Commentario del 27.09.18

IN PRIMA PAGINA
Manovra, sfida a Tria sul deficit. Casaleggio al Corriere: "Spendere per crescere". Di Maio e Salvini: "Deficit al 2,4%" (Fatto). Lui resiste: "Con me non oltre l'1,9%" (Sole). Niente intesa, Tria in bilico (Stampa). Il Giornale: rischio bancarotta. Conte a MF: gli investitori con noi. Altro fronte caldo, Genova: i genovesi contro Grillo (Libero). Il decreto sul ponte non c'è e l'ex leader dei 5S teme la protesta sotto casa (Stampa, Giornale). Sul Corriere le cifre che mancano al decreto. Su Repubblica le accuse a Autostrade.
In primo piano anche l'elezione di Foa alla presidenza della Rai. Primo atto, le scuse a Mattarella (Avvenire). Ora i direttori di tg e reti gialloverdi (Fatto). Foa alla Verità: "Via un po' di casacche". Corsa a riciclarsi (Repubblica).
Tra politica ed economia la bocciatura della Consulta a mezzo Jobs Act: "E' incostituzionale" (Fatto). Bocciati gli indennizzi per i licenziamenti (Sole).
In cronaca le belve di Lanciano in gabbia (QN): la folla assedia i tre arrestati (Corriere).
Dall'estero. Sul Corriere la "balena bianca" che conquista il Tamigi. Nel Regno Unito eccezionale avvistamento di un beluga in cerca del mare aperto.
Calcio, vincono Juve e Napoli. Sabato la grande sfida (Corriere). Monza, Berlusconi riscende in campo e la Brianza sogna un altro miracolo (Stampa). Partono male gli azzurri del volley, Italia travolta dalla Serbia (Stampa).

ITALIA-ECONOMIA
Deficit, assalto a Tria (Sole e tutti). Di Maio chiede di arrivare al 2,4% per il reddito di cittadinanza (Repubblica), Salvini frena, Conte media. Tria resiste: "Con me non si va oltre 1,9%". Intervenendo alla Confcommercio il ministro puntualizza: "Ho giurato di esercitare le mie funzioni nell'esclusivo interesse della Nazione, non di altri". Poi il richiamo a non sfidare i mercati e a non mettere in discussione la "stabilità finanziaria: possiamo anche dare più soldi agli italiani ma se poi pensano che domani ci sia un disastro non investono e non consumano". Stampa e Corriere danno il ministro in bilico, "davanti al bivio decisivo". Il M5S insiste per un deficit al 2,4%, che per il Corriere equivale a 10 miliardi di deficit aggiuntivo. La Stampa parla di mediazione al 2%, con Giorgetti che avverte: "Con le dimissioni di Tria salterebbe tutto il governo". In serata la dichiarazione congiunta di Di Maio e Salvini: "L'accordo c'è, non faremo gesti eclatanti per uno zero virgola". A Conte l'ultima mediazione, ma il vertice di oggi potrebbe slittare. Su MF l'intervista al premier, ieri a Wall Street dove ha incontrato il presidente della Borsa di New York Cunningham e l'ad di BlackRock Fink: "Ho spiegato che stiamo lavorando in modo intenso e serio, stiamo realizzando le riforme strutturali di chi l'Italia ha bisogno per sfruttare tutte le sue potenzialità di crescita. Gli investitori sono dei nostri alleati in questo progetto di riforme". Ma i grandi di Wall Street, scrive MF, si aspettano una manovra equilibrata e rispettosa dei parametri europei. Perr il Corriere si prepara un maxi scontro con la Ue: alle voci di un ulteriore appesantimento dei conti pubblici i mercati hanno già reagito con il crollo del prezzo dei titoli di Stato e i rendimenti alle stelle. Ma se davvero il deficit fosse portato al 2,4% sarebbe la Commissione europea a reagire. Poi a pronunciarsi saranno S&P's e Moody's: per Fubini nuovi declassamenti del debito italiano sono praticamente certi. "Bisogna investire per crescere, altrimenti si viene spazzati via – dice al Corriere Davide Casaleggio – Credo che l'Italia si trovi in questa situazione. Quanto al reddito di cittadinanza va inquadrato in uno scenario più ampio: non deve essere visto come una mera misura assistenzialista. Il mondo del lavoro si sta evolvendo in modo velocissimo, la necessita di forza lavoro è cannibalizzata dalla produttività che aumenta in modo esponenziale e lo farà ancora di più con l'introduzione massiccia di automazione e intelligenza artificiale. Bisogna cominciare a pensare oggi a quei lavoratori che resteranno esclusi". Casaleggio rilancia anche sulla necessità che lo Stato attui "misure di sostegno e di riqualificazione con percorsi formativi continui durante la vita delle persone. Uno Stato non può pensare solo a domani mattina, deve pensare in ottica sistemica di lungo periodo".
Su Repubblica l'allarme di Brunetta. "La risposta al Paese su povertà e disoccupazione non è distribuire un reddito in deficit che non si è prodotto ma avere più crescita. Tria terrà la barra dirtta e il Paese gliene sarà grato: sopra l'1,6% il rapporto debito pil aumenta, aumenta lo spread , diminuisce la fiducia, scappano i capitali, la Borsa si deprime, le banche limitano il credito. Questo non farà che allargare la crisi".

