Commentario del 18.10.2019

PRIME PAGINE
Tesnsioni sulle manovra e questioni estere – con Siria e Brexit – le notizie in primo piano.
Emendamenti: la manovra è sotto assedio (Corriere). Ora è scontro anche sulle partite Iva (Sole). Conte: così cambieremo l'Irpef (Repubblica). Tetto alle tasse (Giornale). Conte avvisa Di Maio. "Non ci sarà un altro Cdm" (Messaggero). Franceschini: "Con i soliti diktat il governo muore" (Messaggero). E lo scontro diventa anche politico. "Se Renzi boicotta il governo, alle urne con Conte premier" minaccia di Zingaretti (Stampa). L'Italia si ribella: in piazza contro gli aguzzini, domani sfila il centrodestra (Libero). I leader scaldano la piazza: "In corteo contro le tasse" (Tempo). Leopolda: ora Renzi ingaggia i guru della campagna Trump (Fatto).
Esteri. L'intesa. Brexit a fine 2020 (Corriere). Domani voto a rischio a Londra (Repubblica). Johnson: "Westminster dica sì o salterà tutto" (Stampa).
Siria, Erdogan cede agli Usa: è tregua (Stampa). Trump ottiene il cessate il fuoco in Siria (Corriere). 120 ore per non morire (Repubblica).: Trump e Erdogan uniti per imporre la resa ai curdi.

ECONOMIA
Manovra, botta e risposta tra Di Maio e il premier. Il leader 5S critica il testo e vorrebbe riaprire la discussione, ma Conte lo stoppa: è già approvata (Corriere p.6). Di Maio riunisce i suoi ministri e sfida il premier sulle misure volute nella lotta all'evasione: "Contanti e partite Iva, così non va" dice (Repubblica p.12). Un attacco condiviso dai renziani, che insieme a Di Maio chiedono che la manovra torni in Cdm (Messaggero p.4). Il ministro degli Esteri, in un videomessaggio ai suoi, ha spiegato: "Non possiamo pensare che il simbolo dell'evasione siano l'elettricista, l'idraulico o il tassista. Non posso accettare che lo Stato faccia il debole con i forti e il forte con i deboli". Conte, come riportato da Stampa, Repubblica e Messaggero, frena: "Sulla soglia del contante non si riapre la manovra. Stiamo parlando di un tassello di una cosa molto più grande contro l'evasione fiscale". Poi sulla riforma fiscale, il premier annuncia: "Stiiamo facendo simulazioni, ma l'obiettivo è una semplificazione delle prime due aliquote al 23% e 27% in un'unica al 20%. L'obiettivo è abbassare le tasse al ceto medio. Le risorse – evidenzia il premier – arriveranno dalla lotta all'evasione". Intanto, parte l'assalto degli emendamenti alla manovra: mosse dei 5S sul tetto ai contanti, Italia Viva contro quota 100 e la "sugar tax" (Corriere in prima e p.8). Matteo Renzi, che oggi apre la Leopolda a Firenze, parla al QN (p.8): "Non mi piacciono tutti i microbalzelli: dalla sugar tax alle tasse sulle transazioni immobiliari. Le cancelleremo in Aula". Franceschini, ministro dei Beni culturali, al Messaggero (p.5) dice: "Questo non è il modo giusto di lavorare in una coalizione. Il principio dovrebbe essere cercare una mediazione interna". Intanto, arriva l'attacco delle opposizioni, con il centrodestra pronto a scendere in piazza per difendere il Paese "martoriato dalle tasse", ma per Libero (p.59 la manovra non piace neanche a chi l'ha fatta, visto che la maggioranza vuole già smontarla. E l'azzurra Gelmini al Sole (p.9) propone: "Triplichiamo il taglio del cuneo fiscale con i fondi del reddito di cittadinanza. Il governo stanza 8 mld per il reddito a chi sta in poltrona e solo 3 per le buste paga di chi lavora. Noi proponiamo che queli 8 mld finiscano tutti nelle buste paga dei lavoratori. La lotta all'evasione? Bisogna puntare sulla diminuzione delle tasse e una riforma fiscale, non – come fa da sempre la sinistra – con l'aumento delle tasse e una miriade di norme micragnose".

