Commentario del 12.01.2021

PRIME PAGINE
Il governo è a un passo dalla crisi (Corriere). "Governo, ultimo atto"
(Repubblica). Il Recovery non evita la crisi (Messaggero). Dimissioni
concordate, Conte prova a resistere. Renzi pronto alla crisi (Sole). "Sì
tecnico in Cdm e poi crisi": ecco il piano di Renzi per sfidare Conte
(Foglio). L'ira del premier: "La gente non capisce" (Corriere). Governo
al capolinea, è – per il Giornale – il giorno del giudizio.
Stato d'emergenza fino al 30 aprile. "Se poche risorse, scegliete chi
curare" (Sole e tutti). Giornale lo definisce un piano pandemico choc:
"Cure a chi reagisce meglio".  Covid, stretta Lazio: va verso
l'arancione. Ristoratori in rivolta (Messaggero). Libero segnala il
trionfo della disobbedienza civile: bar e ristoranti al contrattacco, in
30 mila riaprono: crepi il governo.
Italia-Economia. Recovery plan, ecco le 47 linee d'azione. Sanità, piano
Speranza da 18 mld (Sole). Fisco, la rottamazione possibile solo per le
cartelle già consegnate (Repubblica).
Esteri-Usa. Trump, l'impeachment sempre più vicino. Biden: Non dovrebbe
più essere in carica (Stampa). Impeachement, i dem hanno i numeri
(Messaggero).  Fbi: le milizie armate in marcia contro l'insediamento di
Biden (Repubblica).

ECONOMIA
Sul Messaggero (p.3) spazio al piano italiano per il Recovery. In 3 anni
94 miliardi, e con i fondi Ue il totale cresce a 310. Nel testo finale
di Gualtieri più soldi a sanità ed agricoltura, oltre agli effetti degli
investimenti su giovani e mezzogiorno. Anche il Sole (p. 2-3) in
apertura si concentra sui progetti per il Recovery. Spinta agli
investimenti da 10 miliardi di Pil 2021. Il Piano da 179 pagine da 222,9
miliardi è stato consegnato in tarda serata alle forze politiche. E'
articolato in sei missioni, 16 componenti e 47 linee d'intervento.
Conte: "Dobbiamo correre, va approvato stasera". Tra i progetti più
spazio al digitale, una rivoluzione per la sanità, e risorse aggiuntive
a 6 miliardi per il bonus 110%.
Secondo Verità (p.9) finalmente gettano la maschera sui miliardi Ue
"regalati" all'Italia. Il renziano Marattin confessa: "Basta mentire, le
condizionalità ci sono: dovremo rispettare le regole fiscali".
"Ristori per tutte le attività in perdita", il conto degli aiuti supera
i 30 miliardi. Il Tesoro lavora al piano da 24 miliardi e la cifra può
salire. Ruffini apre alla rottamazione: ma le cartelle vanno inviate.
Fisco, rottamazione possibile solo per le cartelle già ricevute,
sottolinea sul tema anche Repubblica (p.24). Ruffini: per le sanatorio
serve prima la notifica. Il governo studia come diluire i 50 milioni di
avvisi ai contribuenti. E sempre Verità (p.11) parla di finta
minisanatoria per 50 milioni di cartelle. Nella manovra non è stata
inserita un'ulteriore proroga fiscale. Per il quinto decreto Ristori
servono risorse che il governo non ha. L'idea è di scaglionare il
recapito in 4 milioni al mese per evitare problemi di ordine pubblico e
sanitario. E uno sconto per chi decide di pagare.
Libero (p.3) parla di bar e ristoranti alla riscossa: in 30mila
riaprono. Si moltiplicano le adesioni all'iniziativa di uno chef di
Pesaro: "Il 15 si riparte perché i soldi sono finiti e pure la pazienza".
Sempre la Stampa (p.11) parla di lavoro sparito e le nuove povertà: il
grande Nord ora rischia l'abisso. La pandemia accelera il declino della
locomotiva d'Italia. La rabbia degli imprenditori: "Il problema siamo
noi, non l'Europa".
"Questo mese tre viaggi", il turismo ha perso tutto, scrive il
Messaggero (p.10). Giro d'affare calato del 97% in un anno, oggi
protesta delle associazioni a Roma. La beffa dei mancati ristori:
esclusi interi comparti come guide e wedding.

