Commentario del 08.01.2021

PRIME PAGINE
Usa, offensiva per rimuovere Trump (Corriere e tutti). Ipotesi destituzione (Messaggero). "Trump via subito": i dem chiedono al vice Pence di applicare il 25esimo emendamento e farlo decadere (Repubblica). "Così Trump ha distrutto l'America" (Stampa) attacca Biden, la cui elezione è stata ratificata. Usa in fiamme – scrive il Giornale -: non è la nostra destra. Intanto Wall Street destituisce Trump (MF): record oltre i 31mila punti. Tolto l'assedio, Biden presidente Usa (Sole). David Sassoli alla Stampa: "Populisti battuti, ma la democrazia rischia".
Virus, è allarme ricoveri in mezza Italia. Lazio "giallo" a rischio (Messaggero). L'Italia accelera sulle vaccinazioni: adesso è seconda in Europa (Stampa). Da febbraio vaccini ad anziani e prof (QN). Intanto è caccia ai furbetti dei vaccini (Repubblica). Libero attacca: scarseggiano vaccini e vaccinatori, che fallimento per Stato e Regioni.
Italia-Politica. Nuovo Recovery, Pd e M5S blindano il premier (Repubblica). Ma Renzi non manda in soffitta la crisi di governo (Giornale). Il leader di Italia viva usa pure Trump per attaccare Conte (Fatto). La Stampa segnala: da "Giuseppi" a Meloni, quei tweet imbarazzanti.
Italia-Economia. Recovery Plan, al 50% i fondi per il Sud. E la spina al Pil potrebbe arrivare al 3% (Messaggero). Rete unica, il governo accende un faro sui conti e sulle attività di Open Fiber (MF). CnhI: la Iveco dei camion si vende ai cinesi (Libero). Recovery, 147 mld per gli investimenti, meno fondi all'impresa (Sole). Risiko listini: Euronext mantiene a Milano la sede di Borsa spa. A Sia la guida di Mts (MF). Carige: dopo due anni di esilio la banca spinge per rientrare a Piazza Affari (MF). Serie A-Diritti tv. I club di A limano i dettagli dell'intesa con la cordata Cvc-Advent-Fsi; Mezza Serie A italiana possibile preda dei fondi (Sole).

ECONOMIA
In primo piano resta il tema del Recovery. Più soldi a sanità e Sud, la spinta al Pil sale al 3% (Messaggero p.11). Progetti per 222 miliardi, usati 21 miliardi dei fondi di coesione per il Mezzogiorno. Aumentate anche le risorse per la salute, che crescono a 19 miliardi. Entra il Giubileo. Anche il Corriere (p.17) come su Sanità. Sid e lavoro ci siano più fondi per 20 miliardi, e ora la partita politica. Ricerca, infrastrutture sociali, Alta velocità, giustizia: sono tra le voci di spesa che aumentano. La Stampa (p.16) parla di un ministero per gestire il Recovery Plan. Sanità, 20 miliardi per evitare i veti sul Mes. La maggioranza cerca il compromesso, restano i dubbi di Renzi. Un mese per portare i progetti all'Ue. Ambiente, infrastrutture, il piano Marshall liberale per far ripartire il Paese, scrive il Giornale (p.14). Nel "Recovery ombra" forzista anche flat tax, giustizia più rapida e addio alla burocrazia. Poi (p.16) sottolinea come la Bce geli l'Italia sul debito: Recovery "povero" sulla casa. L'Eurotower vede nero: "Quarto trimestre in forte calo, rischi gravi". Il superbonus solo fino a giugno 2022. Il monito: "Roma ha troppo deficit, dopo la crisi necessario riequilibrare il bilancio". Anche il Corriere (p.31) riporta l'avvertimento della Bce sui deficit pubblici: elevati, ma il sostegno va mantenuto. Italia, Francia e Spagna più esposte. Le misure del Recovery possono aiutare l'economia. Per il Sole (p.5) con il Recovery investimenti a quota 147 miliardi, ma meno fondi alle imprese. Agli impregni in conto capitale il 70% dei finanziamenti, i sussidi scendono a 45 miliardi. Dal nuovo programma stimata una spinta del 3% al Pil, ma per il sistema produttivo si scende da 35,5 a 25,7 miliardi.
Nell'Eurozona consumi giù del 6,1%, ma Conte pensa solo a chiusure e cartelle, scrive Verità (p.8). Tracollo delle vendite al dettaglio. E da noi i negozianti devono far fronte all'ennesimo lockdown e ai finti sconti del fisco. Il QN (p.10) fa i conti in tasca ai ristoranti: con le chiusure di Natale bruciati 750 milioni. Confcommercio e Coldiretti: pesante il conto di tutto dicembre, persi 6,6 miliardi di euro. E i ristori in arrivo non basteranno.
Infine il Messaggero (p.15) parla di prelievi senza tetti e acquisti liberi: la nuova pensione di cittadinanza. Semplificato il sussidio riservato agli over 67, salta il limite di 100 euro al mese per il contante. Possibile anche comprare beni finora vietati come gioielli e pellicce. Le novità verranno introdotte da febbraio.  