POLITICA
In primo piano le tensioni nella maggioranza, con Zingaretti pronto alla contromossa: "Se Renzi fa cedere il governo, subito al voto con Conte candidato premier" (Stampa p.4). Dopo l'uscita del leader di Italia Viva, che avrebbe proposto la premiership a Di Maio per defenestrare Conte, il segretario dem propone un asse con i 5S a supporto del premier in caso di elezioni anticipate. Renzia parla al QN (p.8): "Se dico che Conte deve stare sereno nessuno ci crede, potenza dei luoghi comuni. Dico al premier di lavorare: pensi al futuro dell'Italia, non al suo o a vedere fantasmi dove non ci sono. Faccia ciò che si è impegnato a fare e andremo d'accordo". Contro le manovre di Renzi si schiera anche il ministro dem Franceschini, che al Messaggero (p.5) spiega: "Questo governo ha una grande responsabilità: governare bene il Paese e governarlo in un arco di tempo lungo. Se fallissimo nel 2020, ci sarebbe il ritorno più forte di Salvini. Invece il governo deve essere la base per costruire una coalizione, fatta da centrosinistra più M5S, che sia numericamente e politicamente in grado di battere la destra e dunque di governare i Comuni, le Regioni e il Paese". Poi guardando alle mosse di Renzi, dice: "Capisco che più sei piccolo, più hai bisogno di visibilità. Ma la visibilità si può cercare in tanti modi, non necessariamente creando problemi". Franco sul Corriere (p.6) vede l'esecutivo bersagliato da malumori senza sbocco: le tensioni di alcuni settori del M5S nascono dalla paura di perdere altri voti. E le resistenze di Iv dipendono dalla strategia di logoramento contro il governo: sebbene costretta a fermarsi di fronte al rischio di elezioni, che mostrerebbero la scarsa consistenza del partitino renziano. Ma il risultato di queste critiche, più o meno fondate, serve a tenere sotto tiro Conte, puntando – scrive Franco - a marcare un'identità «popolare» in vista del futuro. È un modo di smarcarsi da un'alleanza M5S-Pd che fatica a decollare.
Centrodestra pronto all'affondo nei confronti del governo. Salvini, Meloni e Berlusconi in piazza per le Regionali in Umbria, ma ci sono tensioni sulla manifestazione di domani a Roma (su tutti). "L'Umbria è un testa nazionale", il centrodestra si ritrova (Corriere p.13). Ma CasaPound si autoinvita nella piazza di domani e Forza Italia si spacca: la nostra storia è diversa (Stampa p.4).

ESTERI
Brexit, Johnson trova l'accordo con l'Ue (su tutti): "E' tempo di costruire nuove relazioni" ha dichiarato. Il compromesso però sembra non accontentare gli unionisti dell'Irlanda Del Nord: "Noi non lo voteremo", Johnson però rimane ottimista: "Cosi possiamo riprendere in mano il governo del nostro Paese", ora però ha bisogno del via libera del Parlamento, che sarà decisivo. Ago della bilancia un gruppo di ribelli laburisti che potrebbe schierarsi con i Tories. A sbloccare lo stallo è stato un escamotage che sposta la frontiera irlandese nel mare: il premier ha accettato un compromesso che May aveva rifiutato. Su Corriere (p.3) il dettaglio dell'accordo raggiunto: tutto congelato fino al 2020, diritti garantiti per gli euro-brittanici, Londra pagherà 40 mld di euro.
Siria, arriva la tregua: cinque giorni per il ritiro dei curdi (Messaggero p.11 e tutti). Intesa tra Erdogan e Pence, attacco sospeso per 120 ore, nascerà una "safe zone" al confine. Trump esulta: "Abbiamo salvato milioni di vite". Anche il premier Conte ha testimoniato di aver avuto oltre un'ora di colloquio telefonico con Erdogan, al quale aveva ribadito "il fermo e risoluto invito da parte dell'Italia a interromperequesta iniziativa militare, e a ritirare le truppe" Intanto Repubblica  (prima e p.2) denuncia: "Le armi chimiche contro i bambini", ma Ankara nega l'orrore in Siria. La denuncia arriva direttamente dai medici curdi, si sospetta uso del fosforo bianco. "Bambini ustionati, braccia e gambe piagate, la pelle che cade in pezzi, lo sguardo smarrito: non è la Storia, è l'orrore che si ripete per i curdi". Il Messaggero (p.11) svela anche il retroscena, divulgando la lettera di Trump ad Erdogan: "Non fare lo sciocco, tu non vuoi essere il responsabile del massacro di migliaia di persone, non deludere il mondo, la storia ti ricorderà con favore se ti comporti in modo giusto e umano". Erdogan però avrebbe cestinato la lettera per poi dare via all'offensiva. Intanto gli americani bombardano le basi abbandonate in Siria per non lasciarle in mano ai russi. Su Repubblica l'appello di Saviano: "Fermate il massacro del popolo curdo, dopo il tradimento di Trump l'Europa è l'unico argine possibile".
Colloqui di Washington, Mattarella vede Pelosi: "Collaborazione Usa-Ue". Disgelo a cena con Trump. Dopo il duro match tra i presidenti, la mano tesa del tycoon nella serata di mercoledì "Mattarella un uomo molto speciale". Ieri l'incontro con la speaker della Camera.

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