Commentario del 21.02.2016

IN PRIMA PAGINA
"Basta Europa". Il patto con la Ue spacca Londra (Repubblica). Cinque ministri contro Cameron, che al referendum del 23 giugno chiederà di restare nella Ue (Stampa). Si va verso l'Europa a due velocità (Messaggero). Prodi sul Messaggero: la Ue rischia di affondare per mancanza di progetto. Intanto sui migranti l'Austria chiude le frontiere e l'Ungheria minaccia di fare altrettanto. Italia stretta tra Brennero e Lampedusa, dove ripartono gli sbarchi (QN). Giornale e Libero contro il governo pronto a requisire case sfitte per gli immigrati. Ma "Fuocoammare" di Rosi vince l'Orso d'oro al Festival di Berlino (Sole e tutti): "Ora giù ai muri" dice il regista a Repubblica. Su Repubblica anche l'appello dei genitori di Regeni ai 007 italiani: "Restate al Cairo finché non scoprite la verità". Renzi: vogliamo i colpevoli. Ma l'attesa oggi è per l'assemblea del Pd: da Renzi la "linea" sulle Unioni civili e la replica ai "tecnici" che lo criticano su Europa e conti. Da De Bortoli sul Corriere nuova stoccata: amnesie sul debito pubblico. Su tutti l'omaggio a Umberto Eco, il "Nome" della nostra cultura (Sole). Controcorrente Giornale e Libero: il migliore tra chi si crede migliore.  

ITALIA-ECONOMIA
"Debito pubblico e pubbliche amnesie": nell'editoriale del Corriere (in prima e a p.27) De Bortoli richiama governo e opinione pubblica al tema dell'aumento del debito, sempre in crescita nonostante una congiuntura favorevole di euro e petrolio irripetibile. Le varie proposte di abbattere il debito sono cadute, la spending review è in parte fallita, la flessibilità è considerata come se fosse un credito bloccato dalla Ue ma così il governo rischia di perdere la sua scommessa. Sul Sole (in primae a p.6) Gutgeld difende l'azione di "spending" del governo: per fare la revisione della spesa serve tempo ma con la digitalizzazione dei processi e la riduzione delle centrali d'acquisto i risultati arriveranno. Ieri dal Mef altre stime sui risparmi: con le convenzioni Consip per appalti e acquisti la pubblica amministrazione risparmi fino al 52% (Sole p.6).
Sul Sole (in apertura e a p.2 e 3) inchiesta sul bail in Europa: a ciascun Paese il suo. Leggi ad hoc in ogni Stato per cercare di sterilizzare gli effetti dei fallimenti bancari e salvaguardare i risparmiatori. E il Sole (in prima e a p.3) torna a chiedere un anno di moratoria sul bail in per l'Italia. Sul Sole (p.6) e su tutti la riforma Delrio sul trasporto locale: cittadino-utente al centro del servizi, 800 milioni di cofinanziamenti Stato-Regioni per rinnovare il parco mezzi, con l'acquisto di almeno 5000 bus. Agli utenti rimborsi in caso di ritardi dei bus e stangata in caso di viaggi senza biglietto. Il sottosegretario Del Basso De Caro a Repubblica (p.20): "I cittadini non ne possono più. Da noi i mezzi più vecchi d'Europa". Su Repubblica (p.22) il nuovo codice degli appalti, che verrà approvato al prossimo consiglio dei Ministri: appalti trasparenti, stop alle varianti, freno alle lobby, superpoteri a Cantone.

ITALIA-POLITICA
Oggi Renzi all'assemblea del Pd per richiamare il partito all'unità sulle unioni civili, domani l'incontro con la stampa estera per fare il punto su due anni di governo. Pesa il pressing dei grandi ex – Napolitano, Monti, Prodi, Letta – su politica europea e conti pubblici e l'avvicinarsi delle Amministrative. Monti sul Corriere (in prima e a p.26) torna a smentire la tesi del complotto dell'establishment contro Renzi: "Siamo più vicini di quel che appare". Idem Napolitano sulla Stampa (in prima e a p.17): "Siamo d'accordo sull'esigenza di un cambio di passo della Ue", ma si possono avere opinioni diverse senza per questo dover essere sospettati di cospirazioni e complotti. "Io non sono come loro", il Renzi-pensiero su Monti e Letta (Corriere p.7, Repubblica p.11, Messaggero p.9): nell'assemblea di oggi risponderà duramente ai "tecnici" per l'eredità lasciata dal gverno Monti (fiscal compact, esodati, riforma Fornero) e tornerà sulla sua battaglia nella Ue che tanti anche nel Pd criticano ma che lo premia nei consensi. Noto (Ipr Marketing) su QN (p.9): gli italiani promuovono il premier anti Bruxelles (67%%) ma il 54% teme che questa strategia indebolisca il Paese. Italiani scettici anche sulla capacità di Renzi di far uscire il Paese dalla crisi: solo il 38% pensa che ce la farà. Un anno fa erano il 53%.

EUROPA
Il 23 giugno referendum su Brexit (su tutti). Sfida di Cameron che promette una campagna a favore della permanenza (Corriere in prima e p.2). Ma il patto con l'Ue spacca Londra (Repubblica in prima e p.2). Cinque ministri contro il premier, ma c'è un ampio fronte anche per il "no" a Brexit (Sole in prima e a p.5) che non annovera solo la Corona e la City ma anche pezzi significativi del mondo editoriale. I tagli ai benefici dei migranti Ue residenti in Regno Unito il nodo più complicato (Sole in prima e p.4). Garton Ash su Repubblica (p.4) avverte: "E' in gioco il futuro, il rischio è che si sgretoli il Regno Unito e poi l'Ue". Idem Prodi sul Messaggero (in prima e a p.18): "La Ue rischia di affondare per mancanza di progetto". L'ex ministro Moavero ad Avvenire (p.7): "Serve una rifondazione. Questa Ue non basta più". Anche tema migranti al centro del dibattito europeo: le nuove chiusure alle frontiere sono un allarme per il Nord Italia (Messaggero p.4 e altri). "Libera circolazione e controllo delle frontiere, sicurezza finanziaria e crescita sono i pilastri di qualunque comunità di Stati. Se vacillano, l'intera costruzione europea è a rischio - così  Carlo Calenda, in una lettera al Corriere (in prima e p.27), in cui spiega la posizione del governo italiano: "Se la Ce dimostrerà capacità d'azione, la sosterremo, altrimenti costretti ad ingaggiare un confronto rispettoso ma duro".

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