Commentario del 26.10.2019

PRIME PAGINE
Cronaca in primo piano. Luca ucciso a Roma, lite per la droga (Corriere). Presi i killer (Messaggero). Guerra politica sul caos Roma (Giornale). Repubblica parla di "droga Capitale": dossier shock della Procura, a Roma 30 piazze di spaccio, se ne vende a tonnellate. Ieri lo sciopero nella Capitale: paralisi Roma, Raggi spacca il governo (Messaggero).
Elezioni regionali in Umbria, primo test per il governo (Corriere). Foto di gruppo dei giallo-rossi (Repubblica). Conte: "Non è un test". Salvini attacca: "Ora a casa" (Messaggero). Franceschini alla Stampa: "Con il M5S per governare a lungo. In Umbria il primo passo".
Brexit, l'Europa tiene in sospeso i tempi del rinvio (Sole).
Tra i temi economic: S&P conferma il raging dell'Italia (Messaggero). Intanto, nella lotta all'evasione, il dl fiscale introduce più intercettazioni e carcere (Sole).

ECONOMIA
Standard&Poor's conferma il rating dell'Italia: BBB con outlook negativo (Messaggeri p.13 e tutti). Il giudizio dell'agenzia resta due gradini sopra al livello "spazzatura", ma S&P giudica "credibili" i target del manovra, prevedendo un rapporto deficit/Pil al 2% per quest'anno e al 2,2% nel 2020. Il Corriere (p.5) scrive: in sostanza, il giudizio viene sospeso in attesa di conoscere i contenuti della manovra di bilancio, non ancora arrivata in Parlamento. Ma i nodi della nostra economia restano tutti. Secondo S&P, il Pil "debole" resta il "principale rischio" per la tenuta dei nostri conti pubblici. Mentre "famiglie e aziende, invece di spendere, continuano a costruire risparmi precauzionali, complicando gli sforzi per ridurre il debito pubblico". Per il Giornale (p.2) S&P non si fida di Gualtieri, il giudizio sulla manovra è rinviato al 2020.
Repubblica (p.8) si concentra sui tagli al cuneo fiscale, che porteranno mille euro l'anno in più nelle tasche dei lavoratori. Secondo le stime del Tesoro la misura toccherà 15 mln di dipendenti, comprendendo anche gli 80 euro del "bonus Renzi". Pronto il decreto fiscale che contiene anche il congelamento, da subito, di oltre 3 mld di spese dei ministeri "mediante riduzione delle dotazioni di competenza e di cassa relativa alle missioni e ai programmi di spesa", colpiti soprattutto i fondi del Tesoro  (Stampa p.6 e altri). De Francesco sul Giornale (p.2) scrive: il governo fa spending review sulla pelle delle imprese, i tagli ai ministeri, infatti, rischiano di diventare un balzello. Il decreto di sblocca: Colle verso la firma, ma sulla "plastic tax" è ancora scontro (Messaggero p.13). Nel Dl previsto un bonus pagamenti elettronici da 54 mln per gli esercenti (Sole p.2): credito d'imposto al 30% che riguarderebbe una platea di 3,1 mln di soggetti. Calcolando anche l'effetto emersioe, il gettito Iva potrebbe salire di circa 3 mld.

