Commentario del 10.10.2019

PRIME PAGINE
Siria in primo piano: la guerra di Erdogan (Corriere e tutti). Forze turche in Siria: raid aerei sui curdi. "Sciacchiare il Kurdistan giova all'Isis" scrive la Stampa. Il segretario Nato Stolkemberg a Roma: "Lotta all'Isis resti priorità" (Messaggero).
In Italia sono i preparativi della manovra a tenere banco. Fisco, arriva la stretta sui rimborsi 730. Fusione Imu e Tasi (Sole). Sul Messaggero le novità del decreto: misure anti-evasione, stretta su rimborsi fiscali e frodi Iva. Manovra, il viceministro Misiani al Corriere: "Tuteleremo i ceti medi". Giornale sull'aumento Iva ai locali: stangata sui ristoranti, tasse per cena.
In politica. Copasir, eletto Volpi. L'ha voluto Salvini, Conte voleva fermarlo (Stampa). Fraccaro al Corriere sui tagli ai parlamentari: "Un patto per i cittadini". Legge elettorale, Orlando al Corriere: "Sì al modello spagnolo". Verso le elezioni regionali: il centrodestra litiga sulla piazza: 8 Regioni a rischio (Giornale). In Umbria, un nuovo scandalo sui fondi per il sisma travolge M5S e Pd (Libero). L'inciucio giallorosso – titola la Verità – si schianta sui fondi per il sisma.
Germania, incubo neonazi: "Morte agli ebrei" (Repubblica e tutti). Ad Halle un neonazista attacca la sinagoga e filma l'assalto: due morti (Stampa).

ECONOMIA
"Intervenite subito contro la recessione": l'avvertimento arriva dall'Europa ed è rivolto a tutti gli Stati membri. Un rapporto dell'Eurogruppo invita a cambiare rotta, le indicazioni all'Italia: "Tagli il debito" (Stampa p.6). Verso la manovra, pronta la bozza del decreto Fisco: premi sugli scontrini e sanzioni per i commericanti "infedeli" (Messaggero in prima e p.7). Pronta la stretta sulle compensazioni Irpef e Ires, rimborsi oltre i 5 mila euro solo se certificati. Nella lotta all'evasione, arrivano anche tracciabilità e controlli più serrati sui prodotti petroliferi per evitare le frodi su Iva e accise. "Le cifre della lotta all'evasione? Le stime sono realistiche e gli incassi sono veri" dice il ministro dell'Economia Gualtieri (Corriere p.8). E il viceministro Misiani al Corriere (p.9) conferma: "L'obiettivo del governo sulla lotta all'evasione è ambizioso, ma è sostenuto da un insieme di misure incisive". Intanto, il Pd litiga sull'assegno per i figli: dal governo parlano di "obiettivo di medio termine" per la misura che dovrebbe riordinare il welfare familiare, ma Delrio rilancia: "Il lavoro congiunto di governo e Parlamento permetterà di approvare la legge delega e varare i decreti attuativi, così da avviare questa riforma epocale già nel 2020" (Repubblica p.17). Ma la Verità (p.7) segnala: il bonus figli è durato solo tre giorni, nella bozza della manovra è sparito. Il viceministro dell'Economia Misiani al Corriere (p.9): "L'assegno unico per i figli arriverà con un provvedimento specifico, diverso dalla legge di Bilancio. Bisognerà prima riordinare tutti gli strumenti in campo, è un lavoro complesso". Poi sulla manovra, dice: "Va letta in un orizzonte triennale: verranno disinnescate in parte anche la clausole di salvaguardia per gli anni successivi, liberando spazi per le prossime manovre. Approveremo 50 mld di risorse per i prossimi 15 anni e che finanzieranno un piano di investimenti pubblici che si concentrerà sulla politiche ambientali e sulle infrastrutture sociali. Il cuneo fiscale? Si partirà con i lavoratori con redditi inferiori agli 8 mila euro annui, si potrebbe aiutarli con una sorta di imposta negativa, un assegno proporzionale al reddito. Sulle modalità del taglio del cuneo il governo si confronterà con le parti sociali".
Intanto, sul lavoro, l'analisi dell'osservatorio Demos-Coop su Repubblica (in prima e p.8): gli italiani si sono abituati all'insicurezza del lavoro. Il pessimismo sul futuro economico mitigato dalla certezza della famiglia. Quasi 6 italiani su 10 ritengono che ai giovani convenga andare all'estero, perché avranno pensioni molto "povere". E perché, per i giovani, "emigrare" fornisce l'unica speranza di fare carriera – scrive Diamanti -, di trovare un lavoro adeguato alle loro aspettative. In generale, quasi metà della popolazione considera "inutile fare progetti per sé e la propria famiglia", vista l'incertezza futura

