Commentario del 2.01.18

IN PRIMA PAGINA
Politica in primo piano. Allarme sul voto dei giovani: il 70% il 4 marzo starà a casa (Stampa). Mattarella sprona i 18enni e spinge per programmi realistici (Corriere, Messaggero e tutti). E Tajani al Corriere guarda alle elezioni: "Al voto per la lotta contro i populisti". Rottura tra Bonino e il Pd sulle firme (Repubblica e tutti). Zanda al Corriere: "Noi e la sinistra? I nemici sono altri".
Tra i temi economici spazio alle novità su Fisco e pensioni nel 2018 (Messaggero). Il Sole si concentra sul costo delle promesse elettorali: lievita a 130 mld il costo dei programmi dei partiti in vista del voto (Sole). Italia Oggi attacca sulla manovra: 1200 geroglifici, sono i commi della legge di Bilancio, sempre più incomprensibili, forse per nascondere mance e aiutini preelettorali.
Ampio spazio sulle prime pagine alle notizie dall'Iran: dilaga la protesta, 12 morti e 400 arresti (Messaggero). Il presidente Rouhani: "Un piccolo gruppo di illegali". Trump attacca: "Ha fallito, è tempo di cambiare" (Corriere). Per il Giornale, l'Europa non può far finta di non vedere.

ITALIA-ECONOMIA
Fisco e pensioni, sul Messaggero (in prima e p.4-5) le novità del 2018: partito il mini-aumento sulle pensioni ( rivalutazione dell'1,1%). Intanto si allarga l'Ape sociale, per le madri diventa più facile anticipare l'uscita. Novità in arrivo anche sul Fisco: al lavoro una task force per modificare il linguaggio delle cartelle e rendere più facili gli adempimenti, l'obiettivo dell'Agenzia delle Entrate è cambiare il rapporto con i contribuenti. Anche la Stampa (p.22) guarda alle novità sul Fisco: cambiamenti nel calendario delle scadenze, rottamazione delle cartelle dal 2000 al 2017 possibile entro il 15 maggio, sconto fiscale del 19% sulle spese per abbonamenti di bus, metro e ferrovie. In arrivo agevolazioni per figli a carico, casa, ristrutturazioni, cultura e formazione digitale.
Rimborsi Iva, tempi ridotti a 70 giorni (Corriere p.34 e altri): già dimezzati negli ultimi tre anni, si stringono ancora i tempi per il rimborso dell'Iva alle imprese. Da ieri è in vigore un provvedimento che stabilisce l'accredito diretto dei rimborsi pagati dall'Agenzia sul conto corrente bancario delle imprese beneficiarie, evitando il passaggio intermedio delle tesorerie provinciali: consentirà di accorciare i tempi medi dagli attuali 90 a 70 giorni (erano 180 giorni nel 2014). I rimborsi Iva hanno riguardato, nel 2017, oltre 68 mila imprese, professionisti e artigiani, che hanno ottenuto dall'Agenzia la restituzione di 12 miliardi di euro. "II Fisco ci ha tolto troppo: arrivano rimborsi da record" titola il Giornale (p.3).
Lo Stato paga col contagocce: oltre 100 giorni di ritardo, il triplo della media europea (Repubblica). I tempi si sono ridotti, rispetto al passato, eppure la Pa onora i suoi debiti impiegando più di tre mesi, rispetto a quanto accade in molti Paesi del continente dove, in appena 30 giorni i debiti vengono saldati. Il picco dei ritardi nel Mezzogiorno: tra gli enti-lumaca, spiccano i Comuni.

ITALIA-POLITICA
Nel discorso di fine anno, Mattarella si rivolge ai partiti: "Proposte realistiche e guardate al futuro". Dal Presidente della Repubblica un appello contro l'astensionismo e fa un parallelo tra i "Ragazzi del 99" della Grande Guerra e i neodiciottenni all voto. Sulla Stampa (in prima e p.4) l'allarme dei sondaggisti: 7 giovani su 10 non andranno alle urne. Nonostante l'appello del Colle sulle "proposte realistiche", il Sole (in apertura e p.3) evidenzia il conto delle promesse elettorali: 130 mld. Per Marro (Corriere p.6)  i timori di Mattarella che le promesse siano irrealizzabili sono fondate. Intanto, il Capo dello Stato tesse la tela con Gentiloni per le larghe intese per evitare scenari caotici dopo il voto: secondo Gentili (Messaggero p.7) il lavoro di "appeasement" tra Pd e Fi è in corso da tempo, come dimostrano la nomina di Nava alla Consob e il lavorio l'ok alla missione in Niger. Per scongiurare lo stallo post-elezioni, Giornale (p.6) evidenzia come il Colle voglia tenersi le mani libere per un Gentiloni-bis: Mattarella ha evitato temi decisivi come Ue e ius soli.
Vero le urne, rottura tra Pd e Bonino sulle firme (su tutti). Dal Nazareno sono pronti ad un aiuto (Messaggero p.7). Zampa a Repubblica (p.10): "Sarebbe un peccato perderli come alleati".
Svolta nel M5S, Grillo stacca il blog e si allontana da Casaleggio (Corriere p.8). Intanto è polemica tra gli attivisti per il nuovo statuto che contiene le nuove regole per le candidature (Repubblica p.8).
Centrodestra, dopo che Berlusconi ha fatto il suo nome per una possibile candidatura a premier, Frattini parla alla Stampa (in prima e p.7): "Chi serve le istituzioni viene chiamato, non si propone". Intanto, Berlusconi punta su candidati vip per conquistare il voto delle circoscrizione estere (Giornale p.7). "Al voto contro i populismi, il centrodestra può vincere": a parlare al Corriere è un altro dei nomi citati da Berlusconi come possibile candidato premier, Antonio Tajani.

ESTERI
Iran, scontri e morti, Trump all'attacco: "E' ora di cambiare" (Messaggero prima e p. 2 e tutti). Assalti alle caserme e alla polizia, le vittime sarebbero 13 e il presidente Rohani accusa: "Proteste manipolate da Israele e Stati Uniti". La rivolta di Teheran ha creato evidenti timori dell'intelligence e per le aziende italiane c'è il rischio-sanzioni se Washington dovesse ripristinare le misure inibitorie contro lo Stato iraniano: il danno sarebbe grave e ammonterebbe a miliardi di euro. E la crisi economica del Paese del petrolio potrebbe portare il costo della benzina a un +33%, un rincaro già bollato da quella vasta parte di società costretta a far uso della propria automobile per sopperire ad un primo lavoro non sufficientemente redditizio.
Kim apre a Seul e minaccia Trump: "Pulsante nucleare sul mio tavolo" (Stampa p.13 e tutti). Il leader nordcoreano apre al dialogo con il Sud in vista delle Olimpiadi invernali e avverte gli Usa: "L'arsenale è completo siamo pronti a colpire, ma le armi saranno usate solo se minacciati". Poi il monito a Trump: "Attenzione a non iniziare mai una guerra contro di me o il mio Paese".
Su Libero (in prima e p.13) focus sull'Austria con un approfondito ritratto di Kurz il più giovane premier del mondo. Tra frontiere chiuse agli immigrati, tagli fiscali e stop al divieto di fumo, da Vienna arriva un terremoto che scuote l'Europa della Merkel.

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