Commentario del 15.01.18

IN PRIMA PAGINA
Berlusconi sfida i 5 Stelle – "sono una setta" – e rilancia la flat tax. Di Maio: "Ci temono" (Corriere, Messaggero). Grasso detta le condizioni alla sinistra (Stampa). Renzi ricuce con Calenda (QN). Salvini cerca un dialogo con banche e industria (Stampa). E in Lombardia lo sconosciuto Fontana è già davanti a Gori (Fatto).
Spazio anche a fisco ed economia. Su Repubblica il dossier choc dell'evasione: 132 mld l'anno di redditi nascosti. Ma ogni giorno lavoriamo 224 minuti per il signor Fisco (L'Economia). Manovra, con i decreti attuativi in bilico a rischio incentivi e web tax (Messaggero). Sulla Stampa il salasso dei conti correnti: costi cresciuti fino al 40%. Su A&F il ritorno di Luciano in Benetton. Su Libero e Giornale il tramonto di De Benedetti.
Migranti, "legittima la paura" dice il Papa (Corriere, Messaggero). Nel 2017 sbarchi in calo, a gennaio in risalita (Messaggero).
Dall'estero: Inferno nel Mar della Cina, affonda petroliera, 32 vittime (Corriere). In Francia salmonella nel latte per neonati, allarme in 83 Paesi (Messaggero).
In cronaca: Napoli, è emergenza baby gang (Stampa). La giudice: è colpa anche dei genitori (Repubblica). Su QN il boom dei single: 8 milioni, il 13% degli italiani. Su tutti lo sci, è tornata la valanga rosa: in Austria storico podio tutto italiano (Messaggero).

ITALIA-ECONOMIA
Fisco, su Repubblica il dossier choc dell'Ufficio Valutazione Impatto del Senato: oltre 132 miliardi i redditi nascosti al fisco con una perdita di gettito superiore a 38 mld l'anno. A evadere di più le tasse sono i lavoratori autonomi e chi ha rendite immobiliari, lucrando sugli affitti. Lo studio alza di 20 mld le stime sulle tasse non pagate, all'insegna del principio under reporting: gli italiani mentono sui propri redditi nelle rilevazioni demoscopiche. Ma in campagna elettorale l'evasione  fiscale è un tabù, se non addirittura una virtù e tra destra e M5S si moltiplicano le proposte irrealistiche. Berlusconi rilancia la flat tax, Salvini vuole la sanatoria con Equitalia, Di Maio parla di abolire lo spesometro. Lupi (Tor Vergata): "I partiti poco interessati al contrasto dell'evasione fiscale: farebbe perdere voti dai "colpevoli" e non aumenta il favore di chi le tasse le paga perché costretto". Su L'Economia il "timer" del fisco: saremo liberi dalle tasse soltanto il 20 giugno. Per pagare imposte e contributi servono 170 giorni di lavoro, gli stessi del 2017. Nella legge di Bilancio nessun taglio, solo proroghe di incentivi già in vigore. Zabeo (Cgia): "La pressione fiscale scende troppo lentamente. Tagliare la spesa non è più un optional".
Sulla Stampa la stangata sui conti correnti: dalle grandi banche aumenti fino al 40%. Forti rincari anche da banche online e Bancoposta. Colpa dei tassi negativi applicati dalla Bce, dice Intesa. Ma non solo. Per Unipol hanno pesato anche alcuni interventi legislativi e regolamentari e impegni imposti dalle autorità per la sicurezza dei clienti. Rienzi (Adiconsum): "Le banche stanno scaricando i costi di crisi bancarie sui consumatori, aumentando in modo unilaterale le tariffe".
Sul Messaggero la manovra "incompiuta": servono almeno 150 decreti attuativi, per non dire delle circolari applicative, per tradurre in pratica i 1.181 commi della legge di Stabilità. Tra i provvedimenti più delicati quello sulla deroga all'adeguamento dell'età pensionabile, quello sulle pmi interessate a quotarsi in Borsa e i criteri per le agevolazione alle imprese. Da rivedere anche la web tax, che com'è congegnata rischia di penalizzare soprattutto le aziende italiane.
Sul Corriere l'analisi di Fubini sull'inflazione: in Italia corre solo quella che riguarda i prodotti del lusso. Domani i nuovi dati, "e sarà il solito piccolo numero", dopo il +1,2% del 2017 sul 2016. Italia in linea con il resto d'Europa ma con la ripresa in atto e le iniezioni di denaro della Bce non doveva andare così.

