Commentario del 30.09.2018

IN PRIMA PAGINA
Il richiamo di Mattarella sui conti (Corriere, Messaggero). I paletti del Colle (QN). Mattarella contesta il Def, M5S e Lega lo sfidano: "Noi pensiamo al popolo" (Stampa). Mattarrella si sveglia: "Servono conti in ordine" (Giornale). Mattarella si butta in campo e assalta la manovra (Verità). "Conti in ordine: in gioco i giovani" è il monito di Mattarella. Il governo. Stia tranquillo (Avvenire). Salvini ricattato (Libero). Savona: "Tranquilli, vogliamo ridurre il debito col Pil al 3%" (Fatto). La trincea di Tria: tanti dubbi maresta. L'ansia dei mercati (Messaggero). "Ecco perchè resto ministro: debito giù di un punto all'anno". Intervista al ministro Tria (Sole). Come sarà il reddito di cittadinanza: tutte spese col bancomat (Fatto). 577 euro a testa per pagare i fannulloni: la "tassa di cittadinanza". Berlusconi: "Farà male agli italiani" (Giornale). Reddito di cittadinanza, il sondaggio: 3 italiani su 4 non lo gradiscono. Promosse le pensioni (QN). Il Pd torna in piazza e si conta, Renzi vuole correre alle Europee (Fatto, Verità). Conti pubblici senza svolte e continuità con il passato (Messaggero). Tra qualche mese, comprare i bot diventa un affare (Libero).
Intervista a Conte: "Un piano di investimenti. No a vertenze con la Ue" (Corriere). La Moavero: "L'Ue ha sbagliato, ma è l'unico scudo ai nazionalismi" (QN). Confindustria e Lega, nasce un nuovo asse. Boccia: crediamo in voi. Calenda attacca: vergogna (QN, Fatto) Confindustria "leghista" fa a schiaffoni con Calenda (Verità).
Il commissario Gemme: "Mi aspetto interferenze sul nuovo ponte" (Corriere). Intervista al commissario: "Vivere sotto il Ponte, lo ricostruirò in 18 mesi" (Giornale, Repubblica).
"Voglio una Rai per i giovani, la sfida digitale". Parla l'ad Fabrizio Salini (Corriere). Flop Rete4: Palombelli e Greco strapazzati da Gruber e Formigli (Fatto). Tsumani sulla folla, strage in Indonesia (Messaggero e tutti). Indonesia in ginocchio: "Apocalisse tsunami, migliaia di vittime" (QN). Lo tsunami e il giallo dei sistemi di allarme (StampaPlus).
Calcio, la Juve strapazza il Napoli (3-1) ed estromette Marotta dal cda (Stampa e tutti). Alla Roma il derby della Capitale: 3-1 alla Lazio, il gol l'ex Kolarov. Difra: "Gara da uomini veri" (Messaggero, Tempo e altri).

ITALIA-ECONOMIA
Il richiamo di Mattarella sui conti (Corriere, Messaggero). "Per la Costituzione un dovere tenerli in ordine - dice il Capo dello Stato - Condizione indispensabile di sicurezza sociale" ribadisce citando l'articolo 97 della Costituzione. Il Quirinale aspetta correzioni, Mattarella auspica che venga ridotto il disavanza almeno per il 2020 e il 2021 (Mesasaggero). Immediata la risposta di Salvini, che insorge: "Stia tranquillo, c'è equilibrio". Poi la stoccata all'Europa: "Me ne frego di Bruxelles, quest'anno la manovra la facciamo a Roma, non a Parigi o Berlino" (QN). Di Maio aggiunge: "Diamo ai poveri, non alle banche" (Messaggero e altri). E su Tria, il grillino rassicura Mattarella: "Rimarrà, ma ora basta coi traboccheti dei funzionari sul Tesoro" (Messaggero). Il ministro Fraccaro, sulla Stampa: "La manovra da stabilità, sicuri che il Quirinale si deciderà a firmarla" Il titolare per i Rapporti col Parlamento aggiunge che "i mercati temono l'incertezza, ma l'Ityalia ha un governo solido e popolare: i cittadini hanno chiesto una manovra coraggiosa basata sulla crescita".
Berlusconi attacca maggioranza ed esecutivo: "Legge di bilancio da cambiare, impoverisce tutti" (Giornale e altri). Il Cavaliere e FdI lanciano un monito: "Rischiamo la fine del Venezuela". Dal Pd, Ceccanti dice: "Sbaglia il governo a far finta di niente".
Il Colle teme l'impatto sui risparmi dei cittadini e spera nel dietrofront: domattina alla riapertura dei mercati, il primo test (Stampa). Il governo potrebbe adottare dei correttivi in grado di blindare i conti pubblici.
La manovra non scalda gli italiani: su QN il sondaggio condotto da Antonio Noto, dal quale si evince che il 62% degli italiani teme la reazion della Ue e dei mercati internazionali e non gradisce l'assegno ai disoccupati. Diverso il discorso per pensioni e il metodo "quota 100", misure che sembrano essere gradite maggiormente. Sul Sole, parla il minsitro Giovanni Tria: "Ecco perchè resto ministro, debito giù di un punto l'anno". Il titolare dell'Economia esce allo scoperto: "Puntiamo su una crescita all'1,6% nel 2019 con il rilancio degli investimenti, clausula di salvaguardia sulla spesa se non raggiungiamo gli obiettivi.
In esclusiva sul Fatto, il ministro per gli Affari europei, Paolo Savona: "Tranquilli, vogliamo ridurre il debito col Pil a +3%". L'ex dg di Confindustria: "Va innanzitutto ricordato che il programma di politica economica e finanziaria del governo è coerente con il contratto di governo e con la risoluzione parlamentare approvata il 19 giugno scorso: se non si vuole un peggioramento dell'economia e un aumento delle condizioni di povertà, occorrono interventi di politica fiscale. Il disavanzo 2019 che ci hanno lasciato era all'1,24% molto più alto dello 0,8% promesso a Bruxelles".
Ma intanto tra Boccia e Calenda è scontro (QN, Messaggero e altri). Il leader confindustriale non si nasconde: "Di questo governo crediamo fortemente nella Lega, è una componente importante, qui non si tratta di regionalità ma di risposte vere ai cittadini". Parole che non sono piaciute all'ex ministro del Mise, Carlo Calenda, che attacca: "Confindustria è ufficialmente leghista. Mai un presidente aveva fatto un endorsement così a un partito politico. Vergognoso".

