Commentario del 2.02.2016

IN PRIMA PAGINA
Europa, "Renzi attacca ancora" (Corriere) e sfida la Ue: "noi salviamo vite, voi pensate ai conti" (Repubblica). Il caso sono ancora i migranti. Lettera di Juncker che annuncia: i contributi per la Turchia fuori dal deficit. Ma intanto la Commissione apre la procedura contro l'Italia per le impronte digitali. E ieri ha parlato Draghi: "moderata ripresa ma i rischi aumentano" (Sole). Timori della Bce (Repubblica). Sul Messaggero l'allarme di Gentiloni: "il Califfato ora guarda alla Libia". Su tutti l'avvio della discussione del ddl Cirinnà in Senato: "no al voto segreto. Il Pd tira dritto" (Repubblica). "Si tenta l'ultima mediazione" (Avvenire). Su La Stampa "Emergenza planetaria per il virus Zika"

ITALIA-ECONOMIA
Draghi: moderata ripresa ma i rischi aumentano (Sole): il presidente della Bce al Parlamento europeo, "senza i nostri interventi Europa in deflazione. Applicare con coerenza le norme sul bail-in". "Salvataggi bancari, serve la garanzia europea" (Corriere p.4): il governatore insiste sulla creazione del fondo unico di garanzia sui depositi. Confermato il potenziamento in marzo delle misure di stimolo monetario. Ma Feldstein spiega che il Qe della Fed è stato "un successo che la Bce fatica a ottenere" (Sole p.3). In vista della bad bank "cedibile un terzo degli Npl" (Sole p.4): secondo un report Mediobanca la cartolarizzazione vale un beneficio di 6 punti. Il meccanismo del Tesoro permette di ridurre il gap tra valore di bilancio e vendita. Secondo MF (p.7) gli istituti italiani sono pronti a rafforzare il fondo volontario per dribblare i dubbi Ue sugli aiuti di Stato. E sulla necessità di rivedere il bail-in, attraverso una "moratoria sulle risoluzioni", intervento di Savona su MF (p.7). Visione opposta a quella di Visco e Savona, invece, quella di Joanne Kellermann, incaricata dei piani di risoluzione delle banche italiane e tedesche, che a Repubblica (p.23) spiega: "il problema non è il bail in ma gli abusi sui titoli venduti". Sul Sole (prima e p.5) intervento di Patuelli e Sabatini: "trasparenza semplice, dialogo con Consob sulla scheda tecnica". Intanto "Renzi attacca ancora" l'Europa (Corriere p.2 e tutti). Ma la partita vera è la flessibilità "che vale più di tre miliardi" (Repubblica p.3): in gioco il giudizio sulla manovra 2016 mentre giovedì Bruxelles segnalerà già uno slittamento del deficit italiano al 2,5% del Pil. "Vediamo con chi sta Merkel" avrebbe confidato Renzi ai suoi collaboratori. "Quei 3,2 miliardi me li prendo" avrebbe aggiunto, secondo il Messaggero (p.3) che parla di una "linea dura" del premier sulla quale arriva il sostegno di Fitoussi: "l'austerità è diventata un virus, ora va estirpato. Fa bene l'Italia ad alzare la voce, basta con il rigore come dice Padoan". Sul Messaggero (in prima e p.22) anche l'intervento di Katainen: "sugli investimenti Roma insista con altri progetti".
Si discute sulla proposta lanciata dal ministro Poletti: "famiglie povere, aiuto di 400 euro" (Corriere p.28), "i soliti 80 euro a un indigente su quattro" attacca Libero (p.3) secondo cui ora il governo "deve trovare 4 miliardi". "Sale a 1,3 miliardi il fondo per i poveri" invece per Repubblica (p.24).

ITALIA-POLITICA
Legge Cirinnà, "la parola tocca a Grasso" (Corriere p.6), il Pd tira dritto: "il voto finale non sarà segreto" (Repubblica p.6). Oggi si parte al Senato, riflettori sulla tenuta dell'asse tra Pd e M5S. Un patto "grave" secondo Alfano che a Repubblica (p.7) offre l'intesa ai dem: "eliminiamo le adozioni. Dal testo vanno tolte le analogie col matrimonio". E rilancia il referendum contro la stepchild. Più duro Sacconi al Corriere (p.6): "offensivo pensare di trattare con noi sui valori non negoziabili. Se non passano le adozioni non cade il governo". "In aula a viso aperto, non si gioca con i diritti" avverte Valeria Fedeli a Repubblica (p.6). Emergono dubbi sulle adozioni anche dai costituzionalisti (Stampa p.5). Ma sempre la Stampa (p.4) ricorda "le sentenze che senza una legge hanno già introdotto l'adozione per i gay". Intanto, dopo il family day diventano "un caso" gli insulti a Meloni sulla gravidanza (Corriere p.9 e altri) e Renzi le manda dei fiori (su tutti).
In vista del voto amministrativo, "centrodestra nel marasma" (Stampa p.8 e altri), solo a Torino intesa sul candidato mentre per Milano "prende quota Parisi" e su Roma si va verso un ballotaggio Marchini-Bertolaso (Libero p.6). Per il Messaggero (p.8) "centrodestra verso Marchini". Salvini a QN (p.10) apre: "bene Parisi a Milano". Ma su Bologna avverte "c'è la nostra Borgonzoni".
Nel centrosinistra, Sala parla a la Stampa (p.9): "Non temo la Balzani" e lei replica su Repubblica (p.9): "Sala anticipi i conti Expo, neanch'io li conosco".  

EUROPA
Conti e migranti, nuovo scontro Renzi-Bruxelles (Sole p.7 e tutti). Juncker in una lettera ribadisce che la decisione di mettere fuori deficit i fondi alla Turchia era già stata presa da tempo. "Daremo il nostro contributo – dice il premier -, ma la vite dal salvare sono tutte uguali. Abbiamo salvato migliaia di vite mentre l'Europa si girava, continueremo a farlo perchè prima del patto di stabilità c'è quello di umanità" (su tutti). Fatto (in prima e p.6) polemico: "Sui soldi alla Turchia l'Italia si è arresa all'Europa". Pittella al Corriere (p.2): "L'Europa non può permettersi di perdere l'Italia, anche Juncker ne è consapevole. Quanto a Schengen non è una questione su cui si può tornare indietro, c'è molto da fare ma ripristinare i controlli sarebbe una follia". Intanto è polemica anche sulla procedura d'infrazione contro l'Italia. "La aprano pure" dice Renzi che accusa un'Ue fatta di "professionisti dello zero virgola". Massimo Franco (Corriere p.3) parla di "azzardo del premier: le polemiche rischiano di isolare l'Italia dal momento che cresce il sospetto di un accordo tra Paesi nordeuropei per limitare Schengen e tagliare fuori Italia e Grecia". Intanto in Europa tiene banco la trattativa per evitare la Brexit: "meno welfare per trattenere Londra" è la proposta in una bozza d'intesa che sarà presentata stamattina dal Consiglio europeo per ridisegnare i rapporti (Repubblica p.4 e tutti). "In caso di Brexit ci sarebbe un passo indietro per i lavoratori stranieri" spiega a Repubblica (p.4) l'analista di Open Europe, Vincenzo Scarpetta.
"C'è il rischio che l'Isis ora si sposti in Libia" così Gentiloni al Messaggero (in prima e p.5) nel giorno del summit a Roma per la coalizione anti-terrore rilancia "un'azione comune contro il Califfato".

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