ITALIA-POLITICA
Berlusconi, in tv, attacca il M5S: "Sono peggio dei post comunisti. Quasi una setta, con loro al governo ci sarebbero tasse altissime" (Corriere in prima e p.5 e tutti). Contro i 5 Stelle anche Renzi e Padoan: "Sono l'incompetenza elevata a elemento di orgoglio. Un pericolo per stabilità e sostenibilità del Paese". Contro i grillini anche il Giornale: otto su dieci degli aspiranti candidati non lavorano. Di Maio: "Ci attaccano perchè ci temono". Sui migranti si sposta a destra: "Non rassegniamoci alle poche nascite favorendo l'immigrazione. Prima sosteniamo le famiglie italiane". E per il dopo voto tiene aperte tutte le ipotesi: "Non vogliamo restare all'angolo né lasciare il Paese nel caos" (Corriere,Messaggero).  La Stampa (p.7) analizza l'elettorato grillino: giovani arrabbiati e intellettuali spingono l'onda grillina, che ora sfonda anche al Sud.
Berlusconi, dal salotto di Canale 5, rilancia il programma: flat tax al 23%, pensioni minime a mille euro, introduzione del reddito di dignità. Poi replica alle voci di un'indagine sulla cessione del Milan, "un attacco elettorale". E sui migranti accusa Renzi per l'accoglienza diffusa che ha portato criminalità, mettendo nel mirino il "trattato di Dublino" (Su tutti). La replica del segretario dem su twitter: "Quel trattato sbagliatissimo l'ha firmato lui, non io". Repubblica (p.8) riporta i dati che smentiscono la narrazione di Berlusconi: reati giù del 9%. Anche Salvini, ospite in tv dall'Annunziata, ribadisce il suo programma: aboliremo la Fornero, e la flat tax deve essere più vicina al 15% che al 23% (Corriere p.8). La Stampa (p.6) registra, intanto, il cambio di strategia del segretario del Carroccio, che punta ai poteri forti: incontri con esponenti della finanza e dell'industria per dimostrare l'affidabilità di una forza sempre più "di governo" e meno "di lotta".  Renzi, in campo per spingere la corsa di Gori in Lombardia, ritrova l'intesa Calenda (Corriere). Di altro avviso il Giornale (p.2), secondo cui Calenda ruba la scena a Renzi e gli contende Palazzo Chigi. Intanto, in Leu è tregua tra Grasso e Boldrini dopo le polemiche su un'eventuale alleanza con il M5S (Messaggero p.6).

EUROPA
Francia, salmonella nel latte per neonati, Lactalis ritira 12 milioni di scatole (Corriere e tutti). Il prodotto è venduto in 83 Paesi ma non in Italia. Fin Francia si sono ammalati 37 bambini. E Besnier l'invisibile esce allo scoperto (Repubblica): il capo di Lactalis rompe il suo riserbo e in un'intervista chiede scusa: "Provo inquietudine, risarciremo le famiglie".
Spd, nella sinistra cresce la fronda anti Grosse Koalition (Repubblica): "Rivediamo l'intesa con Merkel" (Stampa). La prima bocciatura è arrivata sabato dai delegati del congresso della Sassonia. In campo contro l'intesa anche il leader dei giovani Spd, Kuhnert, in tour nel Paese per convincere i delegati al congresso nazionale a votare no. Secondo un sondaggio il 60% dei militanti socialdemocratici si oppone ad una riedizione della coalizione con Merkel e preferisce vedere l'Spd all'opposizione. 
 
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