld. Su Repubblica (p.26) l'accordo "informale" raggiunto tra Roma e Bruxelles sul 2017. Per l'Italia si profilava una manovra monstre da 19 mld per abbassare il deficit all'1,1%. Dopo lunghi negoziati, l'intesa prevede una flessibilità dello 0,7% pari a 11 mld, con il risanamento che potrà fermarsi all'1,8%. Flessibilità concessa riconoscendo circostanze eccezionali come migranti e sicurezza. Oggi intanto arriva il Def, che prevede meno crescita per il 2016 (1,3% rispetto all'1,6% previsto), deficit all'1,1% con la riserva di disinnescare la clausola di salvaguardia da 15 mld nella prossima manovra. Ieri è stato il giorno degli allarmi, da parte di Draghi e di Visco. Draghi: "L'Europa esposta a shock"(Repubblica p.27), "servono le riforme" (Corriere p.12). Sul lavoro monito ad "agire in fretta per evitare che l'alto tasso di disoccupazione crei una generazione perduta" (Repubblica p.27 e tutti). Di Vico sul Corriere (p.13): "Rischiamo di sprecare capitale umano perché non riusciamo a investirlo". Da Visco richiamo sui salari: "Senza aumenti salariali l'inflazione resterà troppo bassa" (Repubblica p.26 e tutti). Ieri nuova giornata nera in Borsa: banche sempre nel mirino. Intanto l'Enel lancia il piano per la banda larga in 224 città con la regia di Renzi (Stampa p. 6 e tutti). Per il Sole (p.7) il primo passo per recuperare il gap. Ma così il governo "snobba" Telecom Italia, rilancia Repubblica (p.8). De Puyfontaine (Vivendi), in un'intervista al Sole (p.27) smentisce tagli di Telecom all'occupazione e tensioni col governo: "Telecom Italia deve investire. Siamo allineati con il governo". In movimento anche il settore televisivo. Tra Mediaset e Vivendi oggi l'accordo sul nuovo polo europeo della tv, con Piersilvio Berlusconi nel cda dei francesi e De Puyfontaine in quello del Biscione. Da Renzi via libera ai francesi: "Ormai Berlusconi non mi preoccupa più" (Stampa p.7).
ITALIA-POLITICA
Petrolio, Guidi dai pm: "Sono parte offesa, ho risposto su tutto" (Repubblica p.2). Renzi si difende: "Non è un governo di lobby". E prepara il ritorno di De Vincenti al Mise (Corriere p.9). Ma presto sarà sentito anche il sottosegretario (Stampa p.10), e questo potrebbe pregiudicargli il posto. Nel mirino anche Delrio, che a Repubblica (p.3) annuncia un esposto per i dossier su di lui e dice: "Mai ceduto a ricatti. Ora voglio sapere se davvero pezzi dello Stato tramano contro altri pezzi dello Stato". Belpietro su Libero (in apertura e a p.3): ci governa un covo di vipere. Bersani al Corriere (p.8): "Scoperchiato il vaso di Pandora. I ministeri sono ormai espropriati". E sulle trivelle sceglie il no. Resta duro il giudizio su Renzi: "Rischia un isolamento arrogante. Ha desertificato il Pd e creato yesmen". Ma non lascerà il partito. Su tutti stralci delle intercettazioni della Guidi con Gemelli. Sulla ex ministro il gelo dei colleghi per le frasi velenose verso i membri del governo. E la nomina del successore slitta (Messaggero p.2, Sole p.8). Per il governo tra riforme, def, trivelle e sfiducia saranno dieci giorni di fuoco (Avvenire p.9). Grasso annuncia che andrà a votare (Avvenire p.8 e altri), anche Bersani lo farà e voterà no (Corriere). Pro referendum la Cei e la eco-Chiesa (Giornale p.2). Contro il Sole (p.9): il dibattito è ormai viziato da tesi strumentali e confusione, si rischia la commedia degli equivoci. Per Italia Oggi (p.2) il tema non conta: chi è contro Renzi vota contro le trivelle. Perciò cresce la possibilità di una vittoria del sì. Minzolini sul Giornale (p.4): Renzi si sente al capolinea, si andrà a votare nel 2017. Il Foglio, che ieri aveva parlato di piena che può travolgere Renzi, suggerisce tre mosse al premier per salvarsi: referendum di ottobre, voto anticipato e vera rivoluzione sulle tasse.
EUROPA
"Incubo Brexit" dopo il "no" degli olandesi all'accordo Uer-Kiev: Cameron – già in grande difficoltà per le rivelazioni del Panama Papers – ora teme l'effetto Olanda (Stampa p.2). Verhofstadt: "Senza un'azione comune dei leader l'Ue sarà sepolta a colpi di referendum" (Stampa p.2). Altra mina sotto la fragile unione, i migranti. Per l'Austria i flussi raddoppieranno, arrivando a quota 300 mila: "Se l'Italia non li ferma non conti che il Brennero resterà aperto" l'avvertimento esplicito del ministro degli Interni Mikl Leitner, che oggi a Roma vedrà Alfano (Stampa p.3 e tutti). Avvertimento a Roma anche da Berlino: "L'Italia non può semplicemente lasciar passare la gente verso il Nord come accaduto in passato", dice il ministro degli Interni tedesco De Maizière. Viminale irritato: "Il loro attacco è un pretesto per evitare la redistribuzione" (Stampa p.3). Il patriarca di Venezia Muraglia a Repubblica (p.14): "Uno sbaglio respingere, è la sconfitta della politica".
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