Commentario del 17.09.18

IN PRIMA PAGINA
Berlusconi-Salvini: intesa su Foa. Rassicurazioni su spot e Mediaset (Repubblica). In primo piano su molti quotidiani la cena delle "garanzie" tra Salvini e B (Fatto). Doppia intesa, su Rai e regionali (Messaggero). Sul Corriere il sistema-Salvini: con Di Maio al governo, con Berlusconi nelle amministrazioni locali (Corriere). Nel Pd è invece il tutti contro tutti (Corriere).  Calenda invita a cena i big per risolvere i guai del Pd (Giornale). Martina rilancia: anticipiamo a gennaio le primarie del Pd (Repubblica, Stampa, QN). Boccia al Fatto: "Hanno rovinato il Pd e ora vogliono pure rifondarlo". Ghisleri alla Verità: "Il Pd perde perché gli elettori si vendicano".
Genova, Conte prova smarcarsi sulle nomine: "Basta duelli, adesso decido io" (Stampa, Corriere). I grillini: "Ascolta troppo i tecnici di Palazzo Chigi" (Messaggero).
Spazio anche alla manovra. I veti incrociati per flat tax e reddito di cittadinanza condizionano la manovra (Repubblica). Scontro anche sulle pensioni. Brambilla ai 5Stelle: "Così salta il sistema" (Messaggero). Il Sole: con quota 100 ogni pensionato lo pagano 5 lavoratori. Sul Corriere la trincea di Tria: deficit all'1,6%.
Ue, su Repubblica parla il ministro lussemburghese Asselborn: "Giusto sfidare i populisti. Le destre vanno fermate" (Repubblica).Su QN gli Stati disuniti d'Europa: Salvini, Orban & C. nel cartello sovranista.
Usa, Trump cavalca l'onda dei dazi contro la Cina (Repubblica)
In cronaca. Morire di selfie. Su QN, Messaggero, Giornale e Repubblica la foto di Andrea, morto a 15 anni cercando il selfie perfetto. Recalcati: questi nostri figli senza rete. Guerri: l'incoscienza fatta normalità.
Sport, si sblocca Cr7: doppietta al Sassuolo. "Finalmente, ero un po' in ansia" (Stampa). Vergogna Douglas Costa (Corriere): gomitata, testata e sputo a Di Francesco.  La Roma si butta via, da 2-0 a 2-2 col Chievo. E la Lazio la sorpassa (Messaggero). A Singapore la resa di Sebastian Vettel. Hamilton trionfa: mani sul Mondiale (Messaggero).

