Commentario del 22.01.18

IN PRIMA PAGINA
Gentiloni a tutto campo sul Foglio: "Non si vota sull'Italia, si vota sull'Europa. I poli sono tre, possiamo vincere. Ma con il proporzionale il candidato premier non c'è". Su tutti il programma dei 5Stelle presentato ieri a Pescara: sì all'euro e meno tasse (Corriere). Di Maio getta l'amo ai partiti (Fatto). "Ecco il programma, chi ci sta?" (Messaggero). Ma Gentiloni li sfida: "Non avranno i numeri" (Repubblica). Sul Giornale l'ultimo Berlusconi: "I politicanti fanno schifo". Sul Corriere la chiamata di Martina: "I ministri si presentino, gli elettori giudicheranno". In Lombardia per il centrodestra si scalda Fontana: "La razza bianca mi ha portato fama e consensi" (Libero). Nel Lazio il sondaggio non decide. Pirozzi: "O stanno con me oppure perdono" (Tempo).
Su Repubblica il senso degli italiani per le istituzioni: primo il Papa, ma in calo, seguito da forze dell'ordine e scuola. In coda Parlamento e partiti. Su Libero l'attacco agli immigrati: delinquono dieci volte più degli italiani.
In primo piano anche la Germania: dalla Spd divisa sì al governo Merkel. Torna la Grande Coalizione (Corriere, Repubblica). Ora tocca alla base (Fatto). Repubblica: una scelta che salva l'unità europea. Gentiloni "stringe" con Macron: presto un patto per la Ue. Berlusconi va da Junker in cerca di riabilitazione (Stampa). Libero: il governo è latitante, in Europa torna Silvio. Usa, la crisi dei conti pubblici spegne la fiaccola della Statua della libertà (Repubblica). Ma a Davos ringraziano Trump per la riforma fiscale (Corriere).
In cronaca: l'Fbi fa arrestare due italiani. "Settecento morti per i loro farmaci" (Repubblica). Il Fisco spagnolo insegue Shakira: contestata una frode di milioni di euro (Corriere).

ITALIA-ECONOMIA
"L'Italia è un Paese in salute, come ha dimostrato il ranking di Bloomberg. Lo è letteralmente, avendo la popolazione maggiormente in salute e sana a livello mondiale e lo è da altri punti di vista – dice Gentiloni al Foglio – Per il Wto l'Italia è la seconda economia industriale più competitiva al mondo. Sull'export abbiamo numeri da urlo. Sull'innovazione robotica siamo tra i primi cinque Paesi del mondo. Una parte delle nostre imprese è sempre più competitiva. L'economia è in ripresa, Il pil cresce a un ritmo impensabile ancora un anno fa. Abbiamo ancora un problema molto serio di occupazione e uno squilibrio assurdo nel mercato del lavoro femminile. La crisi ha lasciato tracce profonde ma l'Italia è un Paese che è tornato a correre". A riprova, Gentiloni cita il caso Npl. "L'Italia nell'ultimo anno ha ridotto i crediti deteriorati del 26%. Il salvataggio e la stabilizzazione del sistema bancario sono uno dei principali successi di questo governo".
Su A&F (in apertura) la "trappola" del debito pubblico, il convitato di pietra dell'economia italiana: c'è una mina da 55 miliardi nei conti da qui al 2020. A tanto ammonta lo scostamento tra la sua variazione e i deficit cumulati previsti per il prossimo triennio. A svelare il "baco" è l'Osservatorio Bocconi diretto da Carlo Cottarelli. Mistero sulle cause: forse il peso dei derivati e il sostegno pubblico alle banche in crisi.
Aspettando Davos, il Forum mondiale dell'Economia, Oxfam dà i numeri sulla ricchezza: l'82% della ricchezza prodotta nel 2017 è andata a finire nelle mani dell'1% della popolazione (Repubblica). Sono 2.043 i "Paperoni" del mondo, e il loro numero cresce in maniera esponenziale e questo per lo sfruttamento intensivo del lavoro su scala globale. Anche in Italia si allarga la forbice delle disparità: il 20% dei Paperoni italiani detiene il 66,41% della ricchezza nazionale. Ai più poveri va lo 0,09%. Barbieri (Oxfam): "L'Italia è al ventesimo posto per disuguaglianza dei redditi nella classifica mondiale. Ciò che salta agli occhi è che la povertà sta crescendo anche tra chi un lavoro ce l'ha". Servono "regole nel commercio mondiale, nella finanza, premi per chi produce in modo responsabile e un salario minimo per i lavori fuori dai contratti nazionali".
 
