Commentario del 24.09.18

IN PRIMA PAGINA
"Reddito in deficit, pace fiscale minima e manette agli evasori": sul Fatto la manovra e il fisco secondo Di Maio. Governo verso la resa dei conti: Tria resiste sul deficit all'1,6% (Repubblica). Bagnai alla Verità: "Il 2%? Ai mercati basta sapere se cresciamo o no". Brambilla a Libero: "Per le pensioni i soldi ci sono ma il reddito M5S porta tanti guai". Cottarelli a QN: "Per la crescita servono tagli e riforme vere". Sul Messaggero il caso dei tagli alla sanità. Su Repubblica le ultime sul lavoro: col decreto dignità nuovi precari prendono il posto dei vecchi. Sulla Stampa la cig in scadenza: a rischio 140 mila posti.
Decreto sicurezza, tensione Lega-M5S, dubbi del Quirinale (Messaggero). Stretta su migranti e case occupate (Stampa). Sul nuovo ponte il governo sfida l'Europa. Nessun bando pubblico (Stampa).
Politica, Berlusconi torna in campo (Giornale). "Grillini peggio dei comunisti" (Libero). Il Cav: mi candido alle Europee. Ma l'ala sovranista guarda al Carroccio (Messaggero). Berlusconi corre alle europee per salvare ciò che resta di Fi (Repubblica). La Meloni lancia un nuovo partito sovranista e conservatore. Toti pronto a entrarci (Libero). Nel Pd dopo Zingaretti c'è il vuoto. Renzi vale quanto Calenda (Fatto). D'Alimonte: "Se continua così il Pd si estingue" (Verità). Sul Sole il ritorno delle Province: un voto per 47 presidenti e 70 consigli.
In cronaca: in primo piano su tutti i giornali la rapina choc di Lanciano. Notte di terrore per una coppia (Repubblica):  "I pugni, le foto, l'orecchio tagliato" (Corriere). QN: fermate le belve. Il Giornale: caccia a banda dell'Est. Su tutti anche l'aggressione a Marina Abramovic a Firenze. Artista la colpisce con un quadro (Messaggero): "L'ho fatto per l'arte" (QN). Su Giornale e altri la versione di Bennet, in tv da Giletti: "Asia mi ha violentato. E' come Weinstein".
Calcio. Milan, beffa alla fine. Crisi per la Roma (Corriere). Ora Di Francesco rischia il posto. Pallotta: "Disgustato" (Messaggero). La Lazio vola. Il Genova ko: 4-1 (Messaggero). Juve, Ronaldo non tradisce. Il Frosinone si arrende all'81' (Stampa). Il Napoli annienta il Torino. Ancelotti trova lo schema giusto: "Con la Juve sapremo la verità" (Mattino). Italvolley, battuta anche l'Olanda. Da mercoledì rush finale a Torino (Stampa).

