IN PRIMA PAGINA
Dall'Austria schiaffo all'Italia. Via ai lavori per il muro del Brennero (Repubblica e tutti. A rischio un corridoio da 140 mld (Sole). A Roma conto alla rovescia per le riforme. Renzi: "Sul referendum mi gioco tutto". Opposizioni fuori dall'Aula (Sole, Corriere). Letta alla Stampa: "Giusto cambiare, a ottobre voterò sì". Di Maio a QN: "Alle Comunali la spallata al governo". Prima viene il referendum sulle trivelle. Grassi: "Votare è un dovere" (Fatto). La Consulta tifa quorum (QN). Libero e il Messaggero: Votare è un diritto ma anche restare a casa è un modo di votare. Da Scamarcio e Al Bano ai prof: il fronte No Triv (Fatto). Clò al Mattino: lo stop al petrolio è un disastro. Altra notizia del giorno, lo "scudo" da 6 mld per le banche (Sole, Stampa), mossa d'anticipo per salvare le banche in crisi e convincere la Ue (Corriere). Sulla Stampa il "giallo pensioni" nel Def. Su Repubblica parla Caio (Poste): "Cresceremo nel risparmio gestito". Intanto Rcs vola in Borsa sull'Ops Cairo (Sole, MF). Boccia: operazione di mercato e da un editore puro. Su Italia Oggi la battaglia della Camusso contro il governo: tre referendum sul Jobs Act.
ITALIA-ECONOMIA
Banche, c'è l'accordo sul fondo fino a 6 miliardi (Sole in apertura e a p.3 e su tutti). Ieri al Mef il varo del progetto "Atlante", risorse private (di banche, Fondazioni e assicurazioni) e garanzia pubblica (Cdp, Sga) per gli aumenti di capitale e la cartolarizzazioni di sofferenze. Renzi:operazione privata utile, niente soldi pubblici. Padoan: rafforza la solidità e amplia il mercato (Sole p.2). Per il Corriere (p.10) una mossa d'anticipo per salvare Mps e sostenere gli aumenti di capitale di Pop Vicenza, Veneto Banca e Banco Popolare che ha avuto il sostanziale avallo di Bruxelles. Ma è presto per capire se basterà a stabilizzare il sistema finanziario in Italia. Rimbalzo a Piazza Affari, spinta dalle banche (Sole p.4). Massiah (Ubi) al Corriere (p.11): "Vicini a una soluzione rapida e totalmente privata. Un caso unico al mondo". Intanto a febbraio le sofferenze rallentano – a quota 196mld – ma crescono su base annua (+4,7%) mentre i prestiti del settore privato tornano a crescere (Sole p.2). Sulla Stampa (p.2) il "giallo" del Def, le pensioni di reversibilità: tra le righe l'ipotesi di un taglio a questa prestazione. In serata al precisazione di Poletti: un errore tecnico che verrà corretto: "Le pensioni di reversibilità non saranno toccate". Ma nel governo è scontro tra chi il taglio lo vuole e chi no. Per la Stampa (p.2) il Def non elimina neppure il rischio di una procedura Ue per deficit eccessivo. Per il Corriere (p.34) dubbi anche sulla crescita all'1,2%, già rivista al ribasso (dall'1,6%). E Padoan chiede per il terzo anno consecutivo di spostare al 2019 il pareggio di bilancio (Messaggero p.9).
ITALIA-POLITICA
Renzi: mi gioco tutto sulle riforme (Sole p.9 e tutti). "L'importante è vincere il referendum, non conta l'affluenza". E cita il 2001, quando il centrosinistra vinse il referendum sul Titolo V col 34%. "Renzi smonta il plebiscito" titola il Fatto (p.2) e usa toni "concilianti e inclusivi" ma parla a un'aula semi deserta, con l'opposizione fuori per protesta. Dalla Stampa (p.5) arriva il "sì" di Letta: "Positiva la riforma del bicameralismo, penso che voterò a favore". "Percorso difficile con sfida finale" ricorda il Corriere (p.33). Per Libero (p.4) la prima vittima della riforma sarà lo stesso Renzi, che rischia di cadere con l'Italicum aprendo la via a "dolorose avventure". Di Battista a Repubblica (p.6): "Il governo deve andarsene anche per mano della piazza. Renzi cadrà. Trivellopoli, i dati economici drammatici e un nostro successo alle Comunali sarebbero un colpo al suo governo. L'ultimo è il referendum costituzionale". E se si votasse alle Politiche "io voterei Di Maio". Idem Di Maio a QN (p.8): "Questo governo è già scaduto. La spallata alle Comunali:nelle città il voto decisivo, più del referendum". Intanto sulle trivelle la Consulta si schiera: "Andare alle urne è un dovere" ha detto ieri il presidente Grossi. Irritazione di Palazzo Chigi,che parla di invasione di campo (QN p.4 e tutti). "Colpo" anche dal Quirinale, con Mattarella che fa sapere che andrà alle urne (Fatto p.3). Zanetti al Messaggero (p.6): "I cittadini dovrebbero essere chiamati su grandi scelte. Le figure istituzionali restino fuori". Andranno e voteranno "sì" Scamarcio, Ruggieri e Al Bano (Fatto p.4). L'ex ministro Clò invece voterà no e sul Mattino (in prima e a p. 3) spiega: ecco perché lo stop al petrolio è un disastro. Libero e Messaggero difendono la scelta dell'astensione: "anche astenersi è l'espressione di un dovere civico". E i sondaggi dicono che solo 1 italiano su 3 pensa di votare (Fatto p.5).
