Commentario del 28.02.2022

PRIME PAGINE
Minaccia atomica (Stampa). Putin sfodera l'atomica (Repubblica). Spiragli e minacce atomiche (Corriere). L'allerta nucleare non ferma il negoziato (Messaggero). Guerra in Ucraina, Putin allerta le forze nucleari, oggi negoziati in Bielorussia (Sole). Follia nucleare (Giornale). Colloqui con vista nucleare (Tempo). Siamo alla follia (QN). La guerra dell'energia (Foglio). Putin assediante assediato minaccia l'Armageddon (Fatto). Quanti soldi diamo al nemico (Libero).
Iniziato il grande esodo, "Sette milioni di sfollati" (Giornale).
Armi dall'Italia, Salvini dice no. Poi ci ripensa (Repubblica). Più gas algerino e sì al carbone, il governo riavvia le centrali (Messaggero).

ECONOMIA
Oggi il Decreto su invio di armi e pacchetto energia (Sole p.4 e altri): oggi il Cdm integrerà il contenuto del decreto, già approvato lo scorso 25 febbraio, e introdurrà anche una procedura
che consenta maggiore flessibilità nell'uso delle diverse sorgenti di energia elettrica del Paese. Italia a caccia di gas, evidenzia Stampa (p.13), Messaggero (p.13 e altri): il governo chiede all'Azerbaigian il raddoppio delle forniture via Tap, l'Algeria: "anche noi disponibili", oggi il decreto per il carbone e il vertice tra i ministri dell'Ue. Il caro-gas preoccupa, dal premier un altro
"whatever it takes", segnala Giornale (p.10): il ministro Cingolani rassicura, "Forniture adeguate", sul tavolo misure per rendere più flessibile l'uso del carbone ma la sfida è il nucleare. Cingolani parla al Foglio (p.2) e descrive i guai della dipendenza dall'estero, "in Italia, l'11% dell'energia viene da fonti rinnovabili, il resto, gas, carbone o petrolio, è quasi tutto importato". Anche su L'Economia (p.2) si evidenzia il primo timore che è quello delle bollette mentre la sostenibilità è "in pausa". Libero (p.2) evidenzia: "compriamo più gas ora di prima dell'invasione, ecco quanto denaro diamo al nostro nemico". Libero (p.3) aggiunge, per il conflitto, ogni famiglia spenderà 2140 euro in più, si studia l'ipotesi di tornare al razionamento come negli anni '70.  
Cottarelli su Repubblica (p.26), analizza l'impatto della crisi ucraina sulle bollette: "il prezzo delle bollette, che si era già impennato prima del conflitto, aumenterà ancora visto l'ulteriore balzo dei prezzi internazionali soprattutto del gas naturale (non parliamo di quello che accadrebbe se il flusso di gas russo si interrompesse). Pichetto, viceministro allo sviluppo economico, al Messaggero (p.13), parla di 10 mld almeno per famiglie ed imprese, "saranno necessari nuovi aiuti e uno scostamento di bilancio a doppia cifra – dice - per contrastare il caro-carburante, è allo studio la sterilizzazione dell'Iva". Il caro energia fa temere lo shock, l'inflazione percepita vola al 6,4%, su Sole (prima e p.7) il sondaggio di Noto vede l'86% degli intervistati temere che l'invasione russa possa generare una crisi analoga a quelle petrolifere degli anni Settanta. Ritorno all'austerity? Il 71% è pronto a ridurre i propri consumi. L'inchiesta su Stampa (p.24) descrive un'agricoltura in ginocchio dove pesano i rincari di energia e materie prime. E sul Messaggero (p.15), l'allarme di Coldiretti: "grano, scorte che possono esaurirsi in meno di 2 mesi - rischiamo di dover affrontare una crisi ben più grave se non si aiuta la nostra agricoltura a sopravvivere".
Le nuove sanzioni annunciate ieri dalla presidente della Commissione Ue, von der Leyen su Sole (prima e p.3): alt alle transazioni con la banca centrale russa e congelamento dei suoi
asset all'estero, esclusione di importanti banche russe da Swift, invio di armi per la difesa e blocco di una quota importante di prodotti dalla Bielorussia, queste le sanzioni annunciate.
Virus. Pillole contro il Covid, i profitti di Big Pharma. Su Corriere (p.25) dataroom di Gabanelli e Ravizza sull'antivirale della Merck che ha un prezzo di 610 euro a ciclo: 47 volte di più del costo di produzione. Le stime per Pfizer il nodo dei contratti, ogni Paese ha negoziato da solo.