ITALIA-ECONOMIA
"Reddito in deficit, pace fiscale minima e manette agli evasori": Di Maio, in un'intervista al Fatto, fissa i paletti del M5S su manovra e pacchetto fiscale. "Sarà una manovra del popolo che aiuta gli ultimi e fa la guerra ai potenti: dentro ci saranno il reddito di cittadinanza, il superamento della Fornero e i soldi per i truffati delle banche. Troveremo le risorse, anche facendo deficit". Poi difende Casalino, sotto tiro per l'audio con le minacce ai tecnici del Mef, e sconfessa i grillini Gallo e Fattori che l'hanno attaccato: "La gente in queste ore ferma Casalino per strada e gli dice: "Andate avanti". Ha capito il merito del problema: c'è gente che ci rema contro".  E del Ragioniere generale Franco dice: "L'ho visto solo una volta ma faccio controllare ogni norma ai miei collaboratori, perché non mi fido". Quanto al deficit in manovra "non dico cifre, ma il tema non è il deficit bensì le misure per far crescere il Pil. Troveremo risorse facendo deficit. E la manovra farà salire le pensioni minime a 780 euro e darà reddito di cittadinanza a tutta la platea, escluso gli stranieri". Sul fisco, "il condono fino a un milione di euro per noi è inaccettabile. I furbi non vanno premiati: nel decreto fiscale verrà previsto il carcere per chi evade. Costruiremo soglia e platea della pace fiscale per le persone in difficoltà, dai piccoli imprenditori alle famiglie". Ma il sottosegretario Bitonci (Lega), su Repubblica, insiste: "Soglia di un milione per aiutare gli evasori buoni". "Non si tratta di condono, la pace fiscale è saldo e stralcio. Con l'emersione naturale offriremo ai cittadini di saldare e poi stralciare il loro debito. L'aliquota è ancora oggetto di scelta politica. Il tetto per la Lega è un milioni di euro".
Tria difende il tetto dell'1,6% (Repubblica): non vuole "accendere la miccia". "Tratti Conte con la Ue" (Messaggero). L'idea è quella di usare quel tetto per andare alla trattativa: "Non dico di no a nessuno ma bisogna andare per gradi: uno scostamento maggiore si può avere solo con l'intervento della politica. Deve essere Conte a farsi sentire nelle sedi europee".
"Ai mercati il deficit al 2% va benissimo" dice il presidente della Commissione Finanze Bagnai alla Verità. "Agli investitori interessa solo la crescita. Con Tria rapporti ottimi: il Def sarà compatibile con il contratto. Se si fa bene una parte si fa bene a tutto: l'Ue agisce al contrario".
Sul Messaggero il caso dei tagli ventilati per la sanità: in ballo 2 miliardi. Regioni in allarme: i governatori chiedono più fondi per farmaci innovativi e assunzioni. Intanto la Lega continua a puntare sulla riforma della "Fornero": 7 miliardi per sostituirla con quota 100, a partire da 62 anni e 38 di contributi. Il M5S punta invece sul reddito e sulle pensioni di cittadinanza, ma è caccia alle risorse (Messaggero).
"Per andare in pensione prima i soldi ci sono ma con il reddito grillino rischiamo grosso" dice a Libero Alberto Brambilla, l'esperto di previdenza vicino a Salvini. "Non possiamo finire come il Venezuela per seguire le aspirazioni di Di Maio: il reddito di cittadinanza sarebbe un suicidio. Lega e Cinque Stelle viaggiano su binari paralleli". Sulle pensioni "la Fornero è figlia di un'emergenza creata dall'Istat, che dichiarò un rapporto tra pensioni e pil del 18,5% contro una media europea del 14,5%. Da qui l'ovvia richiesta della Ue di tagliare le pensioni. Ma le cose non stavano così. La legge non fu un errore, ma è troppo rigida. Il mio piano era correggere quelle rigidità per donne, esodati e lavoratori precoci, non più di 30 mila persone. Agli altri si può offrire quota 100, ovvero andare in pensione a 64 anni con 36 di contributi".
 "Servono tagli e riforme vere, col deficit non si cresce" dice l'economista Cottarelli a QN. E le riforme più urgenti sono "un taglio netto alla burocrazia, che costa alle pmi 30 mld l'anno solo per compilare moduli. E poi rendere la giustizia civile più veloce. Abbassare le tasse, finanziandole però con i risparmi sulla spesa. Questo renderebbe più competitiva l'Italia e non costa niente allo Stato". 

