Commentario del 22.02.2022

PRIME PAGINE
Ucraina vicina alla guerra su tutti: Sfida di Putin, entrano le truppe (Corriere). Le mani di Putin sul Donbass (Stampa). Putin spezza l'Ucraina (Repubblica). Putin e la sfida sul Donbass (Messaggero). Ucraina, Putin invia truppe nel Donbass sanzioni in arrivo, borsa di Mosca ko (Sole). L'Ucraina è mia (QN). Atto d'imperio (Manifesto). La follia di Putin (Libero). Putin fa lo zar (Giornale). Putin cancella l'Ucraina dalla mappa (Foglio).
Politica-Virus. Figliuolo: quarta dose al via da marzo, Salvini sfida Draghi sul Green Pass (Stampa). Sul Green Pass la maggioranza si lacera, blitz della Lega (Repubblica). Le brigate Speranza vacillano (Verità). "Meno restrizioni", Berlusconi-Salvini spingono Draghi (Giornale).
Spiagge e appalti, la retata di Sabaudia (Messaggero). Appalti, soldi, favori, al telefono dicevano: "Grazie al virus" (Corriere).
Ghisleri (Stampa): Lavoro, occupazione e caro bollette, così cambiano le paure degli italiani. Lavoro, assunzioni in frenata e il 40% dei posti resta scoperto (Sole). Allarme prestiti per 700mila imprese (Giornale).

ECONOMIA
Milleproroghe, alla Camera il governo incassa la fiducia, tante le novità su Sole (p.8 e tutti). Più tempo per cartelle e prestiti, Milleproroghe, ecco che cosa cambia su Corriere (p.26), il testo ora passa al Senato. Con 369 sì e 41 no (e zero astenuti), il governo ha ottenuto la fiducia alla Camera sul decreto che oggi riceverà il via libera definitivo. Dal tetto al contante al bonus psicologo, le novità anche su Repubblica (p.8): innalzato a 2.000 euro il limite al cash, agevolazioni per i giovani camionisti. Sempre sul Milleproroghe, Messaggero (p.8) evidenzia il sì della Camera al prolungamento delle procedure semplificate per le assunzioni nel settore pubblico, previsti 100mila nuovi posti, concorsi più rapidi e niente esame orale. Inoltre, il quotidiano riporta i provvedimenti; dalle rateizzazioni delle cartelle ai trasporti, monopattini e prima casa. Libero (p.8) segnala: italiani indebitati, il 43% non ha pagato le rate dovute al fisco. Oltre 523mila contribuenti che non hanno potuto onorare le scadenze previste per la rottamazione, sono appesi allo slittamento dei termini nel Milleproroghe. Sui bonus edilizi, Repubblica (p.20) parla di "riavvio difficile", le imprese chiedono chiarezza. Un po' di ossigeno per quelle in difficoltà per il caro bollette – Messaggero (p.15).
Pnrr. Prete (Unioncamere) parla al Mattino (p.6): "troppa burocrazia, le imprese sono in difficoltà, le procedure restano al palo, si rischia la paralisi". Signore su Giornale (p.9), scrive: "la linea del Piave di Draghi sono le riforme legate al Pnrr altrimenti fondi a rischio".
"Aumentare la produzione di gas nazionale punta a ridurre la sofferenza delle imprese". Così il ministro Cingolani in audizione alla Camera parlando delle norme contro il caro-bollette (Corriere p.26). Il Ministro Patuanelli parla al Sole (prima e p.10): "Contro i rincari acceleriamo gli investimenti nelle agroenergie del Pnrr" dice.
Lavoro e bollette, le nuove paure degli italiani: il sondaggio di Ghisleri su Stampa (p.9), evidenzia che il Covid spaventa di meno, la fiducia in Draghi scende di oltre 4 punti. I cittadini chiedono alla politica di preparare il Paese al post-pandemia. Di lavoro e di assunzioni in frenata con il 40% dei posti che resta scoperto, parla Sole (prima e p.7): frena la domanda di lavoro e i motivi, spiega l'indagine Excelsior di Unioncamere e Anpal, sono le prospettive meno incoraggianti legate ai rialzi dei costi energetici e alle difficoltà di approvvigionamento delle materie prime e della manodopera.
Pensioni. Con il Covid, secondo l'Istat, la speranza di vita a 65 anni si è ridotta e quindi "non ci saranno incrementi dell'età per l'accesso alla pensione di vecchiaia né dei requisiti per l'uscita anticipata dal lavoro", comunica l'Istituto. Anche l'anno prossimo e fino alla fine del 2024 si andrà in pensione di vecchiaia a 67 anni" (Messaggero p.15).
Il numero uno di Confindustria, Bonomi, criticato dai suoi maggiori sostenitori (Libero p.8) in primis, per la sua candidatura alla Lega Calcio e poi per le teleconferenze dalle Maldive: "con la decisione di lanciarsi nel mondo del calcio – dicono gli imprenditori di Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna - ha messo il pallone davanti agli interessi delle imprese".

