Commentario del 05.02.2022

PRIME PAGINE
Draghi blinda i conti: "Un freno alla spesa pubblica" (Stampa). Il Tempo: "Non si vede un euro del Pnrr". Sul tavolo del premier 350 nomine (Sole).
Italia-Politica. Governo, il no al rimpasto (Corriere). Draghi-partiti, prove d'intesa (Giornale). Centro, Casini vede Berlusconi: parte il dialogo tra moderati e Fi (Messaggero). Sondaggio di Pagnoncelli sul Corriere: Pd primo partito, ma avanza FdI.
Scuola. Maturità e "alternanza", la piazza dei centomila (Avvenire). La piazza è degli studenti (Repubblica, Stampa).
Virus. Stato d'emergenza? Addio. Le tappe per il ritorno alla normalità (Foglio). Curva in calo, i nuovi positivi scendono sotto i 100 mila (Corriere). Se finisce l'emergenza via subito il Green pass (Libero).
Giustizia, si parte dal Csm (Messaggero). Il Giornale sul "disastro giustizia": "Innocenti in cella, numeri choc: tre ogni giorno".
Esteri. Cina, via ai Giochi. Patto tra Xi e Putin (Repubblica).Vertice Xi-Putin ai Giochi: la Nato si fermi (Stampa, Sole e altri). Xi ora sostiene Putin contro la Nato a Est (Avvenire)."Patto anti-americano fondato sul gas" (Messaggero). "I Giochi del gas" titola il QN.
Europa, alla Stampa il commissario Breton annuncia il piano di Bruxelles: "Subito 50 mld per i microchip Ue".

ECONOMIA
Draghi blinda i conti e frena i leader dei partiti: "ora non possiamo aumentare la spesa", il premier  replica così ai leader, "quest'anno l'Italia non può permettersi di aumentare la spesa oltre i limiti già fissati con l'Europa" (Stampa p.2).
Il ministro, Giovannini parla a Stampa (p.3): "Bisogna proteggere strade, ponti e binari dalla crisi ambientale, il caro-energia è legato alle tensioni geopolitiche – i danni climatici alle infrastrutture stimati sono di 2 mld l'anno fino al 2030 – è l'allarme dello studio  'Cambiamenti climatici, infrastrutture e mobilità' - adesso cambiamo il Patto di stabilità" – conclude il Ministro.
E di inflazione che ci deve preoccupare scrive Cottarelli su Stampa (p.27): "ha colto tutti di sorpresa – scrive – e colpisce chi ha redditi fissi".
Pnrr, beffa al Centro-Sud, scende la quota riservata per i progetti di ricerca (Messaggero p.6): il ministero dell'Università riscrive il bando che assegna 742 mln, la percentuale sui fondi scende così
al 29% rispetto al 40 previsto dalle regole ma i rettori degli atenei dei territori sono pronti a dare battaglia.  "L'andamento dell'economia sta generando dinamiche inaspettate – scrive Fubini (Corriere p.36) - non ci sono scappatoie ma una corretta esecuzione del Pnrr può mettere l'Italia su una traiettoria solida". "Il Pnrr? E' in pericolo" denuncia Buia (Ance) su Milano Finanza (p.20), in una lettera a Draghi: "il rincaro delle materie prime mette a rischio le opere pubbliche, come quelle del Pnrr", dice.
Notizia (prima e p.2) attacca: il grande bluff dei ristori per le imprese di Draghi, degli 1.6 mld stanziati del decreto sostegni ter, 1,5 l'aveva messo Conte. Pochi, in ritardo e pure riciclati – scrive il quotidiano.
Gli studenti scendono in piazza in 40 città italiane, in 100 mila manifestano contro l'alternanza scuola-lavoro e la nuova Maturità. Il ministro Orlando, contrario all'abolizione dell'alternanza scuola-lavoro: "Garantire sicurezza a tutti sì, ma no a giudizi generalizzati". A Roma arrivano inoltre, insulti a Draghi e al ministro Bianchi. L'obiettivo è far togliere la prova scritta dagli esami delle superiori (Stampa p.10, Repubblica p.2 e altri)