ITALIA-POLITICA
Decreto sicurezza, tensione Lega-M5S, dubbi del Quirinale (Messaggero). Oggi va in consiglio dei Ministri il decreto sicurezza e immigrazione, il primo atto legislativo del ministro Salvini. Ma nonostante le correzioni del Viminale sul testo pesano le perplessità del ministero della Giustizia e del Quirinale per la stretta sul diritto d'asilo ai migranti. Sulla Stampa il decreto Salvini: stretta sui migranti e sulle case occupate. Tra i punti decisivi la cancellazione del permesso umanitario, l'ampliamento dei reati per l'espulsione del richiedente asilo, la revoca della cittadinanza in caso di condanna, il trattenimento fino a 180 giorni in un Centro di identificazione. Stretta anche per le occupazioni abusive: le esigenze della proprietà vengono prima di quelle degli occupanti; per questi ci sarà l'offerta di un letto e niente altro; aumentano le pene per gli organizzatori delle occupazioni. La Stampa parla di "rivoluzione salviniana clamorosa", non ancora digerita del tutto dai Cinque stelle.
Berlusconi torna in campo (Giornale): "Grillini peggio dei comunisti, mi candido alle Europee". Ma l'ala sovranista guarda al Carroccio (Messaggero). Alla kermesse di Fiuggi il Cav "cede" alle richieste di Tajani: non voleva candidarsi ma lo farà di fronte a un pericolo più grande dei comunisti del '94, i grillini: "Con i tetti agli spot vogliono chiudere Mediaset". "In una democrazia il signor Casalino dovrebbe stare già con la valigia in mano". Ma anche con Salvini i rapporti non sono idilliaci: "Da lui uscite inaccettabili". Per Repubblica Berlusconi corre alle europee per salvare ciò che resta di Fi. La platea di Fiuggi conosce i sondaggi, sa che il rilancio di FI deve partire ma teme l'avanzata schiaccia-tutti di Salvini. Stessi sentimenti, per il Messaggero, alla festa di Atreju, dove la Meloni lancia un nuovo partito sovranista e conservatore. Toti pronto a entrarci (Libero). In un momento in cui la Lega sta al governo con i 5Stelle e lì vuole restare, con i sondaggi impietosi non solo per FI ma anche per Fdi, l'imperativo è creare un contenitore sovranista e conservatore in grado di resistere alla "ruspa" calvinista. Meloni punta sui governatori Musumeci e Toti: "Voglio gettare il cuore oltre l'ostacolo – dice la leader di Fdi – Lancio un appello deciso non solo alla destra ma anche a chi si è sempre definito liberale o conservatore, o patriota o semplicemente italiano". Il discorso è aperto anche a liste civiche e movimenti territoriali che "non si sentono rappresentati dalla Lega o non accettano di entrarne a far parte da comprimari".
Sulla Stampa e altri il declino del Pd, tra sondaggi choc che lo danno tra il 16,4 e il 17% e incubo dissoluzione, che scatterebbe a quota 15%. Nel Pd dopo Zingaretti c'è il vuoto. Renzi vale quanto Calenda, titola il Fatto: il sondaggio è tra i potenziali concorrenti alle primarie. Primo Zingaretti al 28,6%, Renzi è al 15,5%, Calenda al 13,1% seguito da Bersani (12,5%) e da Martina (10,3%). "Il Pd ormai è un partito in via d'estinzione: è quello che è accaduto in Francia ai socialisti" dice il politologo D'Alimonte alla Verità. "Per non scomparire deve fare un congresso vero. Scegliere un leader, indicare una linea nuova Invece mi pare stiano facendo il contrario. La propensione al voto per il Pd cresce con il reddito, l'80% degli elettori non si riconosce nella linea sull'immigrazione. Il Pd è prevalente solo nei centri urbani e regge solo al centro. Ma se togli le città il Pd non è più una forza omogenea a livello nazionale. A distruggere il consenso sono state le divisioni e l'esperienza di governo. Il Pd deve rifondarsi e presto". Sulla Stampa parla l'ex ministro Orlando: "Questo governo è pericoloso ma non è affatto scontato che la reazione passi attraverso il Pd. Dipende da come andrà il congresso. Il Pd sarà utile se andrà oltre i centri storici e le parole d'ordine di Confindustria. Non credo a una separazione consensuale. Ma non è scontato che il Pd sia l'ultima casa della sinistra italiana. Bisogna riflettere su un ciclo di 25 anni che si è chiuso. Se ci alleiamo con Macron che chiude le frontiere a Ventimiglia facciamo solo un regalo ai sovranisti".
Sul Sole il ritorno delle Province: un voto per 47 presidenti e 70 consigli.

ESTERI
Brexit, Corbyn apre al voto bis: "Referendum se lo vuole il partito" (Stampa e altri). Il leader laburista pronto ad appoggiare la richiesta di una consultazione sull'esito dei negoziati tra il governo May e Bruxelles se questa sarà la volontà dei Labour, a congresso da ieri fino a mercoledì: "Obbligato dalla democrazia del nostro partito". I militanti sono chiaramente a favore della permanenza nella Ue: se il referendum si ripetesse circa il 90% voterebbe per restare.
L'Austria di Kurz "riscrive" la storia del Risorgimento italiano (Stampa). Nei libri di storia delle scuole medie Cavour e Mazzini sono descritti come "oppressori nazionalisti" e la lotta per l'unità d'Italia è descritta come una guerra di aggressione. Il vero obiettivo dei leader italiani sarebbe stato quello di "dividere l'impero asburgico". Un racconto, scrive la Stampa, che fa a pugni con fatti storici ma che arriva nel momento in cui l'Austria insiste per offrire la nazionalità austriaca agli altoatesini, con gran stizza della Farnesina. Libero: l'Alto Adige si merita di tornare a casa. In Austria. Scrive Zulin: ce l'hanno regalato nel 2019, anche se ci vivevano quasi solo tedeschi. Se vogliamo un'Europa dei popoli dobbiamo rispettare il loro desideri.

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