Commentario del 05.01.2021

PRIME PAGINE
Virus, scatta la nuova stretta (Stampa). Stretta sugli spostamenti (Messaggero). Italia arancione nei weekend, abbassato l'Rt della zona rossa (Repubblica). Scuola, caos sulle riaperture (Stampa). Dietrofront del governo (Repubblica). Ipotesi rinvio (Messaggero). Nord, scuole chiuse e piste da sci aperte (Fatto).
Italia-Politica. Conte, ultima trappola: Renzi pretende il Mes (Stampa). Le mosse del premier: "Pronto a rafforzare la mia squadra" (Corriere). Ipotesi Conte-ter e Mes da 12 mld (Sole). Braccio di ferro sulle dimissioni di Conte (Repubblica). Verità: sul Conte sventola bandiera bianca. "Un'Italia divisa in due" titola MF. Conte va a vedere, Renzi spara alto e i suoi temono per il posto (Fatto). Terremoto nel governo: cambiano i ministri, non i manico (Libero). Giornale parla di "governo paralizzato": guerra di poltrone, Conte pronto a cedere tutto.
Italia-Economia. Mancano i decreti: gennaio senza bonus per auto e cellulari (Messaggero). Recovery, in arrivo più soldi per sanità, istruzione e Comuni (Messaggero). Fca-Psa, via al quarto gruppo mondiale (Sole, MF e tutti); Via libera a Stellantis. Elkann: "La mobilità è la sfida del futuro" (Stampa, Repubblica). Nasce Stellantis, nozze obbligate con un'ipoteca (Messaggero). Il Fatto parla di fusione impari: "Peugeot si pappa Fca, Stellantis parlerà francese". Anche per Verità Fiat si scioglie in Stellantis: "Comanda Parigi".
Esteri. Lockdown in Europa. E Londra ordina: Dad fino a febbraio (Messaggero).

ECONOMIA
Recovery,  in arrivo fino a 9 miliardi exta per sanità, istruzione e lavoro (Messaggero p.9): ancora lontana la conclusione dei lavori del Recovery Plan italiano, ma dalle indicazioni emerse ieri da Mef si va verso un aumento della dotazione economica ai tre settori chiave, ma anche verso un aumento dei fondi per la rigenerazione urbana dei territori comunali, come richiesto da Italia viva. Meno bonus, più investimenti. Meno micro-progetti e più fondi destinati a quei progetti che hanno un maggior impatto sulla crescita: così cambia il Recovery plan – scrive la Stampa (p.9) -. Gli incentivi scendono da 55 a 15 miliardi, resta uguale la parte dei fondi Ue (80 miliardi) che servirà per gli stanziamenti già previsti. Male la prima: Gualtieri riscrive il Recovery plan (Giornale p.4). Italia viva impone meno risorse ai bonus, più investimenti al green e gestione collegiale dei fondi. Intanto è subito stallo sul nuovo Ristori: bagarre sugli indennizzi, se si estende il divieto di licenziamento i soldi non basteranno.
Cellulari, auto e rubinetti: a gennaio saltano i bonus introdotti nella manovra (Messaggero p.9). Per attivare gli incentivi mancano i decreti attuativi di diversi ministeri. Alcuni hanno un termine di 30 giorni, altri di 60. Ma le scadenze sono a rischio. Il Sole (p.5) evidenzia come la manovra sia nelle mani della Ue: l'operatività di 15 misure della legge di bilancio, dal bonus 110% alle politiche attive sul lavoro, è legata al sì del Consiglio europeo e non solo all'emanazione dei decreti attuativi.