ITALIA-POLITICA
"Il vero terreno di scontro di questa campagna elettorale  sarà tra chi crede nell'apertura e chi scommette sulla chiusura, al centro c'è l'Europa". Così Gentiloni al Foglio (in prima e p.2-3), ragiona sul voto del 4 marzo: "Il Pd è l'unica in grado di guidare questo Paese. Mentre il centrodestra è diviso da una diversa visione del mondo e il M5S ha un'impostazione che difficilmente è compatibile con il governo di un grande Paese occidentale. E non avrà i numeri per governare". Il premier punta al 30% nel collegio Roma I. Il vice-segretario Martina al Corriere (p.6): "Programma? Proposte serie: assegno universale per i figli a chi ha reddito inferiore ai 100mila euro l'anno. Poi salario minimo legale, taglio del costo del lavoro per tutta la legislatura".
M5S, ieri a Pescara Di Maio ha lanciato programma e candidati: 20 punti che la sera delle elezioni saranno sottoposti ai partiti "con un annuncio pubblico", tra cui abolizione di 400 leggi, reddito di cittadinanza, stop al business dell'immigrazione, aiuti per le famiglie. Poi riduzione di 50 punti di debito pubblico, investimenti e superamento della Fornero. Sparisce il referendum sull'euro (Corriere e tutti). Giù l'Irap per le piccole imprese, e sparisce il no alle grandi opere. "Una strategia pigliatutto" (Fatto p.2). Per la Stampa (p.2) è il tentativo di sedurre il ceto moderato. Intanto, caos liste: candidati annunciati solo a sera per evitare polemiche (Messaggero p.8 e tutti).
Centrodestra, Berlusconi a Bruxelles per tranquillizzare il Ppe (Repubblica p.10 e tutti). Ieri su La7 ha ribadito il suo ruolo di argine ai populisti (Corriere p.5 e tutti). Poi rivendica i risultati del suo ultimo governo, accusando Renzi per i numeri sulla disoccupazione: "In tanti avevamo la speranza che potesse far uscire il Paese dalla crisi. Ha avuto il merito di chiudere con la tradizione comunista, ma il Pd oggi è una scatola vuota". Poi l'accusa: "mi fanno schifo i politici di professione" (su tutti).
Su Repubblica (p.6) il rapporto Demos sulla fiducia degli italiani nelle istituzioni: in testa alla classifica c'è ancora Papa Bergoglio col 77% ma con il consenso in calo del 5%; seguono le forze dell'ordine (70%), la scuola (53%), il capo dello Stato (46%), la Chiesa (42%), la Magistratura (37%), il Comune (33%), la Ue (30%), la Regione (29%), le associazioni degli imprenditori (24%), Cgil (24%), Cisl-Uil (20%), lo Stato (19%), le Banche (15%), il Parlamento (11%), i Partiti (5%). Il 65% degli italiani d'accordo sulla necessità di un Uomo Forte alla guida del Paese. Per il 49% la democrazia può funzionare senza partiti politici.

EUROPA
Germania, dalla Spd tiepida luce verde alla Grande Coalizione.Merkel: ora la via è libera (Corriere). Al congresso di Bonn uno Schulz stremato riesce a strappare il consenso alla proposta di intesa con Cdu e Csu solo al 56% dei delegati. Decisiva la "pasionaria" Nahales (Repubblica): la capogruppo dell'Spd al Bundestag ricordala crisi di tutti i partiti socialisti e invita a non focalizzarsi sulla Merkel nella ricerca di un colpevole per il tracollo alle elezioni. Ma il clima è funereo e il leader dei giovani Kuhenert promette battaglia per il futuro. Sul Corriere parla il presidente della Spd della Bassa Sassonia Weil: "Scampato un pericolo vero. Vittoria  troppo risicata? Basta per andare a trattare". Il vice ministro Roth a Repubblica: "Perl'Europa è una grande opportunità. E si profughi non cediamo".Weber (Ppe):  "La Germania e l'Europa hanno bisogno di stabilità". Il capo di gabinetto di Juncker Selmayr: "Una buona notizia per un'Europa più unita, più forte e più democratica" (Corriere). 
Macron come il Re Sole: i Paperoni a Versailles (QN). Tappa francese per 140 top manager di tutto il mondo diretti al Forum di Davos. Nel pomeriggio l'incontro con Macron alla reggia di Versailles: il presidente presenterà la via francese alla "globalizzazione responsabile" e li inviterà a investire in Francia. Tra gli ospiti gli italiani Bono (Fincantieri), Marcegaglia (Eni) e i vertici di Barilla. A loro Macron proporrà un'agenda per favorire gli investimenti e offrirà incontri privati con il premier Philippe, il ministro dell'Economia Le Maire e altri sei ministri.
Gentiloni "stringe" con Macron: sei "saggi" al lavoro per stilare il "Trattato del Quirinale" per rilanciare l'amicizia tra Italia e Francia e l'Europa (Stampa). I tre italiani sono Franco Bassanini, Marco Piantini e Paola Severino. Lavoreranno su temi legati alla cooperazione in campo economico, industriale e dell'innovazione e su istruzione, cultura, ricerca e insegnamento superiore.
Berlusconi in missione a Bruxelles per una "riabilitazione" politica e istituzionale ma la sua visita imbarazza Juncker (Stampa): l'incontro tra i due non figura nell'agenda ufficiale del presidente della Commissione Ue. I due si vedranno ma non a Palazzo Berlaymont, bensì ad un ricevimento organizzato al Parlamento Europeo dal presidente Tajani. 

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