Commentario del 21.10.2019

PRIME PAGINE
Manovra, resa dei conti nel governo (Corriere). Fisco e bonus, il giorno della verità (QN). Ennesimo vertice: oggi Di Maio chiederà correzioni su partite Iva e commercianti. Conte chiede "più coesione" (Repubblica). "Senza di noi il governo è a rischio" avverte il leader grillino (Stampa). Di Maio si rimangia mezza manovra e minaccia "Giuseppi" (Verità). Scontro frontale tra Di Maio e Conte (Messaggero). Il sottosegretario 5S Di Stefano al Fatto: "Conte ha troppa fretta, ma sul merito c'è intesa". Sulle misure per la lotta all'evasione, il Fatto intervista il pm Tescaroli: "Limitare i contanti è un'arma anti-evasori, corrotti e mafiosi". Il giorno delle manette, Giornale parla di "deriva giustizialista" per la legge-tagliola che introduce la galera per gli evasori. Si ragione anche sul dietrofront sulle microtasse, ma è caccia a 500 mln (Messaggero).
Matteo Salvini al Corriere: "Prevedo novità dopo l'Umbria". Renzi, intanto, prova a lanciare l'opa su Forza Italia (Giornale). Il leader di Italia viva chiama gli ex di Fi e oscura la Boschi (Fatto).
Il Cile brucia, torna l'esercito dei tempi bui (Repubblica). Rivolta per i rincari, corprifuoco in Cila (Messaggero). Carri armati per le strade (Stampa).

ECONOMIA
Manovra, divisi su famiglia e fisco (Corriere p.4). La ministra renziana della Famiglia Bonetti annuncia un Family Act che contiene un super bonus bebè e un contributo per le rette degli asili nido, un modo per i renziani di strappare con le misure già approvate dal governo. Ma in Italia viva restano forti anche le tensioni sul carcere per i reati erariali. Ma i 5S spingono. Di Stefano al Fatto chiede di inserire il carcere per gli evasori già nel decreto fiscale, "perchè  - spiega – sappiamo che approvare queste norme con un emendamento sarebbe complicato". Oggi, infatti, il ministro della Giustizia Bonafede porterà in Cdm il pacchetto di misure che introduce pene più severe per i grandi evasori: 100 mila euro la soglia oltre la quale è previsto il carcere per le dichiarazioni fraudolete su operazioni inesistenti (Repubblica p.4). Lotta all'evasione è, dunque, prioritaria per il M5S. Il ministro 5S Spadafora al Corriere (p.2) spiega: "Carcere e confisca per i grandi evasori, nessun aumento di tasse per le giovani partite Iva, lotta all'evasione, sono tre proposte a cui non possiamo rinunciare". E il sottosegretario grillino al Viminale, Carlo Sibilia, alla Stampa (p.2) dice: "Bisogna abbassare le tasse a chi è già spremuto e salvaguardare le micro imprese, oltre a punire gli evasori. Su questi temi non si può transigere". E sulla lotta all'evasione, Tescaroli – procuratore aggiunto di Firenze – al Fatto (in prima e p.2) si dice favorevole al carcere per gli evasori, come deterrente, e alle limitazioni sui contanti: "Ostacolano criminalità e corruzione".
La Furlan (Cisl) parla a Repubblica (p.3): "Trovo inaccettabile che il Cdm prima vari la manovra e poi i partiti della maggioranza giochino a demolirla. Vogliamo sapere se gli impegni che ci prendiamo ai tavoli di confronto vengono poi rispettati, o se dobbiamo assistere a un tira e molla continuo. Ci aspettiamo che si rafforzi il taglio al cuneo fiscale, si sblocchino le opere infrastrutturali, si trovino le risorse per il rinnovo dei pubblici dipendenti". Intanto, nell'intervista al Giornale (in prima e p.7), Vincenzo Visco boccia la manovra dei "balzelli inutili". Contro le mosse del governo si schiera anche Carlo Cottarelli, che a Libero (in prima e p.6) dice: "Un'altra manovra poco utile, buona per tirare l'anno prossimo nella speranza che un cataclisma non ci travolga dall'esterno: non migliora i conti e non fa nulla per la crescita. Ci andrà bene se il suo impatto sul Paese alla fine sarà zero. Certo, ha evitato i guai peggiori che avremmo avuto se, dopo nuove elezioni, fossimo andati allo scontro con i mercati aumentando di botto il deficit pubblico".