ITALIA-ECONOMIA
Primo vertice sulla manovra, duello tra Lega e M5S (Corriere): i veti incrociati per flat tax e reddito di cittadinanza condizionano la manovra (Repubblica). Oggi a Palazzo Chigi il vertice tra Conte, Salvini, Di Maio e Tria per "mettere i primi numeri nelle tabelline". Per Di Maio priorità a reddito di cittadinanza e infrastrutture, per Salvini viene pria la flat tax. Di Maio nega tensioni e parla di "dibattito franco": "O si mantengono le promesse o è inutile che ci stiamo. Vogliamo portare a casa un risultato coraggioso che tenga in ordine i conti e su questo siamo compatti". Da definire anche il pacchetto fiscale e la revisione della Fornero. Critica la Camusso: "Discussione improvvisata, fatta di slogan elettorali a annunci che si inseguono e si contraddicono ma con provvedimenti profondamente ingiusti, dalla pace fiscale, gigantesco condono fiscale di massa, alla flat tax, che abbassa le tasse a chi ha di più". "Pace fiscale? Nome orwelliano, quello che si prepara è solo un condono" dice a Repubblica l'economista Andrea Roventini, che Di Maio voleva come ministro del Tesoro. "Oltre a essere diseducativa è una misura una tantum, dunque senza benefici strutturali". Sul Corriere la trincea di Tria: niente nuovo debito, deficit non oltre l'1,6% ma avanza l'idea di una tassa per le grandi aziende. Difficile finanziare tutte le promesse solo con i risparmi o con nuove entrate: per far quadrare i conti serviranno almeno 15 mld e l'ipotesi che sta valutando la maggioranza è di colpire con nuove tasse le grandi aziende – banche o servizi di rete – perché "sembra una scelta più funzionale ai sondaggi d'opinione", scrive Fubini. Che poi questo possa frenare ulteriormente l'economia appare ai politici una questione del tutto secondaria.
Scontro anche sulle pensioni. Brambilla stronca la proposta dei 5Stelle di portare le pensioni minime a 780 euro - "Così salta il sistema" (Messaggero) – e avanza un piano per cui saranno le aziende a pagare le pensioni anticipate con i fondi di solidarietà (Stampa). Per finanziare quota 100 il governo penserebbe di far pagare una parte dei costi alle aziende. Brambilla: "Stiamo lavorando sui fondi di solidarietà ed esubero che potrebbero dare una mano a tutto il sistema". Il modello è quello delle ristrutturazioni del settore bancario, con l'azienda che volendo liberarsi di lavoratori prima dell'età della pensione, firma un accordo (individuale o collettivo) e paga il prepensionamento attraverso fondi alimentati anche dal contributo obbligatorio del lavoratori in busta paga. Ma sono pochi i settori nei quali il fondo esuberi sarebbe in grado di farsi carico delle uscite, perciò si pensa di utilizzare i fondi per la formazione continua o di finanziare con fondi pubblici l'allargamento della Fornero che già oggi consente all'aziende di pensionare un lavoratore con 7 anni di anticipo.  Ichino alla Stampa: "Se la Lega fa propria la proposta Brambilla sarebbe un grande passo in avanti perché significherebbe l'abbandono dell'idea folle di cancellare la Fornero: una svolta clamorosa per la Lega". Con quota 100 ogni pensionato lo pagano 5 lavoratori: il Sole stima così l'impatto delle misure annunciate dal governo per superare la Fornero. I nuovi assegni di anzianità saranno così pagati soprattutto con i contributi dei lavoratori. Su Repubblica la giungla degli sgravi fiscali che fruttano sconti per 75 miliardi: il governo vorrebbe tagliarli,

ITALIA-POLITICA
Intesa Berlusconi-Salvini su vertici Rai e regionali (Messaggero e tutti). Dal leghista rassicurazioni su spot e Mediaset (Repubblica). Il leader di Fi ha dato il suo via libera a Foa per la presidenza Rai,. E Salvini ha rassicurato Berlusconi sulle aziende: "Tetti e tasse sulle televisioni non sono nel programma". Ma il leghista riapre il doppio forno e non molla i 5S (Giornale p.2). Verderami (Corriere in prima e p.9) parla di "doppio binario" di Salvini: avanti con i 5S al governo ma, sul territorio, è alleato di Berlusconi. Ma per la Stampa (p.6) il Cavaliere sarebbe deluso: "Matteo è sempre più legato al M5S". Il leghista nel pomeriggio in tv aveva confermato che il governo andrà avanti per 5 anni. Il vertice di ieri ad Arcore irrita i grillini (Messaggero p.9). "Dobbiamo restare anti-berlusconiani" è il pensiero dell'ala ortodossa del Movimento che si rivolge a Di Maio: "Deve capire che quei due sono d'accordo" (Corriere p.8). Domani altro summit Salvini-Berlusconi a Roma con la Meloni. A Libero (p.2) parla la leader di FdI, che si rivolge a Salvini: "Non tradire gli elettori, i grillini sono troppo rossi. Noi lavoriamo perchè il centrodestra abbia i voti per governare senza dover fare accordi con gente distante anni luce dalle nostre idee". E Crosetto a Repubblica (p.4) ribadisce: "Alla Lega è più utile il rilancio del centrodestra, ma il governo non cadrà ora".
Pd, primarie fissate a gennaio (Repubblica p.8 e altri). Accelerazione del congresso in risposta alla proposta di "rifondazione" di Orfini. "Nessuno scioglimento" assicura il segretario Martina. Ma nel partito è tutti contro tutti (Corriere p.10). Dem spaccati in due: renziani senza un candidato da opporre a Zingaretti, si sfila anche Delrio. "Chi ha rovinato il Pd, ora non può rifondarlo" dice al Fatto (p.6) Francesco Boccia, che definisce "una sciocchezza" la proposta del presidente Orfini. Sulla stessa linea Macaluso, che al Messaggero (p.12) dice: "Serve una cosa nuova di sinistra, ma certo non la può fare Orfini". Intanto, arriva la mossa di Calenda che invita a cena Renzi, Gentiloni e Minniti per "essere operativi" (Stampa p.8)."Il Pd riparte da una cena in famiglia ma a tavola si portano tutti il veleno" titola la Verità (p.2). Gentiloni dice no: "Altro che serata a tavola, serve un confronto vero e rapido". Anche Renzi resta freddo: "Oggi il problema del Paese non è il Pd, ma questo governo. Iniziamo a fare opposizione dura o c'è ancora chi pensa ad un'alleanza con il M5S?". Ma l'ex premier "apre" alla cena (Corriere p.10). Su Repubblica (p.8) l'avvertimento di Casini: "Le vecchie famiglie politiche non esistono più, il Pd sia il seme di un qualcosa di nuovo, altrimenti andremo incontro al disastro". Sulla Verità (p.8) parla la sondaggista Alessandra Ghisleri: "E' il voto vendicativo ad aver ucciso la sinistra. Renzi non si è reso conto di aver innescato lui il tutti contro Renzi, e milioni di elettori sono passati dal Pd al M5S per punire il partito".
Su Europa e migranti tutti i no degli italiani: sul Messaggero (p.13) il sondaggio Swg che evidenzia il rafforzamento dopo l'estate dei trend alla base del voto del 4 marzo. In costante ascesa i favorevoli alla linea della "chiusura" nei confronti dei migranti, mentre crolla la fiducia nell'Ue: oggi è al 37%. Italiani sempre più pessimisti anche in tema economico: il 68% si dichiara escluso dalla crescita.

