Commentario del 25.10.2019

PRIME PAGINE
Cronaca in primo piano, con l'omicidio a Roma. Luca ucciso per uno zainetto (Corriere). Ucciso a 24 anni per un gesto di coraggio (Repubblica). L'omicidio che scuote Roma (Messaggero). La Roma violenta è un caso politico (Giornale). Vilipendio di cadavere: per Salvini è colpa del governo, ma i tagli alle forze dell'ordine li fecero B.& Lega (Fatto).
Scontro politico che infiamma in vista del voto di domenica in Umbria. Pd-M5S sul palco, uniti per l'Umbria (QN). Di Maio, Zingaretti e premier in Umbria: ma Renzi non c'è (Messaggero). Salvini: Umbria trappola per Conte (Stampa).  La Meloni querela Repubblica: "Su di me soltanto balle" (Libero).
Tra economia e lavoro, "Accordo per l'Ilva, lo scudo legale esiste": al Corriere parla il ministro Provenzano. "Senza l'industria il Sud non esisterà più" aggiunge il ministro  a Repubblica.
Manovra, si riparte (Avvenire). Ecco tutte le microtasse (QN). Baby bonus, maxi trucco (Giornale).
Intanto, è polemica sulla misura che inasprisce le misure per gli evaosri. Fi al Colle: il carcere per gli evasori è incostituzionale (Giornale e altri).
Su tutti il saluto di Draghi: "Lascio la Bce, non ho rimpianti" (Corriere). "Il futuro? Chiedete a mia moglie" aggiunge Draghi (Repubblica). Brexit, Johnson ci riprova: chiesto il voto anticipato (Corriere, Giornale). Il Parlamento Ue sbarra i porti alle Ong (Stampa). Medio Oriente, dopo i curdi, Erdogan vuole attaccare la Siria (Fatto).

ECONOMIA
Manovra, lettera di risposta all'Europa, il ministro Gualtieri assicura: "Siamo stati prudenti" (Corriere p.8 e altri). I tecnici del Tesoro sono convinti che le entrate delle misure saranno maggiori rispetto alle stime inserite nel documento. "Con l'Europa – spiega il viceministro Misiani alla Stampa (p.4) – possiamo dimostrare, numeri alla mano, che è una manovra di bilancio espansiva ma che rispetta le regole". Intanto, il governo congelerà una parte della spesa pubblica del 2020 in attesa di verificare i risparmi su quota 100 (su tutti). Ieri però la notizia apparsa sui giornali dei 5 mld in arrivo dalle nuove microtasse ha fatto infuriare il Tesoro, con il viceministro Misiani che parla di "fake news": i conti del ministero parlano di 2 mld, soldi che provengono da sugar tax, plastic tax e web tax (Repubblica p.7). Previsti 3 mld di risparmi dai ministeri: bloccata fino a fine anno la spesa dei dicasteri (Sole p.3). Intanto, il decreto fiscale dovrebbe arrivare oggi al Quirinale per la firma. Si cerca ancora, in maggioranza, l'intesa sull'inasprimento delle pene per gli evasori fiscali. Per il Messaggero (p.9) è difficile che il testo arrivi al Colle se non si scioglie il nodo del carcere agli evasori: renziani e Pd scettici sulla forzatura del M5S, i limiti definiti troppo bassi. E ci sarebbe dubbi anche da parte dei magistrati. Forza Italia ha inviato ieri una lettera a Mattarella definendo il provvedimento "incostituzionale".
Alla Bce si chiude l'era Draghi (su tutti). Spiragli di futuro in Quirinale, ma lui scherza: "Chiedete a mia moglie". "Liquidità ampia e tassi bassi, Draghi lascia il pilota automatico" scrive il Sole (p.5), sottolineando come Draghi abbia rimarcato nell'ultima conferenza stampa la necessità di mantenere una politica monetaria ultra accomodante a cuasa del deterioramento economico.

