Commentario del 04.01.2021

PRIME PAGINE
Il virus corre, weekend blindato (Stampa). Italia a colori, la nuova stretta (Corriere). Prossimo weekend in zona arancione. Limitazioni in arrivo in tutta Italia (Messaggero). 9 e 10 Italia tutta "arancione"; poi nuove restrizioni (Fatto). "Fine chiusura mai, il governo ha le ore contate" titola il Giornale. "Conte blocca tutto, tranne la sua crisi" scrive la Verità. Riapertura in bilico per la scuola (Messaggero). Il ministro Boccia al Messaggero: "Il virus sta aumentando, il ritorno in aula è legato ai contagi". La ministra Azzolina al Fatto: "Basta accanirsi sulla scuola, per i contagi cercate altrove". Libero attacca: pochi vaccini, molte polemiche. Un disastro totale.
Italia-Politica. Il Conte bis a fine corsa (Repubblica). Ipotesi rimpasto sul tavolo di Conte. E Renzie dice: "Servono cambiamenti" (Corriere). Renzi dà i e giorni a Conte, pontieri Pd per far ragionare Iv (Fatto). Di Maio al Corriere: "Sarebbe folle toccare il premier". Una crisi, 5 soluzioni. E ora prende quota la Cartabia premier (Giornale).
Italia-Economia. Dal Fisco ai ristori, con la crisi saltano oltre 40 mld (Stampa). La ministra del Lavoro Catalfo a Repubblica: "Nuovo stop ai licenziamenti per le aziende in difficoltà".
Esteri-Usa. Le minaccie di Trump per ribaltare il voto in Georgia (Repubblica e altri).
Fca-Psa: due dinastie europee dell'auto alla prova del capitalismo globale (Repubblica).

ECONOMIA
Recovery Plan, ristori e riforma del Fisco: la Stampa (p.11) evidenzia l'ombra della crisi sui progetti di rilancio. Le frizioni nella maggioranza e la possibile caduta del governo mettono a rischio i provvedimenti di rilancio del Paese, dall'anticipo dei fondi Ue conteggiato il legge di bilancio, allo stop alla valanga di cartelle. E resta il nodo dei licenziamenti. La ministra del Lavoro Catalfo a Repubblica (p.15) assicura: "Lo stop ai licenziamenti per le aziende in crisi continuerà". Poi la Catalfo traccia l'agenda: "Un miliardo in più al Reddito di cittadinanza. Riforma degli ammortizzatori e delle politiche attive nei primi mesi dell'anno, con la possibilità di chiedere la Cig e agganciare offerte di lavoro con la app Io, quella del cashback. Navigator confermati per tutto il 2021. Riforma delle pensioni a giugno. Naspi allungata a tre anni per gli over 50 o chi è vicino alla pensione. Non è il momento – avverte la ministra – di far saltare il governo. Piuttosto è il momento di rimboccarsi le maniche".
Smart working, Pd e 5S divisi sui nuovi contratti (Repubblica p.14): il Movimento vorrebbe disciplinare il lavoro agile per legge e ha già depositato un progetto al Senato. I Dem temono una regolamentazione troppo rigida e puntano a dare spazio agli accordi tra le parti sociali.

