Commentario del 17.01.18

IN PRIMA PAGINA
Voto in Italia, un rischio per l'Europa (Sole). E' bufera sul commissario Ue Moscovici. Allarme populismi in Italia (Stampa). L'Europa contro Lega e 5Stelle (Repubblica). L'Ue vota l'inciucio al posto nostro: nessuno protesta (Fatto). L'Europa irrompe sul voto ma cresce il fronte pro-deficit (Messaggero). Constancio (Bce) a Repubblica: "Roma deve insistere sulle riforme. I Paesi indebitati stanno crescendo". Tajani al Corriere: Roma deve contare di più. Rivera (Ciudadanos): "Intesa con Roma e Parigi per cambiare l'Europa" (Stampa).
Politica in primo piano anche sul fonte interno. Sul Corriere intervista a Di Maio: riforma Rai o aboliamo il canone. Su Fatto e Giornale Marchionne che scarica Renzi: "Lo appoggiavo, ora non lo vedo più". Su QN l'ultima simulazione sui seggi: centrodestra a un passo dalla maggioranza assoluta. A Milano chiesto processo per Sala: "Favorita azienda per un appalto" (Repubblica, Fatto). A Venezia Brugnaro si fa una variante sui suoi stessi terreni (Fatto).
Spazio anche al made in Italy, con la Ferrero che conquista le barrette Nestlé negli Usa (Sole e tutti). Dall'estero: Pechino declassa Washington (MF). L'agenzia Dagong: "Debito insostenibile" (Sole). In cronaca i tre operai morti sul lavoro a Milano (Corriere e tutti). Su Messaggero e QN la studentessa violentata dal prof nel liceo vip: arrestato l'insegnante.

ITALIA-ECONOMIA
Moscovici: voto in Italia un rischio per l'Europa (Sole p. 3). Il riferimento è all'idea di Di Maio di sforare il tetto del 3% nel rapporto deficit/pil: "Un controsenso assoluto". Poi, dopo le dure reazioni politiche italiane, la frenata. Sul tema anche il vice presidente della Bce  Constâncio, intervistato da Repubblica: "Non commento i vostri programmi elettorali ma osservo che i mercati sono molto calmi e si aspettano che alla fine prevalga il buon senso, evitando rischi". "Piena sintonia con l'amico Moscovici" dal ministro Padoan (Sole p.5): "Bene l'abbattimento delle tasse purché sostenibile". Ma i tagli fiscali in deficit non sono fattibili, perché metterebbero il Paese in "condizioni di fragilità ed esposto alle reazioni dei mercati". Padoan prudente anche sulla proposta di Renzi di abolire il canone Rai: "Prima riflettiamo sul ruolo del servizio pubblico con un progetto culturale importante". Garzarelli (Goldman Sachs) al Sole (p.5): "Il rischio elezioni pesa sullo spread BTp-Bund non più di 25 punti base. Le ragioni dell'attuale gap sono piuttosto nella differenza tra i fondamentali economici dei due Paese su cui il prossimo governo dovrebbe lavorare, riducendo il debito, facendo crescere l'economia e migliorando il merito di credito italiano". "Il dogma tedesco dell'austerità va sconfitto, ora dobbiamo spendere" dice a Repubblica (p.5) l'europarlamentare 5Stelle Castaldo: "Al netto dei problemi che può comportare, con il rischio bolle sui mercati finanziari, se vogliamo pensare di abbattere il rapporto deficit-pil e stimolare domanda e lavoro bisogna spendere subito e nel modo giusto, a costo di sforare il 3%".