POLITICA
Draghi e la linea della "fermezza": ha deciso di adottare misure dure contro la Russia (Corriere p.13). Telefonata con Berlusconi e con gli altri leader. Il premier compatta tutti: anche Meloni va verso la linea dura con Mosca (Repubblica p.15). Il capogruppo di FdI Lollobrigida al Corriere (p.15): "Per l'interesse nazionale c'è il nostro sostegno". Oggi il Cdm per gli aiuti militari all'Ucraina: pronto il decreto che prevede il ponte aereo per l'invio di lanciarazzi e mitragliatrici. Salvini si smarca: "Niente armi". Poi frena (Stampa p.18). Salvini è un caso: "Non in mio nome" dice a proposito dell'invio di armi a Kiev. Poi fa dietrofront (Repubblica p.14). Il leader del Carroccio prima chiede che l'Italia "non fornisca strumenti letali", poi ritratta e si allinea al governo: "ogni strumento utile a fermare l'aggressione russa". Il Commissario Ue, Gentiloni a Repubblica (p.13): "Non entro nel dibattito politico italiano. Osservo che ieri von der Leyen ha annunciato che l'Unione finanzierà la fornitura di materiali militari a un paese sotto attacco. Non era mai accaduto prima". La responsabile esteri del Pd Quartapelle a Repubblica (p14): "I distinguo sono solo un danno per Salvini. Tra qualche giorno si imporrà il rinnovo tacito dell'accordo di collaborazione tra la Lega e Russia Unita, il partito di Putin, che prevede anche un imprecisato scambio di informazioni: Salvini elimini ogni tipo di ambiguità".
Intanto l'Italia prepara il piano per l'emergenza profughi: rifugiati in ostelli e caserme (Messaggero p.5). Il Viminale al lavoro per rendere più snelle le procedure di ricongiungimento, con la ministra Lamorgese che assicura massima "solidarietà e aiuto", mentre Di Maio e Bonetti lavorano a "corridoi per i minori". Libero (p.11) sottolinea la lezione di Fdi e Lega sui profughi: altro che razzisti, i partiti del centrodestra sono pronti ad aiutare chi ha davvero bisogno.

ESTERI
Putin scalda le armi nucleari. La Nato: "Passo inaccettabile" (Repubblica p.2-11, e tutti). Minaccia atomica: l'America prepara la contromossa. Gli Usa abbassano i toni, ma prendono sul serio le dichiarazioni di Putin ci sono già i piani di risposta. Gli esperti militari: "Dobbiamo essere pronti. Siamo capaci di difendere gli alleati". Lukashenko: "Le sanzioni occidentali spingono il Cremlino alla guerra mondiale". L'avanzata prosegue con perdite crescenti senza riuscire a espugnare le città Zelensky all'Aja: E' in atto un genocidio". Sì ai volontari da tutta Europa nasce la Brigata internazionale. In migliaia scendono in strada per la pace, più di 5mila i fermi. Dissensi anche in Parlamento. L'ambasciatore russo all'Onu: "Gli ucraini sono feroci come l'Isis". Ceceni in aiuto degli ucraini.
Di Maio: "Se non fermiamo la Russia con le sanzioni, toccherà a un altro Paese dell'Europa" (Repubblica p.15 e Stampa p.18). Intervistato da Fazio, il ministro: "In questo momento non si può evacuare nessuno. Il primo pensiero riguarda la società civile, che cerchiamo di aiutare in tutti i modi. Il nostro ambasciatore, Pier Francesco Zazo, mi ha chiesto di restare a Kiev. Ci sono 100 italiani con lui nella sua residenza e 1.900 in tutta l'Ucraina. Se non fermiamo Putin con la diplomazia, ma anche con le sanzioni, toccherà a un altro Paese dell'Europa".
E intanto è allarme profughi: "Possibili 4 milioni di profughi". I primi arrivi nel nostro Paese. Bruxelles: "Permessi automatici per un anno agli ucraini" (Corriere p.14 e altri). Lamorgese: "Ognuno farà la sua parte, stiamo preparando le strutture, dall'Italia massima solidarietà".
In 500mila sfilano contro la guerra, mentre Berlino rafforza l'esercito (Repubblica p.12-13, Corriere p.18-19). La svolta di Scholz: "Il mondo non sarà più come prima" piano da 100 miliardi per i militari e l'invio di armi in Ucraina. La manifestazione nella capitale con le bandiere gialloblù. Lo storico riarmo della Germania sblocca la Difesa comune dell'Unione.
Sotto attacco Gazprom e le grandi finanziarie (Messaggero p.12). Nello scacchiere che vede contrapposti Russia e Ucraina, si sta imponendo un terzo giocatore sempre più determinate: Anonymous, il collettivo di hacker che dal momento in cui Putin ha annunciato l'avanzata militare su Kiev ha scatenato la propria guerra all'insegna dell'hashtag, "Operation Russia". Nessun proiettile, nessuna bomba. Solo codici informatici che però producono più danni di un'esplosione.
Gli Usa: i satelliti controllano ogni mossa: "Provocazioni, lo colpiremo sul gas" (Stampa p.5). L'Intelligence monitora i silos di lancio, al minimo movimento scatterebbero le contromisure.
Ian Bremmer: "È la mossa di un leader con le spalle al muro occorre concedere qualcosa che consenta a Putin di fare un passo indietro senza perdere la faccia" (Corriere p.4-5).
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