ITALIA-POLITICA
Genova, rinvio infinito. Salvini: "Neanche io so dov'è ora il decreto" (Repubblica). Grillo preoccupato telefona a Di Maio: "Che succede con il decreto su Genova?" (Stampa). Neppure ieri il testo è arrivato al Quirinale. Il primo nodo che blocca il decreto, secondo il Corriere è la mancanza di previsioni di spesa per la ricostruzione del ponte. Oggi il dl arriva al Colle (Messaggero) ma per MF il decreto è a forte rischio ricorso. Politicamente finisce sotto accusa il ministro Toninelli: insofferenza della Lega ai livelli di guardia per le gaffe e la mancanza di risultati portati a casa (Repubblica). Sul Corriere e tutti l'ira degli sfollati di Genova: "Caro Toninelli, vogliamo solo uno straccio di ponte". Anche industriali e sindacati in trincea: "Pronti a scendere in piazza" (Stampa).
Rai, buona la seconda. Stavolta la Vigilanza dice sì a Foa presidente grazie ai voti di Fi (Giornale in prima e p.9 e tutti). Patto centrodestra-M5S, via libera con 27 sì. Presidente per un soffio, mancano due sì all'appello (Fatto p.4). Protesta il Pd, che parla di "inciucio politico e voto taroccato". "Sogno una Raiflix, ma senza rivoluzioni" annuncia Foa alla Verità (p.8). Mentre al Corriere (p.11) dice: "Porterò aria fresca e nuovi direttori dei tg: sono stati nominati dal precedente cda e non tutta l'informazione è sembrata esente da settarismi". Il neo presidente parla anche al Messaggero (p.9): "Sarà una Rai poco politica. Le nomine sono ancora tutte da decidere, posso solo assicurare che la meritocrazia è la mia bussola e non guardo alle casacche politiche". Su Repubblica (p.8) il racconto del cambio di stagione nella tv di Stato: Foa bis e sovranismo a Saxa Rubra, la Rai è pronta per i nuovi capi. In azienda ci si divide tra neo-gialloverdi e resistenti, ma l'unica certezza è che anche in Rai il Pd litiga.
Sul Corriere intervista a Casaleggio: "Con il progressivo sviluppo degli strumenti di partecipazione diretta dei cittadini alla vita pubblica, molte delle funzioni tradizionali del Parlamento verranno meno, si trasformerà in qualcosa che ancora non siamo in grado di immaginare". Quanto al governo "c'è un contratto al quale Lega e M5S devono attenersi e sono sicuro che lo faranno. Il M5S porta avanti le proprie istanze in modo risoluto, non vedo il rischio che la Lega cannibalizzi il Movimento".
Legittima difesa, blitz della sinistra per frenare la legge (Messaggero p.12): l'ex presidente del Senato Grasso, con l'aiuto del Pd, blocca la corsia accelerata in commissione. Grasso chiede l'esame in aula, adesso il sì al testo può slittare di mesi (Fatto p.7). "Questo – avvertono dalla Lega – cambierà i rapporti maggioranza-opposizione". A sinistra sono convinti che questa mossa possa bloccare l'approvazione della legittima difesa al Senato prima della fine dell'anno, ma il presidente leghista della commissione Giustizia, Ostellari, al Messaggero spiega: "Si sbagliano, via libera a Palazzo Madama a fine novembre. Se volevano allungare i tempi hanno toppato, se invece vogliono discutere meglio in aula non c'è problema. Il testo prevederà il principio di proporzionalità della difesa all'interno del domicilio, all'interno di casa dovrà esserci sempre l'attualità del pericolo. Maggioranza compatta, ma l'ambizione è avere un consenso ampio sul tema".
Carroccio alle stelle, Bossi al crepuscolo: un anno di pena ai servizi sociali (Repubblica p.9 e altri). La Procura generale di Brescia ha firmato l'ordine di carcerazione per il fondatore della Lega dopo la sentenza definitiva per vilipendio al presidente della Repubblica, ma c'è la sospensione dell'ordine di esecuzione della pena: potrà decidere come scontarla, chiederà di essere assegnato ai servizi sociali.

ESTERI
L'economia americana corre, la Fed alza il costo del denaro (Messaggero e tutti): come previsto, il costo del denaro sale di un quarto di punto, tra il 2 e il 2,5%. E' la prima volta dalla crisi del 2008 che i tassi tornano sopra il 2%. Alzata anche la stima di crescita del pil: 3,1% nel 2019 (Sole). Ira di Trump per la stretta: "Non sono contento, alla Fed piace alzare i tassi". "La politica non si intrometta" la replica del presidente della Fed.
Conte contro Macron sui migranti: "Salviamo vite, chi lo nega è in malafede". Sulla Stampa l'intervento del premier italiano all'Assemblea dell'Onu in cui ha riconfermato l'impegno italiano "a favore delle Nazioni Unite, anche se il multilateralismo va rivisto". Poi l'affondo alla Francia sui migranti: "La nostra politica sic basa sulla protezione delle vite umane, chi fa una lettura diversa non può essere in buona fede". Conte ha poi rilanciato la conferenza sulla Libia e ha avuto un bilaterale con Al Sisi: "Gli ho chiesto di fare giustizia per Regeni, lui ci darà sostegno sulla Libia". Nell'incontro con Rohani "ribadita la volontà dell'Italia di difendere l'accordo nucleare con Teheran". Le distanze con Trump si allungano.
La Stampa (p.7) pubblica il manifesto progressista per rifondare l'Ue: nasce il fronte contro i sovranisti. Appello firmato da Renzi e altri leader a otto mesi dal voto europeo. Non sarà una lista unica, ma i partiti potrebbero mettere uno stesso logo nei simboli in viste del voto di maggio. "Risvegliamo l'Europa!" si legge nel documento, che punta alla rivendicazione "con fierezza" dei valori fondatori di pace, libertà, prosperità e solidarietà piuttosto che alle "minacce di 'pulizia di massa' di Salvini, allo 'sbarazzarsi dell'Islam' dell'Afd tedesco o allo 'smetterla con l'Europa' della le Pen".


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