POLITICA
Il Pd rilancia l'agenda di Mattarella, Letta: "Leggi bipartisan in Parlamento" (Stampa p.6, Repubblica p.4), il segretario dem pranza con Conte, ma la Lega: "C'è chi non vive una vita reale fatta di bollette di luce e gas. Intanto al via la federazione tra Iv e Coraggio Italia, primo embrione del partito dei centristi, Salvini: "Preferiscono rifare la Dc" ma Meloni lo punge: "Matteo scelga da che parte stare" (Stampa p.7). E la nascita di "Italia al centro", secondo Sorgi (Stampa p.7), rappresenta "una delle prime scosse di assestamento dopo il terremoto delle elezioni per il Quirinale e in vista del voto per le politiche dell'anno prossimo". L'isolamento di Meloni: "Alleanza di centrodestra ormai non più scontata", Berlusconi oscura FdI sulle sue tv, Salvini le dice che è "ingenerosa", la leader non esclude di correre sola: "Gli altri non credono più nel patto" (Repubblica p.8). Lollobrigida sul centrodestra assicura (Corriere p.6): "noi di FdI, unici a non deragliare". Gasparri (Fi) sul Giornale (p.6), invita gli alleati a mantenere la calma e ammonisce Meloni per il comportamento assunto per l'elezione del Presidente della Repubblica.
Tra i nodi della maggioranza, Conte dà garanzie a Draghi "M5s leale con il governo un patto di fine mandato" (Messaggero p.4): il leader grillino a colloquio dal premier, "Non siamo interessati al voto anticipato". Dalla giustizia al "caro bollette", il premier conferma linea (e metodo), la distanza dalle tensioni nei partiti (Corriere p.5). Casini intanto vede Berlusconi (Messaggero p.5), l'ex presidente della Camera ad Arcore: "L'amicizia va oltre le passate incomprensioni" e intanto si muove anche il fronte centrista, contatti con il sindaco Sala. Quest'ultimo parla al Corriere (p.9): "Un patto costituzionale che arrivi fino al 2026, il proporzionale va bene, le alleanze nascano dopo". Casini a Stampa (p.7) dice: "non sono interessato al nuovo gruppo con Berlusconi solo un giro tra due ex". Verderami (Corriere p.8), parla di "tifo di Franceschini per la Lega: troppi due partiti da 20% a destra, ora aiutiamola a spostarsi al centro".
Secondo il sondaggio di Ilvo Diamanti (Repubblica p.12), il dopo Quirinale vede penalizzata la Lega, M5S e Fi, tiene il Pd. I leader in discesa con la perdita di 10 punti, Salvini e Berlusconi.
Il Ministro Brunetta, intervistato da Repubblica (p.11), dice "basta bipolarismo bastardo, nel 2023 riformisti uniti al governo - abbiamo davanti gli anni che cambieranno l'Italia e l'Europa.  La coalizione recente di centrodestra sembra non esistere più". Il sondaggio di Pagnoncelli (Corriere p.10), vede primo partito il Pd con il 20,08%, M5s in calo e la Lega che perde l'1,7%: Meloni la supera.
Virus. Secondo il Ministro Speranza, ci troviamo in una "fase nuova – ora serve più fiducia", dice (Stampa p.8). Secondo il monitoraggio Iss, l'indice Rt è a 0,93, giù i contagi, quarantena abbreviata per i non vaccinati. Secondo Repubblica (p.20) invece, solo in Italia i morti non calano e, secondo gli scienziati, c'è una coda di Delta ma anche un'errata applicazione dei criteri di conteggi. Messaggero (p.9) segnala: 3 mln di over 40 ancora senza vaccino. Libero (prima e p.3) attacca: se finisce l'emergenza, via subito il green pass, il governo pensa di tenere in vita il certificato verde fino al 15 giugno ma, non ci sarebbe alcuna base giuridica e sanitaria.

ESTERI
Pechino apre i Giochi di potere e delle tensioni. Su Repubblica (p.15), Stampa (p.22 e altri), il presidente del Cio nella cerimonia inaugurale cita John Lennon sotto gli occhi di Xi Jinping e Putin uniti contro l'aggressione occidentale sullo sfondo della crisi in Ucraina: "Rispettate la tregua olimpica". Lo "zar" è arrivato in città per sbandierare il dossier ucraino più che per la cerimonia. Sul palcoscenico olimpico, Putin e Xi uniti su Kiev: "La Nato è una minaccia, va fermata". Gli europei da Putin (Repubblica p.16, Stampa p.20-21 e altri). Il presidente cinese si schiera con "l'amico Vladimir": "Ci opponiamo agli Usa". Quella tra Russia e Cina è una "Amicizia senza limiti", annunciano Putin e Xi Jinping da Pechino. Firmati 15 accordi economici.
L'intervista a Breton su Stampa (p.19): "Piano Ue da 50 mld per i chip sono il petrolio della rivoluzione tech". Il commissario europeo: "Il Chipos Act è un tema estremamente importante per l'Europa, per la nostra industria. I microchip sono il petrolio della nuova rivoluzione industriale. Senza, non sarebbe possibile fare la transizione digitale, né quella ecologica, né potremmo ambire a una leadership tecnologica. Entro il 2030 vogliamo raddoppiare la nostra quota di mercato.
"Un summit a Parigi": ecco il piano di Macron per evitare la guerra proponendosi come mediatore dell'Ue: lunedì sarà al Cremlino, poi vedrà Zelenski. Anche il cancelliere tedesco Scholz volerà a Mosca il 15 febbraio per discutere della crisi.
Tra congiure e tradimenti è l'ora più buia di Johnson: ondata di dimissioni nello staff (Repubblica p.19, Corriere p.21, Messaggero p.11). Il destino del premier sembra ormai segnato da party proibiti.

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