Commentario del 12.10.2019

PRIME PAGINE
Siria, Roma e Parigi: puniamo Erdogan (Stampa). La sporca guerra che l'Europa sta a guardare (Repubblica). "L'Europa si svegli, abbiamo poco tempo" dice la leade delle milizie curde alla Stampa. Più di centomila in fuga, gli Usa e la Ue a Erdogan: "Fermatevi" (Corriere). Allarme foreign fighters di ritorno, 5 sono italiani (Repubblica). La Turchia: neutralizzati 342 terroristi. Europa e Usa pensano alle sanzioni (Messaggero).
Tra i temi italiani. Manette ai super evasori, ora Zingaretti si schiera con i 5S (Repubblica). Manette: Zingaretti tratta, però non nel dl fiscale (Fatto). Libero: invece di arrestarli, fate pagare le tasse agli evasori. Intanto, manovra: cambia Quota 100 (Corriere). Pensioni, ipotesi aumenti con i ritocchi a Quota 100 (Messaggero).
M5S, Di Maio-Conte sfida interna, incognita Grillo (Messaggero). "I 5S si sfasciano" esulta Libero. Fico al Corriere: "Il governo non traballa. Il Movimento? Più collegialità". Intanto, dall'Economia all'Interno, tra M5S e Pd è scontro sulle deleghe (Sole). Fatto sui sondaggi in vista delle Regionali: 6 Regioni a M5S-Pd e 1 a Salvini&C. In Umbria è caos: coop contro l'asse Pd-5S (Verità).
Commercio internazionale, sui dazi primo accordo Usa-Cina. L'ottimismo contagia i mercati (Sole).
Brexit, intesa possibile tra Ue e Londra. Sterlina in ripresa (Sole).

ECONOMIA
Carcere agli evasori, Zingaretti apre alla proposta del M5S, ma non in legge di Bilancio (Repubblica p.6 e tutti). Il ministro della Giustizia Bonafede, nell'ambito della lotta all'evasione fiscale,  sta lavorando per inasprire le pene e abbassare le soglie. Giornale (p.2-3) parla di scontro M5S-Pd e maggioranza in panne: il giro di vite non ha trovato la strada spianata tra i dem al governo e, per evitare lo scontro, è tramontata l'ipotesi di inserire le nuove norme nel decreto fiscale. La proposta dei tecnici della Giustizia  rappresenterà la base sulla quale avviare un percorso di mediazione. Anche per il Messaggero (p.3) è scontro: da una parte Conte e Bonafede, che volevano la stretta agli evasori già da lunedì, dall'altra Pd, Leu e Iv che li hanno stoppati e chiedono di inserire le misure in una legge delega dopo un vertice "ai massimi livelli".  Libero (p.3) segnala il freno di Zingaretti al provvedimento di Bonafede. Il segretario dem: "Bene il provvedimento, però non vada in manovra". Il carcere per gli evasori, secondo Zingaretti, dovrà essere inserito in un provvedimento ad hoc che prevederà anche altri interventi utili per la lotta all'evasione fiscale. Il Fatto (p.5) evidenzia come il Pd voglia rimandare la norma al 2020. I dem le manette per chi ruba al fisco non le vogliono ora e non le vogliono così. Piuttosto vogliono prendere tempo. "Giusto punire i grandi evasori – dice Roberto Fico al Corriere (p.5) -. La lotta all'evasione va fatta a tutti i costi".
Manovra, governo e sindacati trattano sul cuneo, l'ipotesi di 20 euro in più ai dipendenti (Stampa p.9). Incontro con le parti sociali per decidere come distribuire i 2,5 mld previsti nel taglio del cuneo fiscale nel 2020, che diventeranno 5 mld nel 2021. Tra le proposte discusse anche la detassazione degli aumenti contrattuali. Repubblica (p.7), tra le richieste dei sindacati al governo, evidenzia quella delle quattordicesime per i pensionati: Cgil, Cisl e Uil chiedono di estenderle agli assegni tra i mille e i 2mila euro. Sarebbero interessate un mln di persone, ma è difficile trovare le coperture. Intanto, a proposito di pensioni, potrebbero arrivare novità su Quota 100: tre mesi di attesa in più per lasciare il lavoro (Corriere in prima e p.2). I sindacati però dicono no all'allungamento delle finestre. Ma – scrive il Messaggero (p.2) – i risparmi dell'allungamento delle finestre potrebbero portare a un aumento degli assegni.
La sorpresa nelle previsioni, l'Italia non sarà in recessione: la Stampa (p.9) riprende le previsioni del Conference Board americano, secondo cui l'Italia vedrà nel breve periodo un "modesto miglioramento", ma le prospettive nel lungo periodo per il nostro Paese restano preoccupanti, a causa dei problemi strutturali irrisolti e della crisi demografica, che incide sulla produttività.