ITALIA-POLITICA
Genova, la ricostruzione: su Giornale, Corriere e Repubblica, intervista al neo commissario Claudio Gemme: "Io cresciuto sotto il Ponte, lo ricostruirò in 18 mesi". Il settantenne dagli occhi magnetici si prepara ad un periodo di assolute pressioni: "Sono realista: ci saranno grandi libertà ma anche tanti condizionamenti. Per ora parto da un foglio bianco da compilare. Con il progetto, le risorse. Poi devo affrontare la parte tecnica, la gestione delle offerte, ordinare l'opera il più presto possibile. E ci sarà la parte più dolorosa, quella della demolizione delle case, che sarà inevitabile. Il progetto Piano? Ottimo disegno ma devo capire se può evolvere in una costruzione ingegneristica tecnicamente sopportabile. L'ho visto solo in tv: demolire le abitazioni sarà doloroso, ma necessario".
Pd in piazza fingendo di essere ancora vivo (Tempo e altri). In arrivo nella Capitale con 200 bus e 6 treni per invadere piazza del Popolo. I dirigenti del partito, a cominciare dal segretario Maurizio Martina, speranmo che sia l'occasione per dimostrare di avere ancora un'anima: ma non sarà facile dinanzi a quel 18,7% registrato lo scorso 4 marzo alle ultime elezioni. Pronti gli slogan contro il fascismo e per la resistenza, mentre Renzi dice: "Apriamo un altro ciclo".
Rai, sul Corriere le parole del nuovo ad Franco Salini: "Così la Rai sfiderà Netflix per conquistare i giovani". Il neoeletto promette "prodotti ideati e realizzati per il digitale, un'offerta forte". Sui tg: "È importante lavorare anche sui linguaggi: l'informazione non può e non deve essere identica in tutti i tg". Questione-risorse: "L'azienda ha grandi risorse interne, ma la Rai dovrà attirare dal mercato i giovani creativi".

ESTERI
In primo piano su tutti i quotidiani nazionali, l'apocalisse Tsunami in Indonesia (QN e tutti). Sisma e grande onda: più di 400 morti, ma le autorità temono "che le vittime siano migliaia". A Palu l'altra sera era in corso un festival sul lungomare quando lo tsunami ha colpito: sfollati e dispersi, bufera per l'Sos maremoto dato e poi ritirato. Sul Corriere, l'eroe dell'aeroporto: salva il jet e muore dopo essere rimastoi fino all'ultimo nella torre di volo.
Germania, tramonto di Merkel: la vita da mediana non funziona più (Corriere). Il fedelissimo silurato, l'ombra di nuovi flop: il potere della Cancelliera è ormai fragile. "Angela Merkel è un'anatra zoppa" ammette il commissario europeo e compagno di partito Günther Oettinger. E ha davanti un percorso disseminato di trappole. Le prime rischiano di scattare in meno di un mese, il 14 ottobre in Baviera e due settimane dopo in Assia: scontata la sconfitta.
Spagna, scontri a Barcellona: cariche, arresti e feriti (Corriere e tutti). Il bilancio complessivo è di 6 arresti e 24 feriti: scontri tra due manifestazioni opposte, pro e anti indipendenza della Catalogna, alla vigilia dell'anniversario del referendum. I Mossos d'Esquadra, gli agenti della polizia catalana, sono stati insultati al grido di "traditori" da un gruppo di autonomisti mentre "caricavano" i manifestanti.

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