Commentario del 9.01.18

IN PRIMA PAGINA
Maroni rinuncia alla Lombardia: "Ma resto a disposizione" (Sole). La scelta divide la Lega e alimenta dubbi e tensioni nel centrodestra (Stampa, Corriere, Messaggero): "In Lombardia rischio sconfitta". Nel Lazio Berlusconi impone Gasparri (Giornale).
Si litiga anche sulle promesse (Avvenire): senza legge Fornero spesa di 20 mld in più l'anno, stima il Sole. Repubblica  parla di 200 mld di promesse elettorali, Notizia Giornale di 137 mld. Libero: mentono sapendo di mentire. Sul Messaggero gli aumenti di 300 euro in arrivo per i Vigili del Fuoco.
Negli Usa Oprah, la stella nera della tv si candida a sfidare Trump (Repubblica e tutti). Macron in Cina chiede reciprocità a Xi (Sole). L'Italia manda altre truppe in Africa, in Libia e Tunisia (Messaggero).
Dal mondo. La Stampa apre con l'appello a Apple: "Difenda i bimbi dai telefonini". Il Giornale con la resa di Pfizer, che rinuncia alla ricerca contro Alzheimer e Parkinson.
In Italia Amazon apre altri due stabilimenti, a Torino e a Bergamo (Stampa, Sole). A Roma è caos rifiuti. Governo in campo (Corriere): solo 5 giorni di autonomia (Messaggero). A Napoli treni troppo grandi, nella metro non ci passano (Giornale). A Torino Fassino indagato per turbativa d'asta, falso e bilanci truccati (Fatto). Sul Corriere l'allarme dell'Istat: sono 5,5 milioni le donne italiane fertili e senza figli.

ITALIA-ECONOMIA
Fisco, pensioni, lavoro: è scontro fra i partiti sulle promesse elettorali (Messaggero e altri). Padoan contro il centrodestra che vuole abolire la riforma Fornero: "Sarebbe un grave errore perché ha garantito la stabilità dei conti pubblici. Al massimo si può pensare a qualche correzione". Senza quella legge, stima il Sole, ci sarebbe stata una spesa di 20 mld in più l'anno. Calenda contro Grasso per la promessa di Liberi e Uguali di abolire le tasse universitarie: "Una proposta trumpiana già oggi i figli delle famiglie con redditi bassi non pagano tasse universitarie. Meglio investire risorse negli Istituti tecnici superiori". Ma Grasso difende la sua proposta: "Vogliamo alzare il livello di istruzione del Paese, abbattendo i costi per tutti". Repubblica parla di "200 mld di promesse elettorali". "Mentono sapendo di mentire" titola in apertura Libero, che segnala come i candidati facciano i conti con soldi che non hanno.
Fa discutere anche la scelta di Padoan di ricandidarsi, convinto dal pressing di Renzi e dei vertici di Bruxelles: per il Giornale sarebbe il garante in grado di rassicurare Commissione e Consiglio Europeo sui conti italiani.
Intanto si sblocca un altro contratto, quello dei Vigili del Fuoco, il cui rinnovo potrebbe arrivare nel prossimo week end (Messaggero): per i 35 mila vigili non solo l'aumento "tabellare" di 85 euro lordi mensili ma anche scatti ad hoc per anzianità e qualifica che porterebbe fino a 180-200 euro lordi, a cui andrebbero aggiunti gli arretrati, tra i 450 e i 500 euro per il 2016 e 2017. 
Sul Corriere lo studio Istat su demografia e economia: in Italia una donna su due in età fertile non ha figli. Cinque milioni e mezzo le italiane tra i 18 e i 49 anni che non hanno figli. "Una certificazione drammatica prima ancora che statistica di un Paese che non assomiglia più a se stesso" scrive il Corriere.

ITALIA-POLITICA
Il caso Lombardia scuote il centrodestra. Maroni lascia, ma spiega: "Per il futuro ci sono" (Corriere in prima e p.2 e tutti). Salvini candida al suo posto l'ex sindaco di Varese, Attilio Fontana, ma gli alleati restano freddi. Berlusconi preoccupato: "Qui ci giochiamo anche le Politiche" (Corriere p.3), la sua attenzione al M5S: "La battaglia è con loro" (Stampa p.9).
Il passo indietro di Maroni apre crepe anche nel Carroccio (Messaggero). Maroni ha annunciato di proseguire con la politica: "Berlusconi non mi ha proposto di andare a Palazzo Chigi, forse lo ha pensato" dice l'ex governatore, per il quale si apre la possibile corsa al Senato (su tutti). Ma dalla Lega lo gelano: "Se non può correre per la Regione per motivi personali, non può farlo neppure per il Senato" avvertono gli uomini di Salvini (Stampa p.10, Corriere p.5). Il segretario teme che Maroni possa spaccare la Lega in caso di larghe intese (Messaggero p.4).
Nel risiko del caso Maroni entra anche la partita del Lazio: per Berlusconi tocca a Gasparri sfidare il governatore uscente Zingaretti. In corsa per la Pisana resta anche Sergio Pirozzi, che al Messaggero spiega: "Mi hanno offerto un seggio, ma non intendo mollare. Lascerei solo se si candidasse la Meloni".
Le candidature scuotono anche i dem. Renzi avverte: tutti i ministri avranno una sfida nei collegi, nessuna eccezione (Messaggero p.7). Gentiloni-Padoan a Roma, Minniti potrebbe correre al Nord per l'impegno sul caso migranti, per il segretario ticket con Boschi a Firenze. La sottosegretario pronta a correre "in più di un posto" (Corriere p.6), è la blindatura di Renzi (Fatto p.2). "Ognuno di noi dovrà lottare e conquistare quei voti" dice su La7 Renzi, alle prese con le ostilità di alcuni dirigenti, che chiedono di mettere al riparo da possibile sconfitte almeno Gentiloni (Corriere p.6). Ma Renzi avverte: "Se parliamo solo di candidature perdiamo due punti".

ESTERI
Libia a Tunisia, più soldati dall'Italia: sul Messaggero la politica italiana verso Africa e Mediterraneo. Ci si concentrerà su attività finalizzate alla sicurezza e alla stabilità internazionali, e quindi controllo delle frontiere e lotta al terrorismo. In Libia, dopo aver formato il personale della Guardia costiera, ora l'Italia invierà addestratori a terra per il supporto alle forze di sicurezza, oltre al ripristino di infrastrutture. Salgono quindi da 300 a 400 i militari nel quadro della missione Ippocrate. Approvata anche la missione in Niger, ma allargata anche a Mauritania, Nigeria e Benin: partiranno 130 mezzi terrestri e due mezzi aerei. L'Italia prenderà parte con 60 militari anche ad una missione Nato in Tunisia per lo sviluppo delle forze armate tunisine.
Macron in Cina, la visita è uno show, scrive la Stampa. "L'Europa sta tornado", ha detto il presidente francese. Clima e via della Seta nei colloqui. Sul maxi piano di investimenti cinesi nelle infrastrutture per avvicinarsi all'Occidente finora Parigi era stata diffidente ma Macron dice che ora l'obiettivo è che "Francia ed Europa siano pronte per questo appuntamento offerto dalla Cina" purché ci sia "condivisione e non una nuova egemonia". Macron in cerca di nuovi equilibri anche in Africa, dove la Cina dilaga. Oggi la frma di importanti contratti economici con una cinquantina di imprese francesi.

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