Commentario del 9.04.2016

IN PRIMA PAGINA
In primo piano gli esteri: fallisce il vertice Italia-Egitto sul caso Regeni, ritirato l'ambasciatore (su tutti). "Verità a ogni costo" dice Renzi (Repubblica). 65 giorni dopo l'Italia sbatte la porta in faccia al Cairo (Fatto). L'Italia alza il tiro(Corriere). Spazio anche all'arresto di un altro uomo delle stragi di Parigi e Bruxelles (Corriere ) e alla liberazione dell'Italiano ostaggio per 6 mesi nelle Filippine (Messaggero). In economia due le notizie in evidenza: approvato il Def, crescita tagliata all'1,2% (Messaggero). Più deficit per 11 mld nel 2017 (Sole) ma niente manovra. Tregua con la Ue su debito e deficit, ma cresciamo meno (Corriere). Meno Pil per tutti (Libero) e il governo pensa anche di tagliare le detrazioni fiscali (Giornale). Per l'Unità il Pil sale e il debito scende. L'altra notizia è il "piano di sistema" sugli Npl per le banche (Sole). Visco (Bankitalia) al Sole: "La politica monetaria ha aiutato Italia ed Eurozona". Inchiesta sul petrolio, Renzi in Cdm: "Ora basta intercettazioni" (Repubblica). Barili di intercettazioni, spunta anche il Quirinale (Tempo). Il fango schizza anche su Mattarella (Giornale). Nell'inchiesta di Potenza nel mirino la ragnatela di Gemelli: un clan tra affari e nomine (Stampa).

ITALIA-ECONOMIA
Varato il Def, più deficit per 11 mld nel 2017: il disavanzo dall'1,1 all'1,8%  (Sole in prima e p.5 e tutti). Il governo taglia le stime sul Pil 2016 all'1,2% (Messaggero). Renzi: "Nessuna manovra correttiva" e Padoan dice "basta con l'austerità. Meno tagli al deficit e arriva il Jobs Act 2" (Repubblica p.13). Per Pesole (Sole p.5) riforme e flessibilità rappresentano una difficile partita per l'Italia con l'Ue. "L'Italia ha già molta flessibilità, non crescerà spendendo di più" avverte Katainen (Ue) (su tutti) che a Repubblica (p.13) dice: "La flessibilità non è un modo per aggirare la necessità di mantenere le finanze pubbliche in ordine". "Bisogna attendere maggio, se ci sarà il via libera Ue il negoziato sulla flessibilità sarà più agevole" dice all'Unità (p.5) il sottosegretario Baretta. L'economista Flassbeck a QN (p.8): "Il confronto sulla flessibilità rischia di essere un placebo se non si rivolve prima il problema alla base di un'Ue in recessione". Fubini "su debito e deficit la partita è rinviata: a ottobre l'Italia rinegozierà con Bruxelles visto che, altrimenti, per centrare gli obiettivi l'esecutivo dovrebbe tagliare la spesa o introdurre nuove tasse per 22 mld" (Corriere p.13). Per il Fatto (p.8) il testo è costruito sulla sabbia e si porta avanti con i tagli su pensioni, sanità e sgravi fiscali. Critico anche Giornale (in prima e p.6): il Pil frena e il debito accelera e il governo pensa anche di tagliare le detrazioni fiscali. Di diverso avviso l'Unità (in prima e p.4): il Pil (nonostante tutto) sale e il debito (dopo 8 anni) scende. Gentili sul Sole (in prima e p.7)  definisce il Def "la prima tappa di un processo complicato col quale il governo mette sul tavolo europeo le sue scelte di politica economica. Ma – avverte – trarne un giudizio esaustivo dai suoi zero virgola sarebbe sbagliato".
"La politica monetaria nell'ultimo anno e mezzo ha avuto un forte impatto per la crescita dell'eurozona e per l'Italia": così Visco (Bankitalia) al Sole (in prima e p.2). Parlando di banche dice "il lavoro sulle sofferenze e gli aumenti di capitale con il governo è in corso, è presto per parlarne". Intanto il governo si prepara ad annunciare un maxi-fondo per ripulire le banche: il fondo avrà con ogni probabilità la forma di una Sgr da 4-5 mld con due fondi, di cui il primo interverrà sugli aumenti di capitale e portà comprare le tranche junior delle cartolarizzazioni (Sole in prima e p.3 e altri). LiberoMercato (p.20) parla di "salvagente da 6 mld per tenere a galla le banche" mentre per il Fatto (p.10) le grandi banche cedono tra i malumori al governo. Intanto novità anche sui rimborsi per le 4 banche salvate: vicino l'accordo con Bruxelles (Sole p.3).

