Commentario del 13.02.2016

IN PRIMA PAGINA
L'Italia frena, il Pil del 2015 fermo allo 0,7 (Repubblica). Renzi ammette: scenario difficile (Stampa). Bini Smaghi al Corriere: siamo indietro su produttività e concorrenza. Ma Borse e petrolio risalgono e lo spread scende a 137 (Sole). Sulle banche cooperative sfida nel governo: Renzi corregge il testo, Alfano e Delrio insorgono. Timori del premier per gli istituti da mettere al sicuro (Corriere). Per il Sole il problema è il bail in, che rischia di zavorrare le banche Ue e torna a chiedere un rinvio. Sul fronte politico lo stop di Renzi alla Cei sulle unioni civili - decide il Parlamento (Sole) – e il via libera del centrodestra a Bertolaso a Roma (Corriere, Giornale, QN). Ma resta da sciogliere il "nodo" Marchini (Libero). Sul Foglio intervista a Parisi, candidato a Milano: "Buon governo e meno tasse". Su Repubblica il boom delle prescrizioni: cancellati 132 mila processi. Legnini (Csm): "Si approvi subito la riforma". Su tutti l'incontro tra Papa Francesco e il Patriarca Kirill - "Siamo fratelli" (Corriere) – e l'accordo di pace sulla Siria. Una "pace russa" piena di incognite (Corriere). Su tutti anche i funerali di Giulio Regeni: "Addio figlio mio, cercavi la giustizia" (Repubblica).  Chiamata finale per Sanremo. Ma un vincitore c'è già: Virginia e le sue donne (QN).   

POLITICA
Unioni civili, da Renzi stop a Bagnasco: "Voto segreto o no lo decide il Parlamento, non la Cei" (Stampa p.6 e tutti). Per Bagnasco arriva anche la "correzione" di Galantino: "Rispetto per il Parlamento e le istituzioni" (Stampa p.7). I vescovi: fatto un errore. Ma il Vaticano ribadisce la linea di non ingerenza (Repubblica p.11 e altri). Ma resta il rammarico del Papa per l'equiparazione col matrimonio (Repubblica p.10). Sul Corriere (p.11) intervista a Macaluso: "Bagnasco ha travolto ogni limite. La sua un'interferenza intollerabile. Io sono per le adozioni, se no la legge sarà monca. Ma Napolitano fa bene a cercare una mediazione". Sulla Stampa (in prima e a p.7) il caso delle "adozioni particolari", anche per single e coppie gay: la legge c'è da 33 anni, applicata per una media di 500 casi l'anno.
Il Giornale (in apertura e a p.3) rilancia l'ipotesi del Foglio di "trame rosse" – tra Prodi, D'Alema e Letta – per sostituire Renzi con Boeri. Ma per Verderami (Corriere p. 8) questo non accadrà anche se sul fronte economico il premier resta molto esposto. Belpietro, sul punto, picchia su Libero (in prima e a p.3): "Grazie Renzi: siamo gli ultimi in Europa sulla crescita". E mentre il Pd esulta per il pil allo 0,6% Brunetta attacca: "Irresponsabili. Renzi sa che il pil in frenata a fine 2015 avrà un effetto negativo sul 2016, che i suoi conti saltano e servirà una manovra shock?" (Libero p.3, Fatto p.7).
Amministrative, c'è l'accordo nel centrodestra su Bertolaso candidato a Roma (su tutti). "Onorato, accetto la sfida" (Giornale p.7). Salvini al Corriere (p.15): "Nessun veto su di lui. E non ho pregiudizi sulle alleanze con Ncd". Ma Bertolaso è l'uomo giusto? si chiede Libero (in prima e a p.10). Restano infatti in campo Marchini e Storace e i dubbi sui processi che pesano sull'ex capo della Protezione civile.

ECONOMIA
Consumi e industria frenano, il pil dell'Italia si ferma allo 0,6% (Stampa p.2). Delude l'ultimo trimestre per il calo della produzione e una ricchezza che cresce solo dello 0,1%, rispetto allo 0,3% dell'eurozona e allo 0,8% della Spagna. Solo l'export tiene. Renzi ammette : «Scenario difficile, pieno di turbolenze". Padoan: "Avremmo preferito un decimale in più ma è la direzione di marcia che conta e conferma che la crescita è ripartita e l'indebitamento scende". "Gli impegni vanno rispettati anche se la crescita è debole" il richiamo di Dijsselbloem dall'Eurogruppo (Stampa p.3). Ma su Roma pesano due incognite: la fragilità del sistema bancario e l'improvvisa frenata dell'economia mondiale, con conseguenze preoccupanti per l'occupazione e la finanza pubblica, scrive Giugliano su Repubblica (in prima e a p.4). Lucrezia Reichlin a Repubblica (p.4): "L'Europa sta rallentando, l'Italia è andata peggio delle aspettative. Le regole europee vanno ridisegnate in modo che siano compatibili con politiche di crescita". Daniel Gros: "La magra crescita conferma che non si può dare tutta la colpa all'austerità come fa Renzi: avete avuto la flessibilità ma siete rimasti poco produttivi" (Repubblica p.4). Analisi analoga di Bini Smaghi sul Corriere (p.30): "Siamo indietro su produttività e concorrenza". Intanto diventa un caso la riforma delle banche di credito cooperativo: il cambio in corsa della riforma voluto da Renzi – che offre alle grandi banche di sfuggire alla holding unica – scatena reazioni fin dentro il governo. Da Galletti a Delrio ad Alfano, tanti i dubbi sulla riforma: l'accusa è di voler favorire le banche toscane (Corriere in prima e a p.9). Zanetti al Corriere (p.9): "La possibilità di scegliere se entrare o meno nella holding deve valere per tutti altrimenti la norma è discriminatoria". Per Verderami (Corriere in prima e a p.8) sono le banche il vero tallone d'Achille di Renzi e la mossa sulle bcc nasce dai timori di nuovi crack. Ma per Verderami non ha fondamento l'ipotesi – lanciata ieri dal Foglio e ripresa in apertura oggi dal Giornale – di un default politico del governo, con Renzi sostituito da Boeri in un remake del "film" del 2011 tra Berlusconi e Monti. "Non ci sono le condizioni per una crisi politica, ci sono però i rischi di una crisi di sistema".  

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