Commentario del 02.02.2022

PRIME PAGINE
Ucraina, Putin avverte: "E' guerra se Kiev entra nella Nato" (Stampa). Il presidente russo va avanti: "L'America utilizza l'Ucraina contro di noi" (Repubblica). Draghi chiama Putin: ridurre le tensioni. Garanzie sul gas (Corriere). Il premier italiano: "Impegno" sull'Ucraina. Gas garantito all'Italia (Giornale). "Draghi-Putin, contatti sul gas" (Messaggero).
Italia-Politica. Sondaggio Ghisleri sulla Stampa: effetto Colle, giù la fiducia in Salvini e Conte. Tensioni nel M5S e nella Lega: mentre Di Maio incontra Belloni e Raggi, Salvini spiega ai suoi il voto sul Colle (Messaggero). Di Maio recluca truppe: ma i tweet contro sono veri (Fatto). Il Corriere segnala l'ipotesi strappo di Di Maio. "La Lega salva Salvini" titola Libero. Pace lontana nel centrodestra (Corriere). Meloni e azzurri frenano sulla federazione (Giornale). La ministra Carfagna al Corriere: "Fi aggreghi i moderati".
Covid, Libero attacca: tutta Europa leva le mascherine, da noi resteranno per settimane. "Il Covid non è più socialmente pericoloso": l'esempio danese che fa sperare il mondo (Giornale). Crisanti al Fatto: "Ormai il 90% ha anticorpi, via il Green pass".
Italia-Economia. Pnrr, tra sfide da affrontare nel 2022 (Sole). La proposta del ministro Orlando: "Assumete giovani e donne" (Repubblica). Avvenire apre con i dati Istat che segnalano la "risalita precaria del lavoro". Boom del Pil, ma per il Tempo "Mezza Italia non s'è ripresa".

ECONOMIA
Piano di ripresa, pressing di Draghi: tre ministri sotto esame e 35 obiettivi (Corriere p.9). Già assegnati 3,3 miliardi ai Comuni. Entro giugno la riforma del codice appalti e le misure anti-evasione. Per quanto riguarda la lotta all'evasione, dalle Entrate 2,5 milioni di lettere ai contribuenti. Arrivano anche le pagelle a insegnanti e statali per fare carriera. Anche il Messaggero (p.5) parla di corsa contro il tempo per il Pnrr: chiusi solo 2 obiettivi su 45. Oggi il premier spronerà i ministri: in gioco la nuova rata da 24 miliardi. Sulla transizione ecologica 11 scadenze da rispettare, a partire dal piano nazionale per i rifiuti. "Obiettivi e ritardi, i dossier sul Pnrr chiesti da Draghi", titola Repubblica (p.7). Oggi in Cdm ministri a rapporto: ecco cosa serve per non perdere i fondi. Non mancano gli ostacoli: dalle assunzioni ancora da fare alle lentezze degli enti locali.
Spesa a 42 miliardi, 100 target e piano B: queste le sfide del Pnrr secondo il Sole (p.4), mentre per la Stampa (p.6) appalti e concorrenza sono i nodi più delicati.
Secondo il Giornale (p.5) intanto l'occupazione supera il Covid, ma resta tanto lavoro da fare. Il tasso di disoccupazione torna ai livelli di inizio 2020, ora per il premier si apre la partita della formazione. Anche il Messaggero (p.15) parla di occupazione tornata ai livelli pre-Covid, ma i nuovi contratti sono precari. La ripresa sta trascinando anche il mercato del lavoro: dicembre 2021 chiude con 540mila posti in più sul 2020. L'80% delle assunzioni però è a tempo. Sale al 50,5% l'impiego femminile: è la prima volta che accade. Per Repubblica (p.2-3) il lavoro si è fermato: pochi nuovi occupati e sempre di più a tempo. Rispetto al pre-pandemia mancano ancora 286 mila posti. Orlando a Repubblica: "Per giovani e donne quote di assunzioni riservate in tutti gli appalti pubblici". Poi aggiunge: "I fondi del Pnrr riservano un 30% di posti, va esteso a tutti i fornitori della Pa. Il precariato? Non possiamo pensare che in Italia la competitività si realizzi così".
Caro-energia, ieri telefonata tra Putin e Draghi con il leader russo che ha assicurato le forniture all'Italia. Per il Messaggero (p.3) via al taglio del 10%: lo sconto nella prossima bolletta. Arriva dall'Arera l'azzeramento degli oneri. Il beneficio anche alle imprese più grandi. Conguaglio per le fatture già emesse e faro del Garante sugli eccessi speculativi. La Ue intanto dice sì a nucleare e gas, ma la Commissione si spacca. Sei Paesi voteranno contro la "Tassonomia", il regolamento sui progetti ecocompatibili (Repubblica p.25).
Il Sole (p.3) si concentra sull'automotive e sul tonfo del 20% della vendite. Partenza d'anno disastrosa per il settore. Vertice al Mise con Confindustria, Anfia e imprese della filiera. Il ministro Giorgetti: "Presenteremo proposte per incentivi".