POLITICA
Voto sugli aiuti Ue, poi la crisi: per Renzi è l'ora dello strappo
(Corriere p.2-3 e altri). Il testo sul Recovery stasera in Cdm. Iv
potrebbe ritirare la sua delegazione subito dopo. Conte è tentato dalla
sfida in Aula: non l'ho voluta io. Crescono i timori del Colle. Il
Quirinale è preoccupato dalle possibili ricadute di una conta, i
contendenti avrebbero tenuto le carte coperte con Mattarella. Anche il
Messaggero (p.2) sottolinea come oggi ci sarà il sì al Recovery, ma Iv
va verso lo strappo.
Governo sull'orlo della crisi, oggi può scattare l'ora x, scrive anche
Repubblica (p.2). Bettini avverte: "Il sostegno all'esecutivo da una
parte di FI non è un'eresia".
Per il Fatto (p.2) Renzi è sconfitto sul Recovery: le ministre con la
valigia non dicono no al piano Ue. Per il Giornale (prima e p.2) è il
giorno del giudizio. Il Pd intanto sconsiglia la sfida in aula, Conte
non esclude le dimissioni: meglio evitare strappi. Se le ministre di Iv
lasciano, il premier cercherà il ter ma dovrà decidere tra il voto in
Parlamento e la salita al Colle. Secondo il Messaggero (p.4) Orlando
sottosegretario, i grillini vogliono il Sud e mettono il veto su Boschi.
La trattativa sulla squadra: il dem potrebbe arrivare a Palazzo Chigi al
posto di Fraccaro. Tra i renziani sale Rosato: Difesa o Interno, il M5S
ora punta alla poltrona di Provenzano.
E intanto il governo accelera sui vaccini: "Gli over 80 a gennaio e gli
insegnanti entro marzo" (Stampa p.2 e altri). Il rebus delle dosi di
richiamo. Arcuri alle Regioni: giusto accantonarle. Ma Zampa lo
smentisce: "Non serve, si può somministrare tutto subito".
Investire per renderci tutti immuni è l'unica strada per far ripartire
l'Italia, scrive Carlo Cottarelli nel suo intervento su Stampa (p.3),
secondo il quale le risorse sia politiche che finanziarie devono essere
usate per uscire dalla crisi sanitaria. Il piano di Arcuri non basta,
bisogna premere sull'Europa.
Fa discutere intanto il nuovo piano pandemico: "Nell'emergenza cure solo
a chi può salvarsi" (QN p.3 e altri). Se le risorse saranno
insufficienti terapie ai pazienti che potranno trarre maggiori benefici.
Il ministero della Salute: "E' una bozza".
E intanto si va verso una nuova stretta sulle fasce a rischio: sarà più
facile passare in arancione (Corriere p.6 e tutti). La Stampa (p.7)
propone un focus su tutte le regole che saranno in vigore dal 16
gennaio: vietato anche l'asporto nei bar per evitare la movida.

ESTERI
Usa, ultimatum dem per cacciare Trump: "Rimozione subito o impeachment"
(Stampa p.12). Pence potrebbe non invocare il 25esimo emendamento, ma i
democratici sfidano il vicepresidente, lasciandogli 24 ore per decidere
il destino di Trump, altrimenti procederanno con l'impeachment
(Repubblica p.16). Secondo il Messaggero (p.12) alla Camera
l'impeachement avrebbe già la maggioranza: raccolte 220 firme dem alla
richiesta di incriminazione, ci sarebbero anche adesioni da parte dei
repubblicani. Il Corriere (p.14) riporta però i timori di Biden,
preoccupato per la sua agenda: il presidente eletto chiede di
intervallare le sessioni per l'impeachment con quelle per la conferma
dei ministri. Trump nel frattempo, tradito e abbandonato, prepara le sue
ultime mosse: decreti, grazie e colpi bassi (Stampa p.13). Intanto,
arriva l'allarme dell'Fbi sul rischio di proteste armate in tutte le
capitali (Repubblica p.17 e altri): l'offensiva degli estremisti
contrari a Biden può iniziare il 17 gennaio e colpire tutto il Paese.
Mobilitati 15 mila soldati della Guardia nazionale.
Resta al centro della scena mondiale la scelta di Twitter si bloccare
Trump. La Merkel parla di scelta "problematica", sottolineando come
spetti alla legge decidere (Corriere p.15). Anche la Stampa (p.14)
segnala la linea europea, con Macron e Merkel che contestano l'eccesso
di poter sui profili oscurati, non può essere – secondo la loro linea –
un'azienda a decidere i diritti.
Francia, la sindaca di Parigi Hidalgo lancia il suo manifesto verde e fa
un primo passo verso l'Eliseo (Repubblica p.18): nonostante non sia
stata ufficializzata la sua candidatura per a presidente, il partito
socialista già la sostiene. Mentre lei lancia la piattaforma di
"social-ecologia".

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