EUROPA
L'Austria fa barriera al Brennero (Sole p.10 e tutti), un muro "anti-immigrati e anti-Italia" (Libero in prima e a p.11). I lavori al confine sono già iniziati: previste cabine sull'autostrada e una rete di 250 metri. Obiettivo: impedire il temuto flusso di migranti in estate dall'Italia, accusata di non favorire le registrazioni per consentire ai migranti di risalire verso nord. Il sottosegretario Manzione al Corriere (p.8): "Non possono rompere il patto siglato 3 giorni fa. E il patto non prevede una chiusura ma solo monitoraggio e maggiori controlli congiunti". Se fosse vero "chi rischia davvero è l'Europa". Gozi: "Hanno chiuso la frontiera sbagliata. Violate le regole europee" (Messaggero p.2) Per il Sole (p.10) col muro al Brennero rischia pure "la fragile ripresa dell'economia": con i controlli danno a un corridoio importantissimo del trasporto Ue e a 140 mld di interscambio. Il Papa contro il "Muro dell'indifferenza": l'iniziativa alla vigilia di difficili elezioni presidenziali che vedono favoriti Verdi ed estrema destra (Repubblica p.3). Plaude Salvini. Quotidiani divisi: "no" del Sole all'Europa del filo spinato. Repubblica (p.32) parla di un muro inutile, che ferma solo buon senso e fiducia. Per il Corriere (p.9) così si riaprono le ferite di 70 anni fa. Libero (p.11): l'Austria ha le sue ragioni, siamo noi che ci siamo illusi sulla solidarietà europea.
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Dall'Austria schiaffo all'Italia. Via ai lavori per il muro del Brennero (Repubblica e tutti. A rischio un corridoio da 140 mld (Sole). A Roma conto alla rovescia per le riforme. Renzi: "Sul referendum mi gioco tutto". Opposizioni fuori dall'Aula (Sole, Corriere). Letta alla Stampa: "Giusto cambiare, a ottobre voterò sì". Di Maio a QN: "Alle Comunali la spallata al governo". Prima viene il referendum sulle trivelle. Grassi: "Votare è un dovere" (Fatto). La Consulta tifa quorum (QN). Libero e il Messaggero: Votare è un diritto ma anche restare a casa è un modo di votare. Da Scamarcio e Al Bano ai prof: il fronte No Triv (Fatto). Clò al Mattino: lo stop al petrolio è un disastro. Altra notizia del giorno, lo "scudo" da 6 mld per le banche (Sole, Stampa), mossa d'anticipo per salvare le banche in crisi e convincere la Ue (Corriere). Sulla Stampa il "giallo pensioni" nel Def. Su Repubblica parla Caio (Poste): "Cresceremo nel risparmio gestito". Intanto Rcs vola in Borsa sull'Ops Cairo (Sole, MF). Boccia: operazione di mercato e da un editore puro. Su Italia Oggi la battaglia della Camusso contro il governo: tre referendum sul Jobs Act.
ITALIA-ECONOMIA
Banche, c'è l'accordo sul fondo fino a 6 miliardi (Sole in apertura e a p.3 e su tutti). Ieri al Mef il varo del progetto "Atlante", risorse private (di banche, Fondazioni e assicurazioni) e garanzia pubblica (Cdp, Sga) per gli aumenti di capitale e la cartolarizzazioni di sofferenze. Renzi:operazione privata utile, niente soldi pubblici. Padoan: rafforza la solidità e amplia il mercato (Sole p.2). Per il Corriere (p.10) una mossa d'anticipo per salvare Mps e sostenere gli aumenti di capitale di Pop Vicenza, Veneto Banca e Banco Popolare che ha avuto il sostanziale avallo di Bruxelles. Ma è presto per capire se basterà a stabilizzare il sistema finanziario in Italia. Rimbalzo a Piazza Affari, spinta dalle banche (Sole p.4). Massiah (Ubi) al Corriere (p.11): "Vicini a una soluzione rapida e totalmente privata. Un caso unico al mondo". Intanto a febbraio le sofferenze rallentano – a quota 196mld – ma crescono su base annua (+4,7%) mentre i prestiti del settore privato tornano a crescere (Sole p.2). Sulla Stampa (p.2) il "giallo" del Def, le pensioni di reversibilità: tra le righe l'ipotesi di un taglio a questa prestazione. In serata al precisazione di Poletti: un errore tecnico che verrà corretto: "Le pensioni di reversibilità non saranno toccate". Ma nel governo è scontro tra chi il taglio lo vuole e chi no. Per la Stampa (p.2) il Def non elimina neppure il rischio di una procedura Ue per deficit eccessivo. Per il Corriere (p.34) dubbi anche sulla crescita all'1,2%, già rivista al ribasso (dall'1,6%). E Padoan chiede per il terzo anno consecutivo di spostare al 2019 il pareggio di bilancio (Messaggero p.9).
