Commentario del 24.01.2021

PRIME PAGINE
Tagli ai vaccini, l'Ira dell'Italia (Corriere). Vaccini dimezzati, l'Italia nei guai (QN). L'Europa è indietro. Il Lazio dice sì a quello russo (Messaggero). Conte all'attacco (Repubblica). Poche dosi all'Italia, Conte: "Faremo causa" (Avvenire). Giornale attacca: "Conte fallisce anche sui vaccini".
Italia-Politica. Governo in cerca dei voti sulla giustizia al Senato. Cresce la spinta del Conte ter (Sole). Sulla giustizia il premier vuole la conta. Tabacci: "Non ha i voti" (Repubblica). Orlando al Corriere: "Conte non si tocca". Destre & Iv rivogliono la prescrizione (Fatto). Il Pd avvisa Conte: così si va a casa. Ora il premier apre alle dimissioni (Messaggero). QN parla di "avviso di sfratto". Il Pd minaccia il voto, ora Conte trema (Verità). Il ministro Amendola alla Stampa: "Se si va alle urne salta il Recovery".
Italia-Economia. Lavoro: scontro su licenziamenti, cassa Covid e contratti a termine (Sole). Il Giornale attacca burocrazia e inefficienza: dopo 450 norme antivirus ancora mancano i ristori. Recovery, Gentiloni avverte: "Vanno fatte le riforme" (Repubblica).
Esteri-Russia. Proteste contro Putin, 3000 arresti (Repubblica). A Mosca la retata dei fan di Navalny. Biden: "Rilasciateli" (Messaggero e altri).

ECONOMIA
Recovery, l'Ue teme il flop italiano. Il commissario Gentiloni avverte: "Vanno fatte le riforme" (Repubblica p.13). A preoccupare i partner europei è la crisi politica, visto che l'Italia è il principale destinatario delle risorse messe in campo dall'Unione. Un fallimento ridarebbe forza alle tesi dei Paesi nordici, contrari al debito comune. Ristori, Recovery, sfratti: i dossier economici restano bloccati dalla ricerca di voti del governo. E – avverte il Giornale (p.9) – presto arriverà la bomba licenziamenti. Per aiutare le riforme itlaine, in campo la task force Ue (Messaggero p.11): stanziati 864 mln per la struttura che collaborarà con gli Stati nei progetti. Intanto, la presidente della Commissione economica dell'Europarlamento, Irene Tinagli, al Messaggero (p.11) dice: "Il Recovery non sono solo mld da spendere, non ci sarà crescita se il Paese non cambia".
Lavoro, sconto su licenziamenti, cassa Covid e contratti a termine (Sole in prima e p.3). Sale a 8 mld il "peso" delle misure a sostegno del lavoro destinato a entrare nel decreto Ristori. Ipotesi di allungamento di 2 mesi della Naspi a favore dei beneficiari con il sussidio in scadenza tra gennaio e marzo. In arrivo, inoltre, altre 26 settimane di Cig in deroga emergenziale per chi è ancora in difficoltà, mentre l'industria potrebbe essere "estromessa" dalla cassa Covid. Ma c'è un'altra ipotesi allo studio: allungamento di 26 settimane della Cig Covid per tutti, ma legata al calo di fatturato. Scontro intanto sullo stop ai licenziamenti: il M5S è per lo stop generalizzato, il Pd vuole il blocco solo per le imprese che usano la Cig. Il vicepresidente di Confindustria, Maurizio Stirpe, al Corriere (p.26) dice: "Proroga del blocco dei licenziamenti solo per chi è chiuso. Per poter ripartire, le aziende devono potersi ristrutturare".