POLITICA
Nuove strette dopo le feste: Italia in semi-quarantena fino al 15 gennaio, arriva il decreto (Stampa p.2 e tutti). Anche in zona gialla vietati i raduni, nei weekend sarà zona arancione. Da lunedì nove regioni a rischio "retrocessione". La stretta durerà tutto gennaio, spostamenti vietati tra regioni (Messaggero p.4): Cdm nella notte, in arrivo un dl per estendere le misure. Poi dal 15 un nuovo Dpcm prorogherà le misure a fine gennaio. "Nuove regole, sempre più inutili" attacca la Verità (p.2). Anche Libero (p.6) scrive: il governo ha un'idea nuova, chiudere gli italiani in casa.
Intanto, il governo litiga sulla scuola, l'apertura slitta all'11gennaio (Corriere p.2 e tutti). Le Regioni strappano, poi battaglia in Cdm (Messaggero p.2). Repubblica parla di "dietrofront" del governo ma anche di "strappo" delle Regioni per il rinvio: Veneto, Friuli e Marche firmano per il rientro delle superiori da febbraio, la Campania sceglie il ritorno a tappe. Altre otto Regioni pronte a seguirle, mentre Toscana e Sicilia sono per il sì subito. Il governatore Zaia al Corriere (p.2): "La curva non scende nonostante le restrizioni, non possiamo ripartire". E il presidente del Cts Agostino Miozzo al Messaggero (p.3) spiega: "L'attesa serve per non richiudere. I governatori fanno bene".
Nuove polemiche anche sui vaccini: l'Italia non ha fretta, usato solo il 30% delle dosi (Repubblica p.10 e altri). Neanche l'avvio della campagna nelle regioni ritardatarie fa impennare i numeri. Le somministrazioni salgono a 150 mila, ma oggi arrivano altre 470 mila fiale. Il Commissario Arvuri spiega: "Non siamo in ritardo. Entro fine mese in campo medici e infermieri arruolati e formati per la somministrazione" (Corriere p.7).
Tensioni nel governo. Conte lavora al ter, ma Renzi vuole prima le sue dimissioni (Repubblica p.14). Il premier pronto al rimpasto, però non si fida del leader di Italia viva. Quirinale preoccupato per il rischio di una crisi non pilotata. Renzi punta sul rimpastone e chiede, prima di trattare, le dimissioni di Conte. Palazzo Chigi non si fida (Messaggero p.8). "Ci ascolti o il 7 le ministre si dimettono" avverte il leader di Italia viva. "Sì a un rimpasto, no ad altre operazioni" è la linea di Conte, che tende la mano trattando sui fondi europei (Corriere p.10-11). Renzi però vuole garanzie e rilancia, ma Di Maio e Zingaretti fanno muro su Conte (Stampa p.8): M5S e Pd d'accordo che, se il premier resta Conte, serve un vice scelto dai dem. Il Pd prova ad evitare il crac, con Zingaretti che dice "no" a una crisi al buio (Repubblica p.16). In vista del rimpasto si fanno i nomi di Guerini all'Interno e Rosato alla Difesa. Renzi smentisce l'ipotesi di entrare nella squadra dei ministri, crescono le quotazioni della Boschi ai Trasporti o al Lavoro (Corriere p.10). In quella che il Giornale (in prima e p.2) definisce una "guerra di poltrone", si va verso una "strage" di ministre per evitare le elezioni (Libero p.3): a rischio Azzolina, Lamorgese, Catalfo e De Micheli. Per Repubblica (p.15) nel gran ballo delle poltrone rischiano le ministre 5S, ma anche Amendola: il risiko si gioca intorno al Viminale. Con la Lamorgese in bilico, i nomi in campo per il Pd sono Orlando e Bettini. Mentre per l'Intelligence si fa il nome del 5S Turco.

ESTERI
Da Berlino a Londra, mezza Europa si blinda (Messaggero p. 5, Corriere p.8). Johnson parla in tv: Gran Bretagna chiusa fino a febbraio, stop alle scuole. Numeri impazziti per il nuovo ceppo: è lockdown. Per Germania, Austria e Catalogna stretta avanti almeno per tutto gennaio.
Usa, incognita Trump sul voto in Georgia, dove si decide il futuro dell'America (Repubblica p.18). Fiumi di dollari per i due seggi decisivi al Congresso. Appelli di ex segretari della Difesa e manager per transizione pacifica. Si dimette il procuratore della Georgia. Oggi ballottaggi (Messaggero p.10). Minacce sul voto Trump nei guai. Per i dem: "Un golpe". Nancy Pelosi ancora alla guida della Camera. Domani il Congresso ratifica la vittoria di Biden.
No agli Usa. Assange vede la libertà (Corriere p.16 e tutti). Londra respinge la richiesta di estradizione. "Troppo alto il rischio di suicidio". A giorni fuori dal carcere.
Cina, mistero Jack Ma: è sparito il miliardario che dà fastidio al regime (Messaggero p.10, Corriere p.15, Stampa p.20). Scomparso anche dal suo talent show. Il fondatore di Alibaba aveva chiesto riforme radicali del sistema economico. Da due mesi nessuno lo vede in pubblico.

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