ITALIA-POLITICA
Renzi: mi gioco tutto sulle riforme (Sole p.9 e tutti). "L'importante è vincere il referendum, non conta l'affluenza". E cita il 2001, quando il centrosinistra vinse il referendum sul Titolo V col 34%. "Renzi smonta il plebiscito" titola il Fatto (p.2) e usa toni "concilianti e inclusivi" ma parla a un'aula semi deserta, con l'opposizione fuori per protesta. Dalla Stampa (p.5) arriva il "sì" di Letta: "Positiva la riforma del bicameralismo, penso che voterò a favore". "Percorso difficile con sfida finale" ricorda il Corriere (p.33). Per Libero (p.4) la prima vittima della riforma sarà lo stesso Renzi, che rischia di cadere con l'Italicum aprendo la via a "dolorose avventure". Di Battista a Repubblica (p.6): "Il governo deve andarsene anche per mano della piazza. Renzi cadrà. Trivellopoli, i dati economici drammatici e un nostro successo alle Comunali sarebbero un colpo al suo governo. L'ultimo è il referendum costituzionale". E se si votasse alle Politiche "io voterei Di Maio". Idem Di Maio a QN (p.8): "Questo governo è già scaduto. La spallata alle Comunali:nelle città il voto decisivo, più del referendum". Intanto sulle trivelle la Consulta si schiera: "Andare alle urne è un dovere" ha detto ieri il presidente Grossi. Irritazione di Palazzo Chigi,che parla di invasione di campo (QN p.4 e tutti). "Colpo" anche dal Quirinale, con Mattarella che fa sapere che andrà alle urne (Fatto p.3). Zanetti al Messaggero (p.6): "I cittadini dovrebbero essere chiamati su grandi scelte. Le figure istituzionali restino fuori". Andranno e voteranno "sì" Scamarcio, Ruggieri e Al Bano (Fatto p.4). L'ex ministro Clò invece voterà no e sul Mattino (in prima e a p. 3) spiega: ecco perché lo stop al petrolio è un disastro. Libero e Messaggero difendono la scelta dell'astensione: "anche astenersi è l'espressione di un dovere civico". E i sondaggi dicono che solo 1 italiano su 3 pensa di votare (Fatto p.5).
EUROPA
L'Austria fa barriera al Brennero (Sole p.10 e tutti), un muro "anti-immigrati e anti-Italia" (Libero in prima e a p.11). I lavori al confine sono già iniziati: previste cabine sull'autostrada e una rete di 250 metri. Obiettivo: impedire il temuto flusso di migranti in estate dall'Italia, accusata di non favorire le registrazioni per consentire ai migranti di risalire verso nord. Il sottosegretario Manzione al Corriere (p.8): "Non possono rompere il patto siglato 3 giorni fa. E il patto non prevede una chiusura ma solo monitoraggio e maggiori controlli congiunti". Se fosse vero "chi rischia davvero è l'Europa". Gozi: "Hanno chiuso la frontiera sbagliata. Violate le regole europee" (Messaggero p.2) Per il Sole (p.10) col muro al Brennero rischia pure "la fragile ripresa dell'economia": con i controlli danno a un corridoio importantissimo del trasporto Ue e a 140 mld di interscambio. Il Papa contro il "Muro dell'indifferenza": l'iniziativa alla vigilia di difficili elezioni presidenziali che vedono favoriti Verdi ed estrema destra (Repubblica p.3). Plaude Salvini. Quotidiani divisi: "no" del Sole all'Europa del filo spinato. Repubblica (p.32) parla di un muro inutile, che ferma solo buon senso e fiducia. Per il Corriere (p.9) così si riaprono le ferite di 70 anni fa. Libero (p.11): l'Austria ha le sue ragioni, siamo noi che ci siamo illusi sulla solidarietà europea.
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