Commentario del 26.01.2021

PRIME PAGINE
Conte si dimette e ci riprova (Corriere, Messaggero e tutti). "E' crisi al buio" scrive Repubblica. Il premier si arrende, scontro sul reincarico (Stampa). "Lascia o triplica?" si chiede il QN. Incarico ter, jolly o voto: ecco le ipotesi in campo (Giornale). Per Libero, Conte è "un uomo solo allo sbando". Guerini a Repubblica rilancia: "Patto di legislatura con Italia viva". Berlusconi al Giornale spiega la posizione di Fi: "Esecutivo di unità o voto. Forza Italia è nel centrodestra". Stampa segnala: per Berlusconi sirena Quirinale. Il Fatto attacca Renzi: grazie a lui Conte va a casa e Berlusconi al Quirinale.
Italia-Economia. Lo stallo politico blocca ancora i ristori, arriva un nuovo rinvio per le cartelle (Messaggero). L'affondo di Bonomi (Confindustria): "Manca la forza per le riforme" (Sole). Il leader degli industriali avverte ancora: "Recovery a rischio" (Stampa). E Prodi a Repubblica dice: "Un esecutivo per il Recovery plan, in gioco c'è il futuro". L'avvertimento di Schauble, leader del Bundestag, su Repubblica: "Fare presto o non si riuscirà a sfruttare i fondi Ue". La Consob accende un faro sull'ingresso di Generali in Cattolica (MF, Sole).
Covid, AstraZeneca taglia il 60% dei vaccini. L'ira di Bruxelles (Stampa). Con i ritardi dei vaccini – scrive il Sole – l'immunità di gregge va al 2022.
Esteri. Davos, Xi Jinping tende la mano a Biden e rilancia sul multilateralismo (Sole).
Caso Regeni, Mattarella: "L'Egitto deve dare risposte" (Repubblica).

ECONOMIA
Recovery, Confindustria all'attacco. Gentiloni: "Serve un governo forte". Bonomi duro sul piano approvato: "Non rispetta le indicazioni Ue, così rischiamo la revoca dei fondi: il tempo scade". Il ministro Gualtieri promette correzioni per chiarire la governance dei progetti: "Condizionati dalla crisi politica". Per Libero (p.15) le imprese demoliscono il piano del governo. Da Confindustria ai piccoli artigiani: coro di bocciature al documento messo a punto dall'esecutivo per utilizzare i fondi Ue. Dopo sei mesi non solo mancano i dettagli dei progetti da realizzare, ma neanche è stata stabilita una priorità degli interventi. E sulle colonne di Repubblica (p.11) il presidente del Bundestag Schauble chiede "più poteri all'Europa o perderemo l'occasione della ripresa". Poi precisa: "L'Ue ha sovranità limitata sull'uso delle somme. Se chiede cosa succederà, può accadere addirittura che scoppino crisi di governo come in Italia". E sempre su Repubblica (p.8) Romano Prodi dice "no alle elezioni", sottolineando come la priorità sia "un governo per fare il Recovery". Poi aggiunge: "Non c'è più tempo, i partiti devono subito indicare una strada per il rilancio. Non possiamo permetterci una campagna elettorale".
Per il Messaggero (p.5) la crisi fa slittare i ristori, arriva un nuovo stop per le cartelle. Le misure per commercianti e imprese rinviate in attesa di una soluzione politica. Gli atti di riscossione del Fisco saranno rimandati almeno di un altro mese. Repubblica (p.10) riporta intanto la precisazione dell'Inps: la Cig pagata nel 98% dei casi, tre mesi per averla. L'Istituto contesta le cifre del quotidiano sulle 200 mila domande ferme. Ma il numero è messo nero su bianco in un suo documento ufficiale. Secondo il Tempo (p.8) all'Inps c'è un buco di 20 miliardi. L'organismo di vigilanza interno: ben 15,7 sono stati creati dall'erogazione della Cassa Covid. Secondo il quotidiano circa 1,2 milioni di italiani sono ancora in attesa di ricevere la corresponsione della Cig legata alla pandemia. E sempre il Messaggero (p.6) sottolinea come dai bonus ai cantieri la burocrazia lumaca tiene fermi 358 decreti. Ancora troppe le norme non attuate. Giacciono nei cassetti ben 34 misure di semplificazione per le infrastrutture.