POLITICA
In primo piano le Regionali in Umbria. Di Maio e Zingaretti insieme sul palco (su tutti), e anche Conte al fianco di Pd e M5S per la sfida umbra, ma Italia Viva non c'è (Corriere p.9 e tutti). L'ultima spiaggia giallorossa – titola il Fatto (p.2) – tutti insieme in Umbria con la scusa della manovra: Zingaretti e Di Maio fanno il loro esordio sullo stesso palco. Ci saranno pure Conte e Speranza, Renzi rifiuta. L'assenza di Italia viva suscita la reazione dei dem, convinti che Renzi scommetta sulla sconfitta per indebolire l'esecutivo (Messaggero p.13). Ma il renziano Rosato al Mattino (p.7) spiega: "Lo abbiamo saputo solo adesso. Non ci saremo ma facciamo il tifo". Bianconi, candidato governatore, al Fatto dice: "Pd e M5S hanno avuto l'umiltà di  mettersi in discussione aprendosi al mondo civico prima scegliendo il presidente Giuseppe Conte e poi, in Umbria, me. Sono orgoglioso: possiamo essere un modello per altre Regioni". "Dopo l'Umbria, con il M5S anche il altre Regioni" rilancia il capo dei deputati Pd Delrio al Corriere (p.10). Intanto, è caccia al voto degli indecisi per domenica, ma il governo rischia l'effetto boomerang (Stampa p.4). E il Giornale (p.2) evidenzia la possibile trappola per il premier. I sondaggi danno avanti il centrodestra, Salvini a Stampa (p.5) e QN (p.8) attacca: "Vengono tutti appassionatamente i puffi del governo? Sono proprio disperati. Hanno capito che quello di domenica è un voto politico e sanno che prenderanno una mazzata che se la ricorderanno per 50 anni". Poi il leader del Carroccio prosegue: "Cosa vengono a fare qui? Mi sembra una politica molto vecchia maniera, venire qui a promettere autostrade, soldi, finanziamenti, aiuti, tagli. Veramente squallido". Verità (in prima e p.9) segnala: a un passo dal voto, la giunta di centrosinistra in Regione dà 14 mln ai propri dipendenti, è una "mancia elettorale". Berlusconi invece parla al Messaggero (p.11): "Ho visto in Umbria la richiesta di un cambiamento di una Regione sclerotizzata e condannata alla decadenza da decenni di potere ininterrotto della sinistra. La gente sa che noi siamo il cambiamento possibile". Il numero uno di Fi ragiona poi sul futuro del centrodestra: "Il mio obiettivo è realizzare un centrodestra europeo che possa nel tempo cambiare gli equilibri continentali, mettendo insieme Popolari, Liberli, Conservatori e sovranisti responsabili, come la Lega, per trasformare profondamente l'Ue".

ESTERI
Brexit, Johnson ci riprova e chiede il voto anticipato (Corriere p.14 e tutti). Ma anche in questo caso, come già accaduto due volte a settembre, non è certo che il Parlamento gli darà via libera: servono i due terzi dei voti e dunque è cruciale il sostegno dei laburisti. I Labour dettano le loro condizioni: "Prima il governo escluda il 'no deal'".
Immigrazione, l'Europa affonda le Ong, arriva il no ai porti aperti per legge che si è votata ieri all'Europarlamento (Giornale p.11, Repubblica p.12, Stampa p.10 e altri). Bocciata per due soli voti la risoluzioni che dava loro pieni poteri in mare. Decisiva l'astensione del M5S, alta tensione con il Pd (Messaggero p.13).
Siria, a tre giorni dall'accordo tra Putin ed Erdogan, i comandi militari delle forze democratiche siriane a guida curda provano a trattare sul destino incerto dei curdi: "L'accordo tra Russia e Turchia non è nell'interesse della nostra gente" (Messaggero p.16, Repubblica p.14-15). A parlare è Ilham Ahmed, Co-presidente del consiglio democratico siriano. "Continuiamo ad inseguire il nostro sogno di una terra unita – dice -. La Turchia sta uccidendo tutto quello per cui abbiamo lottato", e poi aggiunge: "Trattativa disperata per salvare il Rojava: non ci arrendiamo". Intanto ieri vertice alla Nato. Stoltenberg: "Non abbiamo avuto alcuna richiesta di intervenire come Nato". Il tema è quello di un intervento dell'Alleanza, ma gli Usa si chiamano fuori: "Noi non partecipiamo", diversa invece la posizione della Germania: "La Nato mandi soldati in Siria".
Cile ancora in rivolta, arrivano le denunce: "Noi violentate in caserma". Questo il reportage su Repubblica (p.16). Su Stampa (p.11) parla Maite Orsini, deputata di Revolucion Democratica: "Basta repressione, riforme strutturali contro le disuguaglianze". Poi l'appello all'Italia: "Ci aiuti a denunciare le violazioni".

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