Commentario del 7.09.18

IN PRIMA PAGINA
Fondi della Lega, via al sequestro (Corriere). Il Tribunale affonda la Lega (Fatto). La rabbia di Salvini contro i pm: "E' un attacco alla Costituzione" (Stampa). "Gli italiani sono con me" (Repubblica, Corriere). Il Giornale: follia dei giudici.
Mossa dei giudici anche sul crollo del ponte: indagate 20 persone (Sole e tutti). "Sapevano dei rischi" (Corriere, Repubblica). C'è anche Autostrade: più facile la revoca della concessione (Fatto). Sotto accusa il sistema delle opere (Repubblica). Autostrade indagata per il ponte ma i Benetton ci prendono in giro (Verità). E Toninelli bluffa sulle "pressioni" (Giornale).
In primo piano su tutti anche l'intesa sull'Ilva: si sblocca la vendita. Mittal assumerà subito 10.700 addetti (Sole). Più posti di lavoro e area risanata (Stampa). Di Maio meglio di Calenda: nessun esubero e più bonifiche (Fatto). Di Maio al Corriere: meglio di così non si poteva fare. Ora i referendum.
Su tutti i giornali anticipazioni della manovra: allo studio maxi-sconto Ires e taglio Irpef dal 23 al 22% (Sole, Messaggero). Repubblica parla di manovra da 30 miliardi, 10 per il reddito di cittadinanza.
Politica, giallo sul premier Conte, in corsa per una cattedra alla Sapienza, ma poi rinuncia (Messaggero). Repubblica: l'era del Conte inesistente. Ma piace al 60% degli italiani (Italia Oggi). Sul Giornale Berlusconi nega aperture al partito unico del centrodestra. Su QN il governatore Rossi chiama la sinistra alla riscossa. Sul Sole intervista esclusiva al Papa: "Lavoro e genio creativo per un nuovo ordine economico". Sulla Stampa l'apertura ai populisti di Weber, candidato Ppe alla guida della Ue: "Dalla Lega a Orban, un'intesa con i sovranisti per la nuova Europa".

ITALIA-ECONOMIA
Il M5S porta a casa l'accordo Ilva (MF): niente esuberi, più assunzioni e articolo 18 (Corriere). Risanamento 2 anni prima (Stampa). Il Sole analizza ampiamente l'intesa raggiunta ieri al Mise sull'Ilva dopo una maratona di 18 ore che ha sbloccato la vendita del colosso siderurgico agli indiani di Mittal. Tra i punti chiave l'assunzione immediata di 10.700 addetti con articolo 18, riconoscimento dell'anzianità, incentivi all'esodo e garanzie per tutti gli altri, più produzione a parità di emissioni. Ora il referendum: se i lavoratori si esprimeranno a favore il 15 settembre Arcelor farà il suo ingresso all'Ilva. "Di Maio meglio di Calenda", titola il Fatto. E con il ministero che torna decisivo contenti anche i sindacati. "Abbiamo ottenuto il miglior risultato possibile con le peggiori condizioni possibili" dice al Corriere Di Maio. Grillo voleva la riconversione a parco: "La riconversione economica e ambientale di Taranto parte subito. Avremmo potuto chiudere l'Ilva se si fosse potuta annullare la gara ma non è stato possibile, per questo abbiamo favorito l'accordo sindacale. Taranto ha bisogno di una legge speciale per ripartire dopo decenni in cui si è giocato con la vita delle persone e dei lavoratori". A vigilare sull'accordo sarà la struttura commissariale: "Agirà come un poliziotto ambientale".  Sul Messaggero parla Calenda: "E' stata fatta l'unica cosa giusta: salvare Taranto non è un delitto". Boccia (Confindustria): "Un bel segnale per il Paese" (Sole). Bentivogli (Fim Cisl): "Abbiamo dimostrato che non c'è contraddizione tra difesa dell'ambiente e tutela del lavoro". E al Corriere dice: "Ora il governo abbandoni la linea anti-industriale". Re David (Fiom Cgil): "Raggiunti tutti gli obiettivi" (Stampa). Sul Fatto la rabbia dei militanti Cinque Stelle e degli ambientalisti, schierati per la chiusura e la riconversione degli impianti: "E' un voltafaccia". Sulla Stampa la Puglia che dice ancora no. Il governatore Emiliano: "Senza garanzie sulla salute dei cittadini non darò mai il mio assenso al piano ambientale". I "Genitori tarantini": "Anche questo governo ci ha sacrificati sull'altare del profitto". Alla fine il salvataggio dell'Ilva ci costerà almeno 250 milioni, senza contare i 100 milioni per lo stop alla gara, stima Libero. E la vera sfida, per l'Ilva, comincia ora, scrive il Fatto.
Su tutti i giornali anticipazioni sulla manovra. Per il Messaggero c'è il pressing di Draghi dietro la svolta-soft del governo: il rapido cambio di toni di Salvini e Di Maio è arrivato dopo l'alert Bce sull'acquisto di titoli italiani. Poi la triangolazione di Tria con Quirinale e Bankitalia per "evitare scenari da 2011". Di Maio al Corriere: "Non abbiamo fatto nessuna marcia indietro. Lo spread e le agenzie di rating non possono decidere la politica economica di un governo che ha il pieno sostegno del popolo italiano. La nostra non è una sfida all'Europa, è fare quello che chiedono gli italiani: niente aumento dell'Iva, avanti con il reddito di cittadinanza e misure a sostegno alle imprese". Poi l'affondo su Oettinger: "Perché non parla del surplus commerciale tedesco?". Il Corriere parla di misure per 25 miliardi e di deficit poco sopra il 2%. Repubblica di una manovra verso i 30 mld, 10 dei quali destinati al reddito di cittadinanza e tre aliquote per far partire la flat tax. Il Sole parla di reddito di cittadinanza da 9 miliardi in 2 tempi, un maxi-sconto sull'Ires per le imprese che reinvestono gli utili in beni e assunzioni (con l'imposta in calo dal 24 al 15%) e un avvio del taglio dell'Irpef dal 23 al 22% della prima aliquota. Ancora da definire la pace fiscale. Ruocco (M5S) al Corriere: "Pace fiscale? Non può essere un liberi tutti".

