Commentario del 16.02.2016

IN PRIMA PAGINA
Unioni civili, l'intesa non c'è e la legge rischia (Corriere, Stampa). Arriva il canguro per blindare le adozioni gay (Libero). Oggi il via al voto. Draghi annuncia nuovi interventi della Bce, garantisce sulle banche e le Borse ripartono (Stampa). Ma sul bail in gela l'Italia: le regole sui fallimenti non cambiano (QN). Sui tagli alle pensioni di reversibilità frenata del governo (Messaggero e tutti). Ma per Libero taglieranno le pensioni alle vedove. E sul canone Rai in bolletta è caos (Giornale, Libero, Fatto). In Siria pioggia di bombe fa strage negli ospedali (Repubblica e tutti): Turchia e Usa accusano Mosca e Assad (Sole). In Messico il Papa chiede perdono per le violenze agli indios (Corriere e tutti). Dal Cairo e Londra le ultime sulla morte di Regeni: Giulio aveva lavorato per un'azienda di intelligence (Stampa). A Bruxelles l'appello dell'industria alla Ue: non togliere i dazi antidumping (Sole). A Roma la carica dei 200 per candidarsi col M5S (Corriere e tutti). Sull'Unità i due anni di governo Renzi: sul Fatto Renzi pigliatutto, come il premier si è preso l'Italia. Su Repubblica la "meglio gioventù" tra l'Italia e la fuga: le storie dei ricercatori premiati dall'Europa. Su tutti il test sulla saliva che in dieci minuti scova il cancro.

ITALIA-ECONOMIA
"Bce pronta ad agire ancora, banche più forti del 2012" (Stampa p.6 e tutti): le parole di Draghi rassicurano le Borse (Repubblica p.9). Ieri Milano a +3,19%, spread a 137 (Sole p.3). Ma tra Roma e Bruxelles restano le distanze su bail in e conti pubblici. "Per la crescita servono più investimenti e tasse basse" ha detto Draghi in audizione al Parlamento europeo (Corriere in prima e a p.14 e su tutti). "A marzo nuovi interventi ma sul bail in non si cambia" (Messaggero p.2). Il 10 marzo le decisioni della Bce: acquisto dei titoli verso gli 80 mld al mese (Messaggero p.3). Ma il bollettino di Bankitalia certifica per Roma più tasse (26 mld in più) più debito pubblico (52 mld in più) e meno spese per investimenti (11 mld in meno) tra 2014 e 2015 (Avvenire p.11 e su tutti): tutto l'opposto della "cura Draghi". Stessa distanza sul bail in. Il governo ci ripensa: è di ieri una mozione del Pd Pelillo per anticipare la verifica e a intensificare l'educazione finanziaria (Sole p.4). Anche FI chiede modifiche al bail in che consentano l'aiuto alle banche e per una garanzia europea comune sui depositi bancari. Il M5S chiede direttamente il rinvio. Ma per Draghi non si cambia.  
Ieri intanto Mattarella ha firmato il decreto sulle banche (Sole p.6 e tutti). Padoan difende la riforma delle Bcc, Federcasse torna a chiedere modifiche: "Perplessità su way out e mancato recepimento delle proposte sulle specificità territoriali". E sulla vendita della Popolare di Spoleto, su cui indagava la Procura, cadono le accuse a Bankitalia: chiesta l'archiviazione per Visco (Sole p.7 e tutti). Masciandaro, sul Sole (p.7), stigmatizza l'avvio stesso dell'inchiesta e l'eco mediatica che ebbe: l'Italia è un Paese analfabeta sul piano finanziario e con basso senso delle istituzioni pubbliche.

ITALIA-POLITICA
Unioni civili, oggi il voto senza intesa nel Pd (Corriere p.8 e su tutti): nessuna intesa con i cattolici del partito e Zanda evoca il "super canguro", il voto che eliminerebbe tutti gli emendamenti sulla stepchild adoption. Resta in campo l'emendamento Lumia che riconosce al giudice minorile un ruolo determinante nella decisione dell'adozione. Alla Boschi il compito dell'ultima trattativa con i cattolici, ma da deputata e non da ministro (Corriere p.9): obiettivo, dividere il fronte dei cattodem offrendo una stepchild adoption più edulcorata. Massimo Franco sul Corriere (p.9) parla però compromesso difficile da raggiungere perché non esiste un vero terreno di mediazione: o la legge passa, inclusa l'adozione, oppure salta. Una contrapposizione che Renzi non aveva previsto. Sul Fatto Renzi pigliatutto, bilancio di due anni di governo: come prendere tutto il potere, non solo sul fronte istituzionale ma anche nelle aziende di Stato che ora rispondono direttamente a Palazzo Chigi. Su Renzi anche l'occhio critico del Financial Times (ripreso dal Corriere p.9): "La fortuna del premier si sta esaurendo mentre montano problemi interni e all'estero".  Ancora polemica sulle pensioni di reversibilità: con l'indicatore Isee possibili tagli ai nuovi assegni destinati ai coniugi superstiti (Stampa p.5). Poletti smentisce il taglio (Corriere p.15 e tutti): "Intatti tutti i trattamenti in essere, per il futuro nessun intervento sulle pensioni di reversibilità, ma solo il superamento di sovrapposizioni e situazioni anomale. Il governo vuole dare e non togliere". Ma sindacati e opposizioni restano sulle barricate: temono un nuovo taglio alle pensioni come quello del 1995. Belpietro su Libero (in prima e a p.3): Renzi ha i conti sfondati e fa cassa con le pensioni.

EUROPA
"L'acciaio Made in Europe in piazza contro l'ingresso della Cina" (Unità p.15 e altri) ma la Guidi diserta il vertice salva-acciaio (Libero p.3). In 5mila a Bruxelles contro il dumping. Cinque ministri dell'industria chiedono "misure rapide e appropriate": assente la Guidi (Stampa p.22). Oggi governo italiano in pressing: missione di Calenda, che incontra il commissario Malmstrom (Corriere p.29 e Sole p.9). "L'Italia è in prima linea - scrive sull'Unità (p.15) Patrizia Toia, eurodeputato Pd -. Finora siamo riusciti ad arginare l'influenza dei Paesi del Nord che vorrebbero chiudere un occhio sulle pratiche scorrette: sarebbe una politica suicida". Nonostante i nuovi dazi Ue, per Gozzi (Federacciai) "l'allarme resta elevato e il riconoscimento dello status di economia di mercato alla Cina sarebbe assurdo. Le istituzioni non ci hanno ascoltato ma il vento sta cambiando" (Sole p.9). La replica Ue alla manifestazione: "Vogliamo agire rapidamente e insieme". E il vicepresidente Katainen "la Commissione intende continuare a fare pieno uso degli strumenti di difesa commerciale". Bricco sul Sole (in prima e p.9) parla di "pretesa della Cina di non rispettare le regole" e sottolinea la necessità che "l'Europa dica no alle prospettive di riduzione del Pil e perdita di posti di lavoro stimate dall'Economic Policy Institute in caso di concessione dello status". Assenti alla manifestazione i sindacati italiani, che hanno definito "strumentale" l'invito di Eurofer, e hanno lanciato la piattaforma unitaria "Sos siderurgia" (Unità p.15).

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