POLITICA
Braccio di ferro nel governo. Di Maio alza il tiro su Conte: "Niente manovra senza di noi" (Corriere p.2 e tutti). Per la Stampa (p.3) Di Maio – in crisi di consenso - sarebbe infuriato per l'attivismo del premier, che si sta smarcando dal M5S. Oggi il vertice. I grillini accusano il premier di una eccessiva accelerazione, con il sottosegretario agli Esteri, Di Stefano, che parla al Fatto (p.3): "C'è troppa fretta di chiudere la manovra, questo ha portato il premier a snellire eccessivamente la comunicazione con i partiti di maggioranza". Al Corriere (p.2) parla il ministro Spadafora, che avverte il premier: "Apra al dialogo, questo esecutivo è nato per mantenere le promesse. Il nostro sostegno al governo non è in discussione". Ma non tutti i grillini vanno nella direzione di attacco al premier. La Fattori al QN (p.5) dice: "Ero dissidente quando c'era l'alleanza con la Lega, oggi sostengo questa alleanza e questo premier. Di Maio pensi al Movimento". Corriere (p.3) segnala i tentativi di medizione del capo del governo, che chiede collaborazione: "Diamoci tutti una calmata". Intanto, da Zingaretti arriva lo sfogo con gli alleati: "Basta fare i furbi o non c'è motivo di andare avanti". E il capogruppo Pd al Senato Marcucci alla Stampa (p.3) chiede di "evitare di logorare Conte. Più buon senso non guasterebbe – dice -, ma non bisogna esagerare la portata del confronto in atto".  Ma Tito su Repubblica (p.3) segnala l'asse Renzi-Di Maio, che avrebbe già aperto la caccia alla volpe per sostituire Conte: convergenza di interessi tra i leader di Italia viva e M5S. L'ex segretario dem punta a sedersi al tavolo della coalizione come legittimo membro dell'alleanza – scrive Tito -. E non da "scissionista aggiunto". Il primo passo è allora stressare l'iter parlamentare della manovra – prosegue l'analisi - per creare una situazione di altissima tensione fino a determinare la caduta dell'esecutivo non appena licenziata la manovra. E Renzi prova a lanciare l'opa su Fi (Giornale in prima e p.4), il leader di Italia viva lancia l'amo: siete liberali, venite a darci una mano (Corriere p.5). Meloni alla Stampa (p.6): "Sarebbe paradossale se esponenti di Fi andassero in una forza politica che di fatto è la stampella di un governo con il Pd". E il numero due di Fi, Tajani, al Messaggero (p.6) dice: "La presunta Opa di Renzi non ha nessuna possibilità di successo. Non può essere minimamente attrattivo per chi ha scelto per vent'anni il fondatore di Forza Italia e continua a farlo". E Brunetta alla Stampa (p.5) aggiunge: "Renzi e Salvini sono due cannibali, se vai con loro finisci in pentola". Brunetta, infatti, è tra coloro che si oppongono al nuovo centrodestra a trazione leghista. Intanto, sulle nuove prospettive del centrodestra, Matteo Salvini al Corriere (in prima e p.11) dice: "Sabato è nata la 'Coalizione degli italiani'. Credo che tutti abbiano capito dove stia la maggioranza.  Sfido chiunque nel governo a replicare la nostra manifestazione. Renzi si chiude alla Leopolda, Zingaretti nel suo giro in Umbria ha fatto 37 persone a Città di Castello e 30 a Norcia, Di Maio non fa comizi. Per il governo, è solo questione di tempo".

ESTERI
Cile, carri armati in strada: otto morti. Scatta il coprifuoco (Stampa prima e tutti). Prime misure dure dai tempi di Pinochet. Gente in strada per protestare contro l'aumento del biglietto dei trasporti e il costo della vita altissimo, il governo ha ritirato l'aumento delle tariffe, ma la protesta non si ferma.  Sciopero nazionale proclamato per oggi, le scuole e le università saranno chiuse. Dopo aver scelto la mano dura ,il governo sta cercando di dare segnali distensivi. Su Repubblica (p.11) il focus si sposta in generale sul sud-america: economia al collasso, governi repressivi e in balìa della corruzione, fotografia di un subcontinente in crisi.
Siria, Messaggero (p.11) propone un'intervista al ministro degli Esteri turco Cavusoglu: "Inaccettabile l'embargo Ue, ora Conte eviti altri strappi. L'Italia è nostro partner, ci aiuti con i terroristi". Turchia contrariata "per l'impegno dell'Italia, in prima linea in Europa, a favore di sanzioni contro di noi".  Uno dei temi toccati è quello del grande numero di profughi siriani: "Siamo il Paese che ospita il maggior numero al mondo: 3 mln e 600mila siriani -sottolinea Cavusoglu -, di cui 300mila curdi fuggiti dalla oppressione e crudeltà dell'Ypg/Pyd. L'ingresso nell'Ue? Continua a essere una priorità strategica della Turchia e un'aspirazione largamente condivisa dal popolo turco".  Intanto la tregua di 120 ore siglata nei giorni scorsi sembra reggere (Repubblica p. 12)
Brexit, Johnson non si piega, già oggi la Brexit torna in Parlamento: "Ho i voti per il via libera all'accordo con l'Europa"  (Messaggero p.12, Stampa p.8, Repubblica p.13). Dopo le tre lettere di Londra, la Ue si prepara a concedere una proroga al 31 gennaio 2020. Messaggero intervista il diplomatico britannico Ashley Prime: "Questa vicenda sta spaccando il Paese, e ci stiamo rimettendo anche la reputazione. Un nuovo referendum? Venerdì nelle strade di Londra c'era un milione di persone in marcia contro la Brexit"

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