Commentario del 5.01.18

IN PRIMA PAGINA
L'Italia va a destra, crollo dei progressisti: sul Messaggero il sondaggio Swg. Sul Giornale tutte le liste in campo il 4 marzo: due grandi coalizioni, il M5S in solitaria e una decina di partiti. Tabacci salva la Bonino: usi il mio simbolo (Messaggero, Sole e tutti). Sulla Stampa intervista a Grasso: "Patto di governo su ambiente e welfare". Su Repubblica il ritorno di Di Pietro: "Pronto a tornare con la sinistra". Sul Giornale la furbata di Di Battista: si ritira dalla politica ma piazza il padre in Parlamento. Su Repubblica la prima mossa del Pd: via il canone Rai. Ma Renzi casca sulla sportina bio (Fatto).
Spazio anche alle trattative per il contratto nella scuola: pochi i fondi, lite sui bonus (Messaggero). Il Sole parla di aumenti medi di 75 euro. Euforia nelle Borse, Wall Street trascina i listini, Piazza Affari record, è la prima in Europa (Messaggero, Sole). Tra le imprese nuova fiducia (Corriere). Su computer e smartphone invece arriva la tempesta perfetta: una falla nei chip mette la sicurezza a rischio. Sotto accusa il vertice di Intel (Repubblica, Sole). Ma rischiano solo aziende e istituzioni: gli hacker ignorano i semplici utenti (Messaggero).
Dalla Ue: col trattato dell'Eliseo si consolida l'asse franco-tedesco. L'Italia dovrà lottare per restare in prima fila (Sole).
In cronaca: due milioni a letto con l'influenza. E il ministero pensa a vaccini gratis per i bambini contro l'epidemia (Stampa). Per la neve, diecimila turisti bloccati a Cervinia (Corriere)

ITALIA-ECONOMIA
Scuola, niente risorse per gli 85 euro a tutti. Nuovo stop al contratto (Messaggero). Il Sole parla di aumento medio di 75 euro a fronte degli 85 promessi e si guarda all'uso di altri fondi da prelevare direttamente dal Miur, come i 60 milioni a regime previsti nell'ultima legge di Stabilità. I sindacati chiedono che siano dirottate sul rinnovo del contratto anche le risorse della Buona Scuola (i 380 mln della carta dei professori e i 200 mln degli incentivi ai docenti migliori) ma l'Aran frena. Per il Messaggero è probabile che si opti per una scala di aumenti coperti facendo slittare a marzo l'entrata in vigore degli scatti. Lunedì nuovo incontro Aran-sindacati. Con gli incrementi in busta paga scatteranno anche gli arretrati per il periodo già trascorso (Sole).  Per il Giornale al governo mancano i soldi per gli aumenti. Ma in Parlamento salta il tetto degli stipendi ai dipendenti: alla Camera in 60 sopra 240 mila euro (Corriere). Il periodo di blocco delle retribuzioni – che tra 2014 e 2017 ha fatto risparmiare 24 milioni di euro solo alla Camera – è finito e ora, anche per effetto dei ricorsi dei diretti interessati, la spesa per il personale torna a correre.
Dagli stipendi degli statali ai sacchetti bio nei supermercati. Il governo, per arginare le polemiche, corre ai ripari e apre ai sacchetti portati da casa dai consumatori ma a condizione che siano nuovi (e quindi monouso) e idonei per alimenti (Stampa e tutti). Cobolli Gigli (Federdistribuzione): "Pura teoria, il consumatore dovrà trovare esattamente quelli che si usano nei punti vendita". Il Codacons annuncia esposti a tutte le Procure per truffa, Legambiente difende il provvedimento: "Gli imballaggi sempre a carico del consumatore, l'unica differenza è che ora il prezzo è visibile sullo scontrino". La polemica sui social "- "mai così tante proteste dai tempi dell'euro" dicono al Carrefour di Torino – investe Renzi, di nuovo nel mirino del Fatto per "l'aiutino" alla Novamont di Chiara Bastioli. E' vero che ci sono 150 aziende che fabbricano sacchetti bio, ma sul materiale il monopolio lo ha la Novamont, che grazie a questa legge ha visto un incremento del mercato di 20 mila tonnellate.