POLITICA
La resistenza di Conte, poi si arrende: oggi al Quirinale per dimettersi (Corriere p.2-3 e tutti). Le voci sulla decisione si sono rincorse per tutta la giornata di ieri. Il premier si è convinto dopo un giro di telefonate con i leader. Il premier però è "al lavoro per il ter", come scrive il Messaggero (p.2), continua la caccia ai responsabili. Consiglio dei ministri questa mattina, al termine Conte salirà al Quirinale. Zingaretti: "Con lui per un nuovo governo europeista". M5S: Giuseppe unica soluzione. Per Stampa (p.3) il premier teme la grande trappola, al suo posto spunta l'ipotesi Di Maio. Il ministro degli Esteri smentisce: "E' tutto un giochetto di Renzi". Il presidente del Consiglio spera in 12 "costruttori". Ma non chiude del tutto a Italia Viva: "E' il momento della verità, vediamo cosa diranno durante le consultazioni".
"Un nuovo patto aperto anche a Italia Viva, ma il premier deve restare", dice il ministro Guerini intervistato da Repubblica (p.5): "E' una crisi incomprensibile per l'Italia e per l'Europa e le responsabilità di Renzi sono chiare, ma non è tempo di risentimenti". Il Corriere (p.4) parla de "le tre vite dell'avvocato". Passato indenne dalla morsa dei vice Di Maio e Salvini è approdato, più europeista che mai, all'asse con il Pd. Ora vuole tentare la nuova chance. Ma la partita è aperta. Il Messaggero (p.4) racconta di un M5S a rischio implosione: cresce la tentazione di sacrificare Bonafede. Grillini costretti a subire il ritorno di Renzi. Crimi: "Noi con Conte", ma ci sono molti malumori. Il Guardasigilli intralcio alla nuova fase. Dubbi pure tra i suoi: "Ha sbagliato troppo".
Per il Corriere (p.5) il capo dello Stato vuole certezze prima di decidere a chi dare l'incarico. Mattarella di fronte all'opzione di un Conte-ter chiederà risposte sui numeri e anche sul fatto che il nome sia condiviso dagli alleati. Secondo Verità (p.9) Conte punta al terzo giro di valzer: oggi lascia, ma per tornare in sella. Dopo il Dpcm di questa mattina, Giuseppi salirà al Colle cercando di ottenere il reincarico. E di riaprire il mercato delle vacche.
Repubblica (p.6) si concentra anche sul centrodestra, riportando i sospetti su Berlusconi di Salvini e Meloni: "Fa il governo Ursula". La crisi spacca il centrodestra. L'ex premier: "Si a un esecutivo di unità sostanziale". E proprio Silvio Berlusconi intervistato dal Giornale (p.5) chiede "un esecutivo di unità oppure le elezioni. Pettegolezzi su Forza Italia, restiamo nel centrodestra".

ESTERI
Vaccini, l'ira dell'Europa contro AstraZeneca: "Ora ci spieghi dove finiranno le fiale" (Stampa p.11 e tutti). A pochi giorni dal via libera dell'Ema, l'azienda ha annunciato un taglio alla distribuzione in Europa del 60%. Il sospetto è che voglia vendere le fiale all'estero. Intanto, l'Italia va in pressing su Pfizer: 15 giorni per mettersi in regola. Partita dall'Avvocatura dello Stato – secondo quanto scrive il Corriere (p.14) – la diffida per i ritardi.
Usa-Cina, il leader di Pechino avverte Washington: "Basta arroganza e guerra fredda" (Stampa p.18 e altri). A Davos il primo discorso di Xi Jinping dopo l'addio di Trump: rilancio del multilateralismo e impegni sull'ambiente. "Una governance globale" ha chiesto Xinping, che ha criticato l'approccio  americano da guerra fredda e ha definito "pregiudizi ideologici" i timori nei confronti di Pechino (Sole p.24). L'egemonia cinese, le ambizioni di Putin e l'intesa con l'Europa rappresentano però – secondo la Stampa (p.19) – le sfide che attendono l'era Biden per il nuovo ordine globale: il presidente americano, mentre la Cina supera gli Usa per investimenti esteri diretti, spinge il "Made in America". E il Messaggero (p.10) scrive: Cina nemica e made in Usa, in Biden c'è un po' di Trump. Tema centrale per il nuovo presidente Usa sarà anche il rapporto con l'Europa. Schaeuble, leader del Bundestag tedesco, a Repubblica (p.11) dice: "Con Biden si apre un nuovo capitolo nei rapporti con gli Usa. Il dialogo sarà di nuovo possibile, anche se non ci sarà subito concordanza su tutti i temi". Poi, sull'accordo Ue-Cina, firmato prima dell'insediamento di Biden, Schaeuble dice: "L'Europa deve prendersi le sue responsabilità e assumere un suo ruolo. Penso che se lo augurino anche gli Usa. Ma avrei apprezzato se l'Ue avesse cercato di formulare una posizione comune con gli Usa, prima di firmare".
Il caso Regeni non scalda l'Europa, la Stampa (p.17) evidenzia il silenzio di Francia e Germania, che al Consiglio degli Affari Esteri non hanno espresso solidarietà all'Italia. Mentre scatta il quinto anniversario dalla morte del ricercatore, il presidente Mattarella chiede all'Egitto "risposte adeguate" (Corriere p.20). Intanto, l'inchiesta non si ferma: pm ancora sulle tracce di altri 13 complici.
Vicina alla soluzione intanto la vicenda dei Marò: un milione alle famiglie delle vittime (Messaggero p.10). L'offerta per chiudere definitivamente il contenzioso, ma Nuova Delhi chiede il 50% in più.

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