Commentario del 27.02.2016

IN PRIMA PAGINA
La "tregua" (Corriere), "l'intesa" (Messaggero) tra Renzi e Juncker in primo piano. Ieri il vertice dopo le polemiche. Il leader Ue loda l'Italia sui migranti. Sulla flessibilità "posizioni non distanti". Ma intanto i tecnici di Bruxelles richiamano Roma per l'alto debito e il fisco. "Il G.20 si divide sulla crescita" (Sole): Fmi sollecita maggiori stimoli monetari, cautela dagliUsa e no dalla Germania. La Stampa apre con l'allarme sbarchi in Puglia: profughi si stanno riversando su Albania e Kosovo, Nato in allerta. Su Repubblica in evidenza il sondaggio sulle Unioni Civili: ok da 7 italiani su 10 ma resta il no alle adozioni. Su tutti le polemiche interne al Pd per i voti dei verdiniani: la minoranza chiede un congresso subito. Dagli esteri, l'Iran alle urne (su tutti) e su Repubblica l'intervista a Jean-Marie Le Pen: "Marine ha tradito, la pagherà".

ITALIA-ECONOMIA
Tregua tra Renzi e Juncker (Corriere p.2 e tutti), un'intesa che porta flessibilità sui conti anche per il 2017 (Messaggero p.3) evitando così all'Italia una maximanovra da 25 miliardi per l'anno prossimo (Repubblica p.11). Saranno Moscovici e Padoan a trattare (Fubini Corriere p.3). Ma dai tecnici della Ue arriva un monito sul debito: rischio ricadute dall'Italia (Corriere p.3 e altri), nel report rilievi anche alla Germania per gli avanzi delle partite correnti. Controcorrente il Fatto (p.12): "nessuna garanzia sul deficit 2017, nulla di fatto sulla flessibilità". L'Ocse promuove l'Italia sulle riforme, "ma c'è ancora da fare su occupazione e fisco" (Sole p.5 e altri) mentre il CsC definisce "positivi" i fondamentali dell'economia. Il G-20 "si divide sulla crescita" (Sole prima e p.2,3) e va in scena il duello Visco-Schauble: l'Fmi spinge su riforme e investimenti pubblici, stop della Germania ma il governatore di Bankitalia assicura che la Bce è "pronta a potenziare il Qe" (Sole p.3). Un retroscena della Stampa (p.4) racconta che sul tema del rigore il governo tedesco si sta spaccando: "cresce la fronda contro il falco Schauble". Per Giannino (Messaggero prima e p.24) "l'ostacolo restano i veti tedeschi".

ITALIA-POLITICA
Mentre le Unioni Civili vengono promosse da 7 italiani su 10 (Repubblica prima e p.2) e la maggioranza dem esulta (Guerini a l'Unità p.5) pensando già alla nuova legge sulle adozioni (Messaggero p.9), la polemica si infiamma sui voti di Verdini. La sinistra Pd chiede il "congresso subito" (Messaggero p.6 e tutti). "Dalla minoranza parole da 5Stelle, perché svilire un risultato di sinistra?" replica Serracchiani (Messaggero p.6). "Scalati da destra, in ostaggio a oscurantisti" rilancia Cuperlo (Repubblica p.6). "Con Monti e Letta la fiducia la votava anche Berlusconi" ribatte Zanda (Sole p.10). Il verdiniano D'Anna al Mattino (p.13) prevede l'entrata di Ala al governo dopo il referendum di ottobre. Secondo Franco, in ogni caso la scissione nel Pd è "impossibile" (Corriere p.10). Verderami esclude un ritorno alle urne: "la scaletta di P.Chigi porta fino al 2018". Tensioni anche in Ncd. Gandolfini al Corriere (p.9): "poteva fare di più". Sacconi verso l'addio: "Alfano subalterno sui gay" (Stampa p.4). Divisioni anche nel centrodestra, con i gazebo della Lega a Roma che "mettono a rischio la quadra" (Giornale p.11). Bertolaso ostenta tranquillità: "vado avanti come una ruspa" (Tempo p.2). Ma per il Messaggero (p.12) Salvini punta ad azzerare tutto, "serve un altro candidato". Secondo Libero (p.10) invece, per il centrodestra è "sprint a Milano e Roma. Parisi e Bertolaso a pochi punti dai candidati Pd", testa a testa in tutte le città. Per il Giornale (p.11) Parisi a Milano in sole due settimane è al 36,5%, un'incollatura da Sala. A livello nazionale, invece, secondo Demos su Repubblica (p.2,3) Pd cresce al 32,2%, M5S cala al 25,8%, FI e Lega entrambe al 13%, FdI 5,5%, Sinistra 4,7%.

EUROPA
"Se tutti i Paesi Ue avessero lo stesso comportamento dell'Italia sulla questione migranti, i problemi sarebbero meno gravi": così il presidente della Commissione Juncker durante l'incontro con Renzi (Sole in prima e p.5 e tutti), nel quale il premier italiano è tornato a ribadire che "l'Italia ha fatto la sua parte sugli hotspot, ma lo stesso non si può dire degli altri Paesi su re-location e rimpatri". Intanto è l'allarme per il possibile arrivo di profughi in Puglia: "Se i Balcani chiudono i confini c'è il rischio di una nuova Albania" (Stampa in prima e p.3 e altri): la Commissione prepara la contromossa: patto per salvare Schengen con lo stop alla chiusura dei confini (Messaggero p.3). I dati dell'Oim parlano di 120 mila arrivi nei primi due mesi 2016 sulle coste di Italia e Grecia: Atene al collasso ed è scontro con l'Austria mentre preoccupa il dato sui clandestini: in Germania "spariti" 143mila profughi (Stampa p.3 e altri).

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