POLITICA
Nuove divisioni nella maggioranza: Lega schierata contro il green pass (Corriere p.8 e tutti). Il Carroccio presenta un emendamento per cancellare l'obbligo agli ultra 50enni. Ma il blitz, in asse con FdI ed ex 5S, fallisce. "Addio al green pass e fine dell'emergenza": così Salvini rilancia l'assedio al governo (Stampa p.12). Il leader leghista lancia un messaggio alla Meloni: "Mai più con la sinistra, il centrodestra vincerà" (Libero p.10). Forza Italia non vota l'emendamento del Carroccio perché "la tenuta della maggioranza è più importante", ma gli azzurri sottolineano come il tema sia condiviso e annunciano un piano "di graduale dismissione del certificato verde che verrà presentato al governo". Per Draghi la misura è colma: ora nessuna mossa è esclusa per fermare i blitz dei partiti (Repubblica p.9). Il premier sta finendo la pazienza: dopo l'ultimo sfogo in Cdm era convinto che le tensioni nella maggioranza si sarebbero placate. Secondo Libero (p.7) Draghi, sotto assedio, sarebbe tentato di mollare: il premier è furioso per i continui fronti aperti dai partiti. Ma per Palmerini (Sole p.13) è sulle riforme del Pnrr che bisogna misurare il rapporto di fiducia premier-partiti: con la crisi in Ucraina e i rischi per economia e crescita, i fondi Ue sono necessari e Draghi su quelle riforme, avrà una forza negoziale più forte. Intanto, a proposito delle Politiche del 2023, Letta in direzione dem lancia il messaggio: "No larghe intese, corriamo per vincere e chi pensa che in caso di pareggio si possa andare avanti con Salvini è bene che stia fermo un giro" (Repubblica p.10 e altri). Il segretario del Pd chiede di superare le divisioni interne, frena sui referendum sulla Giustizia e sigilla l'alleanza con il M5S: "L'asse c'è e ci sarà". Covid, pronte le tappe del governo per un'estate più libera: da aprile misure più leggere. Poi un mese per il "liberi tutti" (Corriere p.8, Messaggero p.9 e altri). Il ministro del Turismo Garavaglia al QN (p.9): "Le restrizioni non hanno più senso. Al turismo servono certezze: le prenotazioni in Italia non arrivano, gli altri Paesi ne approfittano". E restano le divisioni tra gli esperti sulla quarta dose. Figliuolo annuncia la partenza dal primo marzo per i più fragili, però dagli Usa arriva il messaggio: "Non servirà a tutti" (Corriere p.9). Nel frattempo si registra la frenata dei vaccini: da metà gennaio rallenta il ritmo della campagna, calano i booster e le iniezioni ai più piccoli.

ESTERI
Crisi ucraina, Putin riconosce il Donbass e ordina l'invio delle truppe (Corriere p.2-3 e tutti). Questa mossa lascia spiragli o è l'inizio di invasione dell'Ucraina? Stati Uniti e Gran Bretagna chiedono sanzioni immediate mentre l'Europa cerca l'accordo (Messaggero p.3). Borrell parla di un "pacchetto pronto" ma per il via libera serve l'unanimità. Washinghton vara l'embargo per Donetsk e Lugansk e annuncia nuove misure. Il Giornale (p.3) parla di Stati Uniti ed Europa presi in contropiede: "Pronti a garantire la sovranità di Kiev". Summit d'emergenza tra Biden, Macron e Scholz dopo l'annuncio dello stesso Putin. Intanto è scambio di accuse tra Kiev e Mosca su presunti attacchi e sabotaggi nella regione filo-russa. All'ambasciata italiana prove di evacuazione. Roma però continua a spingere per la diplomazia e Draghi non disdice il viaggio programmato a Mosca (Corriere p.4). Il reportage di Repubblica (p.5) verso i tank russi di Rostov in fila verso il confine, che promettono: "Arriveremo a Donetsk". I carri armati diretti a Ovest, incrociano i pullman dei civili in fuga dal Donbass: evacuate dai territori già 60mila persone. Vlad il Terribile passa il Rubicone, l'obiettivo è ricostruire l'Urss, scrive Zafesova su Stampa (p.4). La sua è una sfida totale all'ordine nato dalla dissoluzione della superpotenza comunista: la marcia nel Donbass diventa una dichiarazione di guerra a tutti i vicini ancora liberi. "La follia di Putin" titola invece Libero in prima pagina e sottolinea come Biden piaccia agli Usa solo in versione "pistolero". Il presidente criticato in patria per la prima volta recupera nei sondaggi. A fine anno si vota e, pure per questo, la Casa Bianca non cederà ai russi. Su Repubblica (p.7) intervista a Fukuyama: "La storia non è finita, Putin vuole controllare i partner Est della Nato. Il leader russo va fermato, insieme alla Cina, mira al trionfo dell'autoritarismo: Kiev è il fronte della lotta globale per la democrazia".

@riproduzione riservata

Nessun commento:

Posta un commento