ITALIA-POLITICA
Lega via alla confisca di 49 milioni (Corriere e tutti): dal Tribunale del riesame via libera alla Procura perché proceda con i sequestri dei fondi nella cassa nazionale del partito. Nel mirino anche le sedi regionali (Repubblica). Salvini: temete l'ira dei giusti (Messaggero e tutti). "Così si indagano 60 milioni di italiani" dice il leader del Carroccio al Corriere. Ma "Lega ci chiamiamo e Lega ci chiameremo. Le scelte le faremo quando vorremo noi, non ci facciamo dettare nulla dalle procure". Salvini nega di volersi appellare a Mattarella e ai giudici di Genova manda a dire: "E' perfettamente inutile andare in giro per l'Europa a cercare soldi che non ci sono". Salvini intervistato anche sulla Stampa: "Siamo ai processi politici come in Turchia: i giudici si rassegnino.Ora governiamo noi". "Sono tranquillo e inc.. Quello che sta subendo la Lega è un processo politico senza precedenti. Ricordo che c'è un garante della Costituzione che deve far rispettare i diritti politici di 60 milioni di italiani". Mattarella? "Non chiedo aiuto a nessuno, mi piacerebbe solo che la magistratura di Genova invece di correre dietro a soldi che non ci sono lavorasse più rapidamente per esempio sulla strage del ponte Morandi". Imbarazzo tra i 5Stelle. Di Maio al Corriere: "Le decisioni della magistratura si rispettano". Solidarietà di Berlusconi e del centrodestra. Conte: difficile fare politica senza risorse (Messaggero). Sul Messaggero parla il tesoriere Centemero: "Costretti a chiedere aiuto all'Europa. Ora serve una riforma della giustizia". Ma nessuna ripercussione sulla campagna elettorale – "avanti con i social" – e sul governo: "Andremo avanti con maggior vigore". Per Repubblica Salvini studia solo ritocchi al nome. Il Messaggero parla di una "Lega per Salvini premier" diversa in ogni regione e coordinata da una holding e un'associazione per drenare i contributi.
Berlusconi intanto, nega interesse alla fusione o al partito unico nel centrodestra: lavoriamo al rilancio e al rinnovamento di FI (Corriere). Toti alla Stampa: "Fondiamoci con Fratelli d'Italia e presentiamoci uniti alle Europee". Per Toti "se la Lega non vuole rinunciare al suo nome e alla collaborazione con I Cinque Stelle bisognerà mettere in piedi qualcos'altro. Un qualcosa che già prepari il terreno per il futuro governo comune non appena matureranno le condizioni".
Il governo si arma contro la corruzione (Avvenire). Business bloccato ai corruttori (Italia Oggi). Ma sul Daspo è scontro nel governo: Salvini non va al Cdm (Messaggero). Il ddl "spazzacorrotti" approvato ieri sera dal consiglio dei Ministri. Soddisfatto il premier Conte. Di Maio parla di una lotta alla corruzione "che farà risparmiare miliardi di euro allo Stato che potremmo usare per le imprese, le persone, i servizi". Bonafede rimarca l'importanza del Daspo a vita per condanne superiori ai 2 anni agli imprenditori che proveranno a corrompere pubblici ufficiali. Ma la Lega vuole già correggere la legge anticorruzione (Corriere): Salvini ha disertato il consiglio dei ministri, la ministra Bongiorno ha avanzato osservazioni su "nodi irrisolti". Perciò il ddl è passato "salvo intese" e si è trovato un compromesso tra Lega e M5S: il testo va in Parlamento non blindato.
E' un caso la corsa di Conte per la cattedra di Diritto Privato alla Sapienza che fu del suo maestro, Guido Alpa. A rivelare la notizia è il sito Politico.eu, parlando di conflitto di interesse. E il premier ci ripensa: "Questo mio nuovo impegno istituzionale mi impedisce di partecipare al colloquio di lunedì". Alpa: "Rinuncia? Fa male. Merita quel posto. E' preparatissimo". Verderami, sul Corriere , parla di caduta di stile che indebolisce la credibilità del suo ruolo. Ceccarelli su Repubblica parla di gaffe del Conte inesistente: un premier prestanome schiacciato dal duello tra Di Maio e Salvini. Eppure Conte piace e molto agli italiani (Italia Oggi). Piepoli: "Sfiora il 60% dell'indice di gradimento, all'incirca come quello di Salvini e Di Maio solo un filino di più. Conte dice la parola giusta al momento giusto, si capisce che è un professionista e uno che sa unire. Parla poco e lascia agli altri la scena: un po' quello che faceva Andreotti".
Su Repubblica e altri il ritorno in campo di Renzi, che fa il pieno alla Festa dell'Unità di Ravenna: "Contro di me fuoco amico ma non smobilito". L'ex segretario non si candida alle primarie ma pensa a candidare la Bellanova contro Zingaretti. Da Renzi la scossa al Pd perché faccia opposizione: "Dove sono gli esimi costituzionalisti che si opposero al referendum?"-

