Commentario del 15.01.2021

PRIME PAGINE
La conta di Conte (Repubblica). Il premier al Colle: cerco i voti in Aula (QN). Conte va alla sfida in Parlamento (Corriere). Conte lunedì in Parlamento a caccia di voti: lo spread sale, allarme Ue sull'Italia (Sole). Conte ter con gli esuli renziani (Messaggero). Crisi di governo, caccia ai voltagabbana (Giornale). Per il Fatto Renzi è fuori, lo mollano tutti. Conte è ottimista sui voti. Ma Renzi, intervistato dalla Stampa, non cede: "Conte non ha i voti". Il dem Amendola al Messaggero: "Anche Renzi usò i responsabili". "Gli sbandati" titola Libero: nonostante la crisi, Conte non molla. Il premier – scrive la Verità – tenta il tris con i nuovi Scilipoti. Salvini attacca: "Mezzo mondo vota, tranne l'Italia" (Libero). Al Corriere, il leader della Lega dice: "Va impedita la maggioranza minestrone".
Italia-Economia. Allarme dell'Europa: "Se si andrà alle urne, mercati in tensione" (Messaggero). Intanto, altri 32 mld per i ristori. Blocco dei licenziamenti verso la proroga (Repubblica, Sole e altri). Alla Stampa parla Landini (Cgil).: "Ecco il piano contro i licenziamenti". Stop in extremis alle cartelle fiscali, gli avvisi bloccati fino al 31 gennaio (Messaggero). Dossier statali. Da Aspi a Fincantieri e Ilva: tutte le partite chiave in bilico (Sole).
Covid, Italia chiusa altri 50 giorni. Scuola nel caos (Giornale). Nuovo Dpcm. Sci, palestre e musei: pronte le nuove regole (Stampa). Un altro mese senza sci. Palestre e cinema chiusi fino al 5 marzo (Corriere). Regioni chiuse per un mese. Lazio, nei locali solo asporto (Messaggero). Intanto, sul piano pandemico, perquisizioni al ministero (Verità e altri).
Esteri-Usa. Piano di Biden per nuovi aiuti da 1900 mld di dollari (Sole).

ECONOMIA
La crisi politica italiana genera paura sui mercati: riesplode il caso Italia: "Con questa instabilità – è l'avvertimento – addio alla ripresa" (Stampa p.7 e tutti). Mentre la Borsa resta poco mossa, risale lo spread. E il ministro dell'Economia Gualtieri attacca: "Abbiamo perso 8 mln con l'asta dei Btp". "Tensioni se si va al voto": i mercati suonano l'allerta (Messaggero p.5). L'Ue teme l'arrivo di un governo non europeista in Italia. E la Bce avverte sul rischio che i falchi rialzino la testa (Repubblica p.8). Il ministro Amendola al Messaggero (p.4): "E' facile leggere la preoccupazione europea su tutti i giornali esteri. Mi spiace perché con il governo Conte siamo riusciti a riabilitare in poco tempo l'immagine europeista del nostro Paese, naufragata sulla spiaggia del Papeete. Adesso, per una crisi illogica, rischiamo di buttare alle ortiche il duro lavoro fatto in questo anno e mezzo. In queste ore sto lavorando per difendere la capacità dell'Italia di superare la crisi".
Decreto Ristori, il nuovo deficit arriva a 32 mld (Sole p.5 e tutti): cresce lo scostamento all'esame del Cdm notturno. Ai ristori base di partenza da almeno 4-6 mld, 1,2 al reddito di cittadinanza. La Camera voterà lo scostamento di bilancio anche in caso di sfiducia al governo. Intanto, con un decreto, arriva la mini-proroga delle cartelle esattoriali (Stampa p.10 e tutti): rinvio a fine gennaio.
Blocco dei licenziamenti, i sindacati chiedono subito la proroga: la richiesta è di non aspettare la scadenza del 31 marzo per rinnovare lo stop alle uscire e la Cig pagata (Repubblica p.10). La Stampa (p.8) segnala lo spettro di 1 mln di posti di lavoro in fumo, ma anche l'ipotesi di proroga di stop ai licenziamenti fino al 30 giugno. Il leader della Cgil, Maurizio Landini, alla Stampa (p.9) dice: "È stata prorogata l'emergenza e le ragioni che l'hanno provocata sono ancora tutte valide: la necessità di una proroga allo stop dei licenziamenti è evidente. Ora serve una riforma del lavoro e i suoi meccanismi. Lo diremo alla Catalfo – promette Landini –. Occorre un vero e proprio processo di riforma complessiva del sistema degli ammortizzatori in senso universale e solidale, come del Fisco e della pubblica amministrazione. Non c'è un attimo da perdere".