POLITICA
Copasir, al leghista Volpi la presidenza. Fallito il pressig di Conte (Stampa p.7 e tutti). La Lega prepara l'assalto a Conte sul Russiagate (Repubblica p.10). L'obiettivo del Carroccio è ritardare l'audizione del premier sui rapporti con gli Usa per logorarlo. Mentre Palazzo Chigi vorrebbe chiudere in fretta il caso, Volpi spiega: "Le priorità del Comitato non le stabilisce il presidente del Consiglio". Verità (p.3): vediamo cosa si inventa adesso Giuseppi. Il premier non può più usare la scusa dell'organismo "azzoppato", ora deve prepararsi una difesa credibile, la Lega non farà sconti e deve spiegare perchè abbia messo a disposizione degli Usa i nostri 007. Intanto, il Quirinale si smarca dalla vicenda: su operazioni di collaborazione tra alleati – recita una nota del Colle – abitualmente non riceviamo notizia. Mercoledì prossimo il capo dello Stato atteso alla Casa Bianca per un bilaterale con Trump (Messaggero p.8).
Tagli degli eletti e riforma elettorale. Corriere (p.13) intervista il sottosegretario Fraccaro: "Il taglio degli eletti? Altro che antipolitica, adesso anche un patto per i cittadini. Anche il Pd ci segua", poi aggiunge: "Fatto qualcosa di storico". Per la Stampa (p.11) la sforbiciata ai parlamentari ha scatenato la rivolta dei piccoli Comuni. Politici locali, dalla Lombardia alla Campania, pronti alla raccolta firme per un referendum. Il Messaggero (p.10) si occupa dei risvolti sulla legge elettorale e sulle manovre dei partiti: Zingaretti e Di Maio non hanno alcuna fretta di varare la nuova legge elettorale volta a riparare i danni alla rappresentanza provocati dal taglio dei parlamentari. Perché Pd e 5Stelle vogliono prima verificare (con il voto in Umbria) che i rispettivi elettorati siano compatibili e sommabili. Repubblica (p.15), attraverso le simulazioni Youtrend e Demopolis, analizza il cambiamento di un Parlamento dimagrito. M5S e centrosinistra con il Rosatellum farebbero quasi il pieno di seggi al Sud, nelle isole e nelle grandi città. Più incerto lo scenario con un sistema proporzionale. Sul tema della nuova legge elettorale parla il Dem Orlando al Corriere (p.12): "No al proporzionale puro. Il modello giusto è quello spagnolo", poi aggiunge: "Nel momento in cui finiremo il percorso delle modifiche costituzionali senza una riforma già pronta avremo un vuoto pericoloso. L'attuale, legge, che doveva servire a realizzare delle coalizioni e a ricostruire un rapporto tra cittadini ed eletti, ha fallito. Perciò un ripensamento è necessario". 
Verso le Regionali, scoppia il caso dei fondi a Bianconi in Umbria (su tutti). Panico nel Pd e nel M5S per le accuse di finanziamenti per il sisma al candidato di dem e grillini (Stampa p.9). Verità (in apertura e p.9) attacca: l'inciucio giallorosso si schianta sui fondi per il sisma. Bianconi si è accaparrato l'80% dei soldi per la ricostruzione a Norcia: 9 mln. E – prosegue la Verità – se diventarre governatore dell'Umbria si creerebbe un gigantesco conflitto di interessi.

ESTERI
Forze turche in Siria: raid aerei sui curdi (Messaggero e tutti). Al via l'offensiva turca, migliaia di civili in fuga, intanto Trump si dissocia. L'obiettivo dell'operazione è quella di creare una "safe zone" nel nord della Siria controllata completamente dalla Turchia. Bombardamenti sul Rojava, i guerriglieri rispondono con l'artiglieria. Il capo della Casa Bianca però, dopo aver ritirato le truppe, ha fatto sapere che: "gli Stati Uniti non appoggiano questo attacco e ha già detto chiaro alla Turchia che questa operazione è una cattiva idea".
Germania, assalto dell'odio alla sinagoga: neonazista uccide in diretta sul web (Corriere e tutti). Terrorismo ad Halle: l'attentatore ha sparato per strada, sono due le vittime: assalto trasmesso in diretta social gridando: "Gli ebrei sono la radice di tutti i problemi". Secondo la stampa tedesca ha tentato il suicidio prima di essere arrestato. Su Repubblica (p.4) l'analisi di Yascha Mounk, politologo tedesco ebreo: "Minacce ignorate per anni, noi ebrei non possiamo sentirci al sicuro".

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