ESTERI
Moavero: "Conferenza sulla Libia in Italia a novembre". Sul Sole e altri l'annuncio del ministro degli Esteri. "La conferenza sulla Libia si terrà in Sicilia nel formato "di Roma" quindi con la partecipazione anche di Cina e Stati Uniti". Moavero conciliante con la Francia: "C'è un nemico di tutti in Libia ed è l'estremismo. Non è questione solo di bisticci e competizione con questo o l'altro paese europeo. Mi riconosco nelle dichiarazioni del presidente Macron sulla necessità di dialogare con tutti e sostenere lo sforzo dell'Onu".
Sulla Stampa parla Manfred Weber, candidato tedesco alla guida della Commissione Ue: "Serve un dialogo tra noi popolari e i sovranisti. Dobbiamo coinvolgere Orban e Salvini". Obiettivo: evitare un'altra Brexit: "Tutto cominciò con l'uscita di Cameron dal Ppe". "Sui migranti la prima cosa da fare è riuscire insieme a difendere i confini esterni dell'Unione. Capisco la rabbia dell'Italia che non vede solidarietà ma i problemi non si risolvono da soli". Ma Macron incalza il Ppe: "Scelga tra Merkel e i nazionalisti di Orban". Sulla Stampa intervista anche alla presidente del Senato Casellati: "Serve un'Europa che non sia solo spread e mercati. Sui migranti l'Italia è stata lasciata sola, ma deve essere solidale". Oggi intanto a Marsiglia "riunione di lavoro" tra Macron e Merkel in vista del summit sui migranti che si terrà a Salisburgo il 20 settembre.

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