POLITICA
Tensioni nei partiti dopo il voto per il Colle. Il Sondaggio di Ghiesleri sulla Stampa (in prima e p.9) registra la fiducia in calo degli italiani nei confronti di Salvini e Conte, mentre la Meloni (32,3% con un +2,7) è davanti a tutti. FdI fa registrare un boom (+2,2%) nelle intenzioni di voto e balza al 21,1%, diventando primo partito. Il Pd perde lo 0,8% ed ora è al 20,8%, tiene il M5S che resta stabile poco sopra il 14% mentre crolla dell'1,6% la Lega, ora terza forza con il 16,7%.  Salvini raduna i suoi al consiglio federale e offre un patto ai colonnelli: il segretario apre a ministri e governatori, invita i big a prendersi più responsabilità ed evita il processo (Repubblica p.8). Salvini lavora da paciere e ricompatta i suoi (Giornale p.2): spiegando le mosse per l'elezione del presidente della Repubblica, evidenzia come il veto al premier sia stato giustificato dal fatto che Draghi è "poco amato" e perciò "non poteva essere presidente" (Messaggero p.4). Nella Lega nessuno processa Salvini – scrive Libero (in prima e p.3) -: il leader riceve solo applausi. Salvini prova a rilanciarsi, ma – sottolinea il Corriere (p.2) – con Meloni è scontro. Il segretario del Carroccio non chiude a FdI, anche se prende le distanze per cercare nuovi spazi tra moderati e liberali (Corriere p.3). Il capogruppo leghista Molinari a Repubblica (p.8) attacca: "FdI e centristi hanno lavorato per dividere. Tutte le intese possono essere ridiscusse". Intanto l'ipotesi di una federazione del centrodestra, lanciata da Salvini, ora non scalda Berlusconi, il cui obiettivo è oggi concentrarsi sulla ripresa del partito più che sulle alleanze (Corriere p.4). Mara Carfagna al Corriere (p.5): "Un'intesa regge se la linea è comune. La crisi dell'alleanza non nasce da questioni astratte ma dal giudizio sul governo di salvezza nazionale". Anche la Meloni smonta il partito repubblicano proposto dal Carroccio: "Operazione innaturale e spettacolo indecoroso" (Libero).
Forti tensioni anche nel M5S, dove imperversa lo scontro Conte-Di Maio. "Stracci a cinque stelle" scrive la Stampa (p.10) che segnala il tentativo dell'ex premier di trovare prove e dossier per screditare il ministro. L'obiettivo dell'avvocato è punire "Gigino", ma Di Maio muove i suoi contro di lui (Libero p.8). Si va verso un processo online con l'ipotesi di un doppio scenario: Conte caccerà Di Maio o si voterà per un nuovo capo. Per Repubblica (p.10) le opzioni per Di Maio sono due: sfidare Conte o formare un nuovo partito. E' tentato dalla scissione, ma per Franco (Corriere p.7) la resa dei conti nel M5S è un'incognita per il governo. Il ministro degli Esteri mostra un feeling crescente con le due ex sindache Appendino e Raggi, l'ex prima cittadina di Roma sarebbe la sua carta per la leadership del Movimento e per dare una grande prova di forza, sostituendo Conte. Non solo le due ex sindache, Di Maio incontra anche la Belloni: il ministro si gioca la carta donne per respingere Conte (Messaggero p.5 e altri). La visegretara dem, Irene Tinagli, al Corriere (p.6) avverte: "Il nervosismo dentro i partiti non colpisca la stabilità". Intanto, mentre Renzi lavora per il "terzo polo" (Corriere p.4), la Stampa (p.8) segnala il "partito" di Draghi: da Renzi a Di Maio, passando per centristi ed ex forzisti, in molti vorrebbero che il premier restasse a Palazzo Chigi anche dopo il 2023.

ESTERI
Non si placa l'escalation al confine ucraino e Putin minaccia: "Con Kiev nella Nato si rischia la guerra" (Repubblica p.12 e tutti). "Da Putin minacce di guerra" scrive la Stampa (in prima e p.3). Accuse agli Stati Uniti: "Vogliamo evitare uno scenario negativo, ma le nostre richieste sono state ignorate". Anche la Nato sposta altre truppe, con il barometro della crisi ucraina che minaccia tempesta. Il leader ungherese Orban è andato a Mosca per dire che le sanzioni non funzionerebbero, e intanto nel Donbass arrivano i mercenari della Wagner. In evidenza su tutti i quotidiani il colloquio telefonico tra Putin e Draghi con il leader russo che da una parte assicura le forniture di gas al nostro Paese e dell'altra incalza: "Gli Usa vogliono il conflitto" (Repubblica p.15 e tutti). C'è il timore che le sanzioni possano ritorcersi contro i nostri interessi: "Draghi ha espresso preoccupazione per la situazione al confine dell'Ucraina – spiega una fonte – l'unica possibilità di evitare un peggioramento della situazione è ricostruire un rapporto di fiducia". Anche Macron pronto a volare a Mosca, ma il gas divide il fronte europeo (Stampa p.2). Bruxelles cerca alternative al gas russo. Mentre Johnson usa una politica estera muscolare per nascondere i guai interni.
Scatteranno venerdì le Olimpiadi invernali a Pechino, con il Dragone che vuole affermarsi come grande potenza (Corriere p.16 e altri). Putin sarà l'ospite d'onore, con lo sport che è anche politica.

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