POLITICA
"Il Conte bis a fine corsa" titola in apertura Repubblica, secondo cui il premier cede e tratta sui Servizi segreti e sul rimpasto di governo. Sarebbe disposto anche a un governo ter. Possibile un vertice già oggi per capire gli scenari. Pontieri al lavoro, un rimpasto per evitare la crisi, scrive il Corriere (p.10). Si tratta sul Conte ter: delega 007 a un tecnico e la coppia Di Maio – Orlando come vice (Messaggero p.8). Di Maio al Corriere (p.13) cerca si smorzare i toni: "Bisogna cercare la quadra – dice -. Sarebbe folle toccare il premier". Poi avverte: "Spingere al voto il Paese nel pieno della terza ondata sarebbe un fallimento, rischiamo di compromettere i fondi del Recovery. Senza quei 209 miliardi l'Italia è morta, non c'è futuro. Se si va a votare il Recovery rischia di saltare". Secondo il Giornale (in prima e p.2-3) sono 5 le possibili soluzioni alla crisi: la prima, vedrebbe sia Conte che Renzi fare un passo indietro, il premier rinunciando al controllo sugli 007 e il leader di Iv diventando "responsabile"; seconda ipotesi è di un Conte ter, visto che nessuno vuole guidare l'esecutivo; la terza ipotesi sarebbe un governo politico, a guida Franceschini, per scongiurare le urne; oppure un governo a guida esterna, con l'ipotesi Cartabia premier, che rappresenterebbe un governo del presidente e vedrebbe tutti i ministri scelti dal Colle. Infine, come ultimo scenario, il ritorno immediato alle urne nel caso in cui il rebus non si dovesse risolvere. Renzi al Corriere (p.11): "Non so che formula prevarrà. So che questo è il tempo di mettere al centro l'interesse dell'Italia e degli italiani contro gli egoismi di parte. Aspettiamo Conte al Senato. Le elezioni? Tutti sanno che non si andrà a votare". Ma per il Colle è difficile trovare altre coalizioni, la strada delle urne resta aperta (Repubblica p.4). Renzi concede altri tre giorni a Conte: "Poi segnali concreti o – avverte l'ex premier – ci sarà la crisi" (Stampa p.8). La ministra renziana Bonetti a Repubblica (p.2): "Al governo manca una visione. Ho le valigie pronte. Oggi il governo è in attesa di una risposta che il presidente Conte deve dare senza indugiare. Se non si agisce, ad andare in crisi è il Paese. Noi abbiamo fatto proposte puntuali e attendiamo risposte di merito".
Covid, arriva la stretta post-feste: Italia chiusa il 9 e il 10. Si tratta ancora sui negozi (Stampa in prima e p.2 e tutti). Gennaio, verso nuove restrizioni: zone rosse nelle aree con indice Rt a 1,25 (Fatto p.2). Limiti e divieti anche dopo l'Epifania, ma dal 15 l'ipotesi di una zona bianca (Corriere p.2). "Le misure sono insufficienti – avverte, intervistato dalla Stampa (p.3), Walter Ricciardi -. Così arriverà la terza ondata. Intravedo un'evoluzione negativa, la riapertura delle scuola va rimandata a metà gennaio". Proprio sulla scuola c'è l'allarme del Cts: "Alcune zone a rischio" (Messaggero p.2). Il governo insiste sulla data del 7, le Regioni preparano il rinvio (Corriere p.4). La ministra Azzolina tira dritto, sostenuta da Conte: "La scuola riapre il 7 con il 50% in Dad" (Stampa p.6). Il ministro Boccia al Messaggero (p.3) però avverte: "Il virus sta accelerando, le aperture sono legate ai contagi". Ma la Azzolina al Fatto (in prima e p.3) non cede: "La scuola è stata fin troppo sacrificata: il 7 si torna in classe. Possiamo dire che la scuola ha fatto la sua parte. Se dovessero servire nuove misure di contenimento, ora bisognerebbe cercarle in altri settori".

ESTERI
Usa, una telefonata intercettata mette nei guai Trump: "Trovatemi 11 mila voti" (Corriere p.15 e tutti). Nel mirino la conversazione tra il presidente e il segretario di Stato locale Raffensperger, con al centro le pressioni per ribaltare il risultato elettorale della Georgia. Intanto, Kamala Harris vola proprio in Georgia per mobilitare i neri: "Votate per ritrovare l'anima dell'America" (Stampa p.15). I ballottaggi di domani decisivi per la scelta degli ultimi posti in Senato, voti decisivi per la maggioranza dem. Intanto, negli Stati Uniti, si aggrava la crisi Covid: exploit di contagi con 299 mila positivi in 24 ore. La situazione più grave in California, dove mancano i posti letto negli ospedali e anche le agenzie di pompe funebri sono al collasso (Repubblica p.13).
Intanto l'India dà il via libera al suo vaccino: tutto pronto per la maxi campagna (Repubblica p.13): dopo il sì ad AstraZeneca, approvato anche il vaccino dell'azienda locale Barat Biotech, L'obiettivo è immunizzare 300 mln di persone entro agosto.
Lotta al terrorismo, l'Italia prepara il ritiro da Herat e lascia soli gli interpreti afghani (Stampa p.14): deciso il rientro del nostro contingente, ma i 50 collaboratori locali licenziati ora rischiano la vendetta dei talebani.

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