POLITICA
Il battesimo dell'alleanza di centrosinistra. I leader in Umbria per fermare la destra (Stampa p.2 e tutti). Domani le elezioni per la Regione: Conte, Di Maio, Zingaretti e Speranza insieme. Foto di gruppo tra imbarazzi e un grande assente, scrive Repubblica (p.11) evidenziando la presa di distanza di Matteo Renzi. Conte con gli alleati: "Questa coalizione ha un futuro" (Corriere p.3). L'Umbria unisce i giallorossi, che ora cercano la rimonta:  l'obiettivo minimo è ridurre la distanza di 11 punti con il centrodestra (Repubblica p.10). "Questi pensano pure di vincere" attacca Libero (in prima e p.4). E il Giornale (p.4) ironizza: il "patto di Narni" ha una sola strategia: schiantarsi tutti insieme. Mentre dalla maggioranza negano che quello umbro sia un test nazionale, Salvini lancia la sfida: "Avviso di sfratto al governo: vinciamo nelle Regioni, poi urne politiche e torniamo a Palazzo Chigi" (Messaggero p.11 e tutti). Salvini punta sulla Regione per la prima spallata a Conte (Sole p.6). Ma il ministro dem Franceschini alla Stampa (p.3) dice: "L'Umbria è una sfida importante per la regione e un dato politico importante per il Paese. Sono fiducioso, ma non è un solo risultato che può condizionare in senso positivo o negativo il futuro di un campo riformista che si ricandida a governare il Paese". Franceschini lancia l'alleanza con i 5S anche per le altre Regioni che andranno al voto: "Questo deve essere l'inizio di un percorso che porti a costruire un'alleanza elettorale tra centrosinistra e 5S, in grado di governare il Paese. E di allearsi a livello locale per sconfiggere la destra, creando in Italia un nuovo bipolarismo". Il renziano Marattin a Repubblica (p.12) parla dell'assenza di Italia viva in Umbria: "Pd, M5S e LeU stanno costruendo un'alleanza politica strutturale, magari pure un soggetto politico unico: una socialdemocrazia innervata da movimentismo. Noi siamo liberal-democratici".
Sul Corriere (in prima e p.6) il sondaggio di Pagnoncelli, che torna sulla proposta di estendere il diritto di voto ai 16enmni: il 64% degli intervistati dice no, mentre l'81% "difende" la partecipazione politica degli over 65.

ESTERI
Russiagate, Trump e Barr all'attacco dell'Fbi: controinchiesta penale  (Messaggero p.14 e tutti). Svolta a Washinghton, ora potrebbe essere incriminato anche Mifsud, scatta la caccia all'anonimo che svela i segreti della Casa Bianca. Coinvolta anche l'Italia, il procuratore potrà chiedere mandati e ordini di comparizione (Stampa p.5). L'obiettivo di Trump è quello di screditare il dossier che ha scosso tutta la prima parte del suo mandato. Intanto martedì prossimo il Copasir audirà Gennaro Vecchione, direttore del Dis, che partecipò ad entrambi gli incontri con Barr a Roma. Barr, secondo quanto riferito da Conte, chiese dettagli sul professore maltese Mifsud e sull'operato dell'intelligence Usa in Italia per fatti risalenti alla primavera-estate 2016 (Stampa e altri). Per la Verità (in apertura e p.2) l'America non si fida più e avvias un'indagine per capire a che gioco stia giocando Conte. L'investigazione sul presunto complotto contro il presidente Usa diventa un'inchiesta penale "anche grazie alle prove raccolte a Roma", e lo scenario imbarazza Palazzo Chigi.
Repubblica (p.15) intervista Sadiq Khan, sindaco di Londra, che parla di Brexit: "Prima di tutto dobbiamo evitare un'uscita dannosa attraverso un secondo referendum in cui finalmente i britannici avranno davanti scelte chiare, non come nel 2016". Poi aggiunge: "Tutti gli studi ci dicono che con qualsiasi Brexit saremo più poveri. La cosa paradossale è che l'uscita dall'Ue avrà conseguenze limitate per Londra, in grande maggioranza europeista, che sarà sempre cool e con i più ampi investimenti nel mondo. I peggiori danni li avranno quelle aree più povere pro-Brexit". Intanto, sulla tragedia del "camion della morte" nell'Essex, arrivano le conferme: sono quasi tutte cinesi le 39 vittime (su tutti).
Argentina, domani le presidenziali: Alberto Fernandez può trionfare al primo turno  (Stampa p.10). Il peronismo verso la vittoria, e intanto il Paese rischia il default. A rincorrere, invece, è il presidente in carica, ma sempre più "uscente" Macri, in un Paese accerchiato dalla crisi economica.

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