POLITICA
Il caos vaccini scuote l'Europa. Nel mirino i tagli alla distribuzione annunciati da Astra Zeneca. Conte. "Pronti a iniziative legali" (Corriere in prima e p.2 e tutti). Il premier accusa: "Danno enormi da AstraZeneca". E' pronto a fare causa. Europa lumaca ostaggio delle aziende – scrive il Messaggero (p.2) -: a pesare sono le autorizzazioni atrdive, i contratti deboli e le carenze produttive. E mentre l'Italia si prepara alle azioni legali contro i ritardi delle multinazionali sui vaccini, salta il piano per immunizzare 12 mln di italiani entro marzo (Stampa p.6). Piano vaccini dimezzato – scrive Repubblica (p.3) -: slittano prof e over 60, ora il calendario è da rifare. Così – segnala il Corriere (p.3) – l'immunità di gregge in Italia slitta di 3 o 4 mesi. Secondo i calcoli, l'immunità ci sarà solo nel 2022. Mentre il Lazio – riporta il Messaggero (p.3) – apre al siero russso. Per il Giornale (in prima e p.14) la Caporetto sui vaccini è un fallimento di Conte.
Il governo deve fare i conti con le fibrillazioni interne. A preoccupare è il voto in Senato sulla relazione del ministro della Giustizia Bonafede. Conte ora vede le elezioni: voto in Senato a rischio e pressing del Pd sulla giustizia (Stampa p.2 e tutti). I dem chiedono una svolta garantista per convincere i responsabili. Pressioni per un Conte ter, ma per ora il premier non intende dimettersi. Secondo il Giornale (p.2) il premier sarebbe però tentato dal blitz: salire in anticipo al Colle e giocare la carta "ter", ma teme altre imboscate. L'ipotesi dimissioni e governo Conte ter, nonostante le pressioni, non trova conferma sugli altri quotidiani: secondo il Corriere (p.11) il premier non intende, per ora, dimettersi. E anche se è di fronte a una strettoia dice: "Posso uscirne". Conte non vuole cedere – scrive il Fatto (p5) -: non vorrebbe dimettersi e sul guardasigilli potrebbe andare fino in fondo. Il Corriere (p.10) ipotizza lo slittamento di un giorno del voto a Palazzo Madama sulla giustizia. E arriva la spinta sul Guardasigilli Bonafede: "Dia un segnale". Libero (p.2) scrive: Conte e Bonafede provano a fuggire, ma le elezioni sono sempre più vicine. Per la Stampa (p.2) i 5S mollano il Guardasiglli: "La testa di Bonafede sarà la prima a cadere".  Secondo Repubblica (p.8) Conte sarebbe tentato dalla sfida sulla giustizia, cercando consensi in Senato. Il regista dell'operazione "costruttori" Tabacci, però, a Repubblica (p.9) avverte: "Mancano i voti. Ora il premier si dimetta: nuovo governo o urne". Il Pd – che frena sul voto anticipato - avverte il capo del governo: "Senza i numeri si va a casa"  (Messaggero p.6). Ma il ministro Amendola, intervistato dalla Stampa (p.2), avverte: "Sciogliendo adesso le Camere rischiamo i soldi del Recovery". I quotidiani guardano alle mosse di Italia viva. Prescrizione e Bonafede, Renzi ci prova, ma rischia la scissione (Fatto p.6). Rosato al Messaggero (p.6): "Il Guardasigilli non ci ha mai convinto: ripartiamo insieme con un nuovo patto". Per la Stampa (p.6) stavolta da Italia viva nessuna astensione bis: Renzi dirà no a Bonafede. La sua scommessa è di cacciare il premier, ma senza andare a votare. Tra i dem – segnala Repubblica (p.10) – cresce la fronda pro-Renzi: "Ricuciamo, senza ultimatum".

ESTERI
Navalnyj sveglia la Russia: tutto il Paese in piazza, oltre 3000 arrestati (Stampa p.14-15, Corriere p.16-17  e tutti). A Mosca protestano in 20mila. Adunate a San Pietroburgo, in Siberia e altre 112 città. La polizia attacca e per la prima volta la gente risponde. In cella finiscono anche i più stretti collaboratori dell'oppositore: ma la protesta non si ferma. La Ue condanna l'escalation e prepara nuove sanzioni (Repubblica p.15): domani i ministri degli Esteri dell'Ue si troveranno a Bruxelles per un delicato vertice nel quale inizieranno a discutere l'ampliamento delle sanzioni a carico degli apparati più vicini a Vladimir Putin. Gli Usa chiedono il rilascio immediato dei detenuti. Appello dei dissidenti in esilio "L'Occidente rifiuti i soldi di Putin".
Svolta in Afghanistan: Biden vuole rivedere l'accordo con i talebani (Repubblica p.16, Stampa p.13, Corriere p.19). Il generale Austin, nuovo capo del Pentagono, esordisce con un passo indietro rispetto alle scelte di Trump: ancora troppa violenza nel Paese. Notti all'addiaccio per i soldati, scuse di Joe Biden al generale.
Il film su Khashoggi fa tremare Riad. Bin Salman scatena la guerra dei troll (Stampa p.16). "The Dissident", pellicola sull'uccisione dell'editorialista del Washington Post, rischia di minare le relazioni con Biden.

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