ITALIA-POLITICA
Tabacci "salva" la lista Bonino (Messaggero e tutti): offre il simbolo del Centro democratico ai radicali aggirando l'obbligo delle firme che sembrava escludere dalla corsa la Bonino. Probabile l'alleanza con il Pd ma la decisione sarà presa soltanto il 13 gennaio. Tabacci al Messaggero: "L'accordo con i dem non è scontato: non vogliamo fare i cespugli di nessuno". Rosato al Corriere: "Bruno ha dei meriti ma quella di Emma era una pretesa curiosa".
Sulla Stampa intervista al leader di LeU Grasso: "Un governo insieme a dem e M5S? Saremo responsabili, dipenderà dai programmi". "Contribuiremo a un'alleanza solo se ci sarà una forte inversione di tendenza. Il nostro obiettivo è recuperare voti da elettori demotivati del centrosinistra e riprendere quelli andati ai Cinque Stelle". Per Grasso "al Paese serve un piano di sostenibilità ambientale, la messa in sicurezza del territorio a partire dalle scuole e un piano per il welfare".
Su Repubblica parla Di Pietro: "Torno in campo qui nel mio Molise, ovvio che starò nel centrosinistra, in ogni caso da indipendente nel maggioritario".
Nel centrodestra si stringe su alleanze e candidature. Berlusconi punta al 40%, con gli ultimi sondaggi che danno FI al 17%, la Lega vicina al 14% e Fdi poco sotto il 5% e la "quarta gamba" centrista sopra il 3%. Ieri l'accordo tra Fitto e Cesa, nel segno dello scudo crociato. Ma Sgarbi si chiama fuori: "E' una bad company di riciclati". Ancora non c'è accordo neppure con Quagliariello e Parisi. Brunetta al Corriere: "Berlusconi è riuscito nel miracolo di riaggregare l'area politica del 94. Andiamo a riprenderci gli elettori cattolici, democristiani, liberali e repubblicani". Con il "quadrifoglio" centrodestra tra il 37 e il 40%: "E appena avremo definito il programma di governo saliremo ancora di 4-5 punti".
Su Repubblica la "carta segreta" di Renzi: "Nella prossima direzione del Pd proporrò l'abolizione del canone Rai.La tv pubblica deve essere un diritto dei cittadini". Un rilancio contro una "brutta tassa" e una sfida a Berlusconi: oltre a cancellare il canone, Renzi vuole modificare i tetti pubblicitari che penalizzano la Rai rispetto alle emittenti private e favoriscono Mediaset.
Su Repubblica i duelli tra big nei collegi: Renzi dovrebbe essere candidato al Senato in Toscana, contro una lontana parente, Elisa Simoni, schierata da LeU. In Campania lo scontro diretto tra Di Maio e la Carfagna al collegio della Camera di Nola. A Milano Grasso potrebbe vedersela con la Gelmini per il Senato. Gentiloni, a Roma, potrebbe vedersela con Speranza o con la Boldrini.Salvini opterà per un posto sicuro a Milano. Sulla Stampa l'incubo che agita il Colle: Gentiloni (e Minniti) sconfitti nei collegi uninominali.
Fanno discutere anche le candidature in casa 5Stelle. Toninelli stoppa le avances del finanziere Alessandro Proto, "mago di imbrogli e millanterie", arrestato e condannato per una serie di reati finanziari: "Il nostro statuto ci difende dagli scalatori senza scrupoli" (Stampa e altri). Il Giornale rilancia l'indiscrezione di Di Battista padre candidato al posto del figlio. Su Repubblica le candidature del consigliere Ue Marco Montanari e del vignettista "Marione" Improta.
Balza la destra "pro Italia", crollano i progressisti: sul Messaggero il sondaggio Swg che certifica il profondo cambiamento del Paese negli ultimi cinque anni. Arretra il ceto moderato (dal 36 al 21%), si dimezza il "magma progressista" (dal 30 al 16%), stabile il rassemblement disgustato (al 22%), si affermano i sovranisti di "prima gli italiani" (al 16%), seguiti da "liberisti e conservatori" (al 14%); in crescita le frange radicali (dal 7 all'11%). Da questi blocchi i flussi di voto si indirizzano su più partiti.

EUROPA
Ue sempre più franco-tedesca (Sole): il 22 gennaio Assemblea nazionale francese e Bundestag tedesco voteranno la revisione del Trattato dell'Eliseo che rilancia il partenariato franco-tedesco attraverso uno "spazio comune, con regole armonizzate" in materia di diritto societario, regime di fallimento e fiscalità per le imprese. Anche sul piano sociale si va verso l'uniformità delle normative, garantendo diritti analoghi. Idem sul mercato del lavoro, con la creazione di uno "statuto franco-tedesco dello stagista". Si punta poi a un mercato unico dell'energia e a una cooperazione più stretta in materia di difesa, migrazioni e lotta al cambiamento climatico. Macron: "Questo colloquio privilegiato con i nostri amici tedeschi è la condizione necessaria per qualsiasi progresso dell'Europa. Il che non esclude il dialogo con gli altri partner". Gozi: "Non esiste un monopolio di Berlino e Parigi del rilancio politico in Europa, Francia e Germania non possono escludere nessuno. Può esserlo solo chi vuole autoescludersi, come la Polonia o un'Italia che finisse in mani sovraniste". Per Roma "il nuovo motore europeo sarà costituito da un gruppo di avanguardia di Paesi di cui non possono non far parte Italia e Spagna". Ma l'Italia dovrà lottare per restare in prima fila, scrive la Cerretelli nell'editoriale del Sole.
Londra fanalino di coda nell'Unione (Sole): previsioni a tinte fosche per il 2018.Mentre nel resto d'Europa la ripresa si rafforza, nel Regno Unito crescita sempre più debole e pil non oltre l'1%.  Ma la May sopravvive ai guai della Brexit
Ungheria e Irlanda dicono no a qualsiasi armonizzazione fiscale nella Ue: danneggerebbero la concorrenza nel mercato unico (Sole). Budapest difende così il 9% di aliquota di imposta societaria, Dublino il 12,5%. Orban e Varadkar:"Come governi condividiamo la visione che  i Paesi dovrebbero fissare autonomamente le aliquote fiscali".
Su Italia Oggi la crisi della Catalogna: secondo le stime del ministro de Guindos è costata un miliardo di euro. L'economia della regione, da traino per il Paese è diventata un peso: il rallentamento dovuto all'enorme incertezza, preoccupazione e perdita di fiducia nel governo separatista. 

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