ESTERI
Migranti, scontro totale tra Asselborn e Salvini: vertice Ue in salita (Messaggero p.10). "Usa metodi da fascismo anni Trenta" è l'accusa del lussemburghese al ministro italiano, che replica: "E' un ignorante, se vuole i migranti, li accolga nel suo Paese". Secondo atto tra i due (Corriere p.6), scontro senza filtri (Giornale). Asselborn a Repubblica (p.3): "Non ho insultato l'Italia, come ha propagandato Salvini con un fake news figlia di un metodo molto pericoloso. E' vero che l'Italia p stata lasciata sola dall'Ue in tema migranti – continui Asselborn – per questo il Lussemburgo ha ospitato profughi eritrei e ha aiutato con le due navi bloccate prima della Diciotti. Dopo la guerra, abbiamo costruito un'Ue comunitaria, integrata e basata sui valori e sulla legge per evitare nuovi conflitti. Ma personaggi come Salvini e alcuni politici dell'estrema destra del Ppe vogliono rimettere l'interesse nazionale davanti a tutto e distruggere la Ue". Intanto, la Le Pen sposa la linea Salvini: "Insieme riprenderemo la Ue" (Repubblica p.2). Al raduno della destra francese compare ovunque il volto del leader leghista, segno di un legame forte. Un asse che, contando anche sull'ungherese Orbàn, punta a vincere le elezioni europee.
Patto Germania-Austria: 10mila uomini in più per blindare i confini Ue (Messaggero p.10). Incontro a Berlino tra Kurz e Merkel per il rafforzamento di Frontex. Per il cancelliere austriaco "è importante che le imbarcazione  dei migranti non arrivino nei porti europei". Intanto, Libero (p.15) riprende il libro del reporte inglese Marshall che mette in evidenza tutti i muri europei e dimostra il fallimento del sogno di Maastricht. Grecia, Turchia, Slovenia e Croazia, Norvegia e Russia: sempre più nazioni decidono di chiudere i confini per fermare l'ingresso degli immigrati ma pure per difendere l'identità nazionale. Intanto, il Messaggero (p.12) riporto lo "storico" accordo di pace tra Etiopia ed Eritrea che può frenare i flussi di profughi: per il Corno D'Africa forse è la fine dei conflitti militari e della misura che fa fuggire centinaia di migliaia di giovani.
Su Repubblica la sfida di Khan, il sindaco laburista di Londra: "Voto bis per la Brexit". Da sempre critico sulla decisione di uscire dall'Unione europea, Khan, in un intervento sull'Observer scrive che la scelta attuale è tra un "no deal" e un "bad deal". Meglio chiedere di sentire di nuovo il popolo, per una scelta ragionata e meglio informata sulla Brexit. Ma Corbyn resta contrario a un nuovo referendum, per timore di perdere consensi.

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