ITALIA-POLITICA
"Riforme e referendum vinco io" (Avvenire p.10). "Difficoltà ma andiamo avanti. I pettegolezzi non c'entrano con le indagini": in Cdm Renzi all'attacco detta la linea e torna sul caso Guidi, mettendo nel mirino le intercettazioni (Corriere p.14, Repubblica p.14). Il fronte anti-premier assedia Palazzo Chigi: "Serve un tagliando" (Repubblica p.16). Asse Prodi-Bersani sulle trivelle – votiamo no- e su amministrative e riforme. Ma per Avvenire (p.10) il premier è pronto alla tregua con Bersani e rimpasto forte. Intanto nei verbali delle intercettazioni sullo scandalo petrolio finiscono cene, aperitivi e incontri segreti "del comitato d'affari" che si muoveva all'ombra del ministri Guidi (Corriere p.15). Faro sull'attivismo dell'ammiraglio De Giorgi su Pinotti e fondi per le navi (Messaggero p.4). Il Fatto (in prima e p.4) intanto conferma la sua tesi: lo staff della Finocchiaro aprì la commissione a Gemelli: il segretario dell'ex capogruppo, Quinto, portò il fidanzato dell'ex ministra quando c'era la Boschi, nei giorni dell'emendamento. Giornale (in prima e p.5) guarda al coinvolgimento della Marina nella vicenda e parla di "fango su Mattarella": nel mirino un'intercettazione dell'ammiraglio De Giorgi che racconta di avere cercato appoggi per la legge navale: "Ho parlato con il Quirinale, è interessato". Anche LO Bello (Confindustri) il ministro Delrio coinvolti nelle polemiche, ma Violante sull'Unità (p.7) dice: "è l'ultimo caso di virus nazionale nato dopo Tangentopoli". Cencelli al QN (p.12): "Oggi si fanno affari mentre prima la Dc si spartiva il potere, non i soldi. I burocrati restavano a mani vuote perchè i partiti controllavano".

EUROPA
Regeni, Renzi promette: "Non sarà un altro caso marò" (Corriere p. 11). Mossa dell'Italia, richiamato l'ambasciatore Massari (Corriere p. 8 e tutti): per il Messaggero (p. 3) è una mossa simbolica, ma sulla sfondo resta l'ipotesi-sanzioni economiche, anche se il premier assicura "niente rottura dei rapporti diplomatici". Falliti gli incontri tra le due procure, nessun progresso. Renzi: "La verità a ogni costo" (Repubblica prima e p. 2). Il dossier beffa e i depistaggi: invocata la Costituzione per negare l'accesso alle celle telefoniche, Il Cairo insiste sulla banda dei 5: e i pm hanno capito che collaborare è molto difficile. Per Orsini (Messaggero prima e p. 22) "Al Sisi non può consegnare i colpevoli perchè si indebolirebbe sul piano interno". Sulla decisione di Gentiloni, Frattini (Avvenire p. 9): "Stop a turisti e a imprenditori, la Farnesina sconsigli viaggi e investimenti" indicando una "risposta a un bluff intollerabile. Unità (p. 2) intervista a Nelli Feroci: "Un problema di dignità che mal si combina con la realpolitik. I tentativi di depistaggio lasciano presupporre il coinvolgimento di forze di sicurezza".
Immigrazione, Italia e Austria provano a ricucire: "Sui migranti lavoreremo insieme" (Stampa p. 9 e tutti). Dopo le critiche di Vienna dei giorni scorsi, Alfano incontra Mikl-Leitner: "Più corporazioni per gestire la frontiera e impegno comune per riformare Dublino". Il ministro tedesco Ue Michael Roth: "Non possiamo tornare al passato con le code di camion al Brennero: mettiamoci a un tavolo". Germania e Italia sollecitano una soluzione europea e una ripartizione equa degli oneri.

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