POLITICA
Tante zone arancioni e alcune rosse, da lunedì scattano chiusure e divieti (Corriere p.13). Lombardia, Veneto, Sicilia e Calabria rischiano la stretta maggiore. Poi Emilia-Romagna e Puglia. Lazio e Liguria in bilico sul giallo. Per il Messaggero (p.6) scatta l'allarme ricoveri, il Veneto rischia il rosso, mentre il giallo del Lazio è in bilico. Ieri oltre 18 mila positivi con 414 vittime, reparti di terapia intensiva sotto pressione. Oggi la cabina di regia dirama le pagelle, molti territori con Rt a livello di guardia. Segregati 15 giorni e va peggio di prima, scrive invece Libero (p.4). Il governo si fa vanto del fatto di aver isolato la popolazione "per il suo bene". Ma i dati dicono che la situazione precipita. Intanto come sottolineato da Stampa (p.10) l'Italia ora accelera sulle vaccinazioni: è seconda in Europa, e c'è il via libera a Moderna. L'ad dell'azienda Usa assicura: garantisce immunità per 2 anni. Ritardi invece nella somministrazione delle fiale Pfizer. Il Messaggero (p.10) si concentra su un ritorno in aula nel caos: ora si valuta di anticipare la profilassi nelle scuole. Da ieri 5 milioni in classe. La Lombardia: superiori il 25, l'ipotesi del rinvio nazionale. Pressing dei governatori: subito i vaccini. Arcuri: possibile con l'ok del Parlamento.
Rimane però in primo piano lo scontro politico. Il Pd blinda Conte e avvisa Renzi: "Non c'è alternativa" (Repubblica p.14). Zingaretti affida la linea a Bettini: "Pronti a contarci in Parlamento". Anche il M5S d'accordo. Il leader di Italia Viva: "Nuovo Recovery? Lo leggeremo, intanto vogliamo un si sul Mes". Secondo la Stampa (p.14-15) oggi vertice di governo con l'ultima offerta di Conte: "Altrimenti c'è l'Aula". Manovre sui responsabili e nuove maggioranze in Senato. Brunetta apre sul Recovery: niente vincoli con Lega e FdI. Poi parla di affondo finale di Renzi su Mes e Servizi: "Non si va alle urne". Per il Pd meglio il voto di una maggioranza numerica ma non politica. Gli sherpa trattano: Rosato ministro e Boschi vicepresidente della Camera. Al Corriere (p.18) arrivano le parole di Di Maio: "Ora un patto sulle riforme, il governo deve andare avanti", sottolinea il ministro degli Esteri, che poi avvisa il M5S: "Non giochi di rimessa".
Spazio anche ai risvolti del caos Usa sulla politica italiana. Effetto Usa su Conte: polemiche sul premier per non aver condannato il ruolo di Trump (Repubblica p.12). Renziani all'attacco, ma il commento di Conte non piace neanche al Pd: "Troppo timido nel condannare Trump" (Messaggero p.4). Ma anche nel centrodestra è polemica. Da Salvini a Meloni prevale il tatticismo: i leader non scaricano Donald (Stampa p.8). Per il Corriere (p.11) tra tweet generici e accuse dure, Trump spacca il centrodestra: mentre Salvini e Meloni condannano soltanto la violenza, Berlusconi attacca Trump. Verità (p.5): in Italia gli sciacalli di Capitol Hill danno la colpa a a Salvini e Meloni. Non basta la loro presa di distanza dalla rivolta, la sinistra ne approfitta per girare in salsa italiana i fatti americani.

ESTERI
Usa, tutti contro Trump: rimozione o impeachement per cacciarlo (Repubblica in prima e p.2 e tutti). I democratici invocano il 25esimo emendamento per "aver istigato l'insurrezione": se il vice Pence rifiuta, dem pronti a una incriminazione-lampo. Finiscono nel mirino anche polizia e Guardia nazionale. Destra e sinistra verso l'accordo – scrive Libero – per cacciare con infamia Trump. Il Congresso ha ratificato l'elezione di Biden, che accusa Trump di "attacco alla democrazia", ma il nuovo presidente – scrive il Messaggero (p.2) – frena sulla cacciata immediata di Trump, teme infatti di mettere a rischio l'unità del Paese. Donald ora costretto a promettere la transizioni pacifica (Corriere p.5). I suoi lo mollano - "Ormai è un pericolo" - ma lui si chiude nel bunker, pensa di darsi la grazia come atto finale del mandato (Stampa p.2). Trump isolato, ma non cede (Messaggero p.3). Ormai è isolato, anche i repubblicani lo mollano e cercano un leader: anche i fedelissimi condannano "la rivolta e l'illegalità", preparandosi alla sfida del guida del partito (Repubblica p.5). Quanto accaduto nei giorni scorsi a Washington fa festeggiare Cina e Russia, che vedo l'America come una "democrazia al collasso" (Repubblica p.11). Anche il Giornale (p.7) guarda alla reazione mondiale al caos americano: la condanna degli (ex) amici. Esultano Cina, Russia e Iran. Duro attacco di Johnson e presa di distanza di Francia, Germania e Ue. Intanto Wall Street guarda oltre la rivolta e destituisce Trump (MF in prima e p.3): nuovi massimi per i listini Usa che ignorano i disordini. Biden punta su nuove nomine e stimolo alla ripresa per superare la crisi (Repubblica p.6). Alla Stampa (p.9) parla il presidente dell'Europarlmento Sassoli: "Il capo della Casa Bianca ha legittimato il nazionalismo, noi puntiamo sulla partecipazione. La democrazia è fragile, ma i sovranisti sono fuori gioco".

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