Commentario del 11.10.2019

PRIME PAGINE
I risvolti del caso in Siria ancora in primo piano. La minaccia di Erdogan (Corriere). Ricatto disumano: "Pronto a rimandarvi 600 mila profughi siriani" (Repubblica, Messaggero). Di Maio a Repubblica: "L'Europa non deve cedere". Le bombe del sultano (Avvenire). D'Alema: "In Siria Erdogan bombarda i nostri valori" (Stampa).
In Europa, la Commissione  Ue boccia Goulard: "schiaffo" a Macron (Corriere, Stampa). Germania sotto choc: "Giorno della vergogna" (Corriere, Avvenire e altri).
Verso la manovra. Il primo sì passa per soli 3 voti (Verità e altri). Via al Piano casa da un miliardo: ecco la digital tax (Corriere). L'Italia scongela la web tax: incasserà 600 milioni l'anno (Stampa). Maxi-taglio ai rimborsi del 730 (Messaggero). Stop rimborsi se hai debiti col Fisco (Tempo). Lotta all'evasione, nel decreto mancano 3,5 miliardi su 7 (Sole). Manette a chi evade più di 50mila euro: la bozza di Bonafede (Fatto). Più fisco, più manette (Giornale). Lo Stato ci uccide con il fisco, ma assume 60mila dipendenti (Libero).
Russiagate, Trump accerchiato: presi 2 soci di Rudy (Fatto). In Italia, i risvolti dell'incontro tra gli 007 italiani e il ministro Usa. Conte chiama Gentiloni: mai indagato sul tuo conto (Giornale). Per la Verità l'indagine punta sul 2017: Gentiloni non sta sereno. Intanto, sulle ingerenze russe: patto M5S-Lega contro l'inchiesta di Bruxelles (Stampa, Verità).

ECONOMIA
Conti pubblici, sì dell'Aula per tre voti (Corriere p.9 e tutti): la Camera ha approvato la risoluzione sulla Nota di aggiornamento al Def con 319 voti favorevoli, ne servivano 316. Def salvo per 3 voti, 14 ribelli tra i 5S. Molte assenze ingiustificate e malumori tra i grillini (Repubblica p.15). Per la Verità (in prima e p.2) è già allarme giallorosso sui numeri e al Senato sarà peggio: non basteranno regali e mancette varie per salvarsi dai franchi tiratori. Dal governo confermano il piano casa in manovra: confermati per il prossimo anno sia il bonus per le ristrutturazioni edilizie che il sisma bonus (Messaggero p.4). Investimenti per un mld destinati all'housing sociale. Ampio spazio alla lotta all'evasione: nella prima bozza del decreto fiscale spunta una stretta sugli evasori con la confisca dei beni (Stampa p.12). Anche se il Fatto (in prima e p.3) cita un documento del ministro della Giustizia Bonafede in cui si parla di manette per chi evade più di 50 mila euro. Previste soglie di impunità più basse, pene più alte e confische più rapide anche alle aziende. Giornale (in apertura) polemizza contro la stretta proposta dal governo: è lo Stato di polizia tributaria. Ma alla manovra mancano ancora 3 mld – segnala la Stampa (p.12) -. La bozza di riforma fiscale è piena di numeri ma ancora da completare, i conti ancora non tornano visto che il governo ha trovato per ora meno della metà dei 7,2 mld che punta a reperire dalla lotta all'evasione. Anche il Sole (in prima e p.3) fa i conti delle misure inserite nella bozza: lotta all'evasione ferma a 3,5 mld, il maggior gettito arriva dalla doppia stretta sulle compensazioni, che complessivamente dovrà garantire 1,8 mld; da accise e carburanti previsti 1,4 mld. Ma la viceministra 5S dell'Economia Castelli ad Avvenire (p.9) spiega: " La cifra di 7 miliardi non è aleatoria. Anzi, è una stima al ribasso. Quando gli strumenti che metteremo in campo saranno a regime si recupereranno ancora più risorse. Anche i più scettici dovranno ricredersi". Tensioni, invece sul Family Act e il bonus peri figli: i 5S dicono sì, ma lo stop del Tesoro spacca i dem (Repubblica p.13). L'attacco di Salvini, che al Mattino (in prima e p.9) dice: "Hanno litigato più loro in due mesi che io e Di Maio in un anno e mezzo. Ora vedo che a conti fatti mancano ancora 5 mld per le coperture Iva. Da dove prenderanno questi soldi? Poi non si è capito come intendano rilanciare l'occupazione visti anche gli ultimi dati che fotografano tassi vicini al 50% di inattività in alcune zone del Mezzogiorno. L'unica misura fiscale utile, la Flat tax, che la Lega proponeva e che tutti gli imprenditori chiedevano, è stata accantonata. La verità è che il governo sbanda".  Il ministro Gualtieri dalla riunione dell'Ecofin annuncia l'entrata in vigore nel 2020 della Web Tax, che sarà tra le componenti della manovra (Repubblica p.12 e tutti). La tassa si applicherà alle multinazionali del Web che realizzano ricavi superiori a 750 mln, di cui almeno 5,5 mln in Italia e avrà un'aliquota del 3% con gettito stimato in 600 mln l'anno.