ITALIA-POLITICA
L'Europa irrompe sul  voto italiano (Messaggero) lanciando l'allarme populisti (Stampa). "E' un rischio politico per tutti" dice Moscovici, che attacca Lega e M5S. Preoccupazione per il voto italiano anche da Timmermans – per le frasi sulla razza bianca di Fontana - e Katainen: "La sola cosa che spero è che ci sarà un governo stabile e pro-europeo" (Stampa). La replica di Salvini e Di Maio "Ingerenza inaccettabile" (Corriere p.2). Tajani al Corriere (in prima e p.5): "Le idee per l'Ue dovrebbero essere al centro della campagna di tutti i partiti. Qualunque governo dovrà discutere con Bruxelles".
Sul QN (in prima e p.8) le rilevazioni Youtred-Agi sul voto del 4 marzo: la vittoria si gioca nei collegi, il centrodestra stacca tutti di 10 punti, e col 37% vede la maggioranza assoluta di seggi.
Nel centrodestra si va alla conta per i collegi (Stampa p.4), la divisione ipotizzata da Corriere e Repubblica prevederebbe 155 collegi a Fi, 129 alla Lega, 51 a FdI e 13 ai centristi, che però protestano. Divisione stabilita in base ai sondaggi, ma dovrà passare al vaglio di Berlusconi. Tra i tre partiti della coalizione restano da sciogliere alcuno nodi:  Salvini torna a premere sul tema vaccini: "Sono troppi fanno male ai bambini" (Stampa p.6). Ma gli alleati non ci stanno, e provano ad arginare l'attivismo leghista, che punta anche su prostituzione e riforma delle pensioni (Stampa p.7). Altro nodo la candidatura per la presidenza del Lazio, per la quale Fi e FdI si schierano contro l'appoggio a Pirozzi, forse oggi si stringe su Gasparri o Rampelli (Messaggero p.5).
Di Maio, al Corriere (in prima e p.9), rilancia in vista del voto: "Penso che il M5S prenderà molto di più del 30%. Siamo più forti al Sud, ma recupereremo anche al Nord, c'è un imprenditore famoso che sta per entrare nel M5S". Sollecitato a parlare del canone Rai, dice: "Se la Rai resta così com'è, pagarlo non è certo giusto. Oggi non pagherei un euro". Il leader politico del M5S parla anche del ruolo di Grillo: "Farà la campagna elettorale, è il garante delle regole del Movimento, mentre io sono il capo politico". E sui tema vaccini, spiega: "Rendiamone obbligatori 4, poi li aumentiamo se c'è un'emergenza". Intanto, scoppia il caos parlamentarie nel primo giorno di votazione, tra esclusi d'ufficio e candidati fantasma (Messaggero p.4). La guerra M5S per le liste piena di errori, proteste e sospetti (Fatto p.7). Gli esclusi accusano le "epurazioni politiche di Di Maio" (Stampa p.5) e chiedono di annullare tutto (Repubblica p.12). Giornale (in prima e p.3) parla di truffa: decide tutto la Casaleggio.
Pd, Marchionne scarica Renzi: "Quello che sostenevo non lo vedo da tempo" (Corriere e tutti): il numero uno di Fca deluso dall'ex premier dopo averlo elogiato nel 2016. Intanto, per i dem, il caso alleanze: l'accordo con i Radicali c'è, ma scoppia la grana Lorenzin (Repubblica p.10, Corriere p.11). Nel Pd si ragiona sulle candidature: Padoan correrà senza collegio, come Boschi sarà candidato solo nel proporzionale (Repubblica p.11). Pressing di Renzi sui ministri per correre nel maggioritario.

ESTERI
Tajani al Corriere (p.6): "Non si può dire solo dire no. Nel rapporto con Berlino Roma e Madrid facciano proposte concrete". Il messaggio del presidente del Parlamento europeo è al prossimo governo italiano: "Siamo uno dei Paesi fondatori ma contiamo al di sotto del nostro potenziale. Non basta dire che vogliamo cambiare l'Europa, dobbiamo darci un impianto strategico che non c'è. Solo così conteremo di più". Quanto a lui "non mi candido alle elezioni politiche italiane: è anche interesse dell'Italia che io rimanga dove sono". Sulla Stampa (p.3) parla Albert Rivera, leader di Ciudadanos: "Bisogna fare le riforme economiche, quella del sistema bancario, progettare la difesa comune. L'obiettivo finale dev'essere quello di un presidente europeo eletto dai cittadini. Ma serve un patto tra Italia, Spagna e Francia".
Sulla Stampa (p.2) i timori di Macron: una vittoria populista a Roma complicherebbe i suoi piani europei. Ma tolto Gentiloni non sarebbe il presidente francese non sa a chi appellarsi.
Kosovo, cinque colpi contro il leader dei serbi moderati. Un'esecuzione che fa tremare il Kosovo (Corriere p.12 Repubblica p.16). L'assassinio del leader serbo kosovaro Oliver Ivanovic, voce del dialogo della comunità serba in Kosovo, accende gravi tensioni tra Serbia e Kosovo. Belgrado ha rotto i negoziati bilaterali appena ripresi a Bruxelles. Il presidente Serbo Vucic annuncia indagini dicendo di non fidarsi dell'inchiesta locale. La leadership serba parla di crimine terroristico contro tutto il popolo serbo. Anche Washington e Bruxelles preoccupati per l'escalation di tensione, chiedono al Kosovo (che quest'anno festeggia i 10 anni di indipendenza, mai riconosciuta dalla Serbia) di fare piena luce sull'esecuzione.
Vienna insiste: doppia cittadinanza per gli altoatesini (Repubblica p.16). La ministra degli Esteri Kneissl ha incontrato Alfano, confermando l'intenzione del governo Kurz di concedere la doppia cittadinanza ai cittadini di lingua tedesca e ladina dell'Alto Adige.

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