Commentario del 4.02.2016

IN PRIMA PAGINA
Allarme dell'Europa: l'Italia sta crescendo ma meno del previsto (Stampa). Deficit italiano verso l'aumento (Corriere). Roma a Bruxelles: "La manovra non cambia" (Repubblica). Ma anche per l'Ufficio di Bilancio sui conti la Ue ha ragione (Libero). Delrio alla Stampa: rifiutiamo i ricatti ma non siamo isolati (Stampa). Ieri altra giornata nera in Borsa: ora cadono anche le banche degli altri (MF). Giornale e Libero contro il governo: tace mentre le banche affondano. Il Fatto contro papà Boschi: indagato 10 volte. In salita la strada delle Unioni civili. M5S: "Votiamo solo la Cirinnà" (Repubblica e tutti). E i pediatri dicono no alle adozioni gay (QN). "Possibili danni sui figli" (Giornale). Ma anche gli esperti sono divisi (Repubblica). Su tutti la morte del giovane ricercatore italiano sparito al Cairo: torturato e gettato in un fosso (Repubblica, QN). In prima pagina il sacco di Roma (Messaggero): anche i partiti nell'affittopoli di Roma (Corriere).

ITALIA-ECONOMIA
L'Ue lima la crescita italiana – all'1,4% in luogo dell'1,5% previsto – e il deficit sale dal 2,3% al 2,5% (Stampa p.2 e tutti): uno scostamento che se confermato (la Commissione Ue presenterà le sue previsioni stamattina) costerebbe all'Italia 3 miliardi di deficit in più quest'anno e clausole di salvaguardia per 20-25 mld nel 2017. Prevista una frenata anche del pil e dell'occupazione. Gros alla Stampa (p.2): "Renzi sbaglia strategia finanziando la spesa. Alla Ue non potrà chiedere flessibilità eterna".  Ma Padoan insiste: "Abbiamo diritto alla flessibilità, nessuna richiesta aggiuntiva". In ballo la richiesta italiana di scomputo dal deficit delle spese per i migranti, stimate in 3,3 mld (Corriere p.10 e tutti). La legge di Stabilità, al momento, non cambia (Repubblica p.2). Ma anche l'Ufficio parlamentare di Bilancio sposa i dubbi Ue sui conti italiani: "Roma non può chiedere altra flessibilità" (Repubblica p.2). Sul punto, scrive Forquet nell'editoriale del Sole (in prima e a p.4) non ci sono regole immutabili: sulla decisione finale della Commissione sui conti italiani peserà la politica e allora bisognerà che l'Italia costruisca con accortezza alleanze e consenso. Consenso che nelle altre capitale europee – stufe degli sconti all'Italia - non c'è, avverte la Stampa (p.2). Delrio alla Stampa (p.4) replica a Letta: "L'Italia non è isolata ma non si lascia ricattare". Ieri intano ancora una giornata nera in Borsa: Milano -2,85%, banche a picco (Repubblica p.10). Da inizio anno le banche italiane hanno perso 35 mld di capitalizzazione. Preoccupa l'assenza di una cabina di regia tra Tesoro, governo, Bce, Bankitalia e Consob, scrive Repubblica mentre Libero (p.3) torna a ventilare l'ipotesi di una patrimoniale. E il decreto banche va verso un nuovo slittamento: resta da sciogliere il nodo sofferenze (Messaggero p.7). Intanto su Banca Etruria il Tribunale fallimentare di Arezzo si prepara ad ascoltare Visco (Repubblica p.10 e tutti).

ITALIA-POLITICA
Unioni civili, ultimatum M5S: sì alla Cirinnà solo se non cambia (Repubblica p.6 e tutti). Morra, rassicura sul voto dei cattolici del movimento: "C'è stata una discussione sui blog, agiamo di conseguenza. Io voterò convintamente la stepchild adoption e così tutto il disegno di legge. Se poi in fase emendativa dovessero cambiare le cose valuteremo caso per caso" (Repubblica p.6). Ma sulle adozioni anche il Movimento è diviso (Stampa p.7). Ieri primo accordo tra capigruppo al Senato per limitare a 20 le richieste di voto segreto. Ma sulle adozioni il voto è sul filo. Mercoledì prossimo il via alle votazioni. Scontro sulle perplessità espresse dal presidente della Società italiana di Pediatria Corsello, criticate dagli psichiatri. Polemiche anche per le posizioni della Lorenzin contro la stepchild: "L'utero in affitto è ultraprostituzione. Il Giornale (p.5) attacca Renzi sulla politica europea: l'Ue da madre a matrigna solo adesso, quando c'era Berlusconi al governo era l'ultima salvezza. Berlusconi: "Il Paese ha perso peso, ormai l'Italia non conta nulla, dobbiamo reagire" (Giornale p.7). Su Repubblica (p.9) i quattro delle primarie di Milano a confronto. Sul Fatto (in prima e a p.4) Sala che recluta i cinesi per votarlo. Intanto nel centrodestra crescono le chance di Parisi per Milano (Giornale e Libero).

EUROPA
Schengen, l'addio costa 100 miliardi: su Repubblica (p.4) e Sole (p.5) le stime di France Strategie sui danni economici del ripristino delle frontiere legato alla crisi rifugiati. Una chiusura di breve periodo avrebbe effetti limitati sul turismo, sui lavoratori transfrontalieri e sul trasporto merci. Una chiusura di medio-lungo termine avrebbe invece conseguenze pesantissime sugli scambi commerciali (-10-20%) e sui costi dei beni trasportati (+3%) il che brucerebbe lo 0,8% del Pil continentale. Percentuale pari a 28 mld per la Germania, 13 per l'Italia, 10 per la Spagna, 6 per l'Olanda.
L'Italia intanto rafforza l'asse con il Regno Unito, con Padoan – ieri faccia a faccia con l'omologo inglese Osborne - che parla della Brexit come "un'opportunità per migliorare la qualità dello stare insieme in Europa". Un insospettabile feeling, scrive la Stampa p.3, spinto forse dall'adagio "il nemico del mio nemico è mio amico". In un'intervista a Repubblica (p.3) Osborne torna sul piano Tusk per scongiurare l'uscita della Gran Bretagna dalla Ue: "E' una buona base per un accordo da raggiungere in Consiglio europeo: riformare la Ue sulla base di quel piano aiuterebbe noi a proporre ai cittadini britannici di restare in un'Unione riformata e sarebbe positiva sia per l'Italia che per altri stati perché impegna l'Ue a diventare più competitiva". Ma in patria Cameron è già sotto tiro per il patto: anche il sindaco di Londra Johnson contro (Corriere p.12).

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