POLITICA
Crisi di governo, c'è il sì del Colle al premier: se ha i numeri in Aula, il Conte 2 va avanti (Repubblica p.4). Il presidente del Consiglio, che sarà costretto a dimettersi se non ottiene la fiducia, cerca i voti in Aula: lunedì alla Camera e martedì al Senato. Conte punta sui "responsabili"  (Corriere p.2), Pd in cerca di voti in Aula per quella che la Stampa (p.2) definisce "operazione Costruttori". Ora i responsabili si chiamano "costruttori" - commenta il QN (p.4) -: caccia agli Scilipoti del governo giallorosso. E' il ministro dem Franceschini l'incaricato di fare il lavoro sporco di Conte (Libero p.4). Pronto il "discorso al Paese" del premier che resta ottimista sui numeri: la sua rimonta lo vedrebbe vicino a quota 161 in Senato grazie ai transfughi di Italia viva e Forza Italia (Repubblica p.3 e altri). Per la Stampa (p.5) sarebbero già pronti al Senato 166 voti: tutto fatto, o quasi, per il sostegno a Conte. E' caccia a undici senatori, nascono – evidenzia il Messaggero (p.3) – i gruppi di Conte. Ma c'è da fare i conti con la fronda grillina, che pone sette condizioni per votare la fiducia (Stampa p.2). Pd e M5S scaricano Renzi e corteggiano i ribelli di Italia viva: una vendetta contro "l'inaffidabile Renzi" (Stampa p.4). Mentre Di Maio evoca la maggioranza "traversale" di Ursula von der Leyen, il piano del Pd è riprendersi i parlamentari di Renzi (Corriere p.4). Intanto, per Repubblica (p.5) Italia viva rischia di finire all'opposizione. Ma, intervistato dalla Stampa (p.4), Renzi non cede: "Non mi pare che Conte abbia i numeri. Se li avrà, auguri. E' la democrazia". Poi Renzi su Zingaretti dice: "Io ho utilizzato verso Conte parole molto più gentili di quelle che usava Zingaretti su di lui nei nostri colloqui privati. Evidentemente ha cambiato idea". Secondo il Corriere (p.3) il premier, per convincere i dubbiosi, assicura che il nuovo gruppo dei "costruttori" diventerà un partito. Il sondaggio di Antonio Noto sul QN (p.5) evidenzia come una eventuale lista di Conte varrebbe il 12% e ruberebbe il 6,5% dei voti al Pd. Ma – in caso di voto – il centrodestra sarebbe sopra il 50%. Salvini per questo va all'attacco: "Si vota in mezzo mondo, ma in Italia non si può" (Libero p.5). Il centrodestra però teme fuoriuscite dei senatori forzisti: "Non li controlliamo" (Stampa p.6). Intervistato dal Corriere (p.9), il leader della Lega dice: "Che Conte giochi il tutto e per tutto pur di tirare a campare non è un bene per l'Italia. Ma solo, egoisticamente, per lui. Io mi auguro però che il garante della Costituzione non lo permetta. Per giunta, sarebbe un governo ancor più raffazzonato".
Covid, in arrivo le nuove misure: piste da sci chiuse fino al 15 febbraio, divieto di asporto nei bar dopo le ore 18 (Stampa p.12 e tutti). Via l'obbligo di quarantena per chi rientra dall'estero, ma saranno chiuse le regioni per un mese: in vigore il divieto che impedisce di spostarsi tra territori, anche se in zone gialle. Libero (p.8) attacca: da lunedì torna la clausura, di nuovo blindati dentro casa.

ESTERI
Washington blindata. Verso un insediamento tra barriere e divieti (Repubblica p.16-17, Corriere p.15-17, Stampa p.18-19, Messaggero p.12). Soldati accampati, blocchi e restrizioni in vista del giorno di Biden. Il nuovo rischio è che i gruppi estremisti possano puntare su bersagli meno protetti. Intanto, prosegue la strada dell'impeachment al Senato: repubblicani tentati di scaricare Trump. Il leader McConnell vorrebbe condannarlo. Ma il 60% degli elettori di destra sostiene Donald.
Egitto, Al Sisi rimuove il generale sotto accusa per la morte di Regeni (Repubblica p.18). Tareq Saber è il più alto in grado fra i quattro ufficiali indagati: ora si occuperà di carte d'identità. Coinvolto anche nel caso Zaky. L'uomo più temuto dalla società civile egiziana è uscito di scena.
Kallas premier in Estonia. Nell'Europa del Grande Nord ora comandano le donne (Stampa p.17). Dal Baltico alla Scandinavia: solo Lettonia e Svezia hanno capi del governo uomini. In Finlandia critiche all'esecutivo: non rispetta la parità di genere (pochi maschi).

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