POLITICA
Taglio dei parlamentari, Di Maio a Repubblica (p.4): "Con il Pd il dialogo è sereno, dobbiamo trovare un accordo sulla legge elettorale. Inutile che in questa fase ognuno avanzi il suo modello. Dobbiamo discutere anche sul vincolo di mandato, ma non voglio forzare la mano". Poi sulle elezioni regionali, il leader 5S dice: "Non c'è un accordo con il Pd sulle altre Regioni, Tra 16 giorni si vota in Umbria e molto dipenderà da quello che accade lì". Sul fronte immigrazione, il ministro degli Esteri spiega: "Lavoro in sinergia con altri ministeri per trovare una soluzione a più livelli. I decreti sicurezza saranno cambiati seguendo le indicazioni del Quirinale, ma l'impianto è giusto. Ma bisogna fare una distinzione sostanziale tra me e Salvini: lui faceva gli show in tv, io mi impegno silenziosamente a fare le cose". Salvini, nell'intervista al Mattino (in prima e p.9) attacca: "Voglio vedere quanto dura l'alleanza delle poltrone tra Pd e M5S. Conte ha perso il controllo. Lo vedo troppo impegnato a distriscarsi tra Renzi, gli Americani, le spie. Conte può andare quando vuole a riferire al Copasir, la sua parabola la vedo bella che finita. È confuso, da cinque giorni dice tutto e il contrario di tutto ma evidentement ec'è qualcosa che non torna". Il premier pressa il Copasir: ascolatemi (Corriere p.11). Conte ha scritto al neo presidente del comitato, Volpi, per concordare un incontro.  Russiagate, l'analisi di Tito su Repubblica (p.16): assecondare le richieste dell'alleato si è rivelato un boomerang per Conte, che ha poi dovuto tirarsi indietro per salvare il governo. Ma, quando le ceneri si saranno posate, sarà inevitabile – conclude Tito – una valutazione sugli attuali assetti dei Servizi e sulla delega. Intanto, l'indagine Russiagate si allarga al 2017: ore trema Gentiloni (Verità p.5). Il procuratore Durham va ancora pià a fondo sul ruolo dell'Italia".
Sicurezza, Conte cede al pressing della Nato: "Alla Difesa sette mld in più" (Stampa p.9). La promessa del premier al segretario della Nato Stoltelberg di un aumento della spesa militare per quasi mezzo punto di Pil. Attualmente l'Italia è tra i paesi Nato che spendono meno e, secondo i conti fatti proprio dall'Alleanza atlantica, la sua spesa militare si attesta all'1,15 per cento  del Pil. Ma quel che meno è piaciuto ai vertici Nato è stata la battuta d'arresto decisa da Conte. La spesa militare per il 2019 infatti non è cresciuta rispetto al 2018, rimanendo di circa 25 miliardi di euro. Ma ai 5S non piace l'idea di metterci altri 7 mld.
 Patto 5S-Lega, bocciata l'inchiesta Ue sulle "ingerenze elettorali straniene e sulla disinformazione" (Stampa in apertura e p.2). Nel mirino di Bruxelles le interferenze russe, ma l'Europarlamento di spacca a metà, prevalgono di poco i contrati alla proposta di istituire una commissione speciale per fare luce. Decisivo il voto del Movimento. L'eurodeputato Pd Benifei alla Stampa: "Voto incomprensibile, il M5S sbaglia. Fallita un'occasione per smarcarsi da Salvini".

ESTERI
Siria, Erdogan ricatta l'Europa: "Pronti a mandare milioni di profughi" (Stampa prima e p.4 e tutti),  La Turchia continua l'avanzata. Centomila curdi in fuga verso l'Iraq, decine di vittime tra i civili. Scoppia la crisi diplomatica. Il ministro degli Esteri Di Maio ha convocato l'ambasciatore turco Murat Salim Esenli, ricevuto dal viceministro Marina Sereni: "Condanniamo l'iniziativa militare intrapresa dalla Turchia". Proprio Di Maio, in una intervista a Repubblica (p.4), ha chiarito la posizione dell'Italia sulla vicenda: "La soluzione della crisi siriana non può passare attraverso l'uso delle armi, ma attraverso dialogo e diplomazia. Il popolo siriano ha già sofferto abbastanza, chiederò che l'Europa agisca con una sola voce". Sulla minaccia di inviare profughi da parte di Erdogan, Di Maio risponde: "L'Ue non può accettare ricatti e spero che nessuno Stato membro si faccia latore di questo ricatto". L'imbarazzo della Nato con la Turchia "Vanno evitate le vittime civili". Così in una intervista al Corriere (p.3) Stoltenberg, segretario generale della Nato. Oggi in programma incontro con Erdogan: "E' rilevante che la Turchia assicuri azioni proporzionate e misurate". "Erdogan sta bombardando i nostri valori, non solo i curdi - dice D'Alema  Stampa (p.7) -. In Siria è in gioco l'autorevolezza delle grandi democrazie. Perché dovremmo aiutarli? Perché sono stati in prima linea contro l'Isis, quindi hanno aiutato noi".
Schiaffo a Parigi: Goulard bocciata (Corriere p. 6 e altri), La candidata alla Commissione Ue non passa a Bruxelles per motivi «etici». Decisiva la manovra di Weber. Il 23 ottobre si dovrebbe votare la fiducia all'esecutivo Von der Leyen, ma ora c'è il rischio di uno slittamento con proroga a Juncker. Il premier francese Macron infuriato dopo la decisione dell'Europarlamento, ora vuole salvare il il vastissimo portafoglio che comprende mercato interno, politica industriale, digitale, difesa e spazio.

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