POLITICA
Accordo Pd-M5S, mossa strategica di Zingaretti. "Diventi un'alleanza, altrimenti ritornerà Salvini" (Stampa p.7 e altri). Il segretario dem punta a una grande coalizione con le altre forze di centrosinistra per costruire un'alleanza "che vale intorno al 47-48% dei consensi e che fermi la Lega". Il sondaggio di Pagnoncelli sul Corriere (p.9) evidenzia la crescita del gradimento tra gli italiani nei confronti del governo, passato dal 36 al 43%. Giudizi positivi in crescita anche nei confronti del premier , al 49%, ma anche di Di Maio (26%), Zingaretti (23%). Il 42% degli italiani auspica che l'esecutivo arrivi a fine legislatura, solo il 25% vorrebbe elezioni anticipate. Intanto, c'è l'accordo tra dem e grillini per la corsa alle regionali in Umbria, ma potrebbe essere estesa ad altre Regioni. Il Fatto (in apertura e p.2) riporta i sondaggi che vedrebbero l'asse M5S-Pd in vantaggio in sei delle nove regioni che andranno al voto. In Emilia Romagna, Calabria, Puglia, Toscana, Campania e Marche 5S-Pd in vantaggii, in Veneto avanti il centrodestra, testa a testa in Umbria. Per la Verità (p.4), in Umbria il patto 5S-Pd è fragile: le coop fanno un pensiero sulla Lega.
Intanto, il M5S deve fare i conti con le questioni interne. Oggi l'evento "Italia 5 Stelle" a Napoli: tra assenze e mugugni, rischia il flop la festa per i 10 anni del Movimento (Repubblica p.13 e altri). I dissensi e le tensioni interne mettono in secondo piano l'anniversario. Grillo-Di Maio-Conte, Fico ci sono, i malpancisti no: dieci anni dopo, tocca a Grillo ricompattare il M5S (Fatto p.3). Anche la questione della leadership crea malumori: Di Maio non cede a Conte il palco tutto per sé (Messaggero p.4). Oltre alla figura di Conte, da molti indicato come possibile nuovo capo politico dei M5S, Sorgi sulla Stampa (p.7) segnala lo "spettro" di Fico alle spalle di Di Maio. Il presidente della Camera, nell'intervista al Corriere (in prima e p.5) dice: "Il dibattito interno è il sale della democrazia. Abbiamo bisogno di un luogo dove confrontarci in modo approfondito, la nostra organizzazione è sempre stata fluida, ora deve cambiare ulteriormente". Intanto, Libero (in apertura e p.5) esulta perchè "i 5S si sfasciano": un quarto dei parlamentari non versa la quota a Rousseau, decine di eletti sono pronti a lasciare il Movimento, è record di assenze alla festa di Napoli. Solo Di Maio ci crede ancora – polemizza Libero -: per salvare il posto.

ESTERI
La sporca guerra che l'Europa sta a guardare. Titola cosi Repubblica (prima e p.2,3,4). L'esercito turco avanza, la guerra si combatte con le bombe e con i droni (Corriere p.10): "Già uccisi 350 terroristi". Trump intima: fermatevi o gravi sanzioni.. Sulla stessa posizione anche Roma e Parigi, più cauta la posizione della Germania. Di Maio favorevole alle sanzioni (Stampa prima e p.2). Erdogan però non si ferma: "Niente passi indietro, neutralizzati 342 terroristi" (Messaggero prima e pag. 8,9). L'intelligence teme il rientro dei jihadisti. Putin: "Pericolo serio". Il premier Conte incalza: "Stop alle armi, i ricatti non si accettano". Sul tema anche le parole di Mattarella, che lancia l'allarme: "Europa marginale, cosi sarà travolta". Il presidente della Repubblica anche sulla gestione dei migranti: "Serve politica europea comune". (Repubblica p.4 e Stampa p.5)
Brexit, Johnson "cede" sull'Irlanda del Nord, svolta per la Brexit, sorpresa nei negoziati. Ue ottimista. Vola la sterlina. (Corriere p.15). Per Verità (p.17) è caos Brexit: Chi teme il no deal? Parigi e Berlino: sono le loro banche a tremare sui derivati.Lienorme quantità di contratti di questo tipo stipulati da istituti francotedeschi sono di diritto inglese.
Manchester, attacco al centro commerciale (Messaggero p.10 e altri), feriti cinque passanti. Secondo la polizia si tratta di terrorismo.
Faro Ue sulle ingerenze russe sulle elezioni: dopo il no dell'Europarlamento, il vicepresidente M5S a Bruxelles Castaldo alla Stampa (p.5): "Hacker russi, l'inchiesta Ue danneggia i legami con Mosca. Le considerazioni fatte su questo voto sono frutto di una nostra personale riflessione, respingo fortemente qualsiasi accusa di patti, negoziati o confronti con la Lega".

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